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Autore: willow11    29/03/2015    6 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.14
Hermione era li, era tornata.
Era sana e salva.

Senza aspettare un minuto di più, si fiondarono l’una nelle braccia dell’altra.
Santana chiuse gli occhi e la strinse con forza.
Hermione era tornata, Hermione stava bene, respirava, era viva.
Sentì il cuore della grifondoro battere con un ritmo accelerato, evidentemente anche lei stava impazzendo.

Santana si staccò leggermente dall’abbraccio e la guardò negli occhi, giusto un istante, prima di suggellare quel momento con un bacio.
Hermione si fece trasportare approfondendo il bacio, non poteva credere che era di nuovo tra le braccia di Santana, della sua Santana.

-Stai bene?- Le chiese la latina notando che la ragazza aveva il viso pieno di graffi.
-Adesso sì…- rispose Hermione dandole un altro bacio.
Santana rispose al bacio per poi staccarsi subito dopo, aveva le lacrime agli occhi.

-Sono stata un’idiota ad oscurarti Herm…- disse Santana in preda alle lacrime –ti prego Hermione…perdonami-
-Shh… San va tutto amore…- disse la più piccola afferrandole il viso tra le mani -sono qui, mi vedi? Sto bene!- ripeté mentre lasciava piccoli baci sulle guance.

Santana fece un respiro profondo e smise di piangere –Ti vedo… sei bellissima- disse per poi stringerla ancora fra le sue braccia.

-Tu piuttosto, cosa ci facevi a villa Malfoy? Ti hanno fatto del male?-
-E tu come lo sai?- Chiese sorpresa l’ispanica staccandosi nuovamente da lei.

Hermione prese dalla sua borsa la bacchetta di Brittany e la passò a Santana.
Santana la afferrò guardandola con stupore.

-Harry- disse Ginny, facendo voltare le due ragazze che si erano totalmente estraniate.
Santana per la prima volta si rese conto che insieme ad Hermione, ovviamente, erano tornati anche Harry e Ron.

-Piton lo sa, sa che è stato avvistato Harry ad Hogsmade-


--


-Abbiamo bisogno di un piano- disse serio Lupin che non appena aveva saputo del ritorno di Harry si era catapultato al castello passando per il passaggio segreto.
Assieme a lui c’era, ovviamente, Tonks che senza più il peso della gravidanza era prontissima a combattere, la famiglia Weasley e altri auror di cui Santana si dimenticava sempre il nome.
A fare gli onori di casa, insieme a Santana c’era Quinn e il suo pancione, Puck e Sam, Rachel e ovviamente Finn, Dave e Krum. Tutti erano confusi su quale dovesse essere la prima mossa da fare.

-Ma non abbiamo tempo- disse Ron, poi si girò a guardare sua sorella –hai detto che Piton ha convocato tutti in sala grande vero? Quanto tempo passerà prima che qualcuno parli-

-Solo i ragazzi che erano qui sanno che Harry è nel castello- cercò di rassicurarlo Quinn.
-Possiamo fidarci?- Chiese Tonks incerta.
-Certo! Li conosciamo uno per uno, tutti quanti, non tradirebbero mai Harry!- Rispose a tono la bionda.

Santana, con la mano saldamente intrecciata a quella di Hermione, ascoltava con attenzione tutte le proposte e i dubbi dei ragazzi. Certi li esprimevano ad alta voce, altri li pensavano e basta sperando che qualcuno parlasse al posto loro.

Poteva sentirli tutti, tranne Hermione ed Harry ovviamente.

Tuttavia, a giudicare da come il ragazzo la stava osservando, sembrava stesse cercando di comunicarle qualcosa.

Hermione si accorse del piccolo scambio di sguardi tra Harry e Santana e senza dire niente guardò la sua donna muovendo leggermente il capo.

Semplicemente le stava dicendo di agire.

L’ispanica la guardò sorpresa ma contenta, allora non servivano i superpoteri per leggere dentro qualcuno.

Così si schiarì la voce interrompendo quel dibattito ormai inutile.

-Sono la prima che metterei la mano dentro la bocca di un drago e so per certo che non mi brucerei… Noi ci fidiamo di quei ragazzi, di ognuno di loro- disse la latina attirando l’attenzione di tutti.
-Ma tutti voi state pensando la stessa identica cosa…-
Quinn strabuzzò gli occhi, Hermione invece era ammirata.

Santana si alzò da terra -Non abbiamo bisogno di un piano, dobbiamo agire adesso-
I presenti la guardarono sorpresi.

-Quando dici che sai quello che stiamo pensando, significa che…- disse incerto Sam.
-Sì bocca di trota, e non devi preoccuparti di non essere all’altezza perché da quello che ne so la tua abilità non si riduce solo al giardinaggio-

Il ragazzo diventò paonazzo e incassò il complimento suscitando la curiosità di quasi tutti i presenti, o meglio di quelli che non sapevano del dono di Santana.

-Da quando sei un occlumante, Lopez?- Chiese Tonks sorpresa.
-Non sono un occlumante… Leggo la mente per via di un dono che ho ereditato dalla famiglia Sylvester-
-Sue Sylvester? Quella Sue Sylvester?- Chiese Molly sbalordita.
Santana annuì.
-Da quanto tempo?- Chiese Lupin.
-Da un po’…- rispose Santana abbassando lo sguardo.
-Perché non ce lo hai detto prima- intervenne seccata Tonks -avremmo potuto usarlo per…-
-L’ha già fatto- la zittì Hermione con piglio arrogante.
Santana si girò verso di lei e le sorrise in segno di gratitudine.
-Perché ce lo dici adesso?- Chiese ancora Molly.

-Perché è un’arma in più, e stiamo per andare a combattere- disse Quinn guadagnandosi un “grazie” sussurrato dalla sua amica.

-Io direi che Piton ha aspettato fin troppo- disse serio Harry.


--


A pochi passi dalla sala grande, Santana, gli auror e ovviamente Ron, Hermione e Quinn,  aspettavano pazientemente di agire.
Harry si era infiltrato nella sala fingendosi uno studente per smascherare Piton, al segnale sarebbero intervenuti.

-Sono fiera di te- disse piano Hermione senza neanche guardarla.
-Con te accanto è tutto più semplice-

A quel punto la più piccola si girò a guardarla e il suo sguardo si fece improvvisamente serio.

Santana accigliò lo sguardo curiosa.

-Ci sono stati dei giorni- cominciò Hermione -che non sapevamo davvero cosa stessimo facendo, vagavamo per i boschi ed eravamo… persi… Ma non so come, sentivo che tu stavi bene… era come se non ci fossimo mai divise… e questo mi ha dato una forza enorme… che neanche io credevo di avere…-

-Io non… Io non ho fatto niente…- balbettò provata Santana.

-Non è vero… Tu mi hai portata qui… Tu mi hai salvata… molto più di quanto io abbia salvato te…-

Santana era letteralmente senza parole, il cuore le batteva a mille, e lei sapeva perché, lo sapeva benissimo.

-Io…- provò la mora.

-HermTana… Ci sarà tempo per le smancerie…- disse divertita Quinn indicando la grande porta della sala che si stava aprendo.
Poi agitò la bacchetta e si toccò il pancione un paio di volte e questo scomparve.

Santana scosse la testa e sorrise imbarazzata.

Hermione sbatte le palpebre un paio di volte vedendo quell’incantesimo –poi questa me la spieghi- disse alla propria ragazza.

L’ispanica ridacchiò –è una lunga storia-


--


-Sembra che nonostante le sue esaustive strategie difensive, lei abbia ancora un problema di sicurezza preside-
Harry si voltò verso la porta principale della sala grande che si spalancò facendo entrare tutti gli auror.
-E temo che sia parecchio esteso…- Continuò il grifondoro.

Santana con accanto Hermione da una parte e Quinn dall’altra, era concentratissima su tutti i presenti, se erano presenti dei traditori, andavano scovati subito.

-Come osa stare dove stava lui?- Incalzò ancora Harry -racconti com’è andata quella notte quando lo ha guardato negli occhi… Un uomo che si fidava di lei e lei lo ha ucciso-

Santana a quel punto spostò lo sguardo su Severus Piton, sotto quella maschera di ghiaccio c’era sicuramente qualcosa, qualcosa che ancora le sfuggiva.

L’uomo sentendosi violato su più fronti, sfoderò la bacchetta e la puntò contro Harry.

Santana non fece in tempo a soccorrere il ragazzo che la McGranitt si era già contrapposta tra lui e il preside.
Severus temporeggiò e la McGranitt cominciò ad attaccarlo lanciandogli fiamme incandescenti.

Dopo aver parato l’ultimo colpo, il preside si voltò a guardare Santana, poi si avvolse nel proprio mantello e si fiondò fuori dalla finestra infrangendone il vetro.

Quello con Santana fu solo per un attimo, un impercettibile scambio di sguardo che sembrò notare solo Hermione.

-San… Amore…- Le sussurrò infatti la più piccola.
Santana si girò sconvolta verso di lei.
-Ha provato a comunicarmi qualcosa… Ma era tutto confuso… Non ne sono sicura- bisbigliò la latina mentre la McGranitt ridava vita alla sala grande.

Qualche secondo più tardi, le luci si spensero di nuovo e un urlo si levò nella stanza.
Harry Potter cadde a terra.

Santana cominciò a toccarsi la testa con entrambi le mani, poi si voltò verso Harry e con il labiale sussurrò quel nome che non poteva essere nominato: Voldemort.

-So che molti di voi vorranno combattere, so che molti di voi penseranno persino che combattere… sia saggio… Ma è una follia! Consegnatemi Harry Potter… Fatelo e a nessuno verrà fatto del male… Consegnatemi Harry Potter e io lascerò la scuola intatta… Consegnatemi Harry Potter… e sarete… ricompensati… Avete un’ora-


Improvvisamente la voce sibilante svanì nel nulla e tutte le candele ripresero a illuminare la sala.

Santana riprese fiato, sentire il terrore di tutti i presenti l’aveva bombardato la testa, poi si girò verso Harry, decisamente più scosso di lei.

-Che cosa aspettate? Qualcuno lo prenda!- Disse una ragazza dei serpeverde indicando Harry.

Immediatamente Ginny Weasley si piazzò davanti a Harry seguita da Ron, Hermione, Santana e tutti gli Auror.

-Studenti fuori dal letto! Studenti nel corridoio!!- Urlò il signor Gazza arrivando urlando dall’entrata principale.

-Loro devono stare fuori dal letto emerito idiota!- replicò la professoressa McGranitt guadagnandosi un’approvazione generale tra cui anche quella di Quinn che sembrava particolarmente ammirata.
-Si da il caso, signor Gazza- riprese la professoressa -che il suo arrivo si alquanto opportuno e le chiederei per favore- continuò avvicinandosi alla ragazza che aveva proposto di consegnare Harry a Voldemort –di portare la signorina Parkinson e gli altri della casa di Serpeverde fuori dal corridoio-

-Ecco, ci risiamo con la discriminazione- sussurrò l’ispanica guadagnandosi un leggero spintone da parte di Hermione.

-Esattamente dov’è che dovrei portarli?- Chiese il signor Gazza.
-Le segrete andrebbero bene- rispose ferma la McGranitt.

Santana scosse la testa.

-Dai non te la prendere, è una battaglia persa, lo sai- la beffeggiò Hermione.
-Kitty, Madison, Manson- li richiamò Santana.
I tre ragazzi della casa di serpeverde si girarono fiduciosi verso di lei.
-Voi rimanete qua!-

Kitty sorrise ammiccante, per tutta risposta Hermione la guardò storta.

-Fanno parte dell’esercito di Silente…- rispose ovvia Santana.
-Davvero? Ma sono dei serpeverde!- Replicò Hermione.
-Ehy Granger… Non vorrei dirtelo ma anche la tua ragazza è una serpeverde…- Commentò Kitty.

Hermione chiuse gli occhi a fessure cominciando a guardare male la ragazzina dei serpeverde.
-Ok direi che è un po’ presto per cominciare a combattere… Non vi pare?- Le bloccò Santana imbarazzata.


-Presumo che ci sia un motivo per il tuo ritorno Potter, di cosa hai bisogno?- Chiese la McGranitt al ragazzo attirando l’attenzione di Santana.
-Di tempo professoressa- rispose Harry mentre tutti gli alunni e i professori stavano cominciando a muoversi.
-Tu fai quello che devi fare, io proteggerò il castello- rispose la McGranitt.

-In effetti Potter, oltre la guerra imminente, perché diavolo sei qui?- Chiese Santana, realizzando solo in quel momento che non aveva ancora fatto né a Harry né ad Hermione quella fatidica domanda.

-Pensiamo che ci sia un Horcrux ad Hogwarts… Anzi ne siamo sicuri-
-Ok…-
-Tu hai sentito niente in questi mesi?- Le chiese velocemente Harry.
-Ho avuto l’influenza… Ma adesso ci sento- rispose evasiva.

Harry la guardò senza capire.

-Ok… mi spiegherai poi… Crediamo che sia un oggetto piccolo di corvonero…- disse il ragazzo spostandosi verso le scale.
-Di corvonero?- Domandò interessata Quinn.
-Sì, ed è logico perché abbiamo preso l’anello, il diario che sono oggetti personali, il medaglione di Serpeverde, la coppa di tassorosso e…-
-Ok ok, non fa una piega…- rispose pensosa Santana.

-Questi Horcrux… Che cosa fanno esattamente?- Chiese Rachel avvicinandosi al piccolo gruppo insieme a Puck e a Finn.

-Niente di visibile ad occhio nudo… Arrivano a influenzarti però…- rispose Harry.
-Tipo che ti innervosisci senza motivo?- Chiese Quinn guardando i suoi amici.
Harry annuì –anche…-

-Corvonero hai detto?- Chiese Puck fissando Quinn e Rachel.
-Sì…- rispose Harry confuso.

Santana invece che aveva letto il filo dei pensieri dei suoi amici, sapeva perfettamente dove volessero arrivare.

-Allora so dove trovarne uno…- disse sorridente Puck.
-Davvero?- Chiese sorpreso Harry.

-Harry!!- Urlò Hermione correndo verso di loro insieme a Ron.
-Io ed Hermione abbiamo pensato…- Cominciò il fulvo.
-Ron l’ha pensato ed è un’idea geniale…-
-Se riesci a trovare l’horcrux…-
-L’abbiamo già trovato Weasley- rispose Santana
-Davvero?- Chiese sorpresa Hermione.
Harry e Santana annuirono.
-Ok… -rispose Ron –comunque devi trovare un modo per distruggerlo… Ti ricordi quando … ecco noi sappiamo dove trovarne uno!-

-Vengo con voi- disse velocemente Santana afferrando la mano di Hermione.

-Ragazzi…- disse piano Quinn.

-E io vado con lo sfregiato, ricordo perfettamente dove l’ho messo- disse velocemente Puck.

-Ragazzi…- disse di nuovo la bionda alzando il tono di voce.


Tutti i ragazzi si girarono verso di lei e la videro con una pozza d’acqua proprio le gambe.

-Fabray, adesso?- Chiese Santana totalmente basita.

Quinn prese la sua bacchetta e toccò lo stomaco tre volte facendo rigonfiare la pancia.

Rachel si avvicinò tempestivamente a lei e si abbassò all’altezza del pancione, poggiando la bacchetta tra il pancione e il suo orecchio.

-Sì, adesso… Dobbiamo farla partorire subito…- disse Rachel preoccupata.
Puck guardò disperato la sua Quinn e poi Santana che subito capì.

-Vai con loro Puckerman, andrò io con Harry…-

Puck tirò un respiro di sollievo.

-Fammi solo vedere dove hai messo l’horcrux- aggiunse velocemente guardandolo negli occhi.

Il ragazzo visualizzò la stanza delle necessità adibita a magazzino.

Santana chiuse gli occhi muovendosi nello spazio con lui.
Dopo poco li riaprì.
-Ok, Harry so dove dobbiamo andare-

 Puck annuì e si avvicinò subito a Quinn prendendola in braccio.
-Non serve Noah- si lamentò la bionda.

-Invece sì… - replicò seria Rachel, poi si guardò velocemente intorno -l’infermeria è dall’altra parte del castello, è troppo lontana, cerchiamo un’aula qui vicino-

-Vi aiuto…- Disse Finn.
Rachel annuì e guardò Santana -noi andiamo, sarà lunga…-

Santana annuì e senza pensarci troppo abbracciò con forza sua cugina che si trovò spiazzata da tutto quell’affetto.

-Ragazze se siete in difficoltà pensatemi… Ok?- Disse dopo aver lasciato un bacio sulla fronte a Quinn.

-Voi pensate a distruggere gli Horcrux…- disse Quinn sempre più pallida.
Santana annuì e i quattro si allontanarono velocemente.

A quel punto si girò verso Hermione.

-Non dire niente… ci vediamo qui tra un’ora- la bloccò lei dandole un bacio sulle labbra prima di allontanarsi con Ron.

-Ragazzi prendete questa- disse Harry passandogli la mappa del malandrino.

I ragazzi afferrarono la mappa e scesero le scale.
A quel punto Harry si girò verso Santana.

-Andiamo?-

La mora annuì e i due salirono velocemente e scale sparendo tra la folla.



--
--


Sembra la guerra sia iniziata...

Fatevi leggere, sono curiosa di sapere cosa ne pensate,
anche perchè siete davveto tanti a seguire questa storia e vi ringrazio per questo!

Secondo voi che succederà?
Chi sopravviverà?

Una buona domenica a tutti!
Chiara



  
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