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Autore: ninety nine    16/03/2015    7 recensioni
Dodici storie, una per ogni mese dell'anno. Dodici (o forse più) personaggi, per ognuno un momento da descrivere. Una sola ambientazione, il distretto di Katniss, di Gale, di Peeta e di tanti altri, ma in ogni sua stagione.
In questa storia darò vita a dodici momenti, belli o brutti, di vita quotidiana, in cui proverò ad approfondire la vita nel distretto, lasciando che siano i protagonisti a parlare. Personaggi principali o secondari, amati o odiati. Tramite le loro vite, le loro storie, conoscerete un po' meglio il distretto più remoto di Panem!
#Gennaio - Romulus Thread
#Febbraio - Hazelle e Posy Hawthorne
#Marzo- Rory Hawthorne
#Aprile- Primrose Everdeen
#Maggio- Madge Undersee
#Giugno- Il violinista
#Luglio- Katniss Everdeen
#Agosto- Gale Hawthorne
#Settembre- Delly Cartwright
#Ottobre- Peeta Mellark
#Novembre- Sae la Zozza
#Dicembre- Haymitch
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L'aria di Maggio metteva Madge di buonumore.
Il sole aveva finalmente iniziato a splendere costantemente nel cielo e le aiuole del giardino di casa sua si erano tinte di colori vivaci.

La figlia del sindaco sapeva che era ipocrita nei confronti degli abitanti del distretto che non potevano averlo, ma a lei quel piccolo pezzo di prato piaceva, quasi quanto le piacevano le fragole che Gale le portava, rosse e succose.
In teoria erano per suo padre, ma lei ne teneva sempre alcune tutte per sè, da mangiare sola nella sua stanza, assaporando il gusto di bosco e di selvatico che avevano.
A Madge il bosco aveva sempre spaventato. Certo, era affascinante, però era proibito. Off-limits. Cosa avrebbe detto suo padre se avesse saputo che la figlia andava nei boschi? Per Madge la sola idea era impensabile, così come quella di avere un papà che la domenica, unico giorno di riposo dal lavoro, prendeva la figlia, o il figlio, e la portava nei boschi, inverno ed estate. Ma dopotutto, era abituata a una figura paterna sempre seduta dietro ad una scrivania con una tazza di tè bollente a fianco, anche ora che il sole di Maggio invogliava ad uscire all'aria aperta.
In fondo al cuore, però, la ragazza ammirava profondamente i due giovani che vi andavano, pur sapendo che non lo facevano per divertimento, ma per sopravvivere.
Anche quelle fragole che lei e il padre aspettavano con ansia fino a Maggio in realtà venivano portate loro soltanto perché pagavano bene, ma a lei piaceva pensare che in realtà Gale, dietro quella corazza di rabbia che utilizzava per sopravvivere alla fame e agli stenti provasse qualcosa per lei.
Sapeva che era stupido sperare, sapeva che Gale era di Katniss e di nessun'altra, vedeva il rapporto che c'era tra loro, ma quando se lo trovava davanti, con il pacchetto di fragole in mano e il sole di Maggio che gli illuminava i capelli tingendoli di riflessi più chiari, non poteva mancare di ammirarlo.
Il ragazzo, da parte sua, aveva accennato a lei una sola volta, in una giornata in cui era particolarmente di buon umore. Glielo aveva detto Katniss, ma la figlia del sindaco aveva paura che le avesse mentito. Stando a sentire lei, Gale le aveva confidato che il suo nome somigliava a quello del mese delle fragole e per questo lui gliele portava ancora, nonostante la considerasse ricca.
Madge sapeva che Gale aveva una specie di avversione per le persone benestanti del distretto e poteva immaginare il perchè.
Aveva anche avuto il coraggio di dirlo al giovane, un giorno in cui il cielo limpido e primaverile iniziava a tingersi dello stesso rosso delle fragole e gli occhi di Katniss e del ragazzo erano più cupi del solito perché, nonostante a maggio solitamente le prede fossero abbondanti, quel giorno era stato difficile cacciare, forse a causa della giornata incredibilmente calda, e ancor più vendere, poiché era il giorno dopo il rifornimento semestrale di Capitol City.
La figlia del sindaco aveva provato a lasciare loro qualche moneta in più, sussurrando tra le labbra un ''Capisco come vi dobbiate sentire'' e pensando di fare un gesto gentile, ma aveva visto le spalle di Gale irrigidirsi ancor di più e i suoi occhi lampeggiare.
Il disprezzo che vi aveva letto l'aveva quasi spaventata.
Il ragazzo le aveva piantato le iridi grigie sul viso a lungo, prima di parlare, lasciandole scorrere sui capelli biondi e ben curati, sulla vita sottile ma non scheletrica e sull'abitino a manica corta che indossava, così diverso dalla sua camicia più volte rattoppata nei punti di maggior usura.

-Tu non puoi capire che significa essere miserabili.- aveva detto, con le labbra strette in un'espressione che aveva stupito la giovane, con il disprezzo che veniva sostituito dalla rabbia e da una sottile vena di rassegnazione per la condizione in cui si era ritovato a vivere.

Poi si era voltato per andarsene e, facendolo, aveva aggiunto, sottovoce un "Ma la colpa non é tua", quasi a voler alleggerire il peso delle parole che le aveva scagliato contro, per poi cominciare a camminare verso casa.
Katniss si era rivolta a lei per un attimo, muovendo le labbra nel formare la parola "Scusa" e correndo poi dietro all'amico, lasciando una ragazza bionda confusa e sola sulla porta della casa più ricca del distretto, con un incarto pieno di fragole in mano e due monete nell'altra, la pelle d'oca sulle braccia nude nonostante l'aria calda del mese.
Più Madge pensava a quelle parole, più Gale aveva ragione. Lei non poteva capire, per quanto si sforzasse. Non poteva farlo suo padre, non poteva farlo Snow, ed era esattamente questo che quest'ultimo voleva.
Divisione.
Gale lo sapeva, ma non poteva fare a meno di arrabbiarsi e di cercare di combatterlo, in qualche maniera.
Katniss lo sapeva e cercava di domare il fuoco bruciante nel cuore dell'amico. Anche la figlia del sindaco lo sapeva e odiava Snow per questo, perché faceva soffrire l'unica amica che avesse mai avuto.
Forse, odiare era una parola troppo grande.
Gale lo poteva odiare, lei no, visto che si poteva definire fortunata. Ricca.
Ma comprando, da Maggio in poi, le fragole da due giovani cacciatori di frodo, anche lei provava a far qualcosa.
A cambiare le cose, anche se ogni giorno le sembrava più inutile.

 

 

 

Buongiorno a tutti! Nuovo mese arrivato...mi stupisco dei miei tempi di aggiornamento, visti i miei standard alquanto lunghi con This is home. Eppure, è come se i personaggi che scelgo diventassero me ad un certo punto e scrivessere la loro autobiografia. Spero che sia quello che trasmetto anche a voi!
Rileggendo la prima storia, quella su Thread, mi sto rendendo conto che lo stile della storia un pochino sta cambiando, ma spero che la cosa non vi dispiaccia.

Parlando di questo capitolo, il nome di Madge mi ha sempre ricordato quello del mese di cui ho trattato, e da lì il collegamento con le fragole e con Gale è venuto quasi spontaneo, anche se rendere bene sia il carattere della figlia del sindaco che quello di Gale tramite i suoi occhi è stato piuttosto difficile, vista la mia adorazione assoluta per quest'ultimo. Ho paura di non esserci riuscita al meglio, ma non sapevo proprio più come cambiarla.
Sappiate che non shippo Gadge, sono più per la Ganna o per Gassidra (?)!
Quella dei rifornimenti di Capitol è una cosa che nei libri non viene detta, ma pure i Radurai vengono riforniti a volte...ho immaginato che anche i distretti due volte all'anno ricevessero dosi massiccie di cibo (i negozianti, sia chiaro, mica gli abitanti del distretto! A proposito...come si dice? Giacimentesi?)

Va bene, smetto di rubarvi tempo.

Grazie a tutti quelli che continuano a seguirmi e a darmi idee, con calma che le svilupperò tutte prima o poi, e a recensire (mi fareste taaaaanto piacere!)
Grazie ragazze (e ragazzi ? ), siete stupende/i!

A presto k_j

PS Mi è venuto lo strano pirlo di creare un banner a capitolo...con calma che magari verrano inseriti!
   
EDIT 05/04/14 Banner inserito! La prestavolto di Madge è Annasophia Robb!

 

  
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