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Autore: Kokky    19/12/2008    5 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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72 – Oh, boy! So stupid

 

Ryan sbatté le palpebre più volte, mettendo a fuoco il soffitto grigiastro. Si affacciò dal letto, assonnato, vedendo Rupert letteralmente spaparanzato sul letto, con il cuscino sulla pancia e una gamba penzoloni.

Luna, invece, dormiva tranquilla, in posizione fetale.

Ryan sbadigliò e si mise a sedere, incerto sul da farsi. Svegliarsi, e ricevere un cazzotto dal fratello? Oppure trovarsi qualcosa con cui occuparsi?

Optò per la seconda, stiracchiando un sorriso floscio. Con gli occhi cerulei, quasi neve, analizzò per bene la scala del letto a castello: come se servisse! Lui volava, ovviamente.

Poggiò un piede sul primo scalino, pronto a lanciarsi, e si buttò orizzontalmente verso terra... peccato che non riuscì a fluttuare.

Cadde malamente vicino al letto di Luna, salvandosi per un pelo. Boccheggiò nel rumore improvviso, causato dal tonfo del suo atterraggio, che divenne nuovamente silenzio.

“Non è possibile... io dovrei volare!” pensò esterrefatto, toccandosi il corpo per essere certo di stare bene.

Una piccola luce, un barlume di conoscenza, si accese in lui... in qualche giorno autunnale, mentre pioveva, il professore aveva spiegato qualcosa sugli effetti del Sole, che attivava la speciale vitamina... qualcosa del genere, troppo scientifico per ricordarsene.

Sbuffò, pensando che, effettivamente, là la luce del Sole non arrivava. Filtrava troppo smorta, spenta da centinaia di rocce compatte, leggera come carta velina. Un nulla.

Ryan sentenziò, vestendosi con pantaloni neri e maglietta verde, che quella non era una buona cosa. Non lo era affatto, come tutta la storia della prigionia forzata.

Avrebbe voluto ribellarsi, ma... ora non riusciva neanche a fluttuare. Si sarebbe ridotto a un bambino normalissimo, banale, senza forza per combattere.

Uscì dalla stanza, deciso a perdersi in quei corridoi bianchi colorati solo dalla presenza di vampiri. Inquietanti... ma sarebbero diventati familiari.

Col tempo.

 

Ryan sbirciò dall’entrata la biblioteca, creata per i positivi e la loro immortale noia. Era molto estesa, un edificio intero di quel complesso. Gli scaffali ricolmi si susseguivano, creando un’idea di infinito color marrone/verde/rosso, e un leggero odore di antico permeava l’aria. Vi erano dei tavolini sparsi qua e là, fra gli scaffali carichi.

Ryan sorrise a quella vista e alla quantità enorme di libri. Il silenzio era il sovrano indiscusso di quel paradiso, solo il frusciare delle pagine girate dai positivi ne spezzava la trama.

Chissà quanti libri di avventura c’erano!

Iniziò a guardare con interesse i titoli dei tomi, camminando lentamente e adocchiando ogni tanto qualche libro.

Gli Urlatori; Il lupo e la ninfa di palude; I tre alchimisti; I Fiori di ghiaccio e altre storie... l’ultimo volume, quello sulla leggenda raccontata da Luna, lo attirò particolarmente e lo prese dallo scaffale.

Aveva una copertina di pelle bianca, lucida, e vi erano intarsiati dei fiori argentati e brillanti; il titolo era vergato in oro, ma il testo era anonimo. Ryan capì che era antichissimo, un libro raro proprio fra le sue piccole mani.

Si sedette a un tavolino e aprì il tomo.

Il primo racconto era quello sui Fiori, scritto senza artifici ma in modo aulico per il bimbo, ed era quasi uguale alla fiaba raccontata da Luna... una piccola parte differiva e suonava più o meno così:

« Il re vide quei Fiori, splendenti pietre ghiacciate come stelle nel firmamento, angeli gelidi intrappolati in teche diamantine, e perse il colore in viso... che vi vide come la morte così la vita. Arretrò, ma non riuscì a fuggire, intrappolato da polveri e cristalli, e seco li altri cavalieri. Erano in stallo.

Gridarono con urla di bestie, disumani, e gridarono ancora, ma non si ebbe nulla da fare: vennero tramutati in Fiori anch’essi, ignobili angeli del Diavolo. »

Luna non aveva raccontato quella parte drammatica, forse perduta nei secoli, cancellata dalla memoria orale dopo tutto quel tempo.

Ryan voltò la pagina spessa, pura pergamena, e notò che come frontespizio del successivo racconto c’era raffigurata una Luna piena. “I figli del Plenilunio”, era il titolo. Il bambino guardò incuriosito la pagina.

« I figli del Plenilunio, altresì detti Dannati, sono un veleno maligno, un’erba infestante da estirpare, di codesto mondo. Infinite piaghe, come i vampiri, fratelli di gelo, anche i Dannati sono contro natura.

Hanno capelli e occhi di insoliti colori: lapislazzuli, giada, rubini vivi, grigi e bianchi come marmo, d’ametista. Come bestie, non provano nulla di buono, inumani... figli nati tutti al Plenilunio, che è la loro data d’incontro ogni mese. Celebrano, come barbari, la loro nascita danzando nel bosco.

Questi portatori di disgrazia, angeli neri che provano godimento nel macabro, sono crudeli come i fratelli di ghiaccio... »

Ryan guardò sconcertato la pagina, rileggendo le caratteristiche dei Dannati... capelli e occhi d’ametista... che lei fosse?

Il bimbo alzò lo sguardo dal libro, percependo nell’aria un intruso profumo dolciastro, e incrociò gli occhi sorridenti di Violet, poggiata sullo scaffale lì accanto. Sogghignava.

«Ciao.» lo salutò lei, spezzando il silenzio – imbarazzato e denso per Ryan.

Il bambino fece un cenno, non riuscendo a parlare... quanta bellezza, in un essere così mostruoso. Che senso aveva, quello?

«Che leggi?» domandò Violet, avvicinandosi e tendendo una mano candida verso il tavolino. Chissà quanti erano morti sotto le sue dita strette in una morsa di ferra; indistruttibili.

«Ah, sì... un libro di racconti.» biascicò Ryan, allungandoglielo. Lei lo afferrò e gli diede una sbirciata.

Ryan piegò il viso di lato, sorridendo flebilmente e arrossendo senza alcun motivo. Si sentiva invaso da un piacevole languore, diffuso in tutto quanto il corpo, e percepiva le sue guance in fiamme.

Che sensazione strana... non aveva mai provato vergogna, non poteva associare quel calore nemmeno ad essa.

Violet sbatté le ciglia, sfogliò le pagine fino al racconto sui Dannati e poi allibì: non immaginava che... doveva essere un libro davvero antico.

«È interessante, buona scelta.» disse allora lei, posando il tomo sul tavolino.

Ryan annuì, libero da qualunque pensiero sensato. Avrebbe voluto mostrarle tutti i giochi che conosceva, attirare la sua attenzione con qualche scherzo, regalarle un qualcosa... qualsiasi cosa.

Violet sogghignò, stirando un sorriso pallido.

Ryan la ricambiò, improvvisamente allegro.

«Vieni?» chiese la bambina. «Vieni con me, piccolo

A Ryan non diede fastidio quel piccolo, né chiese dove volesse andare; annuì e basta. E la seguì fin fuori dalla sua prigione.

 

*
















Non ho tempo per rispondere decentemente alle recensioni, purtroppo. Ma voglio ringraziare chi ha utilizzato un po' di tempo per recensirmi, perché mi ha reso molto felice. Valevre e Artemis5, grazie. LisettaH, mikibiky, Nausicaa212, un infinito grazie: a Liz per essere sempre lei, a Silvia per la sua luce scintillosa e tutto quanto, a Nausicaa così, per esserci, per Addie, perché sì! *_*

Ora, ditemi cosa pensate di questo capitolo, di questa coppia, di tutto quanto. Di tutto! Voglio un bel regalo di Natale ed esso consiste in una recensione di minimo... due righe (come sono buona *_*), perché ho sempre 30 preferiti ma nessuno si fa sentire oltre i soliti. Ditemi, parlatemi di voi, di ciò che pensate, di che ne so, parlatemi scrivendo la recensione. Regalatemela! Vi saprò ascoltare con attenzione :)

E così, con questa consueta richiesta, me ne vò. Parto più o meno fra venti minuti °_° Perciò non dite che non penso a PB, ho aggiornato solo perché non lo facevo da tempo e avreste aspettato troppo. Fino al 6 gennaio sicuro! Era tanto tempo, no? XD

Sì vado, signori *_* A presto presto. Mi aspetto di raggiungere il 100 recensioni, e al mio ritorno voglio leggere i vostri pensieri, sono proprio curiosa.

   
 
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