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Autore: ninety nine    23/03/2015    5 recensioni
Dodici storie, una per ogni mese dell'anno. Dodici (o forse più) personaggi, per ognuno un momento da descrivere. Una sola ambientazione, il distretto di Katniss, di Gale, di Peeta e di tanti altri, ma in ogni sua stagione.
In questa storia darò vita a dodici momenti, belli o brutti, di vita quotidiana, in cui proverò ad approfondire la vita nel distretto, lasciando che siano i protagonisti a parlare. Personaggi principali o secondari, amati o odiati. Tramite le loro vite, le loro storie, conoscerete un po' meglio il distretto più remoto di Panem!
#Gennaio - Romulus Thread
#Febbraio - Hazelle e Posy Hawthorne
#Marzo- Rory Hawthorne
#Aprile- Primrose Everdeen
#Maggio- Madge Undersee
#Giugno- Il violinista
#Luglio- Katniss Everdeen
#Agosto- Gale Hawthorne
#Settembre- Delly Cartwright
#Ottobre- Peeta Mellark
#Novembre- Sae la Zozza
#Dicembre- Haymitch
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nda pre capitolo: il violinista protagonista di questa storia è quello a cui Katniss accenna in Mockingjay, che suona al matrimonio di Finnick e Annie. Non sapendo nulla di lui, ho provato a sviluppare qualcosa di lui, scegliendo Giugno come mese in quanto Giugno è la festa del patrono del mio paese e mi piace pensare che al Dodici sia lo stesso.
Ah, dimenticavo, ho deciso di dare al violinista il nome di Jason, almeno sapete di chi parlo!

 

 

Essere un musicista al Distretto Dodici era tutt'altro che semplice, perché i motivi per suonare erano decisamente pochi, ma Jason amava il suo violino quasi quanto amava il sole caldo di Giugno che giocava con i visi delle persone dipingendo luci e ombre su di essi.
Suonava di rado in pubblico, giusto a qualche matrimonio di ricchi che potevano pagarlo e che desideravano dare al loro sposalizio un tocco originale, ma lo faceva solo, nella sua casa bassa e tozza, con il fratello più piccolo che batteva le mani entusiasta.
Era davvero raro che un ragazzo del Giacimento possedesse una cosa preziosa come un violino, ma quello era della sua famiglia da generazioni, unica cosa rimasta del periodo in cui il ramo materno di essa abitava stabilmente nella zona ricca.
Poi, la sua trisnonna aveva deciso di sposare un minatore troncando ogni legame con i genitori, che considerava ipocriti nei confronti della povertà della maggior parte della popolazione e troppo chiusi nella loro bolla di benessere apparente.
Jason non capiva a fondo quella decisione, soprattutto quando la fame gli stringeva lo stomaco e le dita erano troppo intirizzite anche per premere le corde dello strumento.
Era per questa difficoltà che il ragazzo odiava l'inverno, o meglio, amava l'estate.
In particolare, Giugno era il suo mese preferito. Gli piacevano il sole che illuminava le vie, il caldo non ancora torrido e la festa del Distretto, che si festeggiava ogni 21 Giugno e che dava ufficialmente inizio alla stagione estiva.
Per una volta in un anno, le differenze sembravano assottigliarsi e lui aveva la possibilità di suonare e di farsi sentire.
Non era solo, a dire la verità, suonava insieme a un paio di ragazzi, i figli del sarto, che avevano ereditato gli strumenti dai suoi stessi antenati.
Pensandoci, alla lontana erano parenti, in quanto la loro trisnonna era sorella della sua.
Ma, musica a parte, erano troppo diversi per considerarsi poco più che conoscenti.
Il 21 Giugno, tutti scendevano in piazza, con indosso gli stessi abiti di sempre, ma con un sorriso un po' più aperto sulle labbra e la voglia di ballare e di divertirsi, una volta all'anno.
Era sempre lui, con il suo violino, che dava inizio alle danze. Attaccava con una melodia semplice, ritmata e popolare, che tutti, anche i più piccoli, erano capaci di ballare.
C'era tempo, nelle sere invernali, di allenarsi a ballare per mantenere il calore corporeo, o in estate sotto la pioggia o nel cortile vuoto della scuola chiusa.
Quando a Giugno Jason premeva le corde, tutti si mettevano in cerchio muovendo le gambe e poi, due o tre alla volta, entravano nel cerchio e improvvisavano qualche passo. Passi semplici, nulla di straordinario, ma ognuno vi metteva qualcosa di suo. Sogni, paure, speranza per il futuro. Si riuscivano ad intuire molte cose dal modo di muoversi di una persona.
Il ragazzo sapeva già prima di iniziare a suonare la prima coppia che sarebbe entrata in campo a smuovere la polvere secca sotto il sole caldo: ogni anno, Sae la Zozza prendeva sotto braccio Gale fin da quando era solo un bambino che accompagnava il padre nei suoi vagabondaggi domenicali e lo portava nel cento del cerchio tra gli applausi degli altri abitanti.

Dopo di loro, come incoraggiati dalla vista di quella vecchia che improvvisava una specie di danza con il ragazzo, entravano tutti nel cerchio, prima ordinati, poi in un allegro disordine via via che la musica si faceva incalzante sotto l'archetto di Jason.
Katniss e Prim, poi Rory con la piccola Posy che a malapena si reggeva in piedi, di nuovo Gale, con Vick e poi con Hazelle e con Katniss, suo fratello e sua madre, Autumn che si guadagnava Rory e che veniva poi sostituita da Prim, i due gemelli del farmacista insieme alla figlia del macellaio, il macellaio stesso con la moglie, Peeta con il fratello maggiore e poi con una ragazza più piccola di lui, forse la cugina... un vortice di visi che Jason conosceva bene.
Dopotutto, lui conosceva tutti. La musica faceva sì che lui fosse quasi famoso e, sotto sotto, ammirato.
Ma a lui non importava l'ammirazione, a lui importava di far divertire, di far dimenticare per qualche momento la miseria in cui vivevano, di far sì che la gente apprezzasse insieme a lui il sole di Giugno, la polvere che si sollevava sotto i loro piedi, la musica che scorreva su di essi, portando alla luce sogni, emozioni e vita.
Ecco quello che pensava Jason: che la musica fosse vitalità, come Giugno, il suo sole caldo e l'estate che avanzava. Vitalità, come quella che avrebbe voluto sempre avere, ma che per qualche strano motivo, nasceva soltanto il primo giorno d'estate.

 

 

Buongiorno lettori!
Okay, questo capitolo è un azzardo. Il personaggio scelto e l'abbinamento sono stati un grande azzardo, ma il violinista mi ha sempre affascinato e ho deciso di dargli un viso e una storia. Spero vi piaccia! Come avrete notato, ho ripreso alcuni particolari accennati in MJ quando si nomina il ragazzo, come quello d Gale e Sae che ballano insieme, come Katniss e Prim, e del cerchio di persone che ''mostrano il loro gioco di gambe''.
Ho pensato di inserire una festa di Distretto perché mi piace pensare che ci sia qualcosa oltre alla festa del Raccolto...tra l'altro
Insomma, cosa dire ancora... ho scelto il nome di Jason senza un motivo particolare, mi sembrava fosse adatto al personaggio, mentre l'Autumn che nomino è la stessa che si trova nel capitolo ''Marzo''.
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi una recensione, dai *occhi da cucciolo di balena*...grazie a tutti coloro che lo fanno, lo hanno fatto, lo faranno, o anche solo che leggono in silenzio!

A presto k_j

PS: Il prestavolto di Jason nel banner è Brenton Thwaites.

PPS: Ne prossimo capitolo credo proprio ci sarà uno dei boss ;)

 

  
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