Commenti pre-lettura:
Sinceramente non sò quanto possa piacere questo capitolo ( bel modo di iniziareXD) perchè è...strano e soprattutto è stato difficile da scrivere. Il punto di vista è ancora quello di Maeve che però non ha potere decisionale in quanto è relegato dentro il corpo di Hermione, inoltre mi sono voluta togliere uno sfizio che era da molto che mi ronzava in testa: creare un conversazione costituita prevalentemente da continue citazioni, ma ovviamene non sò quanto questo possa piacere.
A fine pagina trovate i ringraziamente, la spiegazione dei nomi usati e delle immagini alle quali mi sono ispirata per i personaggi.
Spero che lascerete anche solo un piccolo commento,
Serena.
ps: ringrazio Ilaria(ra89) per aver cominciato a betare i primi capitoli e per essere stata così disponibile e Giorgia che, nonostante la mancanza di tempo e i mille impegni, ha betato questo alla velocità della luce.
The Seven Deadly Sins Part 2
Chanel era maledettamente brava per essere al mio servizio
da così poco tempo. L’aveva stregato e spinto a bere sei Rossini. Anche lei non
era stata da meno, ma noi Sinner siamo in grado di dominare le sensazioni del
nostro corpo e i nostri organi, impedendoci di stare male, curando le infezioni
con la mente e riuscendo così anche a non ubriacarci nonostante le quantità di
alcool ingerite.
Mi ero discostata
da loro, riflettendo su alcune questioni che non avevo ancora risolto e che
avrei dovuto sbrigare al più tardi la sera successiva. Travasai una parte delle
mie energie nel mio vero corpo che, a causa dell’assenza della mia anima, se di
anima si può parlare, non stava eseguendo gli ordini che gli avevo impartito
prima di allontanarmi da esso.
Riportai la mia
concentrazione su Draco non appena mi accorsi che Chanel aveva deviato abilmente
la conversazione su ciò che più mi premeva: i peccati.
< I momenti
d'ozio sono intervalli di lucidità nei disordini della vita. > disse
Malfoy sorseggiando l’ennesimo bicchiere.
< Oh ed immagino
che tu in quanto ad ozio sia un esperto … > disse Chanel
< È un vizio che
non posso più concedermi: a volte bisogna imparare ad impazzire se si vuole sopravvivere.
>
Accidia
< E questo è un
modo carino per intendere ... ? >
< Che ho dovuto
lavorare, adattarmi ai ritmi parigini. Perdere la mia identità. All’inizio è
stato difficile accettare questo cambiamento, ma non potevo fare nulla. Adesso
sono un accompagnatore: non era esattamente ciò mi sarei aspettato dal mio
futuro, ma guadagno più di chi lavora agli Uffici per la salvaguardia dei Beni
Magici, quasi quanto un Auror. Quando avrò abbastanza soldi da parte forse
tornerò al mio amato ozio o alla vita che avevo scelto per me prima... beh prima
che qualcuno interferisse con i miei piani. Dopo la morte di Voldemort molti dei
miei amici, intendo quelli scampati ad Azkaban, si sono rassegnati, lasciandosi
andare. Una vita di stenti senza più mezzi per sopravvivere non era quella che
volevo, che avevo progettavo. È stata la rabbia ad aiutarmi: la voglia di
dimostrare al Ministero che anche se mi aveva privato di tutto non mi aveva
tolto la forza, le mie capacità. Non sono un uomo finito come si aspettavano,
forse sono molto più di quanto ero prima. Ed è stata la loro ingordigia e la mia rabbia a rendere tutto ciò
possibile. > terminò il suo discorso appoggiandosi allo schienale della
poltrona.
< La collera è
uno di quei stramaledettissimi lussi che non ci si può permettere di solito, ma
a quanto pare tu sei l’eccezione che conferma la regola... > commentò la giovane Sinner sospirando
< Anche se ciò mi risulta difficile da credere: Jean Claude tiene molto alle
apparenze ed al comportamento inappuntabile dei suoi dipendenti... conoscendolo
mi sembra molto strano che, se ciò che dici è vero, non ti abbia già
licenziato...> lo provocò. Sapeva benissimo a che tipo di rabbia alludeva, ma
voleva farlo sbilanciare, per passare al peccato
successivo.
La fissò
intensamente facendo riapparire il suo solito ghigno.
< Parlavo di una
rabbia interiore, non qualcosa che si manifesta davanti alla gente. Nel caso non
te ne fossi accorta, sono piuttosto bravo a nascondere le mie vere emozioni e
poi Jean Claude non potrebbe in ogni caso. Sono troppo bravo. Il migliore. >
concluse allargando ancora di più il suo ghigno.
< Direi di
aggiungere anche l’ umiltà alle tue innumerevoli doti. > ribatté Chanel,
sarcastica.
< L'umiltà è la
virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di
pensar bene di se stessi.>
< Quindi mi
vorresti far credere che non sei modesto semplicemente perché ... è difficile?
> Mi sentii roteare in alto gli
occhi proprio come avrei fatto nel mio corpo e mi preoccupai. Non volevo
prendere il sopravvento su Chanel. Mi accorsi poi, che era stata lei a compiere
il gesto, la conversazione mi aveva solo interessato al punto tale da espandermi
totalmente in lei, percependo non solo la situazione attraverso i suoi occhi, ma
anche attraverso i suoi movimenti.
Davanti a me Draco
Malfoy rise scuotendo la testa. < No, hai ragione non sarebbe nel mio stile.
La verità è che essere modesti, secondo me, non significa altro che imparare ad
oscurare sé stessi. E mi chiedo: perché farlo se in questo ci riescono fin
troppo bene gli altri? > le domandò incupendosi
leggermente.
< Perché senza
la modestia tutte le virtù non sono altro che vizi. > sussurrò Chanel senza
farsi sentire da Draco, che nel frattempo stava continuando a
parlare.
Mi appuntai
mentalmente il secondo peccato da scartare:
Superbia.
< e poi... la
mia rabbia non è che un altro delle tante prove che dimostrano la mia bravura.
> aggiunse liberandosi dall’aria seriosa che lo aveva oscurato poco
prima.
< Ah si? Non
vedo la connessione, ma se vuoi illuminarmi tu... >
< La parola
greca "orgia" significa "collera". Non sorridere ironica: non sono stati solo
gli abitanti del Peloponneso a credere che ci sia una sotterranea parentela tra
ira e sessualità: sono legate molto più di quanto credi, sai?
>
< Quindi,
considerando ciò che si racconta di te sulle tue capacità nell'ambito della seconda, devo
ricordarmi di stare attenta... >
Ridendo Draco
scosse la testa < No. Anche se celo le mie emozioni riesco a sfogare la mia
rabbia, senza accumularla eccessivamente. Bisogna maneggiare con molta più
cautela la furia degli uomini pazienti, perché non appena nutrita la rabbia
muore. È il digiuno che l'ingrassa. >
Ira
Si stava
rilassando, abbassando le sue difese ed il merito non era solo dell’alcool
ingerito che, anche lui, era in grado di smaltire rapidamente, ma della presenza
di Chanel. Mi appuntai di promuoverla non appena fossi tornata me
stessa.
< Mi avete
chiamato? > chiese Shia
Aveva salito
velocemente le scale aspettandosi, probabilmente, di trovare me al posto di
Chanel. Anche il giovane barman era a conoscenza di quanto odiassi aspettare:
l’aveva scoperto a sue spese, molto dolorosamente e molto lentamente. Da allora
era sempre stato inappuntabile.
Si rilassò quasi
impercettibilmente quando Chanel gli sorrise.
< Sai anche Shia
faceva l’accompagnatore prima di lavorare qui. > disse Chanel dopo aver
ordinato, guardando il giovane scendere lentamente le scale. < Jean Claude se
ne ricorderà di sicuro. >
< Ah sì? > le
rispose il biondo senza sembrare particolarmente
interessato.
< Già. Era lui il migliore, prima che lasciasse il
Taste Of Your Touch… >
< Non capisco
ancora perché lo stai facendo ma no, non ci riuscirai. Mi dispiace ma non è
nella mia natura essere invidioso. > le spiegò sorseggiando quel poco di
Rossini che gli era rimasto.
< Mi stai
dicendo che tu non hai mai invidiato nessuno? >
< L'invidia è un
sentimento che divora chi lo nutre: che senso ha essere il nemico di se
stessi?>
< Il fatto è che
ci si vanta spesso delle passioni, anche delle più criminose, ma l'invidia è una passione timida e vergognosa che
di solito non si osa mai confessare. Cosa mi dovrebbe far credere che tu non sia
uno dei tanti che la nega? >
< L'invidioso
loda senza saperlo. Non sono particolarmente interessato ad accrescere
l’autostima di qualcuno, al di fuori di quella del sottoscritto. >
controbatté subito.
< L'invidioso è
anche un impotente incapace di rassegnarsi. > citò subito
Chanel
< Cos’è : una
gara di citazioni? Non capisco ancora dove tu voglia arrivare.
>
< Lo sai,
invece, me l’hai detto tu stesso poco fa. Con la disfatta di Voldemort hai perso
tutto, anche se ti eri schierato dalla parte giusta. Non avevi nulla se non ciò
che indossavi e il tuo corpo. Anche la legge ti era contro. Eri impotente ma
volevi di più e non ti sei lasciato andare. Hai cercato un’alternativa.
>
< Mi pare di
aver raggiunto, se non del tutto, almeno parte del mio scopo. Non sono un
perdente. > grugnì. Chanel doveva averlo colpito
nell’orgoglio.
< Non ho mai
detto che un invidioso lo sia. > affermò con naturalezza, senza distogliere
lo sguardo dal suo.
Il giovane dopo un
po’ si fece pensieroso e il suo sguardo si perse nel vuoto tingendo il suo viso
di un'espressione lievemente addolorata, ma poi
riacquistò totalmente il controllo di sé.
Era troppo
orgoglioso, non avrebbe mai ammesso la sua invidia. Consigliai quindi a Chanel
di non percorrere oltre la strada di quel peccato: lo sguardo di Malfoy parlava
per lui.
Scartai anche
questo peccato che l’aveva corroso ma non contaminato.
Invidia
Un po’ di quella
energia vitale presente nel mio corpo mi richiamò a sé: c’erano questioni da
sbrigare che richiedevano intelligenza. Contrariamente alle credenze popolari,
un Disash, ovvero un corpo privo di energia vitale, non è morto, semplicemente
non è in grado di controllarsi con raziocinio. Avverte gli stimoli esterni e si
lascia guidare dall’istinto senza considerare le conseguenze delle sue azioni.
Un corpo vuoto non
pensa, agisce.
I più maligni
direbbero che anche gli esseri umani in quanto ad intelligenza non siano un
granché, ma la differenza è che mentre una normale persona possiede la volontà
per combattere le passioni puramente fisiche, un Disash non può fare a meno di
essere ciò che è: materia libera da vincoli.
Il mio corpo,
fortunatamente, anche quando non ero presente in lui non si trasformava mai
pienamente in un Disash poiché ero talmente potente che la mia aurea permeava
per molto tempo qualunque posto abbandonassi.
Dopo dieci minuti
abbondanti potei tornare. Al mio ritorno ebbi il piacere di constatare che
Chanel aveva fatto progressi passando al quinto dei peccati, il mio
preferito.
< Il piacere è
come certe droghe medicinali: per ottenere sempre lo stesso risultato bisogna
raddoppiare la dose.> le disse Draco, addentando l’ennesimo cioccolatino che
Shia doveva aver portato nel frattempo: la scatola era praticamente
vuota.
< È così che
saresti diventato un lussurioso? >
< No, l’ho
sempre saputo > aggiunse poi sorridendo < Credo sia un vizio di famiglia.
> le rispose lasciando scorrere il suo sguardo sul corpo della giovane donna,
soffermandosi sulla scollatura e sulla sua
bocca.
Lussuria
Chanel
non si lasciò intimidire da quell’occhiata così penetrante ed eccitante, anzi
sembrò quasi non farci caso: una perfetta Sinner non si lascia destabilizzare da
nulla.
<
Beh… complimenti: hai fatto mille giri di parole ma non hai risposto alla mia
domanda…> affermò la mia dipendente.
<
Hai ragione, non sono ancora arrivato al dunque. La risposta però è strettamente
collegata a quanto detto prima:l’avarizia è la
forma più sensuale di castità, io sono contro ogni tipo di illibatezza. Sono
sempre stato abituato a vivere nel lusso ed anche adesso che ho capito cosa
significa essere veramente poveri, non voglio che sia la paura di tornare a
quella condizione a guidarmi.> le rispose senza smettere però, di fissarla
con desiderio.
Avarizia
Urlai
nella mente di Chanel così forte che la testa le girò e fu costretta ad
appoggiarsi stancamente ai braccioli della poltrona. Draco, per fortuna, non
sembrava essersi accorto di niente, intento a sgranocchiare un cioccolatino dopo
l’altro.
Avevo
sprecato il mio preziosissimo tempo con quell’ essere umano, esaminando tutti i
peccati: alcuni si erano impossessati di lui, ma non lo avevano contaminato;
altri non facevano parte della sua natura. Nessuno di questi però gli aveva
trasmesso Il Potere.
Ad
onor del vero mancava un peccato all’appello, ma io e Chanel sapevamo già che
non era quello la risposta ai nostri problemi perché …
<
Perché non riesco a smettere di mangiarli? > chiese Malfoy addentando l’unico
cioccolatino rimasto.
Chanel
non riuscì a trattenere un sorriso. La colpa era nostra: avevo consigliato a
Shia di stregare i cioccolati in modo tale che, chiunque fosse un goloso non
potesse fare a meno di assaporarli.
<
L'ingordigia è un rifiuto emotivo: vorrà dire che qualcosa ti sta
divorando...> gli rispose
Gola
<
In effetti è vero… c’è qualcosa a cui sto pensando intensamente da un po’ di
tempo… > le disse sporgendosi in avanti, guardandola negli occhi
intensamente
<
Lo so… faccio questo effetto a molti.>
<
Non ti starai sopravvalutando? >
<
No, credo di valere almeno due scatole di cioccolatini… tu non credi? > lo
provocò
Mi
allontani velocemente dalla testa di Chanel, così rapidamente che fui scioccata
di trovarmi dentro al mio corpo, seduta sulla mia scrivania.
Era
lui ma allo stesso tempo non lo era.
Sapevo
che aveva potere Sin nelle sue vene, ma nessun peccato gli aveva trasmesso la
vera magia. Accettare che mi fossi sbagliata e che avessi trascorso gli ultimi
due anni inutilmente mi distruggeva e, soprattutto, avrebbe fatto crollare la
mia fama e influenza.
Sentivo
la rabbia salire fino a togliermi il fiato e, proporzionalmente alla quantità di
Ira che assorbivo, tutto ciò che mi circondava cominciava a roteare con forza
sempre maggiore attorno a me fino a quando non gridai e scagliai ogni oggetto
con impeto verso il muro.
Respirai
profondamente: dovevo calmarmi, non potevo permettere al mio stesso potere di
sopraffarmi. Riacquistai immediatamente il mio contegno e fu allora che mi
illuminai.
<
e se fosse che … > sussurrai, avendo quasi paura dei miei pensieri, di darmi
false speranze, ma pian piano il mio sospetto divenne certezza.
Malfoy era il Custode di ciò che inconsciamente proteggeva:
l’ottavo potere
.
Spazio Autrice
Ecco la tanto attesa ( ma da chi? direte voi.XDXD) spiegazione di alcuni nomi.
Puck(le origini): per i celtici era un demone, un misto tra un Goblin e una fata. Successivamente il suo nome fu associata a quello di satana.
Puck(nella storia): Ha capelli brizzolati con la riga in mezzo che gli ricadono all’altezza dell’occhio destro sfigurato in una battaglia. Sovementamente però si presenta come un giovane sui venti anni dai capelli neri e gli occhiali tondi: ovvero utilizza l'aspetto che aveva quando era un ventenne.
Maeve( nella storia): ha lunghi capelli neri e lisci che riesce a controllare con il pensiero: può far cambiare il loro colore, renderli ricci e, soprattutto, può farli muovere e agire come se fossero mille mani. é molto alta e magra.
Per i loro personaggi mi sono ispirata dal punto di vista estetico ai personaggi di xxxHolic:
http://media.animewallpapers.com/wallpapers/xxxholic/xxxholic_3_640.jpg?m=1202845542 ( Maeve e Puck )
http://animate-usa.com/HTML/PB/IMAGES/XXXHOLIC_0406C.jpg (Maeve e Puck )
Ecco le risposte alle votre recensioni:
ra89: tesoro grazie per la recensione sono contanta che ti sia piaciuto e .. si era il capitolo meno pieno di erroriXD da quando mi hai scritto ci siamo sentite varie volte ma non avevo letto con attenzione la tua recensione( mi ero fermata sul " ... non ti smentisci mai" e mi erano venuti gli occhi a cuore XD) e quindi mi piacere per il tuo problema famigliare e mi dispiace se ti ho dato l'impressione di non esserti stata vicina in qualche modo ma proprio non lo sapevo. Sorry. un bacio e un abbraccio grandissimo
WhatEverHappend: non posso dirti molto ma non sono così cattiva da non svelarti nulla! Allora:
1- Draco è il custode dell'ottavo potere ovvero dell'ottavo peccato, un peccato che non è mai stato contemplato tra i 7 peccati capitali ma che è ilpiù potente di tutti perchè ...
2- la maggior parte dei sinner sono cattivi, o perlomeno lo sono i più potenti perchè aspirano all'essenza stessa dalla malvagità, all'unione di tutti i vizi. Ovviamente loro sono controbilanciati dai .....
Spero di averti incuriosito ancora di più e che tu non mi stia cruciando perchè averti creato molti più interrogativi
Piperina: <3 uuuuhh non ti immagini la gioia provata nel leggere una tua recensione. Innanzitutto è ... bellissima e lunghissima ( come piace a me) e ne sono ancora più lusingata perchè proviene da una così brava scrittrice che, oltre a scrivere mille volte meglio di bene è anche più puntuale negli aggiornamenti ( se aggiornassi le tue ficcy con la la stessa lentezza con cui io aggiorno la mia penso che andrei in astinenza xD). Sono contenta che ti piaccia il nome Chanel, anche io lo adoro e non vedevo l'ora di poterlo utilizzare per una storia ma dovevo aspettare di trovare il personaggio giusto e quando ho pensato ai poteri di Hermione e al significato del nome Chanel ho capito che era perfetto per lei.
Sisi tutti gli altri personaggi sono originali e sono tutti dei Sinners, ovvero il loro potere è strettamente lagato ai uno o più peccati. Draco, come si è visto, non ha apparentemente nessun peccato tradizionale, ma ne possiede uno molto particolare per lui, ma allo stesso tempo così comune...
Eh si lo sò il problema dei punti di vista è stato difficile da risolvere anche per me, ma adesso ho cambiato font o stile ad ogni cambio di personaggio( nei precedenti capitoli) e il fatto che per te sia stato un difficile capire chi era chi credo sia successo a tutti( anche a me che scrivevo XD... ma potrebbe anche dipendere che la tarda nottata non è il momento più propizio per scrivere/leggere le ficcy xD) Infondo hai capito tutto, tranne un piccolo errore l'uomo in macchina non è Harry ( che inizialmente si trova nel salotto con Ron e Ginny e successivamente al The Sin) ma Puck un personaggio che avrà un ruolo molto importante nei prossimi capitoli.
Grazie per il consiglio sulle virgolette lo terrò presente!!
Insomma grazie tantissimo per tutto darling,
un abbraccio forte,
Serena
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- Ci si vanta
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timida e vergognosa che non si osa mai confessare : La Rochefoucauld
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