Finita la guerra nel mondo ninja regnava solo caos e distruzione.
I villaggi erano distrutti, i morti erano a migliaia e i feriti da quanti erano non si contavano.
I sopravvissuti a questa guerra erano coloro che sono riusciti ad affrontare le ombre del passato, che ritornarono dal'al di là , qui , nel mondo dei non morti...
Konoha:

A konoha la situazione non era delle migliori. Con gli attacchi della guerra e l'attacco distruttivo di Pain tutto era, non dico distrutto, ma cadente. Tsunade era entrata nel panico perchè i feriti erano molti e i soccorsi da inviare agli altri villaggi bisognosi non c'erano. Sakura si trovava in infermeria, nella stanza di Naruto per aiutarlo a riprendersi; dopo il brutale scontro prima contro Sasuke, poi Kabuto e tutti gli altri, il nostro povero eroe era distrutto con i muscoli così indolenziti che, provando anche solo a sorridere provava una fitta di dolore immensa. Purtroppo la tecnica del chakra eremita e l'uso del Kiuby lo avevano aggravato, ma per fortuna la parte critica era stata superata con successo.
- S-sakura che o-ore sono?
- Naruto?! Ti sei svegliato. Mi hai fatto preoccupare e comunque è quasi mezzanotte ti conviene rimetterti a dormire. Domani dovrai ritornare nel tuo appartamento lo sai' Ormai il peggio è passato e domani ricovereranno un ragazzino qui.
- Ovvio non ti preoccupare serve più a lui che a me... Sakura senti, ma , lui è tornato?
- No Naruto mi spiace, m-ma vedrai che tornerà
- Certo, questa è casa sua e lui tornerà!
- Già, dobbiamo solo aspettare un po, in fondo è solo una settimana che la battaglia è finita ^_^
- Maestro Kakashi invece? Non l 'ho visto in questi giorni e non è mai passato...non mi dire che anche lui è..
- NO!!MA COSA VAI A PENSARE!!...Scusa non dovevo agitarmi, è solo che sono stanca preoccupata...comunque è da Tsunade, aveva detto che doveva risolvere certe questioni.
-  Okay ora per
E prima di finire la frase naruto crollò nuovamente nel suo sonno profondo. Intanto al palazzo dell' Hokage tra tsunade e Kakashi era iniziata un accesa discussione:
- Kakashi non so proprio dove sia 
- L'ultima volta che gli AMBU hanno avuto sue notizie si diceva che l' aveva presa Orochimaru e io la rivoglio Tsunade costi quel che costi
- Senti non appena le cose saranno migliorate manderemo una squadra di ricerca a cercarla. ora Kakashi ti supplico renditi utile poi ci occuperemo di lei.
Kakashi uscì arrabbiato dall'ufficio ma cosa poteva fare lui? L'aveva persa quando era piccola che a mala pena  riusciva a imporsi quando gli rubavano le caramelle, e ora aveva la possibilità di ritrovarla. Di riabbracciarla. Comunque quella lunga attesa non fu poi così tanto lunga. La mattina dopo al villaggio della foglia le sentinelle suonarono l'allareme  Tutti si precipitarono fuori, persino Naruto che era pieno di fasce. Davanti a tutti si stagliava una ragazza dai capelli mori e boccolati, gli occhi grandi e color cioccolato intenso, con indosso una strana mantella nera e con motivi di nuvole rosse sopra...non c'era dubbio quella era la mantella dell'organizzazione ALBA. Il suo volto era particolarmente inquietante, sembrava in preda a una mutazione ma non mutò, aveva solo tic nervosi sulla palpebra dell'occhio destro, e un sorriso che metteva i brividi, peggio di quella volta di quando gaara minacciò di morte Shikamaru e Naruto prima dell'esame. Un coro di voci si stagliò contro la ragazza:
- CHI SEI!!VATTENE VIA!! NO VOGLIAMO PORTATORI DI GUAI!
- AHAHAH!
La sua risata era gelida più del ghiaccio e più tagliente di una lama
- Smettetela di urlare, sono venuta in pace e cerco solo di portare la giustizia che va fatta. Io sono allieva di Nagato e sono venuta qui per vendicare il mo maestro, la mia vita persa e la vita di mio padre...Konoha soffrirà perchè solo con il potere si può ottenere la pace 
Naruto era fuoribondo tanto che si precipitò verso la giovane armato di rasengan, ma qualcosa lo bloccò. qualcuno gli sferrò un pugno nello stomaco; alzò gli occhi per vedere colui che lo aveva colpito e notò che era Kakashi
- P-perchè lo ha fatto?
- Perchè lei è mia figlia Naruto
La ragazza lo guardò, guardò quell'uomo come non aveva mai guardato nessun altro, e disse con voce tremante
- P-apà...Konoha non ti ha ucciso? Insomma mi riconosci dopo tutti questi anni ? Come hai fatto?
- Un nnja non dimentica mai la propria ragione di vita 
E con queste parole le andò in contro stringendola tra le sue braccia più forte che poteva, come se in quell'istante la lontanaza che c'era stata tra i due fosse sparita nel fratto di un secondo. 
Intorno a loro c'erano tutti bisbiglii e sussurri nessuno intendeva infrangere quel secondo, impauriti di essere fulminati dallo sguardo di quella persona così strana che sembrava fra le braccia di quel padre un cucciolo che ha appena ritrovato la strada per tornare alla tana, impaurito per essersi allontanato troppo dal resto del gruppo.