Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Light Clary    19/03/2015    3 recensioni
♬ Rossana credeva che la sua vita fosse perfetta. Era una semplice ragazzina di diciassette anni con una fama internazionale, fin quando un incontro inatteso non le ha rivelato di essere l'ultima discendente della stirpe degli Angeli Guardiani.
Tocca a lei e a Eric, intrepido ragazzo Demone, ad affrontare mille peripezie tra Vampiri, Streghe e Mostri, per salvare il fantastico mondo di IMPERIA. I due scopriranno presto di appartenere l'uno all'altro, ma potrà la loro unione sconfiggere la forza oscura che vuole impossessarsi dei loro cuori e annientare l'umanità? ♬
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rei fece sedere la ragazza su una poltrona piallata e le offrì un piatto di biscotti allo zenzero preso dalla sua scrivania. Lei lo prese senza nemmeno ringraziare, ma non lo mangiò.
-Guarda che non è avvelenato– disse l’uomo fiducioso, addentandone uno.
Lei non lo ingurgitò con quel dubbio. Voleva solo accelerare i tempi.
-Potreste spiegarmi perché mi state trattenendo in questo modo? – chiese inaridita – Io devo raggiungere delle persone seduta stante e mi ritrovo bloccata qui con un tipo che neanche conosco. Le conviene dirmi cosa vuole, o chiamo aiuto! – era una specie di minaccia poco nota.
Rei prese di nuovo posto dietro la scrivania e incrociò le mani davanti a sé: - E’ giustificabile vederti confusa. Una porta si chiude stranamente a chiave e un perfetto sconosciuto ti frena a chiacchierare. Non è umano- non sentendo alcuna risposta da parte di Rossana, si permise di continuare – Okay, ti sto ingarbugliando ancora di più le idee. Perciò è meglio che passi al sodo. Come ti ho già detto, mi chiamo Rei. E ti stavo cercando da diverso tempo.
-Perché? – lo interruppe lei – Io non vi conosco nemmeno!
-Per addestrarti mia cara.
-Addestrarmi? A fare che?
-A combattere.
La ragazza aggrottò la fronte: - Scusate?
-Ti prego, basta intoppi. Presta attenzione – lei obbedì ammutolendosi – Bene. Allora – inspirò profondamente – Da come hai potuto ben notare, il mondo sembra essersi capovolto. In giro non si vede più nessuno, le scale ti trasportano continuamente in un posto diverso e al tuo cellulare non risponde più nessuno … beh … io so la causa di questi eventi.
-Mancanza di rete e totale smemoratezza di come si arrivi nell’antro? – tirò Rossana.
-No – la corresse lui Detachment!
-Deta … cosa?
-Detachment – ripeté Rei – Ovvero, distaccamento provvisorio dal mondo concreto.
-Credo … di non aver capito.
-La realtà è stata distaccata intorno a te negli attimi che hai vissuto da quando sei uscita dalla tua stanza. Non vedi né senti nessuno. E nessuno né vede, né sente te.
Rossana deglutì: - Scusate ma …
-Tu puoi vedere solo me per il momento – l’uomo guardò l’orologio – Ma fra circa dieci minuti tutto tornerà alla normalità – vedendo che la ragazza aveva ancora l’aria sbigottita sospirò: - Sono l’unica persona che vedi … perché sono un perpetuo – la ragazza non parlava più – Un eterno – continuò lui – Un’immortale. Un essere soprannaturale – la indicò – Anche tu sei una perpetua. Principiante. Hai creato un Detachment senza nemmeno rendertene conto.
La ragazza non ne poté più di quelle parole bizzarre. Si alzò di scatto dirigendosi verso la porta: - Va bene, adesso basta con queste stramberie. Vi ringrazio di avermi raccontato questa bella storiella. Ma se non l’ha capito, io ho 17 anni, non 4. E sono una cantante di fama internazionale che è in ritardo per un appuntamento. Arrivederci – provò a riaprire la porta. Ma niente da fare. Chiusa. Inoltre nella toppa non s’intravedeva nessuna chiave. Si girò verso Rei: - Se ce l’avete, datemela.
-Rossana – disse lui – Non hai afferrato cosa sto cercando di farti capire?
-No. E non ci tengo. Voi siete … fuori di testa!
L’uomo si alzò: - Rossana, sei una perpetua! – ripeté – Sei una persona immortale! Come i vampiri, come i demoni, come le streghe e le fate. Ma … sei speciale. Tu sei un Guardiano!
-Voi siete pazzo! – gli dichiarò poggiando le spalle al muro, ora spaventata – Fatemi uscire … voglio andare da James! Subito!
-Tu non credi nella paranormalità, non è così?
-Fatemi uscire!
-Devi crederci! Perché ne fai parte! Posso dimostrartelo – aprì il cassetto della scrivania e ne estrasse un piccolo pendente vermiglio. Lo puntò verso la ragazza: - Muuda Kleit!  
Si sollevò un piccolo venticello che avvolse Rossana trasmettendole un brivido di freddo.
La ragazza sentì fresco soprattutto alle gambe, sul quale si stava allungando un lungo vestito di cotone bianco a caratteri floreali. Gli indumenti che indossava poco prima svanirono, lasciando posto a quello strano abito.
Non appena se lo ritrovò addosso, riflettendosi in uno specchietto dietro la scrivania, gridò afferrandone i lembi e sollevandoli per vedere che fine avessero fatto i suoi vecchi vestiti.
-Ops – Rei arrossì – Vabbè che non sono esperto di moda … ma devo ammettere che ti dona – era super ironico. Quel coso la rendeva volgarmente indecente.
-Ma che merda … è questa …? – balbettò Rossana toccandosi il corpo – Da dove … è uscito questo? Dove sono i miei vestiti?!?!?!?!
-Perdonami – si scusò Rei –Ora ti ridò le tue vesti – tese di nuovo quella strana gemma e lo strano vento di prima riavvolse la ragazza restituendole gli indumenti cachemire.
Rossana si riguardò allo specchio e sentì la testa girare. Si sedette per terra facendosi piccola, piccola: - Ma … cosa è successo? Come … avete fatto … a …
-Sono un perpetuo – ridisse l’uomo per la terza volta. Gli mostrò il gioiello – E questa è un granato, che mi permette di fare uso a poteri magici. Anche tu ne puoi avere uno se vuoi.
La ragazza tremava e sudava. Si portò le mani a croce all’estremità delle labbra: - Chi … sei? – chiese dando del “tu”.
-Io sono Rei. Custode dei portali di primo ordine e sopraintendente della sicurezza marziale di Imperia. Il regno dei mille.
-Il regno dei mille?
-Dei Mille Prodigi – specificò l’uomo – E’ abitato dagli immortali. Creature mitiche e fantastiche, che hanno il compito di proteggere questo luogo da cui arriva tutta la vitalità mondiale, dalle forze demoniache – la ragazza tremava ancora.
-Se è uno scherzo … è di pessimo gusto.
-Non è uno scherzo – Rei sorrise – E non devi avere paura di me. Non ti farò del male. Con tutto il potere che ho avrei potuto benissimo ucciderti non appena ti ho vista, ma non l’ho fatto. Non ne ho nessunissima intenzione – le si avvicinò chinandosi al suo fianco – E sai perché, mia piccola Sana? – lei scosse la testa – Perché tu ci servi. Servi a noi Perpetui indispensabilmente.
-Perché?
-Perché sei la nostra unica speranza. Dalla morte dell’ultimo Angelo Guardiano Supremo, ucciso in battaglia, il male avanza e la forza vitale s’indebolisce. Per generazioni e generazioni il nostro popolo ha acclamato un nuovo Angelo Guardiano secondo le profezie di un oracolo.  Di cui non ci siamo mai pentiti. E stavolta la predizione è ricaduta su di te.
-Su di … me?
-Sì – le prese la mano. Lei non oppose resistenza – Può sembrare assurdo che una semplice ragazzina di 17 anni tenga dentro questi palmi una così infinita energia. Sembra strano che … una bambina … - enfatizzò – Debba salvare il mondo.
-Io … io … - Rossana non sapeva cosa dire. Era rimasta ammutolita da quel racconto. Non sapeva se crederci, o scoppiare a ridere o urlare. Lo avrebbe fatto se non avesse avuto la dimostrazione magica di poco prima. Come poteva spiegare un fatto del genere? Una messa in scena? Uno scherzo? O la semplice verità? Se era vero che la disumanità esisteva, allora le indulgenze dei buoni e le meschinità dei malvagi erano reali. Così come la morte sempre messa in gioco e la determinazione mai obliata.
 
Tutto quello che le venne da fare fu rimettersi in piedi e stringersi le braccia: - Come faccio a credere a tutto questo? – domandò insicura.
Rei sembrava preparato a questa domanda perché ebbe la risposta già pronta: - Venendo con me e aiutandomi a salvare un amico nei guai.
-Venendo con te? Dove?
La porta si riaprì con uno spiffero. Rei ghignò riprendendo la mano della ragazza: -  Dobbiamo imbucarci al Metropolitan Museum Of Art.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Light Clary