Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: _Fire    30/03/2015    6 recensioni
| Mini-long | Klaine | AU | Principe!Blaine |
Un amore che va contro tutte le convenzioni sociali della sua epoca.
Ne varrà la pena?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 



I mesi seguenti furono decisamente i più belli della vita di Kurt.
Gli sembrava di essere in una specie di bolla, isolato dal resto del mondo, da tutti i problemi e da tutte le cose che lo avevano fatto soffrire, perché ora con lui c’era Blaine.
Nella sua vita gli era sempre sembrato tutto difficile, eppure innamorarsi di Blaine era stata la cosa più semplice che avesse mai fatto. Era successo, semplicemente come se dovesse essere così.
Finalmente, Kurt poteva dire di essere davvero felice, per la prima volta da quando era morta sua madre.
Sapeva che la sua relazione con Blaine sarebbe stata una sfida e non riusciva a immaginare come sarebbe andata a finire.
Di certo non potevano sbandierare al paese la loro omosessualità, né tantomeno regnare insieme. Quale sarebbe stato il loro destino? Vivere un amore proibito e segreto per sempre? Per quanto la prospettiva di una storia simile a quella dei libri potesse sembrare eccitante, nella realtà lo era decisamente meno.
Ma…ma la verità era che Kurt non voleva che finisse con Blaine. Non riusciva più a pensare alla sua vita senza il ragazzo al suo fianco, anche se era così che era stata per la maggior parte del tempo. Però Kurt si sentiva per la prima volta completo, come se Blaine fosse quello che cercava anche prima di sapere di averne bisogno.
Il rumore di suo padre che lavorava lo riscosse dai suoi pensieri.
Due secondi dopo, comunque, la sua mente era di nuovo occupata da Blaine.
Tra due mesi sarebbe stato il suo compleanno: avrebbe compiuto diciotto anni e sarebbe stato maggiorenne. Era una data importante per un principe.
Il Re e la Regina stavano già organizzando un ballo in suo onore. Sarebbero state invitati tutti i nobili di Sain-Floret, oltre ad amici dei sovrani provenienti anche da altre contee.
Ovviamente però Kurt non sarebbe potuto esserci. Sarebbe rimasto sveglio fino a tardi, aspettando che la festa finisse per poi raggiungere Blaine in camera sua. Meglio di niente, no?
Prese dall’armadio il vestito che aveva cominciato a confezionare per il suo grande giorno; avrebbe chiesto a Blaine se voleva che apportasse delle modifiche prima di rendere il lavoro definitivo.
«Papà, io vado da Blaine.» gridò a Burt, che, però, invece di lasciarlo andare come al solito, corse da lui, con ancora un attrezzo in mano.
«Kurt, cosa sta succedendo tra te e il principe?»
Il ragazzo arrossì, abbassando lo sguardo. «Cosa?» farfugliò. «Niente, devo solo fargli provare il- il vestito, ecco.»
Suo padre lo guardò per un istante e lui si sentì nudo sotto quello sguardo. Burt si tolse il cappellino, passandosi una mano sulla testa. Sospirò. «D’accordo. Sai che per qualsiasi cosa io ci sono, no?»
Kurt si sentì un po’ in colpa a stargli mentendo. «Siamo buoni amici.» azzardò.
Il padre gli sorrise in modo dolce. «Sono contento di questo.» Poi tacque, ma lui capì che la conversazione non finiva lì.
«Io e Blaine stiamo insieme.» ammise allora Kurt tutto d’un fiato.
Burt ridacchiò, scompigliandogli i capelli. «Lo so.»
«E’ così evidente?» sibilò, in preda al panico.
«Sei mio figlio, ti conosco. E poi lo vedo, quando parli di lui. Sei felice?»
«Blaine mi rende felice, sì.»
«Allora va bene. Ma stai attento: non tutti sono abbastanza coraggiosi da impegnarsi in una storia così. E non voglio che tu stia male per questo.»
«Lo so.» rispose Kurt, con un groppo in gola. Era la cosa che lo spaventava di più: sapeva che Blaine lo amava, ma aveva paura che un giorno non sarebbe stato più abbastanza per lui.
«Ora va’, sennò farai tardi.»
«A dopo.»
Kurt si avviò verso la camera di Blaine; ormai conosceva la strada a memoria. Una volta nel corridoio incrociò Rachel, che usciva proprio da lì. La ragazza gli andò vicino per salutarlo. Essendo la migliore amica del principe, anche Kurt ci aveva fatto amicizia: doveva ammettere che, nonostante fosse molto ambiziosa e un po’ logorroica, era una brava ragazza.
Lei alzò gli occhi al cielo, indicando la porta alle sue spalle. «Non l’ho mai visto così nervoso.» bisbigliò, riferendosi a Blaine, prima di proseguire per la sua strada scuotendo la testa.
Kurt, d’altro canto, accelerò verso la porta. Entrò senza bussare, trovando Blaine seduto davanti al pianoforte che premeva tasti a caso con forza. Rachel aveva ragione.
«Ehi.» disse lui, avvicinandosi.
L’altro si fermò, ma non si voltò. «Ehi.»
«Tutto bene?»
«No. Niente va bene.» rispose secco Blaine.
Kurt si sedette accanto a lui, costringendolo finalmente a guardarlo. «Vuoi dirmi che ti prende?»
Blaine scosse piano la testa. «I miei genitori hanno deciso di farmi una sorpresa: al ballo per il mio compleanno ci sarà anche Mia, principessa del regno vicino, Saint-Montan. Vogliono che io la conosca.»
«Oh.» Non c’era bisogno che continuasse, il resto si intuiva da sé. Quella ragazza probabilmente sarebbe stata la sua promessa sposa. Kurt dovette trattenere le lacrime e un conato di vomito, ma dopotutto non c’era niente che lui o Blaine potessero fare.
«Non voglio andarci.» disse il principe, puntando gli occhi nei suoi. «Non senza di te.»
Kurt rise, accarezzandogli piano una guancia con il pollice. «Sai che non posso. Va’ e divertiti, non lasciare che i tuoi genitori ti buttino giù.»
«Vieni anche tu. Ti prego, Kurt.»
«Vorrei. Te lo giuro, se potessi non ti lascerei nemmeno un secondo. Ma non mi faranno mai partecipare al ballo. Ti aspetterò dopo, d’accordo? Coraggio.»
Pronunciò quell’ultima parola più a bassa voce, come se fosse un segreto.
Blaine lo guardò, e Kurt si perse nei suoi occhi. Avevano un colore che non era mai riuscito a definire, a metà tra il verde e il marrone chiaro, quasi miele. Dischiuse le labbra per chiederglielo, ma prima che potesse parlare l’altro premette piano le labbra sulle sue, come se volesse catturarne il sapore.
«Ti amo.» sentì sussurrare sulla sua bocca. 
Quelle due parole lo colsero di sorpresa: non credeva che Blaine fosse già così sicuro di quello che provava per lui. Kurt credeva di esserlo, ma c’era qualcosa che lo spaventava, ancora, nonostante ormai sapesse di essere ricambiato.
«Ti amo, Kurt.» ripeté l’altro, sospirando e appoggiando la testa sul suo cuore che batteva all’impazzata.
Kurt gli strinse forte la mano e specchiò gli occhi nei suoi. Poi annullò quella fastidiosa distanza che li separava.
E sperò che bastasse.
 

Due mesi dopo

«Stai consumando il pavimento, Blaine!» sbottò Rachel, prendendolo per le spalle e costringendolo a fermarsi. Era così irritata che si era addirittura dimenticata di chiamarlo principe.
«Scusami.» rispose, buttando fuori il fiato. Aveva cercato di allontanare il pensiero di quella sera per tutto il tempo, ma ora era una realtà che incombeva su di lui. Su di lui e su Kurt.
Sapeva che la scelta dei suoi genitori non era casuale: la famiglia della principessa Mia era molto ricca, e un matrimonio sarebbe stato estremamente vantaggioso per loro; in più, avrebbero stretto una sorta di alleanza con Saint-Montan.
Mai quanto in quel momento avrebbe voluto semplicemente scomparire.
Aveva pensato e ripensato a cosa fare, ma le opzioni gli sembravano una più improponibile dell’altra.


1. Dire ai suoi genitori che era gay. – Esclusa per ovvi motivi. Si vergognava solo di averci pensato.
2. Trovare un modo per evitare la principessa. – I suoi genitori avrebbero sicuramente fatto in modo che non accadesse.
3. Fare ciò che doveva fare e continuare a stare segretamente con Kurt.

Questa ultima opzione era quella che all’inizio aveva ritenuto possibile, ma poi si era sentito immediatamente in colpa per essere stato così egoista. Mentre lui sarebbe stato ancora il principe, circondato da tutti i suoi onori, Kurt avrebbe dovuto nascondersi per tutta la vita, senza poter vivere e amare alla luce del sole.
E non se lo meritava.
Non lui.
Quindi ora Blaine si ritrovava senza la minima idea di cosa fare, senza riuscire a controllare l’ansia che cresceva dentro di lui.
Continuava a ripetersi coraggio nella testa, come glielo aveva detto Kurt, ma con scarsi risultati.
Rachel sospirò, lasciandolo andare. «Devi calmarti. Se stasera ti comporti così sarà come se stessi firmando la tua condanna.»
«Che intendi?» chiese Blaine, spaventato da quello che l’amica stava per dirgli.
La ragazza si morse un labbro, abbassando lo sguardo sulle proprie mani.
Oh no.
Rachel non aveva peli sulla lingua, quindi se ora stava zitta – cosa terribilmente insolita per lei – quello che pensava era davvero brutto.
Il principe trattenne il respiro finché lei non interruppe il silenzio che si era creato nella stanza.
«Hai mai pensato a cosa succederebbe se i tuoi genitori venissero a sapere la verità?» chiese prima, timidamente, quasi come se volesse preparare Blaine ad una terribile rivelazione.
Ed era così.
«Non punirebbero solo te» continuò. «Ma anche Kurt.»
Blaine crollò sulla poltrona.
Sapeva che la loro relazione era un rischio – sin dall’inizio – ma non aveva mai avuto così paura.
Le parole di Rachel rimbombavano nella sua testa, mentre cominciavano a comparire davanti ai suoi occhi immagini di Kurt che soffriva.
Ed era tutta colpa sua.
Si prese la testa tra le mani, strofinandosi gli occhi sui palmi. Non poteva permettere che accadesse una cosa del genere.
Si sentì improvvisamente debole.
Sapeva che la strada più facile sarebbe stata chiudere ogni tipo di rapporto con Kurt, – anche se forse non avrebbe fatto bene a nessuno dei due – ma sapeva che non ci sarebbe mai riuscito.
La sua testa gli diceva di dimenticarlo, mentre il suo cuore…il suo cuore gli diceva di non lasciarlo andare.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per poter stare con Kurt; è vero, si conoscevano solamente da quasi un anno, ma Blaine era sicuro che era di quanto più vicino alla felicità esistesse.
Non gli era mai capitato di pensare “ehi, questo è eterno”, eppure l’aveva fatto ogni volta che guardava Kurt, che lo toccava o che lo baciava.
Se c’era una persona per cui avrebbe dato tutto, sacrificato qualsiasi cosa, combattuto con le unghie e con i denti, quella era Kurt.
Era quella persona con cui avrebbe voluto trascorrere il resto della sua vita.
E non l’avrebbe perso né quella sera né mai.
«Ho sempre saputo recitare bene.» pensò con amarezza.
Guardò Rachel e sfoderò il suo sorriso migliore. «Stasera sarà tutto perfetto.»
 

***
 

La porta scricchiolò dietro le sue spalle mentre usciva. Kurt la maledisse mentalmente, ma poi si disse che nessuno sarebbe mai riuscito a sentire quel suono con tutto il rumore che arrivava dal piano inferiore.
Secondo i suoi calcoli, il ballo era iniziato da circa due ore, e quindi ormai tutti stavano ballando o erano troppo presi dai rinfreschi.
Scese le scale di marmo con un sorriso ebete sulla faccia.
Era consapevole che poteva mettersi nei guai intrufolandosi nella festa, ma allo stesso tempo era anche eccitato per lo stesso motivo.
E poi moriva dalla voglia di vedere Blaine. Non sarebbe rimasto a lungo, solo il tempo di guardarlo, intercettare il suo sguardo e sorridergli. Se lo sarebbe fatto bastare fino a quando non si sarebbero incontrati più tardi.
Il fatto era che non riusciva proprio a sopportare l’idea di non poter trascorrere il compleanno insieme a lui. Aveva sempre accettato quello che era, senza mai vergognarsene, e per questo odiava doversi nascondere.
Pensò che anche per Blaine fosse così dura, forse anche di più. Dopotutto, era su di lui che erano puntati tutti gli occhi. Lui era costretto a fingere, in ogni momento.
Ci stava ancora pensando quando arrivò nell’enorme sala tutta adornata perfettamente. Cercò immediatamente Blaine, ma la pista da ballo era affollatissima di nobili che danzavano.
Aguzzando la vista riuscì ad individuare, proprio al centro, una ragazza con un corpetto rosso – decisamente troppo succinto e appariscente – e un’ampia gonna del medesimo colore. Sorrideva, e aveva le braccia allacciate dietro il collo di un ragazzo…
Blaine.
Kurt si nascose dietro una delle numerose sontuose colonne alle estremità della sala, in modo da non farsi vedere quando un maggiordomo passò trasportando bicchieri su un vassoio.
Continuò a guardare Blaine mentre danzava con quella che Kurt realizzò essere la principessa Mia.
Capiva che era necessario che lo facesse, per non destare sospetti, eppure quando sorrise, Kurt sentì una fitta allo stomaco. Sembrava davvero a suo agio.
Poi Mia si avvicinò e lo baciò sulla guancia. Blaine non si scostò.
Kurt rimase lì, ignorando il dolore che cominciava a lacerarlo dentro.
Alcuni nobili si avvicinarono al ragazzo, ridendo insieme a lui e dandogli pacche sulle spalle.
Kurt fece un sorriso amaro, allontanandosi finalmente dalla sala. Doveva accettare che era quello il mondo di Blaine. Un mondo di cui lui non faceva parte.
Si rese conto che lo stava condannando ad amare qualcuno che non avrebbe mai potuto presentare ai suoi amici, portare fuori; con cui in futuro non si sarebbe mai potuto sposare, o magari avere una famiglia.
Blaine meritava molto di più, e il minimo che Kurt poteva fare era dargli la possibilità di trovare quel di più.
Ripensò al ti amoche Blaine gli aveva detto due mesi prima, e si pentì di non averglielo detto di rimando quando poteva.
Perché ora non ce ne sarebbe stata più occasione.





 

»Note dell'autrice:
Sono consapevole di essere in un ritardo vergognoso, ma ultimamente tra la scuola e un bruttissimo blocco non sono riuscita proprio a scrivere.
Poi ho recuperato ieri scrivendo per tre ore di seguito.

Per quanto riguarda il capitolo, vi giuro che non è colpa mia. Si è scritto da solo. E' solo che mi mancavano i miei Klaine, tutto qua.
Okay, ora la smetto di blaterare. Grazie a tutti quelli che recensiscono e continuano a leggere, siete troppo buoni, davvero. Spero che vi sia piaciuto e prometto che per la prossima - e ultima - parte non vi farò aspettare così tanto. 

Per qualsiasi cosa, potete trovarmi anche nella mia pagina d'autrice facebook.
Fire


 
 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: _Fire