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Autore: VivendoPerILibri    14/03/2015    0 recensioni
Hope è una semplice ragazza di 15 anni, vive in piena fase adolescenziale dove si è odiati da tutto e da tutti. Vive le sue prime esperienze, con diverse reazioni e comportamenti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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entrammo insieme nella classe. Partirono le solite risatine isteriche delle ragazze degli ultimi banchi, qualche presa in giro dagli stessi ragazzi che bullizzavano Hope. Lei era a volto basso, io guardavo e squadravo chiunque la sfiorasse anche solo con lo sguardo. Le voglio bene io a Hope. Non come Jeremy.

Ah, non vi ho detto chi è Jeremy. Per ora non fa parte di questo piccolo flashback, ma vi basti sapere che è uno dei ragazzi più fighi e falsi della scuola. Ha tentato più volte di portarsi a letto Hope, ma non ce l'ha mai fatta. Tipico ragazzo bello quanto ottuso. A Hope lui piaceva all'inizio, quando ancora non aveva capito che razza di ragazzo era.

Tornando a noi...

ci sedemmo ai nostri vecchi banchi dell'anno prima. Il prof quasi non si accorse della presenza di Hope. Nessuno faceva caso a lei, forse solo quando veniva picchiata, per deriderla.

- Hope!- quasi urlò il professore appena si accorse di lei.

Lei neanche alzò lo sguardo.

-dove eri finita?-

-era in bagno prof.- intervenni io.

-che faceva, si tagliava sognando il paradiso?- urla Jake, un coattello di borgata.

Parte una risata generale. Non potevo sopportarlo. Era colpa mia. Non dovevo parlare.

Hope alzò a malapena lo sguardo, scattò in piedi, saltò addosso a Jake, tirandogli un pugno sulla mascella. Non l'avevo mai vista così arrabbiata. Ma purtroppo lei non ha la forza di Jake, che subitò la “scaraventò” a terra tenendola per i capelli. Non voleva ammetterlo, ma ora la mascella gli faceva male.

Il prof accorse per separarli, poi prese Hope per la collottola della felpa nera e la portò fuori dall'aula.

In classe piombò il silenzio. Perfino Carl, colui che viene a scuola solo per finire l'obbligo scolastico e che passa le ore di lezione a dormire, si era svegliato.

Tutti accorsero attorno a Jake.

-io l'ammazzo a quella troietta! Non durerà neanche un giorno, me la paga davvero stavolta- urla lui.

-ah, perché di solito tu non le fai niente eh? Hope ha tutti i diritti di spaccarti quel muso da cane per come la tratti!-

è Jeremy. La sta difendendo. Proprio così.

-ma che cosa vuoi tu?-

-che lasci in pace Hope, o poi te la vedi con me, per davvero però.-

Jake sta per alzarsi, ma ecco che rientra il professore. Hope non c'è. Cala il silenzio.

-dov'è Hope?- chiedo.

-l'ho mandata a casa, Susanne.-

-devo andare-

-tu resti qui- mi impone il prof.

“lei o me?” penso. “salvo lei da un imminente suicidio, o salvo me da una delle tante sospensioni?”

palesemente lei.

Mi alzo e corro fuori. Provano a fermarmi ma io corro.

La vedo. Velocizzo la corsa.

La predo di sorpresa dietro la schiena e l'abbraccio.

Lei mi piange sulla spalla, macchiandomi la maglia di mascara, ma non mi importa.

-mi spieghi che ti è preso?-

-lui.. lui.. mi ha toccata.-

-Jake? no...-

-si, io mi sono divincolata, allora lui mi ha dato svariati calci in pancia. Ha offeso mia madre. Sono scappata, ma quando l'ho rivisto in classe, non ce l'ho fatta-

piange sempre più forte.

-ei, basta, ci sono io ora. Andiamo a casa-

ci dirigiamo verso casa mia, lei ancora in lacrime, io che la sostengo.

Le voglio davvero bene.

  
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