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Autore: coccinella    16/12/2008    4 recensioni
Ormai si sa...da quando Draco Malfoy ha messo piede nella vita di Hermione Granger, quest'ultima è stata sommersa dalle novità e niente è più stato come prima.. Così la nostra giornalista preferita,dopo avere solennamente promesso di lasciare perdere con i piani e dove essersi convinta di essere veramente felice,si era ritrovata a fare i conti con problemi vecchi e nuovi,segretarie sempre più rompiballe, madri che pretendono di programmarti la vita,o almeno le serate e un capo che invece non è cambiato affatto.. per non parlare della gravidanza di Ginny e della convivenza con Malfoy... Ma può succedere che le cose cambino ancora...e allora,oltre ai problemi precedenti, torneranno alla carica anche vecchie conoscenze,come Ron e Lavanda,che ce la metteranno tutta,ma proprio tutta, per complicare la vita,già complicata di suo, della povera Herm.. e alla fine,persino la promessa di lasciare stare con i piani,potrebbe essere infranta...e in quanto alla felicità... bè...leggere per scoprirlo! [CONTINUAZIONE DI "CHI L'AVREBBE MAI DETTO!"]
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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eccomi qua con un nuovo capitolo! la scuola mi rende impossibile la vita ma mi sono impegnata a postarvi qualcosa almeno prima di natale.. e spero di riuscire anche a postare un altro chappy prima delle feste :)

intanto, partiamo con i ringraziamenti.. grazie alle 66 persone che hanno la storia tra i preferiti, a quelle che hanno scoperto solo ora la prima parte della ff e la stanno leggendo e recensendo, non sapete quanto mi faccia piacere! e ovviamente il grazie più grande a chi legge questa ff e la commenta..! in particolare a chi ha commentato lo scorso chappy, ovvero:

Hollina (xD eh si!poveretta..!dai si riprenderà presto vedrai..! bacio)

Virgola(grazie!che cara! spero che anche questo capitolo ti piaccia allora..bè, fammi sapere!!)

TOM THE BEST(hehe a chi non piacerebbe sfogarsi di tutto :) almeno a herm ho voluto toglierle il piacere xD grazie x i complimenti! spero continuerai a seguire la ff!)

tinkerBLOOD (thanks, davvero! bè in questo capitolo ci saranno degli sviluppi sul triangolo ron-lavanda-ellie.. ti ho incuriosita eh?xD allora spero almeno che ti piacerà quello che ho scritto..!bacio)

ladyherm( ma grazieee! troppo gentile! allora spero vorrai continuare a leggere la ff! :) e ovviamente aspetto un tuo parere anche su questo capitolo..!)

gelb_augen (xD si ci ho messo un po' per decidere se continuarla o meno.. alla fine ho deciso di si per voi lettori! ve lo dovevo un ringraziamento per come avete seguito la scorsa parte, e poi mi avevano scongiurato di continuarla..e vi ho accontentato! :) grazie x i complimenti! allora spero continuerai a seguire Herm&co anche in questa ff..! aspetto una tua recensione! kiss)

E ora vi lascio leggere.. :) buona lettura gente!

“Per la nostra giornalista preferita, che per fortuna è ancora una giornalista, ip ip hurrà!”.

Harry alzò il bicchiere al soffitto e Ginny lo imitò con la sua acqua da brava donna incinta e un urletto non ben identificato che assomigliava terribilmente a quelli di Bet.

Lanciai ad entrambi un’occhiata che doveva sembrare compassionevole e invece capii al volo che non ero riuscita nell’intento. Non riuscivo a sostenere quell’aria di sufficienza che avrei voluto; mi ridevano anche le orecchie, e non era un eufemismo. Ero tutto un sorriso. Tutti i dubbi dei giorni scorsi sembravano appartenere a secoli prima.

La cosa bastarda della vita è che ci si mette un secolo ad abituarsi alle cose brutte, dieci secondi ad abituarsi alle cose belle. E la fregatura è che il tempo che ci si mette ad abituarsi è lo stesso per cui poi durano; le cose brutte un secolo, le cose belle dieci secondi.

Non avevo mai sperimentato una cosa bella che durasse più di dieci secondi. Prima di Malfoy.

Finirà così anche con lui? Saranno solo i dieci secondi più belli della mia vita, o c’è una qualche remota speranza che quei dieci secondi possano prolungarsi per un po’ di più?

“Herm! Dai, brinda!” Harry mi sbatte in mano un bicchiere colmo fino all’orlo, tutto sorridente. Mi verrebbe da dirgli “guarda che sono io quella che dovrebbe avere la tua faccia soddisfatta, non tu” ma non mi va di demolire così la sua allegria. Lui che è allegro, che ci resti. Almeno lui.

Lo afferro e sorrido, sentendomi terribilmente stupida. Avrei un buon motivo per essere felice, per quale cavolo di motivo sono così? Per quale motivo non riesco mai a lasciarmi andare? Paura di perdere Malfoy, paura di perdere tutto, paura che ce cose cambiano.. paura, semplicemente. Perché la paura è sempre più forte del presente?

Guardo Harry e Ginny che cercano di spiegare alla piccola Lily perché non può bere dei liquori e sembra tutto così facile. Ma oggi non riesco nemmeno ad invidiarli. Non oggi.

Oggi ho fatto qualcosa di buono anche io. Ho cominciato a sistemare i casini che ho creato nell’ultimo periodo. Ok, è ancora presto per dire che ho sistemato tutto, rimane ancora la questione Ron e Ellie, quella di Lavanda e tutto il resto, ma dovevo pure cominciare da qualche parte, no?

Oggi sono fiera di me. Magari durerà solo oggi, ma è già qualcosa.

“Dai, tutti pronti per l’ultimo brindisi e poi a nanna!”.

Alzo lo sguardo sui miei amici e li vedo ficcare in mano a Lily un bicchiere di banalissima acqua per farla stare buona e guardarla sperandosi che si addormenti presto. E mi sento di troppo in quel quadretto familiare. Cosa centro io con la loro vita felice?

Mi chiedo se un giorno qualcuno, guardandomi, si sentirà mai di troppo nella mia vita.. Ne dubito. La mia vita è sempre stata un porto di mare. Chiunque arriva, alloggia, fa casini e poi se ne va. E lascia a me a sistemarne i cocci.

Vedi esempio: Ron. Ma ce ne sono altri mille.

Sta volta sarà diverso. Non possono essere solo dieci secondi. Non può essere solo un’illusione. No, sarà davvero diverso. Deve essere diverso. L’ho promesso a me stessa

Harry alza il bicchiere verso il soffitto e strilla: “Cento giorni come questo!Cin cin!”.

..e che i miei famosi dieci secondi di felicità durino almeno un minuto. Cin cin.

##########

Percorsi il corridoio in punta di piedi ma imbranata come sono, inciampare nella mia borsa poggiata a terra fu quasi scontato. Strinsi un’imprecazione tra i denti e cercai di aprire la porta della camera da letto senza fare rumore. La sentii scricchiolare ugualmente.

Mi ritrovai immersa nel buio, con nelle orecchie il suono odioso di una porta che scricchiola nel silenzio totale. Sperai che Malfoy non si fosse svegliato. Gli avrei dovuto dare troppe spiegazioni.

Gli avevo solo detto che ero andata da Ginny e non sapevo quanto avesse capito dalla mia felicità fuori luogo. Per lui, i casini con il boss, non erano nemmeno mai esistiti. Mi sentivo ancora un verme per non avergli detto nulla, ma ora che tutto si era risolto per il meglio ero certa di avere fatto bene, dopotutto. Perché preoccuparlo per nulla? La vocina dentro la mia testa rispose “Perché state insieme”. La misi a tacere. Stasera no. Stasera era tutto perfetto. O almeno, così mi piaceva crederlo.

Malfoy dormiva. Scossi la testa. E io che continuavo a preoccuparmi di non svegliarlo quando sapevo perfettamente quanto avesse il sonno pesante. Mi avvicinai e gli rimboccai le coperte come ad un bambino piccolo.

Mi piaceva guardarlo dormire. Mi faceva sentire serena e tranquilla. Sembrava così grande e allo stesso tempo indifeso. Mi dava l’impressione che proteggesse me e allo stesso tempo, che avesse bisogno di me per essere protetto. L’amore dovrebbe essere così. Sentirsi in grado di proteggere e allo stesso tempo, sentirsi vulnerabili.

Ormai abituata al buio, poggiai la testa sul cuscino ma continuai a guardarlo dormire. Mi chiesi a quale dei dieci secondi fossimo ora. Sei? Sette? Quanti ne avevo ancora davanti a me?  E soprattutto, perché dovevano proprio essere solo dieci?

Malfoy aprì a metà un occhio e studiò il mio cuscino controllando che fossi tornata. Quando si accorse che ero sveglia e lo stavo guardando, anche al buio, vidi le sue sopracciglia scattare in alto.

“Come mai ancora sveglia?” borbottò ancora assonnato ma gli feci segno di non parlare e si zittì.

“Dimmi che non saranno solo dieci secondi..” sussurrai, sentendomi terribilmente stupida. Anche al buio mi sembrò di vedere la faccia spaesata di Malfoy. Già, cosa ne poteva capire lui?

Sorrise, con aria assonnata da zombie, ma sembrava il più bel zombie che avessi mai visto: “Herm, in un giorno ci sono milioni di secondi” ma il tono con cui l’aveva detto lasciava intendere che pensasse che fossi sbronza o completamente fatta. Perché quando sei sincero ma gente pensa che sei pazzo?

“Dimmi che saranno davvero milioni di secondi” insistetti, petulante. Ho paura Malfoy, avrei voluto dirgli, ma lo pensai solamente. Dimmi che ti potrò trovare ancora qui per ancora un bel po’. E non guardarmi come se mi fossi fatta della coca.

Come era prevedibile, Malfoy non capii quello che stavo dicendo, ma disse l’unica cosa che volevo sentirmi dire: “Certo, ci saranno davvero milioni di secondi” e poi aprii la bocca per chiedermi qualcosa, spiegazioni probabilmente, ma gli feci ancora segno di tacere. Ubbidì. Rimase in silenzio a guardarmi, con le sopracciglia ancora aggrottate ma senza fare ulteriori domande.

Gli stampai un bacio sulla fronte e, perfettamente sveglia e ancora vestita di tutto punto, spostai il cuscino per stargli più vicino. Nella speranza che ce ne siano davvero dei milioni, di secondi davanti a noi. E se anche fossero solo dieci, qualsiasi questo fosse dei dieci secondi voglio godermelo fino in fondo.

Malfoy sembrava non capire ma non aggiunse altro. Mi poggiò la testa sulla sua spalla e richiuse gli occhi. Non seppi dire dopo quanto si riaddormentò.

Io non riuscii ad imitarlo. Sembrava così difficile chiudere gli occhi. Come se poi lui potesse sparire. Come se domani mattina non l’avrei più trovato qui.

“Buonanotte, Malfoy” sussurrai dopo un bel po’ di contemplazione, ormai quasi addormentata, senza che potesse sentirmi. Mi accoccolai sulla sua spalla, come se a starci sopra potessi impedirgli di andare via, e chiusi gli occhi.

La sveglia contava i secondi, insistente, ma non l’ascoltai. Ne avevamo ancora milioni davanti a noi. Me l’aveva promesso lui.

E un Malfoy mantiene sempre le sue promesse. *

#########

“Herm..posso chiederti un favore?”.

Figuriamoci. Questa frase è un ritornello.

Mi sento come un jolly per risolvere casini. Avete un problema?Non temete!C’è Herm qui, pronta a risolverlo..

Sembra una pubblicità. Invece è la mia vita.

“Dimmi El” sospiro, rassegnata. Dimmi pure, mia cara collega, con cui il mio migliore amico ha fatto le corna a sua moglie.., mi verrebbe da dirle.

Cattiva, Herm. Non giudicarla male. Non dire cose di cui ti potresti pentire.

Perché il mondo può fare quello che vuole e io no?

Perché tu sei superiore.

Sono stanca di essere superiore.

Hermione Granger è nata sentendosi superiore. Non puoi essere stanca di essere te stessa.

Metto a tacere le due parti del mio corpo e presto attenzione alla mia collega. Dopo che hai abituato la gente ad essere il risolvi casini per tutti è logico che si aspettino che tu continui a farlo. Come fai a spiegare alla gente, al mondo, che sei stufa di essere presa come una rubrica di consigli?

Ellie mi guarda dritto negli occhi e mi sento arrossire per essere così egoista. È una mia amica, dovrei essere felice di aiutarla. O almeno non dovrei lamentarmi. Ma è anche la mia amica che mi sta causando o mi causerà tanti altri guai con Ron e Lavanda.

Lo so che non dovrei darci peso ma questo dettaglio proprio non riesco ad ignorarlo. Sarà perché non è affatto un dettaglio.

“Herm..io so di avere causato dei problemi a Ron e a te” complimenti, ottima deduzione.. ma non glielo dico neanche questa volta. Ironia sprecata. Inutile sottolineare un errore evidente che è anche già stato sottolineato. “ma credimi che voglio fare di tutto per risolverli..”.

Avrei tanto voluto non mettermi a ridere, ma non ce l’ho fatta. Mi è uscita fuori una risata brutta, che sa di scherno e di presunzione. Mi sento di nuovo cattiva. Prendere in giro chi sbaglia.. Vergognati Herm.

Lo so, scusami cervello, non lo farò più.

Torno la brava e docile Herm, e le sorrido con aria dispiaciuta: “Scusa, non volevo riderti in faccia. Ma permetti che ti dica una cosa.. andare a letto con un uomo sposato e poi pretendere che non ci siano conseguenze è un po’ troppo..”.

Ellie si accascia su sé stessa come se le avessi tolto l’ultima speranza che aveva. Mi dispiace quasi vederla così. Poi mi ricordo di Lavanda. Possibile che stia dalla parte di Lavanda, ora? Cavoli. Sto davvero male. Prima mi sono innamorata di Malfoy e ora sto dalla parte di Lavanda Brown.

Che fine ha fatto la vecchia Herm? Quella che odiava tutta questa gente? Niente, sparita.

Ellie abbassa la testa come un cucciolo che ha combinato un disastro. Fa tenerezza vederla così. “Herm, lo so che ho davvero combinato un casino..ma Ron e sua moglie erano in crisi.. e io tengo davvero a lui..”.

E sembra sincera. E magari lo è.. ma ha sbagliato. E’ giusto fare qualcosa di sbagliato per amore? In fondo, cos’è veramente giusto o sbagliato? E chi sono io per decidere se una cosa è giusta o no?

“El, non devi giustificarti con me.. ormai quello che è fatto è fatto. Non ha senso che ti dica che hai sbagliato di nuovo..” ..anche se lo penso. Nessuna di noi due disse queste ultime parole ma tutte e due le pensammo.

Gli occhi di Ellie cominciarono a diventare gradualmente sempre più liquidi. Mi mordicchiai il labbro, senza sapere bene cosa fare. Odio prendermela con qualcuno mentre piange. Anche se so che ha torto marcio. Vuol dire solamente infierire.

Bet si affaccia alla porta prima che possa dire qualsiasi altra cosa: “Ehi,Herm.. c’è qualcuno che ti cerca”.

Lancio un’occhiata a Ellie che sta tirando fuori dalla borsa un fazzoletto di carta. E’ girata, ma immagino che stia piangendo. Mi rigiro verso Bet: “Non ora, Bet, ti prego”. Almeno l’umiliazione gliela voglio risparmiare.

“Dice che è urgente..” insiste Bet, tamburellando le dita sulla porta, come se fosse lei quella impaziente. Sbuffo e le ripeto: “Non ora,Bet. Chiunque sia, digli che torni dopo”.

“Non serve, Herm, davvero” interviene Ellie girandosi verso di me con aria supplicante “digli che venga pure,io me ne vado subito”.

Bet non aspettava altro. “Ok” borbotta ed esce, andando presumibilmente a chiamare chiunque mi stesse cercando. Sbuffo ma la ignoro e mi giro verso la mia collega. Ha gli occhi rossi ma il fazzoletto sul naso. Finge persino di soffiarselo.

Eh certo. Prima si combinano i casini e dopo si piange, penso guardandola. E mi sento in colpa da sola.

Cattiva, Herm. Non giudicare le persone con la stessa facilità con cui giudichi te stessa.

Scusa, cervello.

Rimango così a guardala fingere di soffiarsi il naso senza sapere che dirle. E’ così facile consolare qualcuno quando ha ragione. E quando ha torto?

Non faccio in tempo a dirle qualcosa che la porta si apre. Ed entra l’ultima persona al mondo che mi aspettavo di vedere lì.

“Lavanda?!?” è tutto ciò che riesco a dire fissando la donna sulla porta. Persino Ellie si gira a guardare chi è appena entrato. La vedo sbiancare. E ha un aspetto strano, pallida e con gli occhi rossi per le lacrime, ma non posso che condividere la sua espressione attonita.

Lavanda, ferma sulla porta, guarda sospettosa quella sconosciuta che la fissa in modo strano, ma non aggiunge altro. E mi domando quanto entrambe abbiano capito di chi è l’altra..

La nuova arrivata pare poi lasciar perdere Ellie e annuisce. Mi sorride, come giustificandosi: “Non sapevo dove trovarti..”.

A casa. Al cellulare. Ovunque. Avrebbe potuto trovarmi ovunque. Ma non doveva venirmi a cercare qui. Non al lavoro. Non davanti a Ellie.

Dì qualcosa, Herm.

Mi giro automaticamente a guardare la mia collega. Sta guardando Lavanda con la stessa espressione con cui ero solita studiarla io ai tempi di Hogwarts. Provo un moto di affetto insensato verso Ellie. Ora sa anche lei cosa vuol dire odiare quella donna. Peccato che ora dovrebbe essere lei ad odiare Ellie,non viceversa.

La mia collega si alza lentamente, senza distogliere gli occhi da Lavanda rimasta ferma sulla porta, in attesa, e mi abbozza un sorriso: “Scusatemi, io ora me ne vado.. grazie di tutto Herm, davvero..ci vediamo dopo..” ma non ha nemmeno il tempo di alzarsi completamente dalla sedia che è proprio Lavanda ad interromperla: “Nono, rimanga pure.. devo parlare di alcuni miei problemi sentimentali con Hermione ma è una cosa veloce. Non serve che se ne vada..”.

All’espressione “problemi sentimentali” io e Ellie ci scambiamo un’occhiata eloquente. Ha capito perfettamente chi ha davanti. Ecco perché voleva uscire. Ma non ha scelta. La sento sussurrare un “ok” e risedersi dov’era, tenendo ben stretto in mano in fazzoletto.

Guardo prima lei e poi Lavanda. E sento che sta per avere il via un discorso che potrebbe smascherare tutte le bugie delle persone in quella stanza. E mi chiedo che cavolo abbia di speciale Ron per riuscire a creare casini così complessi.

Dì qualcosa, Herm.

“O-ok” è tutto ciò che riesco a balbettare, girando le spalle a Ellie e vedendomi costretta a guardare in faccia Lavanda e cercando di assumere un tono normale “dimmi pure”. Mi ucciderei per quella frase. Ma che altro potevo dire?

Lavanda si chiude la porta alle spalle e si siede sulla poltroncina di fronte a me. Io e la Ellie la studiamo in attesa. Poi dice l’unica cosa che assolutamente non doveva dire: “Si tratta di Ron”.

Se solo avessi potuto sapere cosa sarebbe successo dopo avrei tappato la bocca a Lavanda con le mie stesse mani. Ma non sarei mai arrivata in tempo lo stesso.

Ellie sentendo il nome di Ron emette un suono strozzato che assomiglia terribilmente ad un singhiozzo. Gli occhi di Lavanda saettano su di lei.

Fa qualcosa, Herm.

Qualcosa cosa?

Qualsiasi cosa!

Incredibile come, quando serve, non mi venga in mente assolutamente nulla.
Rimango a guardarle, impotente, finchè Lavanda non fa la domanda cruciale, guardando fisso gli occhi arrossati di Ellie con aria indagatrice: “Tu conosci Ron?”.

Oh ca… voli.

Houston abbiamo un problema…

*Titolo di un capitolo della prima parte della storia, “Chi l’avrebbe mai detto”.

voilà finito..! spero vi sia piaciuto..!

e come ho detto prima spero di riuscire presto a postare un nuovo chappy..conto sul riposo natalizio e sulla mia ispirazione :) XD

e ovviamente conto su di voi per i vostri pareri e le recensioni! fatemi sapere..:) alla prossima!bacioni!

  
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