< Voi? > per un lungo istante, lo stupore si dipinse su quel volto incantevole.

Era stato più forte di lei. Ino non era riuscita a nascondere la propria sorpresa. Come poteva quell’uomo essere il Duca di Twyford? A parte il fatto che era troppo giovane per essere stato un amico di suo padre, il gentiluomo che le stava di fronte aveva l’aria di essere un libertino. E di prim’ordine, anche!!!!

Con un crescente senso di disagio, Shikamaru fece cenno alla visitatrice di accomodarsi di fronte alla grande scrivania in mogano, mentre lui prendeva posto all’altro lato. Così facendo cercò di sgomberare la mente dai pensieri inopportuni che l’avevano assalito alla vista di quella creatura misteriosa.

Cercando di rimettere ordine rapidamente nei propri pensieri, dopo quella sconcertante rivelazione, Ino si alzò per sedersi sulla sedia che le era stata indicata.

Esteriormente calmo, Shikamaru osservò la grazia istintiva dei suoi movimenti e l’ondeggiare seducente dei fianchi mentre sedeva. Doveva trovare una sostituta a Temari, pensò fra sé, valutando la bellezza che gli stava di fronte.

< chi siete, dunque? > chiese con voce dura dettata dal mal di testa.

< il mio nome è Ino Yamanaka > gli rispose imperturbabile, < e se voi siete davvero il Duca di Twyford, temo che siate il mio tutore > ci fu un attimo di silenzio.

Shikamaru chiuse gli occhi. < oh, mio Dio! > sospirò.

Gli ci era voluto un attimo per capire: la donna che voleva sedurre era la sua Pupilla!!!!

Aprì gli occhi, e dopo una breve esitazione e un occhiata a quegli occhi azzurri come il cielo, disse: < spiegatemi con parole semplici, la vostra situazione >.

Ino sorrise, e all’angolo della bocca fece la sua comparsa una deliziosa fossetta. Aveva notato uno spasmo di dolore negli occhi color cioccolato del Duca. < se avete mal di testa, perché non provate a usare una borsa del ghiaccio? Vi assicuro che non vi farò caso >.

Shikamaru la guardò con odio. Ma come osava essere così indelicata a parlarne? Eppure aveva perfettamente ragione, una borsa di ghiaccio era proprio quel che ci voleva. Allungò la mano e suonò il campanello. Kakashi accorse in risposta alla sua chiamata e ricevette l’ordine senza sbattere ciglio. < adesso, Vostra Grazia? >

< adesso, certo! A cosa mi servirebbe più tardi? >

< come desidera, Vostra Grazia >. Il tono sepolcrale del maggiordomo era l’unica traccia della sua disapprovazione.

Quando la porta si richiuse alle spalle di Kakashi, Shikamaru si appoggiò allo schienale della poltrona, si portò le mani alle tempie e guardò Ino con sguardo penetrante. < potete iniziare >.

Lei sorrise di nuovo, del tutto a suo agio. < mio padre era sir Inoichi Yamanaka. Era molto amico del vecchio Duca di Twyford >.

Shikamaru annuì. < mio zio. Ho ereditato il titolo da lui. Morì inaspettatamente in un incidente, tre mesi fa, insieme a suo figlio. Non avevo mai pensato di essere il suo erede, per cui non so nulla di qualunque accordo abbia preso vostro padre con lui >.

Ino attese, mentre Kakashi portava la borsa del ghiaccio su un vassoio, e poi si ritirava silenziosamente. < capisco. Quando mio padre morì, 18 mesi fa, le mie sorelle e io fummo informate dal notaio che ci aveva lasciate sotto la vostra tutela >.

< 18 mesi fa? E cosa avete fatto in tutto questo tempo? >

< per un po’ siamo state ospitate da una zia, ma poi il Duca ha voluto che ci stabilissimo subito a casa sua, ma eravamo ancora in lutto. Così lo persuasi a lasciarci andare per qualche tempo presso la famiglia della nostra matrigna, a New York, comunicandogli la data del nostro ritorno in Inghilterra. Il Duca accettò, proponendo il nostro incontro alla data odierna. E così eccomi qui >.

Ora era tutto chiaro, Ino Yamanaka faceva parte di quella scomoda eredità.

< avete mensionato le vostre sorelle. Quante sono? >

< siamo sorellastre, in realtà. 4 in tutto >

Shikamaru si fece improvvisamete più sospettoso < di che età? >. Questa volta fu Ino a esitare prima di rispondere < 20, 19 e 18 >.

L’effetto su Shikamaru fu quello di una scossa elettrica. < santo cielo!! Non sono venute con voi, vero? >. Ino fu stupita dalla domanda < no!! Le ho lasciate in hotel!!! >

< grazie al cielo! > sospirò il Duca. < se qualcuno le avesse viste entrare in questa casa, ben presto circolerebbe la voce che sto mettendo su un harem!!! >.

A quelle parole, lei sgranò leggermente gli occhi. Non c’era possibilità di fraintendere. E a giudicare dal luccichio malizioso che lesse negli occhi di lui, poteva ritenersi fortunata a essere sotto la sua tutela…..o almeno così pensava.

Senza che potesse sospettarlo Shikamaru stava pensando esattamente la stessa cosa.

Era determinato a sgomberare la strada da qualsiasi ostacolo che potesse mettersi tra lui e Ino Yamanaka, e per questo bisognava risolvere questa faccenda della tutela.

< devo consultare il mio legale, dove siete aloggiate? > chiese Shikamaru.

< all’hotel Konoha >. Shikamaru sorrise. < bene, almeno vi troverete bene >.

Il Duca suonò il campanello e Kakashi accorse. < ditemi, Vostra Grazia >.

< fa preparare la carrozza, miss Yamanaka sta andando via >.

< oh no! Non voglio dare tanto disturbo > protestò la Yamanaka.

< mia cara, non posso certo permettere che la mia pupilla vada in giro con una carrozza da noleggio!! >.

Senza che se ne rendesse conto Ino si ritrovò nella carrozza.

Appoggiandosi sullo schienale imbottito, si ritrovò a pensare che questa faccenda non era poi così negativa.

Fine del 3 cappy!!!!!! Cosa ve ne pare???

Vorrei ringraziare di nuovo le 5 persone che hanno messo qst fic nei preferiti e tutti coloro che leggono e basta, GRAZIE!!!!

Ora passiamo alle recensioni:

x Anrearomanista: grazie per i complimenti, spero k qst cappy ti piaccia!!!! Grazie di nuovo, kiss!!!