Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Elejah4ever    31/03/2015    1 recensioni
Si svolge durante la 3x14, gli abbinamenti sono all'interno.
Le ragazze si comportano in modo strano durante il ballo dei Mikaelson e i loro svenimenti non sembrano dovuti ai troppi bicchieri di vino.
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie, Bennett, Caroline, Forbes, Elena, Gilbert, Katherine, Pierce, Rebekah, Mikaelson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spazio autrice: ringrazio Ipsedixit per la correzione della storia. Ora, trovo che quello che sto per fare sia una cosa inutile e fastidiosa, ma la farò comunque. Se la storia non riceverà tre critiche (non importa se positive o negative, basta che non ci siano insulti di alcun genere) non pubblicherò più.
Dopo aver detto tutto, vi auguro buona lettura.

CAPITOLO 2
(POV Elena)
-Aspettate- ci fermò Caroline- che cosa dovremmo fare?
-Tutto- dissi stringendomi nelle spalle- aiutare, uccidere, salvare persone.
-E tu ne sei a conoscenza perché...?- Bonnie mi guardò in attesa di una risposta.
-Sono una Doppelganger. Quando davanti a noi compare una maledizione, la riconosciamo subito, poiché noi stesse siamo una maledizione vivente.
Il resto delle ragazze aprì la bocca sorpresa.
-Forza, andiamo a vedere cosa ci attende- disse Caroline e tutte ci incamminammo nel bosco.
Dietro di me sentii un fruscio.
Guardai indietro, ma non vidi niente.
Scuotendo la testa, allontanai quei pensieri e continuai a camminare.

(POV Elijah)
Una volta che il fuoco si fu abbassato, guardai incredulo e spaventato la pista da ballo deserta.
In un secondo, due delle persone più importanti della mia vita erano scomparse e forse non sarebbero più tornate indietro.
Scossi la testa.
"No, Elena e Rebekah ce la faranno, così come Bonnie, Caroline e Katerina"
La mia testa si bloccò alla vista di madre.
-Non lo farei se fossi in te- dissi quando la vidi pronta a fare un incantesimo.
Osservai come Finn camminò verso di lei, fermandosi di fronte.
-Sei un tale mostro- disse disgustato.
-Voi siete i mostri.
-E' vero- annuii camminando verso di lei- ma oggi siamo ciò che siamo perché così avremmo potuto proteggere le persone che amiamo. Siamo temuti e chiunque tiene alla propria vita non ci minaccia.
-Uccidete persone innocenti!
-Elijah non uccide più un innocente da 60 anni!- sbuffò Klaus infastidito- Rebekah non uccide se non sfidata, Kol sa che non deve farlo o tornerà in una bara e Finn non ne ha mai avuto il tempo.
Nostro fratello fece una smorfia a quell'affermazione, ma poi si spostò di lato a madre così che tutti potemmo osservarla.
-Ora- dissi facendo un passo avanti a tutti- dobbiamo capire cosa fare con te una volta che loro torneranno.
-Se torneranno- disse madre- nessuno è mai riuscito a rompere questa maledizione.
-Nessuno è come loro- ribattei- ricordati che sono due Doppelganger, una vampira Originale, la strega Bennet più forte e una vampira con una furbizia che si è vista in pochi. Combinate, possono benissimo farcela.
-Nessuno di voi sa cosa dovranno affrontare.
-Illuminaci.
-Credo che non lo farò. Ora, io mi ritiro nelle mie stanze.
Si voltò e se ne andò senza una nostra risposta, lasciandoci soli con un pentagono disegnato,un pennarello nero sul pavimento e un leggero odore di bruciato nell'aria.

(POV Elena)
Camminammo nel bosco per ore.
-Cosa dovremmo fare esattamente?- sbuffò Rebekah di nuovo.
-Non lo sappiamo- ringhiò Katherine- ora zitta e cammina.
-Come ti permetti di parlarmi così!
-Basta!- dissi frapponendomi tra le due- se iniziamo a litigare tra di noi, non troveremo mai la prima prova.
Le due vampire si lanciarono sguardi di odio, poi annuirono e riprendemmo a camminare.
Dopo venti minuti, gli alberi iniziarono a essere meno fitti.
Alzando lo sguardo verso il cielo, potei vedere delle piccole scie di fumo salire.
-C'è un villaggio!- esclamò Bonnie.
Prendemmo a camminare più rapidamente, ma prima di giungere al villaggio, il buio calò velocemente.
-Che sta succedendo?- sussurrai rallentando il passo per renderlo più silenzioso.
Tirai fuori i pugnali dai loro foderi e mi assicurai di avere una presa salda su di essi.
Prima che qualcuno potesse rispondere, ci fu un grido di un maschio, un ragazzo.
-Henrik!- esclamò Rebekah e sfrecciò via.
Katherine e Caroline presero velocemente me e Bonnie per la vita, andando dietro alla vampira.
Ci fermammo in una radura: Rebekah stava ringhiando a dei lupi mannari, cercando al tempo stesso di proteggere il corpo del fratellino in punto di morte.
-No- fermai le mie compagne- questa è la sua prova.
I lupi, dopo aver tentanto di saltare ancora addosso a Henrik, ma fermati da Rebekah, se ne andarono.
-Henrik- sussurrò la vampira inginocchiandosi vicino al fratello.
-Rebekah- mormorò il ragazzo in fin di vita- aiutami.
Rebekah lo guardò con le lacrime agli occhi, cercando di capire cosa stesse succedendo.
Dopo alcuni secondi, alzò lo sguardo verso di me.
Io scossi piano la testa e lacrime sgorgarono dai suoi occhi, sapendo che la sua prova era quella di non salvare il fratello.
-Ehy- sussurrò mettendo la testa di Henrik sul suo grembo e guardandolo negli occhi- stai andando in un postomigliore.
-Rebekah, non voglio morire.
-Ci rivedremo amore. Un giorno staremo di nuovo insieme. Sempre e per sempre.
Poi prese a canticchiare una canzone.
Il respiro di Henrik divenne affannoso, il petto si muoveva spasmodicamente cercando di prendere più aria possibile.
Un rantolò uscì dalla sua gola e poi s' accasciò senza vita tra le braccia delle sorella.
Rebekah, con un singhiozzo più forte degli altri, chiuse gli occhi al fratello.
Intorno a noi tutto divenne bianco.
-Che sta succedendo?- chiesi guardandomi intorno.
-Non lo so- scosse la testa Katherine.
-Ragazze!- esclamò Rebekah.
Ci voltammo verso di lei.
Stava diventando lentamente invisibile, partendo dalle dita.
-Ragazze aiutatemi!- urlò spaventata.
Corsi verso di lei.
-Calma, Rebekah, devi calmarti.
-Sto scomparendo! Non ha funzionato.
-Rebekah la sfida non è ancora finita. Devi rimanere calma.
-Non ce la faccio- ansimò mentre vedeva le sue braccia scomparire piano piano, pezzo dopo pezzo.
-Ehy, guardami- dissi facendo incontrare i suoi occhi con i miei- sai che mi hai messo una gran paura quando sei uscita dalla tua bara?
-Mi sembra ovvio, ti stavo per uccidere!- esclamò.
Mi mordicchiai il labbro.
Dovevo distrarla da quello che le stava succedendo per permetterle di superare la sfida.
-Mi piace tuo fratello Elijah!- esclamai a lei sbarrò gli occhi.
-Che cosa? -E' più una cosa fisica, ma potrebbe essere di più.
-E io cosa c'entro?
-Voglio che gli dici una cosa quando tornerai. Posso fidarmi di te?
Lei annuì.
-Voglio sentirtelo dire Rebekah.
-Puoi fidarti di me Elena- disse seria.
-Voglio che dici a Elijah che abbiamo un affare.
-Solo questo?
-Solo questo.
Le sorrisi e lei ricambiò con un piccolo, innocente, timido sorriso.
Poi, scomparve.

(POV Elijah)
Era mattina quando sentimmo un tonfo nella sala da ballo.
Sfrecciammo tutti verso di essa, vedendo Rebekah nel suo cerchio.
Prima che potesse dire qualcosa, le corsi incontro e controllai che stesse bene.
-Elena mi ha detto di dirti una cosa- disse guardandomi.
-Ti ascolto- la spronai a parlare.
-Ha detto che avete un affare.
Un piccolo sorriso spuntò sulle mie labbra.
-Bekah!- urlò Kol e mi scostai, permettendo ai due di abbracciarsi.
-Tornerà- dissi camminando verso Klaus.
Il suo sguardo era fermo sul cerchio di Caroline.
-Anche Elena tornerà. Torneranno tutte.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Elejah4ever