"Pronto"Rispondo senza vedere chi mi sta chiamando ed esco dalla chiesa.

"Sono Harry,devi aiutarmi"Chi gli ha dato il mio numero?Non doveva essere qui?

"Dove sei?"Chiedo.

"Ho fatto un casino,ti spiegherò dopo,vieni nel panificio"

"Dove lavori?"

"Si,smettila di fare domande...vieni da sola,é a un solo isolato dalla chiesa"

"Okay,arrivo"

Che ha combinato?Perché non é venuto al funerale?Mi dirigo verso il panificio,le strade sembrano essere diventate quelle di una città fantasma,negozi chiusi,finestre buie,porte chiuse a chiave.
Finalmente riesco a trovare il panificio.

Busso alla porta d'ingresso che é chiusa,si sente un odore strano,simile a quello dell'incendio su alla baita,questa volta però non è così intenso.

Passo dalla porta di servizio,iniziando a bussare urlo il suo nome.

"Harry!"

Non risponde.
Dovrei chiamare aiuto,ma so che non lo vuole.

Cosa dovrei fare?Rompere il vetro della porta?Come una ladra?Se volevo salvarlo dovevo farlo.

Prendo un pezzo di legname per il fuoco dalla casa accanto,anche lì non c'é nessuno.

Chiudo gli occhi e inizio a colpire.

1 volta:Un piccolo taglio sul braccio,ma il buco che riesco a creare é minimo.

2 volte:cerco di allargare il buco ma sbaglio mira

3 volte:mi avvicino al vetro,la mia mano sembra sanguinare,ma so controllarla,riesco però a perforare l'intero vetro.

Apro la maniglia dall'interno e riesco ad entrare.

"Harry"Urlo.

"Lizz"Sussurra ansimando e tossendo.

"Vengo"In mezzo a tanto fumo riesco a vedere la sua ombra vicino ad un impastatrice.

Mi chino su di lui,inizio anch'io a tossire.

Non parla.

"Dobbiamo uscire di qui"

"Il mio ginocchio"Riesce a sussurrare.

É ferito,ma può farcela.

Lo aiuto ad alzarsi e a varcare la porta.

Lo faccio sedere su una panchina di legno fuori dalla porta di servizio.

Caccio fuori dalla borsa una piccola bottiglietta d'acqua per le emergenze e gliela do,la butta giù tutta d'un sorso.

"Non ne ho più"Dico dolcemente.

"Non importa,grazie"
Tutto qui?Non ha intenzione di dirmi di più...spero tanto che mi darà spiegazioni.

"Non guardarmi così"É vero,lo stavo fissando.

"Scusa"Dico.

"Posso chiederti una cosa?"
Dico mente mi siedo accanto a lui.

Annuisce.

"Perché hai chiamato me?"Dovevo,volevo saperlo.

"Vuoi saperlo veramente?"

Annuisco.

Mi prende la mano,é calda,un po' sporca,ma non mi allontano,anzi mi piace stringerla.

"Da quando ti ho conosciuta,anzi,da quando ti ho vista per la prima volta,sapevo che ti avrei rivista,e il tuo volto da settimane é nella mia mente,non posso negarlo a nessuno,mi piaci,mi piace averti accanto,mi piace sentire la tua voce,guardare il tuo sorriso,mi é piaciuto quando ho raccontanti quella balla su Reb che é stata da me e tu non volevi sentirne parlare,lo so che non posso averti,che non posso baciarti,e non potrei nemmeno tenerti la mano,ma mi piace pensare che un giorno lascerai quell'americano che sembra perfetto e verrai da me"Rimango a bocca aperta e quando nota la mia espressione sorride.

"Non...non so cosa dire"

Invece so cosa dire,devo dirgli la verità,che il ragazzo perfetto é morto,ed io non ho mai avuto il coraggio di ammettere ciò che provo per lui.

"Non dire nulla,visto che non posso baciarti,posso almeno avere un abbraccio?"

Annuisco e lo stringo forte.Non posso negare che anche lui mi piace,é così gentile,così bello,così simpatico,ma non voglio ammetterlo,non posso.

"Harry...io"

"Non parlare,non rovinare questo momento"mi interrompe.

Stavo per prendere le forze e dirgli tutto,ma non ci sono riuscita,nemmeno questa volta.

Mi allontano.

"Posso chiederti come hai fatto a dare fuoco a tutto?"

POV DI HARRY

***FLASHBACK***

"Papà che ci fai qui?"
C'era lui davanti a me,non potevo crederci,si fa vivo solo ora da tutto questo tempo.

Mi sorride,bastardo.

"Non dici nulla?"Dico io.

"Non so che dire,ho pensato molto a cosa dire quando ti avrei rivisto ma adesso non lo so,non so cosa dirti"

"Te lo dico io cosa devi dire:Sono uno stronzo,ho lasciato 2 figli ed una moglie sommersi dai debiti,ho comprato un forno che ora ha mia sorella fallente,ecco cosa devi dire,anzi,potevi benissimo restare dove eri".

Andai via,non avrei sopportato nemmeno un altra parola,il primo posto in cui mi É venuto in mente di rifugiarmi É stato il forno.

******

POV DI TESSA

"E così hai deciso di distruggerlo?"Chiedo.

"Dovevo fargliela pagare"Dice lui.

"Così però hai rovinato tua zia e te"

"Avrebbe chiuso la settimana prossima,ha licenziato già tutti"

"Non lo sapevo"

Sorride dolcemente,un sorriso amaro,compassionevole a se stesso.

Una lacrima scende sul suo viso,forma una linea sinuosa,arriva fino alle sue labbra e poi cade giù,scivola via.

"Vieni qui"Dico stringendolo a me.

"Grazie ancora"Dice.

"Siamo amici,É questo ciò che fanno gli amici"

"Si...amici"

Ricordo tutto ciò che mi aveva detto e cazzo,sono stata una stronza a dire che siamo amici,quando lui vuole qualcosa in più da me.Ma non posso,non posso riaccendere quelle emozioni,dopo così poco tempo,riesco solo a farmi trascinare da quei sentimenti che provavo per la persona che É riuscirà a rendermi felice,a rendermi speciale.