Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: kikka_67    21/03/2015    1 recensioni
SERENDIPITY. La traduzione testuale di questa parola è irresistibilmente contorta, significa trovare una cosa quando se ne sta cercando un’altra, sarà capitato a tutti… a tanti…. di trovare una cosa creduta persa mentre si sta cercando altro. E’ un’emozione meravigliosa… un evento inaspettato, una sorpresa. Si dice che solo una volta nella vita capiti di incontrare la persona assolutamente perfetta, nell’universo le stelle sono allineate, il corpo e lo spirito in perfetto equilibrio. Ma accade qualche volta che le anime affini non si riconoscano, che si perdano nei meandri di quell’intreccio complicato di sbagli e coincidenze che gli antichi chiamavano… fato… o se volete destino…….. dalle mie parti….. si dice anche sfiga!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.
Shakespeare W.

 

- Ehi cupido……. – mormorò  una voce strascicata.

 

Kate  era appoggiata alla staccionata  vicino alla mensa, nascosta nella penombra, se Tom avesse potuto scorgerle il viso forse avrebbe notato la sguardo tormentato, ma lì dov’era, ne poteva indovinare solo i contorni della figura che conosceva così bene. Se avesse saputo che lo aveva seguito per vedere con i suoi occhi dove lo portava il suo interesse per Aislinn, avrebbe gioito per una settimana.

- Ma tu chi sei… che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?... – recitò con voce ispirata.
- Buffone… ma quando la finirai di citare Shakespeare in ogni occasione che ti si presenta? –
- Lasciami fare… fa figo! Senti questa…. Ma cos’è quella luce che appare alla finestra… è Oriente ….. è Kate….. –
- Sei ridicolo! Dovresti già sapere che con queste trovate non m’incanti! – esclamò ritrovando velocemente il solito tono allegro.
- Amami.. Odiami… entrambi sono a mio favore. Se mi ami sarò per sempre nel tuo cuore, se mi odi sarò per sempre nella tua mente… - continuò imperterrito avvicinandosi.
- Oh… Romeo …Romeo… rinnega il tuo nome…ed io non sarò più una Capuleti… -  mormorò lasciandosi coinvolgere dal gioco.
- Chiamami solo amore ed io sarò ribattezzato…. Tesoro a questo punto saresti dovuta  cadere tra le mie braccia estasiata… - ironizzò l’attore chinandosi  a  sfregare il naso contro il suo.
- Sogni un amore vano  …… mio caro illuso…. – ribatté  accarezzandogli la guancia.
- Ti prego…. Dì solo una parola ed io sarò salvato…. – rispose girando appena il viso per sfiorare con un bacio quella carezza.
-  Una vostra parola mi farà tacere per sempre….. –
- Te l’ho sempre detto .. non hai fantasia Kate! – asserisce quasi offeso.


La sua risata cristallina spezza,  fortunatamente per entrambi,  l’atmosfera dolcemente coinvolgente che riportava alla memoria, i  primi baci innamorati,  i  tremiti appassionati dei primi approcci. Tom se lo ricordava bene il primo bacio che le aveva dato, romanticissimo e tanto sospirato, bramato, atteso e sicuramente rimpianto, era stato  l’inizio di un amore acerbo,  meraviglioso, inebriante,  che l’aveva colto di sorpresa in un’età impreparata a riconoscere il  suo  valore.   Un amore che aveva deluso e inesorabilmente perso. Con il senno di poi, aveva pregato più volte  Kate di perdonarlo e di riprendere là dove si erano separati. Ma purtroppo aveva dovuto pagare lo scotto dei propri errori penosamente, averla persa era di per sé  una dura realtà,  ma la consapevolezza  di averla ferita crudelmente  era ed è un cruccio che lo torturava ogni volta che incontrava il suo sguardo.  Era diventata una donna lontano da lui, una donna  che  gli mozzava il respiro solo sorridendo. Quando l’aveva ritrovata si era adattato al confine che inconsciamente lei stessa aveva tracciato tra loro,   ma c’erano dei brevi istanti, come quello,  in cui ciò che erano  stati insieme  emergeva e soggiogava ciò che erano in quel momento.

- Essere o non essere questo è il dilemma…. Se sia più nobile d’animo sopportare gli  oltraggi…. – mormorò con voce cupa.
- Se valesse la pena di sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell’uomo borioso…..  sopporterei…. qualsiasi cosa  pur di dimenticare le angosce del respinto amore e di ritrovare quello perso…. -
- Ehi! Così non vale stai inventando!! Willy si rigira nella tomba a sentir i suoi versi così storpiati!! – esclama Kate ridendo falsamente ilare.
- Kate…. –
- No.. Tom. Non ne parliamo più, ti prego. –  disse dopo un attimo di silenzio.

Lo lasciò da solo a combattere contro  l’ istinto che lo spronava a baciarla fino a sciogliere quel ghiaccio dietro cui si era trincerata  e    le  remore,  dettate per lo più dai rimorsi di coscienza, che lo frenavano a scuotere con forza la sua apatia. Tom la seguì con lo sguardo fino a quando non oltrepassò la porta  per immergersi  di nuovo nella bolla chiassosa e spensierata della festa.


- Che io sia dannato se non l’amo con tutto il cuore, perché essa è saggia…se io so giudicar di lei. È  bella se questi miei occhi son veritieri, è sincera. Quale si è dimostrata; è perciò saggia, bella e sincera com’è … avrà sempre un posto nel mio costante cuore. – sussurrò decidendosi a seguirla.

 

 

§§

 

 

Trudy mi guarda scettica dal display del pc, mentre Esteban e i bambini mi fissano perplessi dal vivo, mentre sfilo  per loro con il completo che ho scelto per uscire con Damian. Non ho ancora ricevuto le mie valigie e quindi ho dovuto chiedere in prestito qualcosa alla mia amica.

- Allora cosa ne dite? – chiedo per la terza volta.
- Stai bene…. – inizia poco convinta Trudy.
- Cosa c’è che non va?! – esclamo esasperata.
- Papà perché le donne si cambiano dieci volte prima di decidere che vestito mettere? – chiede Edo.
- Ehm…. te lo spiego quando sei un po’ più  grande. Andiamo in cucina, gelato per tutti!! Lasciamo che la mamma si occupi della sua amica. –

I  bambini esultando corsero fuori dalla stanza  e prima di uscire Esteban si fermò davanti al display e fissò sua moglie -. E … se mettesse quel vestito che indossavi tu quando ti ho chiesto di sposarmi? –

- Ehi! Non voglio portarlo all’altare!! Voglio solo un consiglio!! – sbotto irritata.
- Lascialo perdere! Nel mio armadio, c’è un vestito color  prugna matura  è in lana di cachemire, ha una scollatura normale e uno spacco sul davanti … discreto. Ah… metti gli stivali neri con il tacco….   e  poi vieni qui davanti. – mi ordina perentoria.

Il “discreto” vestito color prugna,  di lana morbidissima,  mi lascia scoperto una buona dose di seno e lo spacco  ogni passo mostra le mie gambe,  fino a metà coscia, messe in risalto dagli alti  stivali neri con tacco dodici…. Perfetto!! Nell’armadio trovo anche un lungo capotto nero e tra la bigiotteria alcuni gingilli luminosi. Sono pronta!! Trudy dopo avermi fissata attentamente mi saluta sorridendo.
                                           -  Non ti chiedo del completino intimo che indossi….. perché sono sicura che hai scelto bene! Buona serata cara. Domani mi racconti tutto….. chiaro?! –


§§


Non posso credere, alla mia età di dover subire un’inchiesta da quattro personaggi che in questo momento mi squadrato con astio. Mi aspetto da un momento all’altro che anche Maman Juliette venga a chiedermi che intenzioni ho con Aislinn.  Voglio solo portarla a cena fuori!! Diavolo! In realtà sono in ansia come un poppante,  metà dei miei uomini sono passati “casualmente” da casa mia a bere una birra e mi hanno fatto perdere un sacco di tempo con tante chiacchere inutili e alcuni hanno rischiato di soffocarsi con la bevanda quando mi hanno visto “ tirato a lucido”.

- Capo, la signora viene dalla città. Sarà abituata a locali chic.. dove la porti? – ha chiesto Julio facendosi portavoce dei suoi compagni.
- Non sono affari vostri! Siamo in montagna, ben lontani dalle luci della città! Ovunque la porti se lo farà piacere per forza! – asserisco con più convinzione di quanta ne provassi in realtà.
- Ben detto, capo!! Falle vedere chi comanda! – borbotta Bastiano ridendo.

Oltre al fatto che Bastiano è notoriamente angariato dalla moglie, quindi le sue parole non hanno peso, ma  quelle  di Julio  toccano  il nocciolo della questione, Aislinn è una donna di città mentre io sono un pastore, cosa avremo mai in comune? Neanche la partenza di tutta la troupe e di quell’attore  che le sbavava dietro,  che lei ha salutato con un semplice abbraccio amichevole,  mi toglie dalla testa il dubbio che prima o poi mi darà il ben servito senza tanti complimenti.   Accidenti! Forse sono solo  nervoso  perché non esco da un po’ di tempo con una donna, speciale come lei.  Non mi ricordo più come si fa a corteggiare….. Corteggiare?  Devo essere impazzito!
Torno a fissare i miei inquisitori sgomento – Voglio solo portarla a cena e se ne ha voglia a fare una passeggiata ai laghi, la riporto a casa prima di mezzanotte. Ho lavato il fuoristrada dentro e fuori…. E… non ho intenzione di portarla a casa mia. – concludo guardando solo Esteban che annuisce indulgente.

- Ciao Damian…. –

La sua voce morbida mi solletica le orecchie ma non è nulla in confronto alla  dolorosa fitta che sento,  quando mi giro a guardarla. Il vestito che indossa le aderisce   come una seconda pelle,  senza poter  frenare l’istinto, le ammiro il seno messo in mostra ampiamente dalla scollatura e le gambe celate appena dagli stivali.  Per un attimo i nostri occhi si scontrano e   colgo  nei suoi la stessa ansia che mi agita.  Dopo aver salutato i bambini usciamo insieme seguiti dagli sguardi attenti  di  quattro chaperon. Con un sospiro di sollievo   salgo in macchina, purtroppo  mi accorgo in ritardo che non le ho aperto la portiera dell’auto. Iniziamo bene la serata! Aislinn sorride tranquilla, sembra aver capito il mio disagio. Io non sono un damerino ben educato, ma  lei lo sa perfettamente e  questa è  la cosa più  importante.

Tutto è  andato perfettamente bene fino al momento in cui in riva al lago  l’ho stretta a me, per tutta la sera non avevo fatto altro che adorarla in silenzio e quando ne ho  avuto l’opportunità le ho dimostrato forse fin troppo chiaramente che… la volevo. Non credevo di aver bisogno di grandi giri di parole per farle capire che ero attratto da lei e speravo  che lei arguisse,  che molto semplicemente,  per noi uomini tutto questo insieme di tumulti emotivi si traducono in un unico e agognato traguardo…… il sesso. Forse non se ne rende conto,  ma da come reagisce ai miei baci e alle mie carezze,  sono sicuro che anche lei mi vuole, solo che è troppo testarda per ammetterlo e forse….  dico forse…..  questo non avrei dovuto dirglielo! Ma non è colpa mia se la verità fa male!
L’ho  riaccompagnata a casa in silenzio ancora schiumante dalla rabbia, mi aveva fatto eccitare come un pivello ancora vergine e poi si era tirata indietro!! Quando è scesa dalla macchina, di nuovo non ho pensato ad aprirle la porta, ma da come ha sbattuto la portiera, non solo non ci ha fatto caso, ma sono stato fortunato a non essere travolto dalla sua furia. Le donne! Perché hanno bisogno di moine e degradanti bugie per cedere ad un uomo?!  Siamo due persone adulte consenzienti e ….. va bene, non mi aspettavo certo che venisse a letto con me questa sera….. ehm….. però …. forse.. l’ho sperato! Che casino!!

 

§§


- Mi è saltato addosso come una sanguisuga!!! E si è pure alterato quando ho cercato di fargli capire che io  non mi scopo tutti quelli che mi piacciono  e che c’è modo e modo di fare le cose!!! Cavolo! Non voglio dire … pensavo che fosse diverso perché non posso dirlo! Non  lo conosco! Il pensiero che in qualche modo io gli abbia fatto fraintendere la mia disponibilità a…… come una…. una…. Mi fa impazzire!!! – urlo contro il display e Trudy che mi ascoltano con pazienza da almeno venti minuti.
- Hai ragione, Damian non è un uomo raffinato. Non è in grado di mentirti, ti ha dimostrato con molta chiarezza cosa voleva da te e tu a ragione,  ti sei ….. risentita. Ma ora rispondi sinceramente, tu lo vuoi? Se ti avesse portato a casa sua e fatta ubriacare di scotch e di  tante belle chiacchere vuote e poi ti avesse spogliata sopra un letto….. L’avresti fatto? – chiede severa.
- MA TU … DA CHE PARTE STAI??!! – chiedo scornata evitando accuratamente di rispondere.
- Dalla tua,  scimmia!! E per questo che cerco di farti ragionare! Damian è un uomo come se  ne trovano  di rado e vale la pena tenerselo! Ha sbagliato,  ma… tu puoi aiutarlo a  capire ciò di cui TU.. hai bisogno. Ehm…. potresti accantonare per un momento  ciò che è successo ieri sera…. inducendolo a credere che non sei così attratta da lui… ignoralo per un po’….  e  vedrai che tornerà strisciando da te…. – conclude serafica.
- Sei veramente una persona abietta e crudele! Io non mi abbasso a questi trucchetti da liceale, sono una donna adulta io! Ho sbagliato a mostrarmi interessata a lui… tutto qui, un “piccolo” errore di calcolo. Ma se si aspetta che gli permetta di nuovo di avvicinarsi a me, si sbaglia di grosso!  Prima lo voglio vedere in ginocchio!  – ridacchio sadicamente soddisfatta.
- Ehm….. chi era quella… crudele e abbietta? – chiede Trudy sgomenta dalla spietata animosità che legge sul mio viso.

La mattina dopo, per la prima volta dopo mesi di levatacce all’alba spedisco in mensa Beatriz a servire la colazione ai pastori ed io rimango in casa e mi rinchiudo, praticamente tutta la mattinata,  in cucina. Vi  ricordate il detto – Prendi un uomo per la gola - ? Bene, penso sia un buon coadiuvante, quando hai a che fare con un uomo un po’ confuso come Damian,  che non ha la più pallida idea di dove si trovi la dolcezza e tutte quelle coccole che noi donne adoriamo e che fanno parte di quel argomento obsoleto e arcaico chiamato  romanticismo, ho intenzione di   “sedurlo” utilizzando tutte le armi in mio possesso, comprese le pentole!


§§

 

 Sono rimasto volontariamente a lavorare al ranch tutta la mattina e  dopo svariati tentativi  infruttuosi  di scorgerla  dalle finestre della villa, mi rendo conto stizzito che sto permettendo ad una donnina di mettermi in agitazione, solo perché l’ho trattata …… senza un filo di tatto! Dopo aver rimuginato tutta la notte, sono arrivato all’amara conclusione di aver trattato Aislinn troppo rudemente. Devo  scusarmi con lei. Esteban mi aveva pregato di raggiungerli  a pranzo e se mi sbrigo forse riesco a scusarmi con Aislinn prima che si riuniscano intorno al tavolo.  A  grandi falcate raggiungo la casa e senza esitare entro  in cucina dove trovo tutta la famiglia seduta a tavola pronti per mangiare. Mortificato mi tolgo il cappello.

- Scusate sono in ritardo.. -   mormoro cercando di simulare un tono cortese.

Aislinn  posa  con calma  il piatto di portata davanti a Maman e si gira aspettando che continui a parlare….come tutti.  Il suo sguardo è vagamente infastidito, il messaggio mi pare chiaro, devo scusarmi e in modo convincente. Con la coda dell’occhio colgo uno scambio veloce di sguardi tra Maman e suo figlio.

- Posa quel cappello Damian e siediti a mangiare con noi, non voglio che  una pietanza così speciale  si freddi per colpa tua. – ordina perentoria.
- Ehm… ma veramente… io sono… venuto … per parlare un attimo con…- borbotto a disagio mentre seguo con gli occhi Aislinn aggiungere un piatto per me a tavola senza proferire parola.


L’allegro vociare che avevo interrotto riprende  indisturbato e il pranzo si conclude davanti ad un dolce che fa concorrenza alle migliori pasticcerie europee. Devo ammettere  che non ho prestato attenzione a   ciò che ho mangiato, tanto ero impegnato a conversare con i padroni di casa cercando di dimostrare a tutti  che riuscivo a staccare gli occhi   dalla loro cuoca. Con un sospiro dolente mi alzo  per congedarmi,   con  la scusa che la mia pausa pranzo è già finita da un pezzo ed  esco da quella casa  più sconvolto di prima. Non solo non mi ha degnato di uno sguardo  ma è riuscita a dimostrarmi che la mia presenza non l’ha  turbata minimamente.

 

§§

 

 Incluso nei molteplici compiti di un capo, ci sono delle scartoffie veramente noiose da redigere e mentre cerco di ricordarmi cosa intendevo scrivere su questo benedetto rapporto, senza rendermene conto scrivo il nome di Aislinn sul modulo ancora immacolato.
  Primo, scrivo il numero sotto il suo nome,  è una bella donna, quindi è chiaro il motivo per cui sono attratto da lei.
 Secondo, è  spiritosa e sveglia, un altro punto a suo favore,  io odio le persone  noiose.
 Terzo, è un’ottima cuoca e ha dimostrato di saper gestire una casa,   il mio lavoro è molto impegnativo ed è molto confortante  avere una donna vicino che si sa gestire.
Quarto, ama i bambini e la famiglia. I suoi gesti verso  i bimbi e Maman sono pieni di affetto.
Quinto, ama gli animali e la montagna. L’avevo vista accarezzare e strigliare con cura il cavallo con cui aveva fatto una passeggiata ed era impossibile non cogliere  il suo sguardo turbato quando osservava rapita la grandiosità delle nostre montagne.
Sesto,    da come ha risposto ai miei baci è molto  appassionata,  quindi scrivo,  Brava a letto? Cerchiandolo più volte. Fare l’amore con lei  è una fantasticheria che custodisco nella mente  da quella sera. I suoi gemiti e sospiri che si mischiavano ai miei mentre la baciavo, continuano a tormentarmi. E l’irritante consapevolezza che se in questo momento fosse entrata in ufficio, sarei arrivato a pregarla pur di farmi perdonare, mi pesava sul petto come un macigno.   E  tutto questo solo per poterla stringere tra le braccia? NO! Non sarei mai arrivato ad umiliarmi per una donna! 


Volete un consiglio? MAI….MAI  e poi MAI lasciare in giro i vostri scarabocchi quando siete talmente idioti da specificare  anche a  chi sono dedicati. 


 
  
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