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Autore: luna_storta    22/03/2015    0 recensioni
Harry Potter dopo due anni dalla morte di Tom Riddle si catapulta nel mondo dei suoi genitori e amici, avendo così piacevoli e spiacevoli rivelazioni su di loro. C'è ancora qualcosa che alla fine non quadra ma sfortunatamente sono tutti morti, quindi nessuno può dargli delle spiegazioni...o quasi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
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Non che tutti non avessero preso paura quando James aveva detto “così”, riferendosi alla domanda “come lo facciamo tornare umano ora?”, dopo essersi ritrasformato da solo.
Il giorno dopo i Malandrini erano assetati di informazioni da far paura.
«Com’è stato, James?» chiese uno.
«Come hai fatto?» chiese un altro.
«Cosa si prova?»
«Hai scelto tu di essere un cervo?»
«Perché proprio il cervo?»
«Fa male?»
«Ora ti senti diverso?»
«Sì ragazzi, ora posso volare, ho un superpotere. Credo però che la Kryptonite mi faccia male» rispose.
«Davvero?» domandò ironico Remus. Sirius scosse violentemente la testa e si spiaccicò la mano in fronte.
L’unica a non aver parlato era stata Maya, sbalordita per essere riuscita in quell’impresa titanica. Finita colazione si fiondò nel dormitorio, dove vide la finestra aperta. Sbuffò: era una brutta abitudine di Lily. Si stava per appisolare nuovamente nel letto quando notò qualcosa appoggiato sul letto dell’amica. Curiosa, si avvicinò. Era un fiore, accompagnato da un biglietto. Non era un fiore comune, era un giglio. Prese alla svelta il biglietto e lo lesse:
Lily, ti prego, perdonami. Severus
Semplice, diretto e probabilmente efficace. Impulsiva qual era, senza pensarci, sussurrò «incendio» e il biglietto prese fuoco.
Uscì dalla stanza e si diresse a lezione dove raccontò tutto a Remus, l’unico che sicuramente non se la sarebbe presa con Mocciosus.
«Non raccontare nulla a Lily, hai fatto probabilmente la cosa giusta» la rassicurò.
«Secondo te lo rifarà?»
«Non possiamo saperlo» disse. Passarono il resto della lezione di trasfigurazione ad ascoltare e a prendere qualche appunto qua e là. Seguirono incantesimi, pozioni e babbanologia.
«Maya!» si sentì chiamare mentre si dirigeva nella Sala Comune. Oh no, Thomas. Il suo cuore prese a battere forte. Non gli diede retta e andò avanti.
«Maya, aspetta» disse sorpassandola e parandosi davanti a lei.
«Perché ti sei offesa?» domandò. La ragazza non rispose.
«Per favore Maya, mi dispiace che ciò che penso ti abbia irritato ma per favore, non essere arrabbiata con me. Ormai sei una mia amica e tengo a te e al nostro rapporto. Perdonami, per favore» disse. Oh. Infondo perché doveva essere arrabbiata? Le sue erano state solo domande. Fece la prima cosa che gli passò per la testa: gli si gettò fra le braccia e lui, la coccolò per un bel po’ nel suo rifugio sicuro. Stava abbracciando Thomas Fields, oh, grande oh.
Non sapendo bene né come né quando, il giorno seguente, si era ritrovata ad ascoltare una lezione del professor Fields con James vicino.
«Sei stata bravissima» le disse James.
«Cosa?» domandò lei distrattamente.
«L’altra sera, insomma, lo sai» ora aveva tutta la sua attenzione.
«James, non ci posso ancora credere» sussurrò.
«Sei stata un portento! Sapevo che ce l’avresti fatta! Ho ragione quando dico che sei una strega eccezionale» lei sorrise, immensamente felice.
«Grazie James. Tu quindi non hai fatto nulla?» il ragazzo scosse la testa.
«Rosier, Potter» li richiamò il professore di Arti Oscure.
«Thomas, cosa vuoi?» rispose lei freddamente.
«Sai già troppo per poter ascoltare la mia lezione? O per lo meno, fingere di ascoltare?»
«Oh Thomas, non era mia intenzione non ascoltare la tua lezione, credimi! La mia intenzione era quella di chiacchierare con Potter. Il fatto che la tua lezione me lo impedisse, è un altro discorso» l’ennesimo battibecco, le ennesime farfalle nello stomaco di lei.
«Rosier, ne parleremo nel mio ufficio questa sera, alla punizione che per la cronaca, si è protratta di una settimana» Maya scrollò le spalle e fece per tornare a parlare con l’amico quando capì di esser stata silenziata. Pensò ad una ragione ottima per farsi restituire il dono della parola e solo in seguito alzò la mano.
«Maya, spero per te che sia importante» la ragazza sorrise, risentendo di nuovo la voce.
«Vedi Thomas, è stata una cosa che mi sono sempre chiesta. Devo aver letto o sentito in giro che è possibile sapere gli ultimi incantesimi eseguiti da una bacchetta. Mi sbaglio?»
«No, Rosier»
«Bene. In merito a ciò, mi sono sempre chiesta come fosse possibile»
«Bene, avete sentito ragazzi? Abbiamo trovato qualcosa che Maya Rosier non sa» ci fu una breve risata generale.
«Sarò lieto ad ogni modo di rispondere alla tua domanda. È una risposta semplice ma la spiegazione non è altrettanto facile. Penso che qualcuno di voi già abbia sentito parlare di Prior Incantatio. Ebbene è naturale che alcuni non sappiano di cosa io stia parlando.
Dunque, il Prior Incantatio è un effetto che si verifica quando due bacchette, aventi lo stesso nucleo entrano in contatto; con un incantesimo, ad esempio. Durante uno scontro, mettendo per ipotesi che io e Maya possediamo lo stesso nucleo, le nostre bacchette potrebbero entrare in contatto e quindi rivelare al vincitore la cronologia, chiamiamola così, degli ultimi incantesimi; degli ultimi cinque, a voler essere precisi. Sempre parlando di bacchette a medesimo nucleo, si può evitare il contatto per far sì che il Prior Incantatio avvenga, è semplice, basta dire Deletrius, che è la sua formula. Il punto è: come si fa a scoprire gli incantesimi recenti avendo due bacchette di nucleo diverso? E qui, Maya, arriva la risposta alla tua domanda. Si parla di un altro incantesimo, non più del Prior Incantatio. Basterà puntare la bacchetta contro l’altra e dire Faino » tutta la classe e Maya compresa era in piena attenzione e concentrazione sulle sue parole.
«Dammi la tua bacchetta Maya, così farò vedere alla classe di cosa parlo. È veramente molto bello da vedere. In entrambi i casi si mostrerà una breve scenetta in cui si vedrà come ciascun incantesimo sia stato utilizzato» solo dopo aver consegnato la bacchetta a Thomas Maya capì il madornale errore che aveva commesso. Thomas tirò fuori la sua e la puntò contro quella della allieva e dopo aver mormorato Faino, Sirius Black, e con lui tutta la classe, venne a conoscenza dell’enorme segreto di Maya. Le scenette iniziarono.
Il primo incantesimo, ovvero l’ultimo prodotto da Maya era Oppugno, che aveva utilizzato nella camera dei Malandrini per scagliare degli uccellini di carta addosso a Sirius.
La classe rise.
Il secondo incantesimo, era Avis, che aveva utilizzato per creare i teneri uccellini che si erano scagliati sulla testa del dolorante Sirius.
La classe rise.
Il terzo incantesimo, era Wingardium Leviosa, che aveva utilizzato per far rimanere sospesa a mezz’aria la padella (rubata con cura agli Elfi) dove poi Sirius aveva battuto la testa.
La classe rise.
Il quarto incantesimo, era Aguamenti, che aveva utilizzato per bagnare le gambe di Sirius, che si era alzato di colpo mettendosi a sedere, andando a sbattere addosso alla padella sospesa, ricevendo in fine degli uccelli di carta addosso.
La classe rise.
Il quinto incantesimo, era una formula della sera prima, si vide solamente lei che urlava quest’ultima formula.
Fortunatamente nessuno capì di quale procedura si trattasse. La classe questa volta non rise.
«TU» sibilò Sirius.
«Ehm…Sirius…posso spiegare!» James e Remus si stavano asciugando le lacrime dagli occhi: ecco chi era stato quella mattina!
«Ah sì?» domandò un Sirius furioso.
«No» rispose Maya con voce tremante.
◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊
«Thomas, com’è che non mi degni nemmeno di un insultino?» domandò Maya, dopo la prima ora di punizione passata in silenzio.
«Ho sentito il quinto incantesimo di oggi» Maya iniziò a sudare freddo «e non pensare che non me ne sia accorto»
«Non vorrai mica dirmi che ti spaventano quattro parole messe in croce!»
«Non mi preoccuperebbero affatto se solo non fossero un incantesimo. Era l’ultimo dei cinque incantesimi della Trasfigurazione Umana, Maya. Tu e i tuoi amici stavate provando, non è vero?» lei divenne pallida e sentì il sangue bollirle nelle vene e il cuore batterle all’impazzata.
«Thomas, quale tono accusativo! Noi non stavamo facendo niente»
«E allora perché quel incantesimo era nella tua bacchetta?»
«Sì, stavamo provando, va bene? Stavamo provando a trasformarci e ci sono riuscita. Ho trasformato James. Sappiamo quello che facciamo, Thomas, non ti devi preoccupare»
«Potrai dirmi quante volte vuoi che non mi devo preoccupare, ma lo farò sempre, Maya»
Maya non poteva credere a quello che aveva appena sentito. Thomas non avrebbe detto mai e poi mai una cosa del genere! Aveva sicuramente capito male.
«Cosa hai detto?» chiese.
«Ho detto, che la Trasfigurazione Umana è pericolosa e che perciò, avrai un’altra settimana di punizione» rispose. Cosa? Ancora punizione? Continuando così la sua punizione sarebbe stata a vita.
Sbuffò semplicemente e tornò a mettere in ordine i libri.
Da lì in poi, Thomas riprese a punzecchiarla. Quello andava bene!
  
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