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Autore: Cacciatrice di Risate    19/03/2015    6 recensioni
Tutto scorre, panta rei.
Vi presento la mia prima storia. Non parlerà di sogni, principesse che sposano principi, ma di una storia del tutto realista.
Di come una storia del tutto realista può finire ad effetto. Di come un solo cielo si trova sopra un solo destino.
(Dal capitolo 18 compare Grace, per conoscere la sua storia leggere "ODI ET AMO")
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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PANTA REI

1. Verifica di matematica?


Immaginatevi una ragazza normale come tutte le altre, castana di capelli e di occhi. Con la pelle abbronzata, un fisico abbastanza magro e un’altezza nella media. Aggiungete qualche lentiggine e ci siete: quella sono io.
 
Mi chiamo Giusy, ho sedici e anni e vivo in un paesino di Londra. Sono semplice, non indosso cose con troppi fronzoli, non sono pignola e in matematica mi accontento di un 6 tirato.
Come tutte le altre ragazze ho una cotta, per un ragazzo in quinta superiore, il figo della scuola.
Ovviamente tutte sono pazze di lui, e ho zero possibilità di riuscire anche a dirgli un ciao.
 
Ho un carattere forte, sono spigliata, per niente timida. Spesso rovino le cose per colpa della mia sbadataggine e della mia voglia di fare mille cose nello stesso momento. Multitasking insomma.
 
Come tutte – o quasi tutte – le ragazze di tutto il mondo ho una migliore amica, che è il contrario di me. Timida, chiusa, bionda con gli occhi azzurri e un fisico da paura. Da invidiare proprio.
 
Insomma, con tutte le ragazze al mondo, quella con l’ennesimo brufolo sulla fronte sono io.
Quella con l’ultimo paio di occhiali da nerd sono io.
Quella con l’apparecchio ai denti sono io.
Quella con la bici di mia nonna sono io.
Quella che non riesce a fare la campestre correndo sono io.
Quella che quando gioca a golf pensa di giocare a rugby, e che quando gioca a pallavolo calcia la palla con il piede sono io.
Quella con la maglia indossata al contrario sono io.
Sono io, Giusy, e per quanto voi mi possiate giudicare (bella, brutta, antipatica..) a me non frega un fico secco.
 
  •  
 
 
Esco di casa, pronta per l’ennesima mattinata a scuola. Come sempre, ho così tanta voglia che non mi accorgo di mettere un calzino rosso e uno giallo, e di avere la coda di cavallo impigliata nella cerniera della felpa.
Monto in bici e pedalo veloce verso il mio istituto, cercando di sorpassare le macchine facendo il gioco di chi arriva primo vince, ma ovviamente mi mangio tutto il tubo di scappamento che mi fa ingoiare a forza la BMW che mi ha appena superato.
 
Sbuffo e riparto tossendo, arrivando in due minuti a scuola. Sono quasi tutti dentro, aggancio la bici alla prima transenna che trovo nel parcheggio ed entro, dirigendomi in classe mia.
Per fortuna, il professore non è ancora arrivato.
Mi siedo come tutte le mattine vicino a Evelyn, la mia migliore amica, che mi tiene il posto con un sorriso timido sulle labbra.
 
Mi siedo salutandola, mentre il mio zaino scivola lentamente a terra con poca grazia.
“Pronta per la verifica di matematica?”
La guardo, pronta ad annuire, ma poi sento come un vuoto dentro di me farsi sempre più grande.
E la mia voce risulta come un lamento.
 
“Verifica di matematica?”



ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti, questa è la mia prima storia. Non ho niente da dire, se non che spero che vi piaccia e che aspetto qualche commento o qualche consiglio se vi è piaciuta o se devo cambiare qualcosa secondo voi.
Grazie in anticipo! <3
Cacciatrice di Risate

 
   
 
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