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Autore: un battito di ali    21/03/2015    2 recensioni
Leo ha deciso di tornare a curarsi grazie alla forza che gli hanno trasmesso i braccialetti. Ha molta paura però una cosa è certa Leo vuole sconfiggere una volta per tutte questo maledetto cancro.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e Cris ci avviammo verso la mia camera, avevo deciso che prima avrei sistemato le mie cose e dopo sarei andato a salutare gli altri ragazzi che erano rimasti qui... ma non ce ne fu bisogno, perché appena varcato la soglia della stanza, li vidi tutti li che urlavano -Bentornato Leo!-, c'erano tutti... o quasi, c'erano Nina e Ruggero, c'erano Chicco e la piccola Flam, c'era Rocco che anche se era stato dimesso veniva quasi tutti i giorni qui, ed infine c'era Bea che mentre ero via era uscita dal coma, mancavano solo Nicola e Davide, quanto vorrei che ci fossero anche loro in questo momento... Vederli lì tutti insieme per me, mi fece commuovere, per la prima volta avevo pianto davanti a tutti... Le ore volarono e si fece subito sera, pian piano tutti se ne andarono o si diressero nelle rispettiva stanze; rimasi solo con Cris per circa un'oretta, durante la quale siamo stati tutto il tempo abbracciati ed anche se non stavamo facendo niente avrei voluto rimanere in quella posizione per sempre, ma non fu possibile perché dopo poco Cris ha ricevuto un messaggio da Carola che le diceva che era venuta a prenderla, salutari Cris e le diedi un bacio... ero rimasto solo, già mi mancava; cercai di dormire ma non ci riuscii e quindi decisi di ascoltare della musica Io non ho finito, quanti ricordi legati a quella canzone... all'improvviso qualcuno busso alla porta: era la Lisandri -Leo stai dormendo?- mi chiese lei, -No stavo ascoltando della musica, entri pure-, si mise seduta accanto a me, aveva appena finito il turno perché non indossava più la sua solita divisa da lavora ma degli abiti normali. -Sapevo che prima o poi saresti tornato- mi disse -Bisogna ringraziare i braccialetti, senza di loro non so se in questo momento starei qui- -Saresti tornato comunque prima o poi...- mi disse lei La guardavo, non sapevo cosa dirle, alla fine ricominciò a parlare lei- Scusa se te lo dico solo adesso, ma domani mattina ricomincerei la chemio, ti abbiamo messo nello stesso orario di Nina, così magari potreste farvi compagnia a vicenda- -Grazie per avermi messo con Nina, anche se non so se sarò di buona compagnia...- Mi guardava, aveva gli occhi lucidi, ormai con me non riusciva più a nascondere le sue emozioni, decisi di abbracciarla e la ringraziai per tutto ciò che aveva fatto in quegli anni in cui sono stato in ospedale. Quell'abbraccio durò qualche minuto, dopodiché ci allontanammo, lei sia alzò dal letto e mi disse che ora dovevo dormire... ci provai, ma non ci riuscivo continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto, sapevo che da quel momento in poi tutto sarebbe stato più difficile. La mattina dopo a svegliarmi fu Ester, saranno state le 8:30 -Buongiorno Leo, su svegliati che fra circa mezz'ora viene Ulisse che ti accompagna a oncologia per fare la chemio- Mi alzai, feci la colazione e mi preparai, volevo inviare un messaggio a Cris in cui le dicevo che stamattina avrei ricominciato le cure, ma non lo feci perché mi ricordai che si trovava a scuola e che quindi non volevo disturbarla. Arrivò Ulisse con la carrozzella, accanto a lui c'era anche Nina, che con la sua testardaggine aveva ottenuto il permesso di andarci a piedi. Arrivammo a oncologia, davanti all'entrata c'era ancora il murales con il leone, ricordo ancora quella sera con Davide e gli altri, quel disegno non serviva a dare forza solo a me ma anche a tutti coloro che dovevano fare la chemioterapia. Io e Nina ci sistemammo sul lettino, ci avevano messo vicini. Poco dopo sentii una melodia provenire dal corridoio, non sapevo chi fosse e quindi decisi di chiedere a Nina -È Flam, quasi tutte le mattine dà il buongiorno ai pazienti con la melodia del pianoforte che le ha regalato Chicco-, suona davvero bene pensai, quella melodia mi rilassava. Vedevo Nina che incominciata a soffrire e le dissi -Nina che ne dici di fare un gioco, me l'ha insegnato Vale quando facevo la chemio, devi soltanto chiudere gli occhi e pensare ad un posto dove vorresti essere in questo momento, può sembrare strano però serve- Lo fece e decisi di farlo anche io: feci lo stesso sogno che ho fatto la prima volta, però era un po' diverso perché in questo caso c'erano anche Nina, Flam, Chicco e Bea che sono le New entri del gruppo... Quel sogno servii molto ad entrambi, aveva ragione come sempre la Lisandri, io e Nina ci facevamo compagnia a vicenda.
   
 
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