Quanto è assurdo il tempo.
Sembra che non voglia passare mai, quando si soffre.
Cos'avevo sbagliato?
Per quale motivo mi ritrovavo in queste condizioni, a contare gli attimi che mi separavano dal buio, disteso in un lago di sangue?
Ah, si. Era stata colpa sua.
Mi aveva tradito: lei era qualcosa di più di quello che ero io. Non potevamo essere alla pari. Non così.
Quindi, per cosa valeva vivere? Tanto meglio la morte.
Mi chiede cosa sto facendo, e la sua voce mi ferisce. Non potevo certo risponderle.
Se l'avessi fatto, tutto quello per cui avevo lottato si sarebbe frantumato, come delicata porcellana.
Guardami, Yuki.
Guardami e soffri...Me lo devi, lo sai.
Sto morendo.
Ma forse non è stata tutta colpa tua.




La testa mi gira, fatico a respirare. Me ne vado via, senza di te...Ti lascio un ricordo, ma esso quanto può valere proporzionato al tuo tempo? Non mi porterai nel cuore per sempre. Il tuo "sempre" è diverso dal mio. Il mio sta finendo...Il tuo sarà eterno.