15/12/2008
12 recensioni«Christmas Time ~
Quell’anno, l’albero di Natale era il più bello che Jacob Black avesse mai visto.
A Natale, in casa sua, quando c’era ancora sua madre, si faceva un misero alberello con palline scompagnate, tutte di colori diversi, quasi a voler dire che quel che contava non era l’albero – né quel che ci stava sotto, a dire il vero – ma chi vi stava intorno. E poi, quando sua madre era morta, anche quel piccolo albero era sparito, sostituito da un vuoto assordante.
Ma ora, anni dopo la morte di sua madre, il Natale tornava ad essere una festa. E tornava ad esserci un albero.
La prima volta che Jacob era entrato in casa Cullen aveva stentato a riconoscerne il salotto ed era rimasto sull’ingresso a chiedersi se avesse sbagliato villa. Quell’albero era semplicemente troppo. Troppo alto, troppo grosso, troppo addobbato, troppo rosso...
Il ragazzo – che a malapena riusciva a digerire il fatto che i Cullen amassero fare le cose in grande ( a dire il vero c’era una sola Cullen che voleva fare le cose in grande e il suo nome iniziava per A e finiva per Lice) – rimase impalato a fissare il grande albero, chiedendosi se Emmett e Jasper lo avessero sradicato con le proprie mani.
«Buon Natale, Jake!» trillò allegramente Renesmee, appena lo vide arrivare. La bambina non aveva neppure un anno di età – probabilmente il fatto che fosse il suo primo Natale aveva mobilitato quel pazzo con manie di grandezza quale Edward a portare in casa un pino gigante – e già sembrava che ne avesse cinque.
«Uhm? » Il ragazzo era ancora frastornato e fissava il monumentale albero con aria scioccata.
«Che c’è, non ti piace l’albero? » chiese la bimba, interpretando l’espressione sconcertata del suo ‘fratellone adottivo’. «L’abbiamo fatto io e la nonna, abbiamo impiegato tutta la giornata, ma se non ti piace possiamo cambiarlo»
Ma Jacob Black era troppo intento a fissare l’albero per dare una risposta coerente.
«Jake, rispondimi, ti prego! »La bambina gli tirò i jeans – già conciati male – e lo fissò in attesa, con i suoi occhioni color cioccolata preoccupati. E Jake sorrise, prendendola in braccio e facendola volteggiare.
«E’ bellissimo, Nessie! Sei stata bravissima» Lei rideva divertita, con i boccoli rossi che le dondolavano armoniosamente intorno. Il ragazzo, poi, la poggiò a terra e la bambina fece una faccia indispettita, facendo chiaramente capire che lei voleva tornare tra le braccia del suo Jacob.
«Grazie, Jake» La sua voce era limpida e cristallina, tanto bella e pura da far rabbrividire Jacob. «Ho scelto io come addobbare. E’ bello, vero? »
Rimase affascinata a guardarlo, spalancando i grandi occhi e con un sorrisetto che aleggiava sulle labbra rosse.
«Vero» affermò il ragazzo, sedendosi sul divano e prendendo la piccola Nessie fra le braccia. Lei posò il capo sul suo petto e sorrise ancora.
«Tu hai mai fatto un albero di Natale, Jacob? » chiese, guardandolo negli occhi. Lui sorrise e le scombinò i capelli, teneramente.
«Sì, ma non è affatto bello come il tuo» sussurrò, posandole un bacio sulla fronte.
Renesmee sorrise – incantando il povero Jacob Black – e poggiò nuovamente la testa sul petto del ragazzo.
«Ti voglio bene, Jacob»
Jake sorrise, accarezzandole i lunghi boccoli rossi.
«Anche io, Nessie»
Angolo Autrice
Io amo questi due, che ci posso fare? E amo anche Renesmee bimba, tenera e un po’ infantile – ma solo un po’ – perché riesco a figurarmela benissimo, mentre adulta è...non so, più difficile da caratterizzare per me.
Questa fan fiction è dedicata a tutti coloro che mi seguono, che leggono le mie storie e che le recensiscono.
Nonostante sia abbastanza breve, mi è piaciuto molto scriverla, soprattutto la parte iniziale – ho davvero immaginato l’enorme albero dei Cullen e sono rimasta come Jacob.
Spero vi piaccia almeno un pochino *me è tanto speranzosa*