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Autore: adventury_in_lovely    30/03/2015    1 recensioni
Riley è una normale ragazzina che vive nel New Jersey, la sua vita però sraa stravolta quando per il suo quattordicesimo compleanno si trasferirà in Lapponia. per una viziata ragazzina, la dura vita nella natura potrà risultare difficile all'inizio, ma ci si abitua... E se poi si incontra Babbo Natale? E se Babbo Natale dovesse avere un imprevisto e non riuscire a consegnare i regali?? Beh, Riley all'opera !
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fin da quando mise il primo piede in quell’enorme aereo, Riley capì che quel viaggio sarebbe stato sensazionale.
Dato che il volo sarebbe durato tanto, ogni postazione era dotata di schermo e cuffie. Nel trio di posti dedicato alla sua famiglia, lei si posizionò in mezzo ai suoi, e trepidante si infilò le cuffie. Una hostess alta con lunghi capelli biondi, la squadrò e ne approfittò per avvisare tutti i passeggeri:
-Sono avvisati i signori passeggeri che prima della fase di decollo dell’aereo schermi e cuffie non saranno funzionanti.- insieme a quello di Riley si levarono numerosi sbuffi di dissenso. Riley si girò e vide che nel trio di posti dietro al suo c’era seduta la famigliola giapponese, e appena la piccola Kiko si accorse che difronte al lei c’era seduta l’americana, chiamò la madre, accanto a lei:
-Mamma, mamma! Davanti a me c’è quella strana…- la madre guardò Riley e mormorò qualcosa al suo orecchio, poi, appena allontanò il capo dalla visuale della ragazzina, Riley fece una linguaccia a Kiko che si ritirò intimorita.
Appena l’hostess terminò di dare ai passeggeri le indicazioni in caso di emergenza (facendosi il segno della croce ogni frase) l’aereo si mise in movimento lungo la pista, mentre Riley, che si stava preparando ad affrontare undici ore di volo, ebbe un brivido.
Quando acquisirono velocità, la ragazzina sentì, a circa sei posti di distanza, la piccola Mia che piangeva, con la madre che imprecava in tedesco.
La punta si sollevò e Riley pregò in silenzio.
Con un guizzo lo schermo si illuminò:
-Ril cara, il mio schermo dice che ogni passeggero attraverso questo dispositivo può fare giochi o vedere film, film che magari sono ancora al cinema.-
-Wow papà! Tu che fai?-
-Bah… penso che proverò Geometry Dash, un giochino.- Riley rise sentendo le parole di quell’inguaribile bambinone di suo padre e gli rispose:
-Ah… Io penso che invece guarderò un film con le mie cuffie… Insurgent!-
-Insu…cosa?-
-Come mamma, non conosci Insurgent?!-
-No Riley!-
-Mamma mia come sei antiquata! È il sequel di Divergent!-
-Dive…cosa?-
-Stavolta sto con Riley, Maira! Divergent è un libro di Veronica Roth! Lo so persino io!- si intromise Frank.
-Non sono brava in queste cose… lo sai!-
-Vabbè mamma, non importa.-
-Non rivolgerti con quel tono a tua madre!-
-Scusa… ma ora potrei cominciare a vedere il mio film?-
-Vai tesoro…-
-Grazie.-
 
Circa due ore dopo
 
Insurgent era finito, e con esso si erano consumate anche le prime due ore di volo. Riley non riusciva a capacitarsi di come ne mancassero ancora nove ore.
-Mi annoio.-
-Non so che dirti.-
-Ho fame! Che ore sono?-
-Da noi sarebbero le ventuno e mezza, ma stiamo attraversando molti fusi orari quindi non lo so.-
-Da noi sarebbero le ventuno??! Ma io devo cenare!- quasi a leggerle nel pensiero lo stuart comunicò:
-Tra un minuto e mezzo passeranno nel corridoio centrale della prima classe i camerieri per seguire le ordinazioni. Informazione del pilota: non pensate di essere in un ristorante, le pietanze, anche della prima classe, sono limitate.
Quando un ragazzo vestito con uno smoking la interpellò Riley chiese:
-Posso avere ostriche e caviale?- il ragazzo la guardò annoiato e le rispose:
-Dove si crede di essere signorina? In un 5 stelle?-
-No, alla cena che ogni sera faccio a casa mia.- ammise Riley, e il giovane cameriere stava cominciando a dire al suo microfono:
-Ci sono problemi alla fila 5…- ma Riley non volendo avere altre questioni, ritirò quanto detto:
-No… no… d’accordo… insalata e pasta col pesto.-
-Così va meglio.-
Appena arrivò la pietanza, a Riley era passata la fame, ma per educazione la consumò ugualmente. Stava per posare il piatto sul tavolino, ma tutto tremò e tra urla dei passeggeri l’aereo cominciò a precipitare!
 
[un piccione che volava tranquillo, appena notò quel bestione precipitare chiese al padre:
-Papà, cosa è? Uno scherzo?- lui rispose:
-No, un nostro collega un po’ imbranato!-]
   
 
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