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Autore: JeyCholties    20/03/2015    5 recensioni
Talia Grace non aveva bisogno del sole, e tanto meno di quello in persona.
Lei chiedeva solo una vita eterna in tranquillità.
Apollo non aveva bisogno di una cacciatrice scontrosa e perennemente scocciata, o forse si?
Talia si ritroverà a mettere in dubbio tutto ciò in cui crede.
Apollo dovrà lottare con tutte le sue forze per proteggere se stesso e Talia.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Apollo, Talia Grace
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo: '' L'eclissi ''

 

Talia alzò lo sguardo verso il sole.

Stava per accadere.

La loro seconda eclissi insieme.

Giocherellò nervosamente con i capelli, molto più lunghi di qualche anno fa.

Avevano deciso di incontrarsi mezz'ora prima dell'eclissi, avrebbero chiacchierato del più e del meno e poi durante l'eclissi non si sarebbero staccati un momento.

Talia guardò l'orologio.

Apollo sarebbe stato lì da un minuto all'altro...

 

« Buongiorno splendore! » cinguettò infatti una voce, rilassata e vivace.

Talia alzò lo sguardo.

Non lo vedeva da cinque anni.

A volte mentre lavorava al Campo Mezzosangue ne avvertiva la presenza, come se lui fosse dietro di lei, il respiro caldo sul suo collo... Ma poi lei si girava di scatto e non c'era nessuno.

A volte lei chiudeva gli occhi e lasciava che i raggi solari le accarezzassero la pelle, facendole venire uno strano formicolio alle mani.

 

Talia lottò contro l'impulso di saltargli addosso e abbracciarlo.

Era il solito vecchio Apollo, i capelli biondi, la pelle chiara.

Persino da quel metro di distanza Talia percepiva il suo calore.

Si alzò lentamente, scrollandosi la sabbia di dosso.

« Buongiorno, Lampadina » disse sorridendo, la voce le tremò per l'emozione.

 

Apollo la guardò, ricambiando il sorriso.

« Mi piacciono i tuoi capelli » sussurrò, accarezzando con lo sguardo i tratti eleganti del viso di Talia.

Era più alta e dalle braccia allenate pareva averci dato dentro con le lezioni di spada.

Apollo lo sapeva, l'aveva sempre tenuta d'occhio.

« I tuoi invece sono la solita balla di fieno » rispose Talia, sarcastica.

Apollo rise.

« Mi sei mancata » sbuffò, lasciandosi cadere sulla sabbia.

« Tu per niente » mentì Talia, sedendosi accanto a lui.

Chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi.

« Qualche novità? » chiese Apollo, il tono disinteressato.

« Frequento un ragazzo » disse Talia « Ma probabilmente lo sai già dato che non ho fatto altro che morire di caldo per due settimane » aggiunse sbottando.

Apollo sorrise.

« Non è colpa mia se quello suda come un maiale » commentò, leggermente soddisfatto.

 

Talia avrebbe voluto colpirlo, ma si limitò a grugnire rumorosamente, facendogli intendere chiaramente la sua disapprovazione.

« Seriamente Talia?! Dopo aver avuto me... Ti riduci a un sgorbio come quello? Come si dice? Dalle stelle alle stalle?! » ridacchiò Apollo.

« Non sei divertente... Brian mi piace davvero » borbottò Talia.

« Allora perché sei qui? » Apollo si voltò verso di lei.

Talia non rispose.

 

/\/\/\

 

Mancavano pochi secondi all'eclissi totale.

La spiaggia era immersa in un penombra fredda.

In lontananza si sentiva il brusio eccitato dei turisti accorsi per vedere lo spettacolo.

« Ci siamo... » sussurrò Apollo, tendendo le mani verso Talia.

Talia rimase ferma, mentre nel suo corpo si faceva strada una strana sensazione.

Le sembrava di vedere meglio, di respirare più a fondo.

Le sembrava di essere appena rinata.

« Talia... » sussurrò Apollo, la sua voce era preoccupata.

Tese una mano verso di lei.

Le sue dita le solleticarono la guancia.

Nessun dolore.

Talia chiuse gli occhi e attirò Apollo a sé, in un abbraccio mozzafiato.

« Talia? Va tutto bene? » chiese Apollo, la voce soffocata dall'emozione.

« Zitto e baciami, idiota » ordinò Talia, cercando le sue labbra e baciandolo con passione.

Apollo sorrise e ricambiò il bacio.

« Dai andiamo... Ho prenotato la stessa stanza dell'altra volta... » sussurrò, staccandosi da lei e sfiorandole i capelli.

Scomparvero in un lampo di luce.

 

Talia aprì gli occhi, si trovava nella stessa suite che Apollo aveva prenotato per la prima eclissi.

La ragazza si voltò verso il dio.

Apollo la guardava, gli occhi colmi d'amore.

Quando le loro labbra si incontrarono il resto del mondo sparì.

Il loro profumo, le loro mani, la loro brillante consapevolezza inebriava lo spazio e il tempo.

Talia si sfilò la maglia e cercò le sue labbra, di nuovo.

Le sue dita armeggiavano con i bottoni della camicia di Apollo.

Quest'ultimo era rimasto quasi immobile, non riusciva ancora a credere di poter sfiorare la pelle di Talia, senza provare dolore.

Le labbra di Talia scivolarono sul suo collo, per poi soffermarsi su una spalla.

Apollo si ridestò, sentendosi mordicchiare lievemente.

Affondò la mano nei capelli di Talia e la spinse contro la parete più vicina.

Le sue labbra tracciarono scie bollenti sul collo di Talia, all'improvviso scesero verso il seno, provocando a Talia piccoli brividi di piacere.

« Apollo » sussurrò lei, un mezzo sorriso sognante stampato sulle labbra esili « Sei bollente ».

Apollo si staccò da lei, per poter incontrare il suo sguardo.

Si lasciò sfuggire una risata divertita e sussurrò al suo orecchio: « Come se la cosa non ti piacesse ».

Talia sorrise, e chiuse gli occhi, abbandonandosi a quelle sensazioni.

Apollo le tolse i pantaloncini, e le sue mani scivolarono sulle sue natiche, stringendole appena.

Talia gli cinse il collo e si fece sollevare, continuando a baciarlo.

Crollarono sul letto, Apollo baciava e saggiava ogni centimetro di pelle, mentre Talia sospirava appena, gli occhi aperti e fissi nel nulla.

Eliminata ogni barriera rimasta, Apollo si allontanò un poco da lei, per osservare il suo corpo snello e la sua pelle chiara, quasi pallida.

Quando i loro corpi si fusero, la realtà perse i propri contorni definiti, le ombre sul soffitto sfumarono in un vortice, mentre i loro sguardi si perdevano e si ritrovavano.

Si chiamarono a vicenda, senza mai udirsi.

Apollo non aveva mai sperimentato nulla del genere, abbandonare tutto il proprio essere fra le mani di quella ragazza gli sembrava impossibile da concepire.

Eppure lo aveva fatto.

Era lì fra le braccia della ragazza con cui avrebbe voluto passare il resto dell'eternità, nonostante quel privilegio gli fosse stato negato.

Talia lo stringeva forte, desiderando di rimanere aggrappata a lui per sempre.

Quando entrambi raggiunsero il culmine del piacere, Apollo si abbandonò sul suo petto, mentre lei gli accarezzava i capelli, con il fiato corto.

Mano a mano che i secondi passavano le sue carezze si fecero sempre più leggere, fino a quando si fermarono.

« Apollo » rispose lei, chinandosi verso di lui.

« Va tutto bene? » la voce del dio si fece preoccupata.

« Si » disse Talia.

« Allora, cos... »

« Facciamolo di nuovo » la voce di Talia era un sussurro divertito, carico di una passione a cui non riusciva nemmeno a dare un nome.

Riuscì a percepire il sorriso di Apollo anche nel buio più assoluto.

« Ai suoi comandi, signorina Talia » disse, la voce sfumata in una risata sussurrata.

« Lampadina » disse lei, quando le labbra calde di Apollo baciarono la sua pelle.

« Mh? »

« Non potresti … ecco... usare le tue super doti da dio del sole e illuminare un po' questa stanza? » sussurrò Talia, sfiorando con il pollice lo zigomo di Apollo.

Lui rise e disse: « Pensavo che Talia Grace non avesse bisogno del sole ».

« Talia Grace non aveva bisogno del sole, ... finché non lo ha incontrato ».

Apollo si lasciò sfuggire una risata, carica di gioia e la stanza si illuminò fiocamente.

Talia riuscì finalmente a vedere i suoi capelli d'oro spettinati e i suoi occhi azzurro-verdi più brillanti del solito.

Quando le loro labbra si incontrarono con passione, Talia capì che lei aveva sempre avuto bisogno del sole.

Fu diverso dalla prima volta, fecero l'amore con più urgenza.

Il tempo scadeva, i secondi correvano e non sarebbe stato mai abbastanza.

In ogni loro bacio c'era l'ombra di un addio, che prima o poi sarebbe arrivato.

Ma non in quel momento, non in quel momento perché la luna e il sole dopo anni di lontananza potevano finalmente combaciare.

Come Talia e Apollo.

 

 

/\/\/\/\

 

 

Salve mezzosangue,

questo è l'ultimo capitolo: avete capito bene.

Questa storia si conclude oggi: il 20 marzo, durante un' eclissi qui in Italia.

Ho pensato non ci fosse momento più adatto, ecco.

 

Che dire? Questa storia strampalata è finita, ma non temete: vi bombarderò con one-shot sui due piccioncini... E chissà magari un giorno tornerò con una ff super long, ma per ora questa avventura è finita.

 

Vi ringrazio immensamente.

Le vostre recensioni, tutte quante mi hanno rallegrato le giornate.

Avete saputo farmi sorridere con i vostri scleri su Apollo e i vostri commenti su Talia.

Grazie grazie grazie.

 

Ringrazio anche i lettori silenziosi, quelli che magari hanno sempre seguito la storia senza intervenire e magari chissà mi lasceranno un piccolo commento qui sotto, cosicché io possa ringraziarli dal profondo del mio cuore.

 

Ringrazio Piz che, anche se odia Apollo, mi ha sempre supportato con le sue mini recensioni private.

 

Ringrazio Zio Rick, per aver creato una saga così bella.

 

E torno a ringraziare tutti voi.

 

-JeyCholties.

 

PS. Talia e Apollo non avranno avuto l'eternità insieme, ma hanno avuto secondi, minuti, ore, lacrime, baci, risate, litigi, insulti... E penso che queste cose valgano più di tutta l'eternità messa insieme.

  
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