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Autore: AcrossTheUniverse    18/12/2008    7 recensioni
Hermione è al suo settimo anno ad Hogwarts e per sbaglio finisce indietro nel tempo; cosa succede quando incontra i Malandrini e comincia a provare dei forti sentimenti per uno di loro? ce la farà il loro amore a resistere al tempo?
Sirius/Hermione....attenzione: Voldemort è stato sconfitto nel quinto libro e Sirius e Remus insegnano ad Hogwarts!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, I Malandrini, Il trio protagonista, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Sirius & Hermione'
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Hermione stava perlustrando il c

Sirius si era svegliato decisamente di buon umore quella mattina; dopo avere parlato con Remus tutto gli sembrava cento volte più bello e più facile, anche se nessuno gli garantiva che l'amico avesse ragione. Si avviò verso la Sala Grande e poco prima di arrivarci si imbatté in Hermione e Ron, che avevano la sua stessa destinazione. Hermione vedendolo lo salutò sorridente. "Ciao, Sirius! Come mai così di buon umore, stamani?" Sirius cercò di inventare rapidamente una scusa. "Beh, è una giornata così bella, come posso essere di cattivo umore?" Ron sorrise, annuendo. "Davvero, era tanto che non si vedeva una mattinata così bella e limpida!" Hermione prese Ron per un braccio, ridendo. "Andiamo, poeta, siamo già in ritardo per la colazione!" Ron salutò Sirius con la mano e seguì la ragazza nella Sala Grande; tuttavia a Sirius erano decisamente passate la fame e la felicità. Hermione e Ron avevano sempre passato il loro tempo a litigare: certo, si volevano bene e finivano sempre col chiarirsi, ma perchè quella mattina erano così affiatati e complici? Sirius sentì lo stomaco che si chiudeva; il solo pensiero di mangiare qualcosa gli dava la nausea, così decise di tornarsene nel suo ufficio, il buon umore che sembrava essere appartenuto a settimane prima.

Hermione stava perlustrando il castello, per la ronda notturna che le toccava in quanto Caposcuola. Quella sera di metà marzo si sentiva particolarmente depressa; con Sirius non c'erano stati progressi, perchè entrambi sembravano avere paura dei propri sentimenti, e sentiva lo stress causato dall'avvicinarsi degli esami. Dopo un'ora passata a vagare senza una meta precisa, si trovò al settimo piano, davanti all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai troll"; proprio mentre ci passava davanti pensò che avrebbe voluto con tutte le sue forze vedere Sirius, anche solo per parlare con lui. Una porta si aprì nella parete, e Hermione sobbalzò; si era completamente dimenticata che lì si trovava la Stanza delle Necessità. Un po' timorosa, entrò nella stanza. All'interno di essa vi erano pochi mobili; l'unica luce presente era quella lunare che filtrava dalle vetrate. Al centro della stanza, tuttavia, c'era uno specchio altissimo, che riportava le seguenti lettere incise sulla cornice: "Erouc li amotlov li ottelfirnon" . Hermione capì, emozionata, di essere davanti allo Specchio delle Brame; si avvicinò, timorosa di vedere qual era il desiderio più profondo e disperato del suo cuore. E come Harry, sette anni prima, aveva visto con commozione i suoi genitori che lo salutavano, Hermione guardò l'immagine che le rimandava lo specchio con le lacrime agli occhi. Nel riflesso vedeva se stessa insieme a Sirius, abbracciati; sfiorò il riflesso del ragazzo con una mano, delicatamente, come se avesse paura di quel contatto puramente immaginario. "Cosa fai qui, Hermione?" La ragazza sussultò, voltandosi, e vide Sirius, in carne ed ossa, che la osservava dalla soglia della stanza. Sirius sembrava stupito di trovarla lì, e soprattutto di vederla piangere. "Perchè piangi, Mione?" Hermione si asciugò le lacrime col dorso della mano. "Per una cosa stupida, non ti preoccupare...non ne vale la pena di parlarne." Sirius la guardò aggrottando le sopracciglia. "Direi che se ti fa stare male vale eccome la pena! Lo sai che ci tengo a te, vero?" Hermione sorrise brevemente, ancora triste. "Sirius, lo so, ma non credo che parlarne servirà a nulla." Sirius fece caso per la prima volta allo Specchio, e si avvicinò ad esso. Nel riflesso vide la stessa scena che Hermione aveva rimirato fino a quando non era stata interrotta da lui. "E' a causa di questo specchio che piangi, vero? Cos'hai visto di così sconvolgente, Mione?" La ragazza continuò a tenere lo sguardo basso, ma quando Sirius si avvicinò a lei e le alzò il mento per poterla guardare negli occhi non riuscì a distogliere lo sguardo da quello bellissimo e affascinante del ragazzo che aveva davanti. "Cosa c'è? Non mi hai mai detto perchè la vigilia di Natale hai bevuto un po' troppo..di solito queste cose le faccio io, non te." Hermione aveva il volto bagnato dalle lacrime, ma riuscì comunque a sorridere al pensiero di come, in effetti, fosse assurdo il fatto che si fosse ubriacata lei e fosse stato lui a rimanere sobrio. "Sirius, ci sono situazioni in cui credi di non poter fare nulla...pensi solo di poter stare lì a crogiolarti nella tua tristezza, senza che nessuno ti possa capire, semplicemente vorresti solo che tutto andasse al suo posto..ma al tempo stesso hai paura di quello che potrebbe succedere, e non osi tentare di cambiare la situazione attuale, per non rovinare i rapporti con persone a cui tieni molto, e che solo ora ti sei accorto di amare davvero." Sirius la guardò molto seriamente. "Mione, credo di avere capito il concetto, ma non ho ancora capito per chi sei così afflitta." Hermione trasse un lungo sospiro. "E' buffo che sia proprio tu a chiedermelo, quando sei tu quella persona." Sirius restò bloccato per un secondo, tentando di capire bene. Poi si aprì in un vero sorriso, e la attirò ancora più vicino a sé. Hermione ricambiò il sorriso sincero, e lo baciò; entrambi si sentirono improvvisamente riscaldati e felici, assaporando l'uno il gusto dell'altra. Sirius stava toccando il cielo con un dito, riscoprendo il profumo e il sapore di Hermione dopo venti anni; la ragazza invece non aveva ricordi dei loro precedenti baci, ma sicuramente poteva dire di essere decisamente contenta. Quando si staccarono per respirare, Hermione appoggiò la testa sul petto di Sirius, che le accarezzò dolcemente i capelli; restarono in quel modo, semplicemente scambiandosi gesti di tenerezza, per tutta la notte.

Quando la mattina dopo Hermione, con delle occhiaie paurose e un viso degno di uno zombie, fece il suo ingresso nella Sala Grande, Ginny si precipitò a tempestarla di domande. Per nascondere la sua faccia stanca, Hermione tirò fuori la bacchetta ed eseguì un rapido ma abbastanza complesso incantesimo per rimuovere le occhiaie. Ginny analizzò il lavoro eseguito dall'amica. "Molto meglio, Mione! Ma adesso mi vuoi dire dove sei stata?" Hermione si guardò intorno per controllare che non ci fosse nessuno, ma decise che la prudenza da adottare doveva essere tantissima; una relazione clandestina con un professore era una cosa abbastanza scandalosa e non voleva rovinare tutto facendolo sapere subito a qualcuno. Così trascinò Ginny nel loro dormitorio e le raccontò tutto quello che era successo la sera prima. Alla fine del racconto Ginny abbracciò l'amica saltellando e iniziò a parlare a raffica. "Lo sapevo che ce l'avresti fatta, te l'avevo detto che gli piacevi! Visto che avevo ragione? Oh che bello, sono così contenta per te! E ora che avete intenzione di fare?" Hermione si buttò sul letto, le braccia allargate, un sorriso beato sul volto; poi rispose. "Boh, non ne abbiamo parlato, credo che continueremo a fare finta di nulla davanti a tutti, forse ci vedremo di nascosto...ma non hai idea di come mi senta meglio!" Ginny, che aveva provato gli stessi sentimenti di Hermione verso Harry, l'idea ce l'aveva eccome, e sorrise felice per i due amici che avevano scoperto di amarsi.

Hermione e Sirius continuavano a scambiarsi di nascosto sguardi carichi di significato; entrambi avevano un comportamento strano però che non sfuggì ai loro amici più intimi. Una sera che Hermione era nell'ufficio di Sirius, le venne in mente che anche Harry stava cominciando a chiederle da qualche giorno se andasse tutto bene, perchè la vedeva strana. "Sirius, non credi che almeno a Harry e Ron dovremmo dirlo? Ginny lo sa già e sono sicura che saprebbero mantenere il segreto, se poi lo venissero a scoprire troppo tardi Harry potrebbe prenderla molto peggio!" Sirius la guardò negli occhi, impegnato a rimirarla. "Mione, come glielo dico a Harry? Hai qualche idea? E se poi lo andassero a dire a qualcun altro?" Hermione sbuffò. "Sirius, sanno mantenere un segreto! Piuttosto, dovresti essere tu a farlo, o perlomeno dovremmo farlo insieme. Sicuramente glielo dobbiamo dire, perchè io sono la sua migliore amica e tu per lui sei una via di mezzo tra un padre e un fratello maggiore, siamo importanti per lui, dobbiamo spiegarci! E poi non è neanche detto che la prenda male...in fondo se tiene a noi dovrebbe essere contento della nostra felicità!" Sirius sorrise, scostandole i riccioli ribelli dal volto preoccupato. Hermione voltò la testa, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio; Sirius gliela rimise dove era prima, sorridendo. "Sei bella anche così." Hermione si appoggiò contro di lui, arrossendo; ancora non era abituata a certi atteggiamenti con Sirius. "Che fai adesso, diventi rossa?" Hermione lo zittì con un bacio, restando con Sirius per gran parte della notte.

"Sai Mione, è un po' che ti osservo e mi sembri cambiata in questi giorni...sicura che vada tutto bene?" Erano a lezione di Pozioni il giorno dopo e Harry aveva notato che la sua migliore amica era stanca e strana, poco attenta. Hermione, indaffarata a misurare la quantità giusta di ingredienti da mettere nella pozione, alzò a malapena il viso. "Eh? Ma no, cosa dici, va tutto benissimo...sono solo concentrata, devo ancora finire di preparare la pozione!" Harry in compenso lasciò perdere la sua, per continuare a indagare sull'amica. "Ma non è solo stamani, Hermione, sono giorni ormai! Non mi dirai che ogni giorno devi preparare una pozione o devi studiare con assoluta concentrazione! E poi mi sembri sempre stanca, cosa fai di notte?" Hermione cominciò a sentire la faccia che avvampava dall'ansia. "Harry, cosa vuoi che faccia, studio! Forse ti sei scordato che a giugno abbiamo i MAGO?" Harry scrollò le spalle. "Sarà, ma credo che ci sia qualcos'altro sotto, perchè hai quasi smesso di parlarci della scuola e non credo quindi che sia questo il motivo della tua stranezza, sennò ci tormenteresti." Hermione cercò di concludere la conversazione. "Senti Harry va tutto bene, sono come sempre, non c'è bisogno di farla lunga! E ora scusa, ma devo muovermi a finire la pozione se voglio ottenere quei 20 punti che Lumacorno ci ha promesso." Harry scrollò le spalle e la lasciò stare, rinunciando a capirla.

Ciao a tutti, ci ho messo un bel po' per aggiornarla purtroppo ma la scuola mi sta distruggendo, non vedo l'ora che arrivino le vacanze! Sto scrivendo un'altra fanfiction su Sirius e Hermione, che posterò il prima possibile, e ho in mente una serie di song-fic sempre con questa magnifica coppia *.* insomma, ancora ho un bel po' da scrivere, per fortuna ho abbastanza idee ^.^  Vorrei anche scrivere qualche fanfiction sulla fiction della rai "Raccontami"....fatemi sapere se avete visto questa serie bellissima, e se sapete in quale categoria le potrei postare....non vedo l'ora di scrivere qualcosa, soprattutto mi affascinano Guido e Titti!

Come sempre ringrazio chi commenta, legge e mette la storia tra i preferiti, perchè dato che ci metto tutto l'impegno possibile a scrivere mi fa piacere anche vedere che la storia è stata apprezzata! Un bacio, Irene.

 

 

   
 
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