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Autore: Beta Chan    21/03/2015    1 recensioni
[Fic tratta/ispirata al film & libro"Un Ponte Per Terabithia"][Diciamo la stessa storia cambiando alcuni fatti, ma con protagonisti i nostri Inazumiani][RanMasa][HiroMido, MasaHika, MinaKura con accenni]
"Salve a tutti, sono Kariya Masaki, un ragazzino strafottente che ha una passione nascosta per il disegno e gli scherzi.
Un giorno mi capitò di incontrare per la mia strada un ragazzo insolito, strano, con capelli bizzarri di un color rosa fotonico raccolti in due piccoli codini ai lati della testa.
Più lo guardavo... e più sentivo che il misterioso ragazzo era diverso dagli altri.
Si differenziava dalla massa e aveva in qualche modo qualcosa di più particolare e affascinante al tempo stesso.
Quel ragazzo era la mia rovina, mi avrebbe cambiato e totalmente stravolto la vita...
Me lo sentivo già dal primo giorno.
Ed infatti non mi sbagliavo per nulla.
Era tutto vero."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hikaru Kageyama, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: Cross-over, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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-Capitolo 5

 

Il nostro nascondiglio




Non so bene quanto tempo passa, forse minuti, ore, addirittura giorni, eppure quel rompiscatole di mio fratello Hikaru e quella sottospecie di barbie sbrilluccicosa della scuola non fanno altro che parlare, parlare, e parlare in continuazione, riempiendomi pure di domande, domande, e domande, alle quali rispondo semplicemente con un "si" o "no", senza spremermi troppo le meningi.
«Oh ma guarda... siamo già arrivati a casa!» dice tutto ad un tratto mio fratello, fermandosi di colpo e guardando negli occhi me e Kirino, per poi trotterellare felice verso la nostra casa.
"E meno male che siamo già arrivati!" vorrei dirgli a mia volta, ma il confetto rosa mi precede.
«Ehi Kariya, hai qualche progamma per il pomeriggio?» mi domanda infine.
«Umh... no» gli rispondo di getto, senza neanche riflettere più di tanto sul perchè di quella curiosa domanda.
«Ah, bene, perchè magari... che ne so, io e te potremmo...» mi dice Kirino, interrompendosi e guardandosi per un attimo le scarpe -stranamente, rosa- per poi rialzare lo sguardo su di me, puntandolo dritto nelle mie iridi giallognole.
"Oh porca merda..." impreco contro me stesso, capendo finalmente il senso di quella fatidica domanda da parte sua: la barbie rosa voleva chiedermi se mi andava di passare un pò di tempo con lui.
Ed ora che cavolo faccio? Che cacchio gli rispondo? No? Sì?
Ah boh, proprio non lo so... sinceramente la vicinanza di Kirino mi confonde; in certi momenti sa essere la persona più simpatica dell'universo, e un secondo dopo quella più fastidiosa e perfettina del mondo.
E' un ragazzo molto particolare, lo devo riconoscere.
Però devo anche ammettere che non mi dispiacerebbe poi così tanto conoscerlo ed osservarlo meglio, giusto per farmi un'idea completa sul suo conto e catalogarlo così in "ragazzo antipatico maledettamente perfettino" oppure in "tipo simpatico con la testa apposto e con dei bellissimi occhi azzurri "...
Emh no, scherzavo, la parte degli occhi azzurri potete pure tagliarla, cancellatela all'istante dalla vostra mente. Insomma, NON possono piacermi quei suoi occhietti cerulei... in fin dei conti sono delle semplici iridi azzurre!
Certo, se per azzurre intendi limpide e profonde come un mare in tempesta...
«Ehi? Kariya? Ci sei?» vengo interrotto dai miei pensieri da una mano rosea, la quale sfreccia andando in alto e in basso in direzione dei miei occhi.
«Eh?! Certo... si!» rispondo scattante, riacquistando in breve tempo la mia aria disinvolta e menefreghista che mi porto sempre dietro.
«Umh, okay... allora mi puoi dire cos'ho detto? Per te va bene?» mi domanda divertito Ranmaru, abbassando di poco la testa per osservarmi meglio -maledetta altezza!- e incrociando le mani al petto, con fare superiore.
"Ecco che rifà il perfettino..." penso dentro di me, deglutendo velocemente e reggendo quello sguardo azzurro cristallino, il quale da un pò di tempo a questa parte mi sta iniziando a fare un... certo effetto, ecco.
«Emh, dicevi che... s-si insomma-» cerco di arrampicarmi sugli specchi, sperando di rispondere in modo credibile alla sua domanda, ma invano, visto che Ranmaru mi blocca nuovamente.
«Si, okay ho capito non mi stavi ascoltando... ora vieni!» ridacchia l'evidenziatore rosa, prendendomi per una mano sudaticcia e cominciando a correre come un pazzoide in mezzo ai cespugli e all'erba della campagna che abbiamo entrambi a pochi passi da casa nostra.
«Dove cavolo stiamo andando?!» gli ringhio contro, cercando in tutti i modi di sottrarre la mia mano da quella forte stretta.
Sbuffo scocciato, e mentre aspetto una cavolo di risposta da quella sorte di barbie fotonica sbrilluccicosa, il mio sguardo cade in basso, osservando con un lieve rossore in volto le nostre mani, intrecciate in una salda presa, come a voler far intuire molto più di una semplice amicizia.
Strabuzzo gli occhi e arrossisco vistosamente a quei pensieri, così tanto che rischio -anzi, cado- persino di inciampare su un microscopico sassolino grigio per il troppo imbarazzo di quel contatto così diretto fra noi.
«Ehi, stai bene?... Comunque te l'ho già detto prima il perchè siamo qui, ti avevo chiesto se beh, volevi passare un pò di tempo con me, magari facendo una passeggiata qua in campagna, visto che per domani non abbiamo praticamente nulla  e vorrei pure fare amicizia con qualcuno... e tu beh,  hai semplicemente accettato!» mi spiega tutto ad un fiato Kirino, aiutandomi ad alzarmi da terra e puntando il suo sguardo azzurro nel mio giallognolo.
Sento le guancie tingersi di un rosso acceso come i capelli del mio tutore Hiroto, e vedo Ranmaru ridacchiare capendo il motivo del mio imbarazzo, aumentando persino la stretta sulle nostre mani e guardandomi con un'espressione fin troppo maliziosa per i miei gusti alquanto sofisticati.
Alzo lo sguardo da terra, e praticamente mi "imbambolo" ad osservarlo quando si passa la lingua rosea sulla bocca morbida.
Istintivamente, non sapendo neanche il motivo, mi bordo famelico il labbro inferiore, continuandolo a guardare ed arrossire a dismisura.
«Sei tutto rosso... che sarà il caldo...?» mi prende in giro quest'ultimo, per poi ridere divertito e continuare a camminare davanti a me.
«G-Gia... è il caldo! Non farti strane idee, eh...» controbatto a mia volta, seguendolo e facendomi spazio nell'erba, la quale si sta facendo sempre più fitta e scura in presenza del bosco vicino a noi.
Qual'è la nostra meta? Beh, a dirla tutta vorrei saperla anch'io, visto che non ne ho la minima idea. A saperlo cosa gira nella mente di quel drogato rosato... umph.
«Ehi guarda laggiù!» la voce squillante di Kirino mi giunge subito all'orecchio, così alzo nuovamente lo sguardo, con l'intento di capire il motivo di tanto interesse.
Ma quando punto le mie iridi feline davanti a me, non vedo praticamente nulla, solo erba, e a dirla tutta non vedo neanche più Ranmaru, nessuna traccia di quella chioma rosea, cavolo!
Una leggera sensazione di panico mi invade la testa, ed inizio a guardarmi intorno disorientato. Che si sia perso?
Scacciando dalla mente questi pensieri paranoici, comincio a correre all'impazzata in quel folto praticello verde, guardando praticamente in ogni dove, speranzoso di poter vedere nuovamente quegli irritanti e particolari codini rosa che solo lui possiede.
«Ranmaru!» urlo a pieni polmoni, entrando sempre di più nel folto del bosco, fino a che non trovo davanti a me un piccolo fiume ed un possente e maestoso albero alla sua destra,  dove in un ramo, precisamente quello più basso, vi è attaccatta una specie di corda marrone, la quale oscilla  volontariamente avanti e indietro, come se qualcuno l'avesse... usata! Ma certo!
Scruto ancora quel misterioso ambiente, fino a che non punto i miei occhi in una parte imprecisata e seminascosta del bosco, nella quale sento un rumore sospetto, simile a dei passi umani... guardo ancora la corda appesa all'albero, e solo ora mi accorgo che la direzione in cui essa oscilla è proprio quella in cui ho avvertito quel rumore.
"Sto per fare una pazzia, me lo sento!" penso fra me e me, prendendo in mano la corda, strattonandola appena e aggrappandomici infine con tutte le mie forze, assicurandomi così che non ceda e che non mi faccia precipitare nel fiume sotto di essa.
Dopo averla testata, prendo un grande respiro, e richiamando tutto il mio coraggio, mi aggrappo con tutto il mio corpo nella corda, dandomi una potente spinta e sperando con tutto me stesso di non morire mentre cerco di attraversare l'acqua e di atterrare nella riva opposta.
"Questa Kirino me la paga. Me la paga." impreco dentro di me, un momento prima di atterrare nella terra dell'altra sponda.
Quando mi alzo da terra, il primo pensiero che mi assale la mente è solo uno:
Sono vivo cavolo! Potevo veramente morire, e sono più che felice di essermi salvato le chiappe da una morte lenta e dolorosa.
Così, ancora euforico per il mio atto di estremo coraggio, cerco tutt'intorno quegli irritanti codini rosa, non riuscendo però nel mio intento, il mio compagno sembra essersi dileguato nel nulla...
«Bu!» sento qualcuno toccarmi fortemente le spalle, parlandomi fortemente nell'orecchio e facendomi tirare fuori dai polmoni un urlo orribile, di completo terrore.
«Ahahah oh mio Dio... che fifone che sei!» ridacchia divertito Kirino, il quale è appena ricomparso da dietro un cespuglio e ride con le lacrime agli occhi per la mia figura da perfetta femminuccia paurosa che ho appena fatto in sua presenza.
«Ah ah ah... ma che divertente, ed io che mi ero pure preoccupato per te, umph, ma vai al diavolo!» gli dico offeso, sbuffando irritato e incrociando le braccia al petto per poi fare un buffo broncio con il volto. Bell'amico sì... lo classifico subito come "perfettino antipatico", ho già deciso.
«Oh, e dai non prendertela... comunque sono felice che ci tieni a me!» mi dice in tutta risposta, avvicinandosi leggermente e facendomi un sorriso tra il divertito e il provocante.
«C-Cosa? E chi l'ha detto che ci tengo a te... per me sei solo un normalissimo compagno di scuola.» gli rispondo a mia volta, girandomi in direzione opposta alla sua, così da arrossire senza essere visto.
«Mmh, sarà... ora vieni, dobbiamo ancora terminare la nostra passeggiata!» mi dice l'evidenziatore, facendomi voltare nella sua direzione e tendendomi una mano, la quale osservo titubante. Col cavolo che l'afferro!
 «Non ci penso neanche a continuare questa "maratona"! Anzi, sai che ti dico? Dimenticami. Fai finta di non avermi mai conosciuto okay?» gli dico tagliente, con l'intento di ferirlo, così che almeno mi lasci un pò in pace e non mi stressi la vita -cosa che forse è praticamente impossibile, visto che il mio rivale in fatto di cocciutaggine è niente meno che al mio pari-.
«E dai Kariya, non essere così scorbutico!» controbatte nuovamente Ranmaru, avvicinandosi ancora di più al mio volto, fino a ritrovarsi ad un palmo dalle mie labbra e guardarmi intensamente negli occhi gialli.
"Stavolta non gliela darò vinta così facilmente..." mi ripeto più e più volte dentro la mia testa, cercando di resistere a quei due pezzi di cielo che Kirino ha al posti delle iridi.
«Su dai...ti prego...» mi supplica nuovamente, facendosi ancora più vicino e facendomi un perfetto sguardo da "cucciolo bastonato".
"Eh che cavolo! Così bara!" penso nuovamente fra me e me, cercando di apparire il più indefferente possibile.
"Non mollare, non mollare, non dargliela vinta!" mi ripeto, guardandolo impassibile.
Vedo Kirino toccarsi sensualmente un codino rosa e portarselo alle labbra...
"N-Non mollare, non molla-"
Lo osservo e mi sorprendo quando noto che si è sciolto entrambi i codini, diventando ancora più femminile e beh... p-provocante?
"Non mollare..."
L'evidenziatore rosa si passa una mano fra i capelli, sistemandoseli e sorridendomi raggiante.
"Non  moll-Oh, al diavolo! Ha vinto lui..." penso fra me e me, abbandonando infine l'idea di opporre resistenza e dandola così vinta a quel perfettino rosato.
A dirla tutta, io non sono affatto il tipo di persona che tende a farsi mettere i piedi in testa dagli altri e mollare così facilmente, ma diamine, quel cavolo di ragazzo mi sta facendo provare delle strane sensazioni, così strane, che alla sua vicinanza perdo totalmente tutto il controllo del mio cervello. Che siano gli ormoni? Ma che ne so...
«Uff, e va bene... continuiamo questa cavolo di "passeggiata"» dico infine, ormai arreso all'idea di andarmene da quel misterioso luogo.
«Oh, ma grazie!» mi ringrazia sorridente, ammiccandomi leggermente e dandomi una piccola spinta in avanti.
«Emh, prego... ma sappi che lo faccio solamente perchè sei uno nuovo e non hai amici, chiaro?!» gli dico velocemente, mettendo subito le cose in chiaro e non facendogli pensare strane idee sul mio conto.
«Come vuoi tu, ora andiamo!» mi risponde di rimando Ranmaru, prendendomi una mano e intrecciandola nuovamente alla sua, continuando così quella strana passeggiata insieme.
"Questa cavolo di vicinanza..." penso imbarazzato, guardando il panorama davanti a noi: alberi, alberi e ancora alberi.
Vedo solo alberi, alcuni più alti, altri più bassi, qualcuno spoglio ed altri pieni di foglie verdi.
Questo bosco ora che lo guardo meglio, è pieno di natura di ogni tipo, forma e dimenzione.
Vi sono "disegnati" cespugli, arbusti, fiori gialli, bianchi, rosa e persino viola...
E' davvero uno spettacolo, lo devo ammettere.
«Masaki, guarda su!» La voce sognante di quel rompiscatole rosato mi giunge forte all'orecchio, e mi risveglia da tutti i miei pensieri.
Sbuffando, alzo lo sguardo con l'intento di cercare di capire cos'è che ha fatto così tanto emozionare quell'idiota effemminato, ma quando vedo l'oggetto in questione, rimango anch'io basito, addirittura a bocca aperta da quella meraviglia davanti a noi due!
E' un grande albero... no! Una casa, anzi, una casa sull'albero a dirla tutta! Un'enorme casa sull'albero!
«Wow...» mi lascio scappare un commento d'ammirazione difronte a 'tutta quella roba', ed infine insieme a Ranmaru mi avvicino cautamente all'albero.
Ora che la osservo meglio, la casetta è delle stesse dimensioni di un normalissimo salotto, con qualche dettaglio in più però: è interamente in legno grezzo, ricamata di mille fronzoli e merletti, e persino con alcuni "attrezzi in rame" ai lati della porta.
«E' stupendo!» sospira Ranmaru, per poi fare un sorriso a trentadue denti e avvicinarsi velocemente all'arbusto, salendo le scalette in legno consumato, le quali scricchiolano rumorosamente ad ogni suo passo, rischiando così di farlo spiaccicare a terra.
«N-Non credo che sia una buona idea...» mi limito a dirgli con voce insicura, salendo però a mia volta la scaletta, la quale ha preso a cigolare maggiormente e ripetutamente sotto il nostro peso.
"Sento che morirò!" salgo ancora le tavolette, ma poi mi blocco quando noto Kirino osservarmi con un'espressione intensa.
«C-Cosa c'è?» domando imbarazzato.
«Nono, niente... è solo che sei così adorabile tutto preoccupato!» ridacchia il confetto rosa con un velo di malizia e dolcezza, per poi osservarmi divertito e strattonandomi fortemente un braccio, facendomi salire insieme a lui alla base della "reggia di legno",
«Umph...si può sapere che posto è questo?» dico tutto ad un tratto, cercando di nascondere quel cavolo di rossore che tinge il mio volto.
«Ma come, non lo sai?» mi domanda incredulo Kirino, sorridendo.
Scuoto in segno di dissenso la testa, ansioso come non mai di una spiegazione logica.
«Questo è il nostro nascondiglio, il posto dove possiamo fare tutto quello che ci pare e piace! Senza paura di essere giudicati!» mi risponde lui, con occhi che luccicano dall'emozione.
«Eh...?! Potresti ripetere? Non ho afferrato...» mi passo una mano tra i capelli e lo guardo con un sopracciglio alzato, cercando di capire se è serio o sta delirando, causa del caldo infernale a cui siamo bellamente esposti.
Cioè insomma... Cos'ha appena detto?! Il nostro nascondiglio?! Un posto immaginario?!
Ho seriamente paura che il mio compagno di viaggio si droghi... e non sto scherzando! Sono serissimo.
Lo guardo ancora, e lo vedo sorridere allegro.
«...Masaki, benvenuto a Terabithia!»mi dice infine.
Rimango per un attimo imbambolato e lo guardo stranito.
«T-Terabithia...? E che roba è? Un nuovo gioco?»
 



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-Angolino dell'arcobalenO

Buon pomeriggio cari lettori! ^^
Come promesso, eccomi qua ad aggiornare allegramOnte la fict con  la speranza che qualcuno me la noti e me la caghi, lol :'33 
E nientO, stiamo sempre più entrando nel cuore della storia, e spero quindi che vi piaccia! ^^
Cosa combineranno
Masaki & Ranmaru nel prossimo capitolo?!
Ora devo proprio andare, vi chiedo come sempre di farmi saprece come vi è sembrato questo capitolo, se ci sono errori o no, e se è un plagio o no! C:
Inoltre ringrazio
Sonounacattivastella, Yaya1819 & _Demon_L_Spirit_ per aver recensito e seguito alcuni dei capitoli precedenti! :3
Alla prossima popolazione di Efp!

-Beta-Chan

   
 
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