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Autore: VashappenedFede    16/03/2015    0 recensioni
«Dove stiamo andando? Chi sono? Perché sono in pericolo? Chi è Malefica? Chi sei tu e papà?» domandai preoccupata.
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il mistero di Mel.


 ✝

2.
Zayn
 
Era stata una giornata molto e dico molto lunga. L'ultima volta che ho visto Anna è stata a casa di Mel; La vidi correndo e piangendo, gli dissi cosa avesse ma non mi rispose.
Oggi finalmente è a scuola così posso parlarle, perché secondo me è successo qualcosa, anzi era successo qualcosa. Gli corsi dietro per fermarla.
«Anna..Anna fermati! Cavolo» urlai correndo,gli afferrai il braccio minuto. «Anna, mi spieghi cosa sta succedendo?»domandai preoccupato. Lei si girò, e vidi il suo viso pallido e gli occhi rossi. Aveva pianto sicuramente.
«Ni-nte, ora  lasciami Zayn...pe-r favore»disse lei con voce strozzata. Gli presi il viso con le mani e la guardai negli occhi. «Dimmi cosa sta succedendo, ora!»le dissi.
Mi guardò indecisa se dirmelo o no, ma  sapevo che non riusciva a tenersi qualcosa, la conoscevo da sei anni e sapevo tutto di lei.
«L'ho vista» sussurrò piano per non farmi capire niente. Ma io cercai di  farla parlare.
Prese un respiro è cacciò tutto quello che era successo quel giorno.«Zayn, l'ho vista. Ho visto Mel. Lei diceva che non era lei, diceva che si chiamava Malefica. Non era più lei ed era tanto e dico tanto cattiva, malvagia e malefica. Mi ha detto delle cose bruttissime. Lei ci spia , Zayn. Lei sa tutto di  quello che io ti ho detto. E' lei che sta causando tutto questo. Ho visto i suoi occhi, non erano più gli stessi. Lei è un altra persona.» 
Lei è diversa.Lei ci spia. L'ho vista.Lei è un altra persona. Dio Mel era viva, il mio amore era viva.
«Non ci posso credere, cazzo si!» urlai felice.
«Cazzo no!» urlò lei. Mi guardava con disperazione e paura.
«Ma perché? Non sei felice che la tua migliore amica è viva?!»domandai timoroso.
Lei iniziò a tremare e quasi piangere.
«N-no, non sono felice. Mi ha quasi uccisa, mi h-ha detto se tornava io finivo lì..e mi ha chiamata puttana. Se sua madre non si fosse opposta a quest'ora ero morta » mormorò con i brividi.
Mel non era così, non era lei sicuramente. Lei non era cattiva.Lei era buona, socievole,amichevole era tutto ma non cattiva.
«Impossibile» risposi sorpreso.
«Non credermi. Vai in quella maledetta casa e vedi con i tuoi occhi che lei è così. Stai attendo Zayn lei è qui! L'ho vista!» disse iniziando a camminare.
Io dovevo andare in quella casa. Io dovevo vederla.
Lei era ovunque, nei miei pensieri, nei miei sogni, ovunque tranne che con me. Guardai le nuvole, mi ricordo lei, così spensierata. Mi manchi Mel , mi mancherai sempre, non ci posso stare senza te, sei nata per me, sono nato per te..
Mi ricordo ancora che c’é stato un momento in cui io la presi per mano, attorcigliai le mie dita alle sue, poi lo guardai e vidi lei  osservare le nostre mani e sorridere.Vi giuro, non mi ero mai sentito così completo. 
Andai verso la macchina ed entrai dentro, e accesi essa. Iniziai a guidare verso casa di Mel. Volevo vederla. A tutti i costi. Dopo cinque minuti arrivai.
Era tutto così triste. guardando quel giardino mi resi conto che era tutto finito. Mel amava i fiori e correre sui prati verdi, invece lì era tutto così secco e marcio.
Attraversai il vialetto malandato e arrivai nel grande portone di casa Meyers. 
Bussai forte. Nessuno apriva, ma dopo un pò iniziò ad aprirsi lentamente. Entrai lentamente e sentì una voce che mi chiamava. Alzai gli occhi. Eccola quì. Non ci potevo credere , era lei. Era davanti i miei occhi. Guardai i suoi così celesti , anzi ormai color ghiaccio; erano così freddi che a guardarmi mi faceva venire la pelle d'oca. Sentì un rumore e spostai gli occhi su un altra persona. Era sua madre, Queen.
«Zayn, vattene» mormorò Queen. 
«Perché dovrei? Devo parlare con Mel, subito!» parlai con voce fredda e dura. Non avevo paura di loro , anche se mi guardavano in un modo molto minaccioso.
«No, non puoi. Ti farà del male. Sei un bravo ragazzo, non voglio che mia figlia commetta un errore e poi se ne penta. Per favore, vattene, te lo dico per il tuo bene. Tu eri come un figlio per me. Ti ringrazio per quello che hai fatto a mia figlia ma ormai è cambiato tutto. Io, lei e il nostro mondo. Vorrei tanto spiegarti ma tu non fai parte del mondo di Mel» disse severamente ma con un pizzico di amore materno. 
Qualcosa ci interrompe anzi qualcuno.
«Vi ricordo madre che non mi chiamo più Mel ma Malefica. Mi piacerebbe parlare con Zayn anche solo per un minuto- guardò sua madre con occhi di speranza-vi prego»
Lei era così bella anche se vestita di nero. I suoi capelli era sempre lucenti e suoi occhi così puri e meravigliosi. Lei era la mia Mel. Lei era colei che mi ha fatto battere il cuore. Colei che mi ha dato una speranza. Ed ora avevo il bisogno di parlargli.
«Vabene, Malefica. Io sarò nella stanza a fianco» rispose rassegnata.
Se ne andò camminando lentamente e guardandomi ancora.
Ero pronto. Ero pronto a dirgli tutto.
«Guardati sei così bella è impossibile dimenticare un sorriso, un volto e delle mani che ti hanno sempre reso felice. È finito da un giorno all’ altro il nostro rapporto. Non ci siamo detti niente, nessun avviso, nessuna parola, niente di niente. È finito improvvisamente, da sé, senza motivi. Ed è stata la cosa più brutta non poterti salutare come si deve.  Un addio a parole avrebbe fatto meno male di un addio così.» sussurrai guardandola. Vidi una lacrima scendere ne suo viso ma la levo subito. Il suo sguardo diventò di nuovo freddo, come il ghiaccio.

«Zayn, non ti credo.Mi chiedo quante mani hai stretto, mentre io non c’ero. Quante mani, quante volte, hanno sentito il tuo calore, quante possono dire di aver sfiorato la tua pelle, di aver sentito il tuo tocco, anche solo per qualche secondo.
Mi chiedo quante volte hai abbracciato qualcuno che non ero io, e mi sale la bile in gola, per quanto brucia, perché pensare a quante braccia ti hanno stretto, che non erano le mie, fa male più di quanto immagini.
Perché io posso solo immaginarlo.
Posso solo immaginare come sarebbe, come sarebbe stringerti la mano e abbracciarti e ci credi che non riesco a smettere di pensare al tuo profumo?
Mi chiedo ‘di cosa saprà?’ e non faccio che tormentarmi, pensando scioccamente al giorno in cui ti avrò così vicino da poter finalmente dare una risposta a questa domanda, che sembra stupida, ma tu sei tutto per me.
Allora in questi momenti chiudo gli occhi e fingo che tu ci sia, e per poco funziona, funziona davvero bene.
Però poi tutto torna com’era, e tu non ci sei, non ci sei più e qui fa di nuovo tutto schifo ed è una merda, Ti giuro, so solo che fa male, fa male quando non ci sei. Ma devo starti lontano, è per il tuo bene anche se ti amo. Scusami Zayn ma ora dovresti andare. Non sono più la tua piccola, indifesa e ingenua Mel, quella persona è morta.» disse con le lacrime ai occhi; dentro di essi vedevo la sua sofferenza.
«Mi manchi, cazzo! Mi manchi da morire!» urlai con pazzo. Non poteva finire così. No! «Non ti manca nemmeno un po’ quello che eravamo ?» domandai urlando.
«Basta! Basta Zayn. Vattene, non voglio, non voglio farti del male. Sono mostro!» urlò piangendo. Vi sua madre entrare subito e l'abbracciò.
«Zayn, basta, vattene ti prego.» mormorò Queen. Iniziai a camminare verso il portone senza dire una parola, usci e chiusi con forza la porta. Capì da li che era tutto finito. Era finito il nostro amore.
Mel.
Avrei voluto abbracciarti oggi, quando mi hai guardato mentre urlavi che ti mancavo. Avrei lasciato tutto per correre da te e saltarti tra le braccia. Sarebbe stato bello sai? Avrei voluto dirti che sei importante, che ti voglio bene davvero. E invece sono rimasta ferma e ho continuato a dirti di andartene. Tu eri lì e io davanti a te. E siamo rimasti immobili a fissarci. Bella merda no? Tu fissavi me e io fissavo te. Con il cuore che ci usciva fuori dal petto, con la mente che vagava chissá dove. Siamo rimasti fermi. Siamo rimasti con le mani in mano e non lo so se va bene così. Io ti voglio. Tu sei mio. E basta. E no, no che non va bene. Avrei voluto abbracciarti e invece non si è potuto perché io sono una vigliacca e non volevo farti del male.
E continuo a guardare le tue foto, sperando che un giorno, accanto a te, potrò esserci di nuovo a io .Magari con il tuo braccio intorno alla mia vita, forse con la tua testa un po inclinata verso di me, o anche solo stretti in un abbraccio di quelli che difficilmente si dimenticano, perché spaccano le ossa. Ma ogni sogno svanisce quando mi sveglio, mi accorgo che è solo una favoletta che mi racconto per stare meglio, perché so che non accadrà mai. Eppure, non potrei mai ammettere a me stessa che un po’ ci spero ancora, ci spero sempre e lo faccio costantemente, perché non riesco dannatamente a lasciarti andare, sebbene non abbia senso la gelosia che provo per te. Non posso ammettere che non potrò mai guardarti negli occhi almeno una volta, perché l’illusione che possa accadere davvero mi fa tirare avanti e finire le giornate con un fiebile sorriso, con l’intima seppur piccola speranza che tu ci sia, che ci sei e non mi lasci, che un giorno tutto questo dolore mi sarà stato utile a non arrendermi, a non smettere di cercarti. E ti prego non arrenderti neanche tu, mi piccolo amore, cercami, amami , a convincermi a sperare di nuovo su di noi e  a dirmi che sono solo una fifona che non riesce a controllarsi. Ma ho solo paura , paura di farti male mentalmente ma soprattutto fisicamente,perché questo so fare, so fare solo male alle persone, come a mia madre, mio padre e ad Anna. L'amore non basta.

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Salveeeee. Ragazze mie che ne pensate? Spero che vi piacerà. In questi mesi non avevo molte idee.
Fa decisamente schifo ma vabe.
Ci vediamo nel prossimo capitoloooo.
Baciii
-fede

 Mel




 


 
 
  
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