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Autore: TryingToBeDifferent    28/03/2015    1 recensioni
Una ragazza timida, insicura che deve affrontare i problemi in famiglia e la nuova scuola.
Un ragazzo arrogante e scontroso con un passato difficile e tormentato.
Sono l'uno l'opposto dell'altro.
Si odiano, si evitano, si cercano, si allontanano.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti mi indicano e ridono. Sono confusa, cosa ho fatto? Mi guardo i vestiti cercando di capire perché tutti mi indicano e ridono. Sento gli occhi, bagnati di lacrime dovute al riso, di tutti gli studenti. I loro volti si sfumano, quasi scomparendo, strizzo gli occhi cercando di vedere meglio. Tutto intorno a me inizia a girare velocemente, la mia testa inizia a pulsare e, istintivamente, appoggio la mano destra sulla fronte sudata. Diventa tutto bianco. Apro gli occhi di colpo e al posto degli studenti vedo solo l'oscurità più totale della mia stanza. Noto che ho buttato a terra le lenzuola ed il copriletto. Le mie dita stanno stringendo forte il copri materasso così le rilasso. Appoggio la mano sulla sveglia e schiaccio un pulsante, per illuminare lo schermo della sveglia; guardo l'ora: 2.00 am. È presto. Tecnicamente dovevo svegliarmi per le sette e qualcosa per andare a scuola. Oggi sarebbe il primo giorno. Sbuffo e chiudo gli occhi cercando di addormentarmi. Nessun incubo dopo. Mi sveglio al suono 'soave' della mia sveglia. Mi stropiccio gli occhi e di una squassata ai capelli in disordine. Mi metto a sedere e cerco di convincermi ad alzarmi dal letto ma finisco per sdraiarmi di nuovo. Fisso il buio. Deciso di alzarmi e tiro su le persiano facendo entrare la debole luce del mattino. Trascino i piedi fino alla cucina, dove trovo una tavola apparecchiata con il caffè fumante e della frutta. Mi siedo e, pensierosa, metto lo zucchero nel caffè e mescolo con il cucchiaino. Inizio a sentire quella, solita, strana sensazione chiamata ansia. Inizio a farmi mille domande alla quale non so rispondere e aumenta la curiosità di scoprire com'è la scuola nuove e come sono gli studenti. 'Saranno come gli altri?' sussurro. Fermando un momento i miei tormenti, mi accorgo di un post-it sul tavolo vicino alla tazza di caffè. 'Io e papà siamo a lavoro, non aspettarci per pranzo. Mamma' recita il biglietto. 'Cosa cambia? Siete sempre fuori' borbotto improvvisamente triste e arrabbiata.
   
 
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