Cap.11 Danza con me
"Steve tornerà prima della fine del mondo? Ci sta mettendo una vita" si lamentò Bucky. Si sfiorò i capelli legati sopra il capo e sospirò, sedendosi sopra il letto.
Natasha si afferrò a una sbarra di ferro, alzando e abbassando la gamba sinistra.
"Non puoi controllare ogni secondo l'orologio, tornerà" ribatté la rossa. Iniziò ad alzare e abbassare l'altra gamba. Si piegò all'indietro, toccò il pavimento con le mani e fece una capriola all'indietro. Si rimise in piedi e si voltò verso Bucky. Winter la osservò e alzò un sopracciglio.
"Ho visto molte donne allenarsi, ma questo metodo mi sfugge" mormorò. Natasha si raddrizzò, allargò le braccia, si mise sulle punte e girò su se stessa. Allungò una gamba, se la premette contro il petto abbracciandola.
"Hai visto anche noi vedove nere?" chiese. Lasciò andare la gamba, rimise il piede per terra e allungò le gambe facendo una spaccata. Bucky ridacchiò e si massaggiò il collo.
"Sì, ne ho viste così tante da aver dimenticato i loro nomi" ribatté. Si avvicinò a Natasha, si piegò in avanti, sfiorandole le spalle nude con una mano. Natasha si voltò di scattò e socchiuse gli occhi.
"Il tuo arto è ancora ferito, non mi costringere a fargli una leva, te lo manderei in frantumi" lo minacciò. Winter alzò le braccia e indietreggiò.
"Voglio solo sapere cosa sono quei movimenti ipnotici" mormorò. Natasha si alzò in piedi, gli camminò intorno e gli ticchettò sulla fronte.
"Vuoi danzare con me?" domandò.
"Ci riesco" ribatté Bucky. Alzò una gamba, saltellò, la alzò un altro po', sentì la gamba scricchiolare e si sbilanciò. Natasha lo afferrò per le spalle, raddrizzandolo.
"Sono una ballerina professionista, non mi sfidare" mormorò al suo orecchio. Bucky sorrise e socchiuse gli occhi.
"Perché hai smesso?" domandò. Natasha lo lasciò andare, mentre lui abbassava la gamba.
"Caviglie fragili" rispose.