Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Lullaby1992    22/03/2015    1 recensioni
Una misteriosa donna, vestita con gli abiti della gendarmeria, arriva nell'ufficio di Erwin, citando una vecchio patto che ci sarebbe stato tra i due, e incitandolo a mantenere la parola data, pena, la sua vendetta.
Inoltre, tra lei, una bellissima e affascinante donna, di nome Astrid e il Capitano Levi sembra esserci una certa conoscenza, nonchè forse, vecchi rancori. è forse un amore andato a male, o solo incomprensioni dovute alla separazione delle scelte di vita?
I membri del corpo ricognitivo non conoscono per niente questo nuovo personaggio, eppure il capitano sembra conoscerla piuttosto bene. E il suo improvviso trasferimento dalla gendarmeria al corpo ricognitivo solleva alcuni sospetti, eppure il comandante sembra fidarsi di lei...
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Irvin Smith, Nuovo personaggio, Rivaille, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Neil fini quasi per il pensare di più ad Astrid che al processo di Eren.

Che diamine aveva in mente quella donna infernale?

Non poteva negare fosse un piccolo genio militare. Nelle azioni singole aveva una maestria davvero unica.

E dimissioni che diamine voleva dire? Non era quasi mai capitato che dei soldati si ritirassero dal servizio. Salvo dal corpo di ricerca, chi, dopo il 'battesimo di sangue' capiva di non avere la stoffa per stare fuori dalle mura, cercava di fare ripiego sul corpo di guarnigione.

Alcuni di questi ultimi avevano mollato dopo Shiganshina, per il trauma subito, chiedendo di poter essere assegnati ai campi da dissodare. Essere contadini era forse più umile, ma più sicuro e più tranquillo.

Ma dalla gendarmeria... erano casi strani. Cosa diavolo aveva in mente?

Perché lui, era certo che avesse un piano, la dannata. Si trattava solo di capire quale.


Quella giornata Astrid si sentiva... in fermento. Frizzante. Era il momento della verità. Era curiosa di vedere se l'umanità era tanto rincretinita da uccidere la migliore soluzione che gli fosse capitata tra le mani da quando era rimasta rinchiusa in quelle cavolo di mura.

Dannate mura. La loro salvezza e la loro condanna. Astrid si rendeva conto che l'umanità sarebbe stata annullata senza mura ma... vivere così, come canarini in gabbia, a cinguettare ai loro carcerieri...

No, lei non era un canarino canterino a disposizione di un padrone. Lei era un aquila che sarebbe vissuta libera o morta cercando di esserlo.

Era seduta nell'angolo più lontano possibile dal corpo di gendarmeria. Osservò il banco dei presenti da parte del corpo di ricerca. Erwin, con la sua statura e la sua curata chioma di capelli lisci e biondi spiccava subito. La sua presenza era ulteriormente accentuata dal viso austero, serio e solerte. Dallo sguardo freddo e determinato di quegli occhi azzurro chiaro. Un viso nobile, distante, determinato, austero.

Quello era un capo senza la paura di sporcarsi le mani, che analizzava situazione per situazione, vagliando ogni possibilità prima d'agire, ma che anche messo alle strette sapeva pensare e agire rapidamente.

Sempre detto che lo si riuscisse a mettere alle strette. Ridacchiò tra sé Astrid.

Vicino a lui c'era una donnetta non tanto alta dai capelli chiari che riconobbe come Petra Ral. Anche lei era una vera risorsa per l'umanità, con un numero di titani uccisi nella sua scheda da far invidia al suo stesso capitano.

Quando Astrid spostò lo sguardo sulla destra di Erwin... il fiato le mancò, le dita presero a formicolare mentre il cuore pulsò per qualche istante con una certa aritmia.

Non sentì neppure il comandante supremo Zackley iniziare a parlare, mentre sentiva le guance che avvampavano avvolte nel calore.

Levi.

Di bassa statura come sempre.

Levi.

Quei capelli tagliati alla moda militare, rasati sui lati della testa e leggermente più lunghi sulla sommità. Scuri e lisci.

Levi.

Quei magnifici occhi grigio tempestoso, sempre così annoiati e piatti. Come se non vedessero mai qualcosa che lo garba, ma solo qualcosa che lo infastidisce.

Levi.

Erano anni che non lo vedeva. Sapeva che c'era nella truppa fuori dalle mura di appena qualche giorno prima, ma non aveva avuto il tempo e il modo per fermarsi a guardare.

Non si era dimenticata di lui. No, questo mai.

Di quel suo viso un po' spigoloso ma virile. Di quella sua sciocca mania per la pulizia estrema. Di quel suo modo di storcere il naso esclusivo di quando vedeva il corpo di gendarmeria. Li disprezzava proprio profondamente, lui. E Astrid non si sentiva di contraddirlo. Anche lei li disprezzava, se era solo per quello...

Prese un profondo respiro, sentendosi la testa girare per assenza d'ossigeno.

Espirò con calma, allungando le dita come per rilassarle, scuotendo appena la testa per tentare di dissipare la sensazione di calore che di certo aveva fatto avvampare le sue gote.

Non si aspettava una reazione così forte al solo vederlo.

Sapeva, e aveva avuto notizie delle sue imprese però... non si erano mai più rivisti da allora e...

Sussultò quando la voce di Eren riempì la stanza nel suo grido coraggioso, mentre le catene delle manette tintinnavano contro il palo che lo costringeva a una posizione in ginocchio.

Fu più la sorpresa che lo spavento, che non le consentì di reagire prontamente. Fortunatamente per Eren intervenne Levi prima che i suoi commilitoni premessero i grilletti dei fucili.

Quando Eren fu a terra sanguinante sotto ai colpi impietosi del capitano, ricevuta la lezione, e quando Levi disse la sua in merito, fu Astrid a parlare.

Abbassate quelle armi pagliacci. Il ragazzo ha solo un genuino desiderio di sterminare i giganti, non gli uomini. E se comunque usassimo il vostro sciocco ragionamento, direi che un titano di quindici metri gli fa appena il solletico le vostre patetiche pallottole non credete?”

Il comandante Neil strinse i denti rabbioso.

Un conto era essere 'denigrati' da un corpo esterno, ma sentire una loro componente del loro corpo che li scherniva di fronte a tutti... era davvero inaccettabile.

Gli uomini sebbene esitanti obbedirono. In fondo un ragazzino sanguinante con un dente rotto da un calcio non spaventava poi così tanto...

Lo sguardo piatto e inespressivo di Levi incrociò gli occhi blu di Astrid. Fu questione di un secondo, ma lei sentì una scossa che le percorse tutto il corpo, che dovette usare tutto il suo ferreo autocontrollo per dissimulare in un espressione piatta.

Zackley, decise di affidarlo al corpo di ricognizione, sotto la custodia del comandante Levi.

Comandante Zackley, Signore!” lo fermò mentre l'udienza si stava sciogliendo e buona parte di nobili e personaggi era già uscita dalla stanza.

Capitano Lichtklinge?” domandò lui, già in piedi e pronto ad abbandonare la sala.

Credo che vi sia già giunta la mia lettera Signore. Vorrei sollecitare una risposta al più presto, se fosse possibile”

Capitano Lichtklinge, come al solito non conoscete la pazienza. Vi risponderò a breve, nel frattempo, resterete alla capitale”

Sissignore!” fu la piatta risposta.


Zackley individuò Erwin nella folla e lo chiamò, facendogli poi cenno con il capo di seguirlo.

Lo condusse in un balcone dove avrebbero potuto discorrere senza scocciature.

Suppongo che tu sappia che Astrid Lichtklinge ha fatto domanda di essere trasferita al corpo di ricerca” esordì il comandante supremo.

Si, signore. Ha mandato la lettera anche a me, ed è pure venuta di persona ad esortarmi ad accettare. Quello che trovo più curioso, è che l'abbia domandato a voi, comandante”

Suppongo che la ragazza, sveglia com'è, abbia capito che se avesse chiesto solo ai suoi comandanti avrebbero ignorato la domanda.

Difficilmente chi entra nei ranghi della gendarmeria ne esce. Troppi segreti.” disse schiettamente. Sono cose di cui era certo Erwin fosse a conoscenza. Non era uno sprovveduto, e Zackley non aveva voglia di andare per il sottile.

Dunque ha scavalcato i ranghi per ottenere ciò che vuole. Non si può dire che le manchi la grinta” commentò pacatamente Erwin.

Tutto sommato è una decisione che non mi spetta. Probabilmente dovrei respingerla e fare felice Neil e i suoi commilitoni. Tuttavia, volevo sentire anche la tua”

Non ho nulla in contrario all'accoglierla nei miei ranghi” rispose semplicemente Erwin.

Come, non temi che sia una spia?”

Erwin congiunse le mani dietro la schiena, fissando la città sottostante al balcone.

Diciamo che la considero un rischio accettabile. La richiesta risale a prima della scoperta che Eren fosse un titano, per cui dubito potesse prevedere una simile opportunità, e per il resto il corpo di ricognizione ha poche attrattive per la gendarmeria. Le nostre ricerche si occupano del nemico, dei titani, la gendarmeria si occupa dei 'nemici interni' branche totalmente differenti.

Inoltre, credo di poterla gestire, e sarebbe da stupidi rifiutare una simile offerta.

Ha già letto il rapporto riguardo alla crisi del Trost a riguardo?”

Cosa di preciso?”

Astrid ha ucciso, per sue parole e per testimonianze vive, da sola almeno sei titani e ha aiutato all'eliminazione almeno altri quattro, per un totale almeno dieci titani in un giorno solo. Ed era anche la prima volta che li affrontata effettivamente.

Credo che questi dati palesino il suo valore di soldato più che altre mille parole. Non sarà di certo io a rifiutare quest'offerta. Anche a mio rischio e pericolo”

Comandante Zackley, signore? Oh, chiedo perdono, non volevo disturbare”

Neil stesso era uscito sul balcone alla ricerca di Zackley.

Va giusto bene che sei qui Neil. Stavamo parando di Astrid”

Quella piccola sfacciata, chiedo perdono per il suo comportamento io...”

Per quel poco che la conosco rimproverarla non servirà a nulla, Neil. No, stavamo parlando del suo trasferimento” rispose Zackley.

Trasferimento? Già l'altro giorno mi ha presentato le dimissioni ma non...” iniziò l'uomo della gendarmeria.

Ha fatto domanda a Erwin di prenderla nei suoi ranghi” tagliò corto l'uomo più anziano.

E tu hai intenzione di accettare?” domandò Neil a Erwin.

Come dicevo al comandante, sarei sciocco a rifiutare” disse semplicemente il biondo.

Neil sospirò rimanendo in silenzio per un lungo momento.

Ha mandato una lettera anche a me per chiedermi d'intervenire. Io però, ho preferito parlare con voi” riprese Zackley.

Non sarebbe molto corretto lasciarla andare, il suo grado le conferisce una certa autorità e...” tergiversò Neil.

Se sei preoccupato per i tuoi segreti di stato Neil, ti posso garantire che la mia unica intenzione al momento è di metterla alla guardia di Eren con Levi. Con due soldati di quel calibro a vegliare notte e giorno sul ragazzo, ridurremo drasticamente la possibilità di incidenti. Inoltre ritengo che sia una persona di parola. Falle giurare di non divulgare nulla, e lasciala andare” gli propose Erwin.

La mente di Neil però s'era fermata prima.

A guardia di Eren.

Si, lasciare lei alla guardia del ragazzo titano... era piuttosto certo che non avrebbe esitato ad ammazzarlo, se necessario. Inoltre magari avrebbe potuto provare a carpirle informazioni in un secondo tempo.

Quello che Neil non sapeva era che Erwin lo aveva detto di proposito. Una bella esca indorata dal caso. L'aveva buttata così come se parlasse di cose comuni, ma l'aveva detta di proposito.

Purtroppo, era vero che aveva un debito d'onore con Astrid e voleva mantenerlo.

Molto bene, accetterò. Anche perché conoscendo la cocciutaggine di quella sfacciata non sentirebbe ragioni e farebbe tutto per costringermi ad accettare”

Molto bene. La questione è risolta. Erwin riceverai lei e le sue schede a due giorni da oggi. Magari, chissà, almeno tu riuscirai a insegnarle un po' di disciplina...” commentò Zackley.

Ti faccio i miei migliori auguri...” aggiunse sarcastico Neil.

Erwin non vi badò. La sua missione, almeno sin qui era compiuta.

Si erano aggiunti altri problemi, che mise in conto nella bilancia della sua mente, ma sul suo piatto, si era aggiunta Astrid, e questo per lui valeva decisamente la fatica spesa per giungere sin lì.

  
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