(Jane)
Stavo ritornando nella Sala dei Troni dopo essere stata nel cortile. In realtà non c'era nulla di particolare,solo due vampiri che litigavano e ovviamente tutti erano lì a guardare.
"Due vampiri che litigavano?!",chiese Aro,dopo aver preso la mia mano.
"Sì. Ho provveduto affinchè fossero separati",dissi.
"Bene. Cercherò una punizione adatta per entrambi",disse.
Mi diede un lungo bacio. Le sue labbra divennero calde al contatto con le mie,se ciò e possibile per un vampiro. Sentivo le sue mani sui miei capelli ed io misi le mie sui suoi.
Venimmo interrotti dal bussare di qualcuno.
"Chi è?!",chiese Aro.
"Signore,c'è una vampira che desidera vederla",disse una guardia.
"Bene,falla entrare",disse sedendosi sul suo trono ed io andai di fianco a lui.
Mi sarei aspettata chiunque,ma non la vampira che entrò. Era alta,capelli lunghi,marroni e lisci,piuttosto magra. Non poteva essere lei;non poteva essere colei che odiavo con tutta me stessa per ciò che mi aveva fatto;non poteva essere Lucy.
Anche lei si sorprese,ma sembrava più calma rispetto a me. Ovviamente Aro percepì la mia agitazione e prese una mia mano,per darmi sicurezza.
"Potrei sapere il motivo di questa visita?",chiese.
"C'è un vampiro che mi vuole uccidere. Volevo chiedervi un aiuto",disse Lucy.
"Certo cara. Mentre ci occuperemo di lui sarò lieto di ospitarla qui",disse Aro.
"La ringrazio",disse Lucy.
"Ora vai per favore. Tra poco ti diremo tutto e ci parlerai di quel vampiro",disse Aro.
Lucy uscì,ma non riuscivo a staccare gli occhi dalla porta.
"Che ti è successo?",mi chiese.
"Io la conosco...",dissi.
"Davvero?",chiese.
"Sì. È stata la ragazza che ha denunciato me e mio fratello anni fa",dissi.
Capì subito a cosa mi riferivo e mi strinse fra le sue forti braccia.
"Non può farti più nulla Se ci provasse sarebbe condannata",disse lui.
"Sì,ma... Insomma non è facile...",dissi. Volevo piangere,ma non davanti a lui.
"Ti capisco. Facciamo così,le darò una stanza dalla parte opposta del palazzo,ok?",disse lui.
"Ok...",dissi io. Ormai non ce la facevo più. Liberai le lacrime che fino ad allora erano rimaste imprigionate nei miei occhi. Ricordi di ogni genere riaffioravano nella mia mente.
Mi prese in braccio e mi portò nella nostra camera. Mi posò dolcemente sul letto e passò una mano sui miei capelli.
"È meglio che torni di là. Non voglio lasciarti sola,farò venire Alec",disse lui.
"Ok...",dissi.
Sentii i suoi passi divenire sempre più lontani e quando chiuse la porta affondai la testa nel cuscino e piansi.

Note:spero vi stia piacendo la storia!
Baci AliceMiao