IL RICHIAMO DELLA NATURA

Mi svegliai, era un ennesima giornata di scuola, noiosa e informativa. Giurerei che nei boschi non ci sono tutte queste regole e tutti questi limiti. Mi infilo la prima cosa che trovo nell'armadio e vado a scuola, dove mi attendono i miei amici dopo le vacanze, ansiosi di sapere come ho trascorso il natale. Appena arrivai a scuola sentii un urlo dal fondo del corridoio e mi girai. Era Sara, la mia migliore amica, quella con cui potevo confidarmi nel momento del bisogno. - Ciao tesoro, come hai trascorso le vacanze? - - Nulla di che – risposi. Al termine delle lezioni, dopo pranzo, mi recai nel bosco per fare una passeggiata, per pulirmi dai brutti pensieri e lasciare spazio solo alle cose positive. Mentre camminavo, sentii uno scricchiolio proveniente da un cespuglio, mi voltai e vidi due grossi occhi gialli che mi fissavano. Mi lasciai avvicinare da quella creatura fantastica, sentivo il suo manto scuro strisciarsi sulla mia pelle bianca e fragile. Man mano che indietreggiavo mi sentivo sempre più leggera, fino a quando la mia tranquillità si interruppe quando scivolai giù per una discesa perdendo i sensi. - Deve aver fatto una gran scivolata - - Già credo si sia presa una storta – Aprii gli occhi e vidi un bellissimo ragazzo alto e biondo, con due occhi verdi che mi facevano percorrere i brividi nella schiena ed un vecchio uomo con lunghi capelli. - Stai bene?- disse con la sua voce bassa e rauca – Io sono Nick.- - Oh, i-io sono Nina.- -Ciao Nina, dove abiti? Ti riporto a casa. - - Ragazzo, non mi presenti la fanciulla?- disse l'altro uomo. - Oh lei è Nina. - . Passai la notte a pensare al suo mezzo sorriso che aveva quando pronunciava il mio nome. La mattina seguente , il giorno del mio quindicesimo compleanno, c'era ad accogliermi la mia amica Sara , per darmi gli auguri di buon compleanno per prima. -Questo è per te- -Per me?- sussurrai. -Su aprilo e non fare la noiosa.- Mi aveva regalato una bellissima collana con una pietra giallastra di forma ovale, che mi ricordava gli occhi di quella creatura che avevo incontrato la sera prima nei boschi. Alla fine delle lezioni, tornai a casa dove c'erano i miei che aspettavano il momento giusto per darmi il regalo di compleanno. Me lo diedero prima che iniziasse la mia festa di compleanno per poi andarsene via. Mi avevano regalato un nuovo PC, dato che il mio non funzionava bene. Durante la festa, andai fuori perché stavo parlando al telefono con mia zia Kelly. Vidi una signora anziana davanti a me con un pacco regalo per me, me lo diede e se ne andò. Finita la festa, scartai quel misterioso pacco regalo ricevuto dall'altrettanta strana signora. Era un diario antico, o meglio, un gigantesco diario antico, rivestito in pelle e con uno strano sigillo sulla copertina, sembrava una luna. Aprii il diario alle prime pagine e lessi: “in questo diario sono annotati segreti che neanche il più intellettuale degli uomini sa. Questo diario non deve essere portato in mani sbagliate o potrebbe causare un pericolo mortale. “ Io non capivo, se era arrivato a me ci doveva essere un motivo, le cose non succedono per caso. La notte percepivo strane sensazioni, sentivo il vento, il fruscio dell'erba, le gocce d'acqua che ticchettavano sul davanzale, una musica di rumori che sembrava richiamarmi ad uscire fuori, ad abbandonare tutto ed andare ad ascoltare quella fantastica melodia.