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Autore: KaterinaHxH    01/04/2015    2 recensioni
Questa è la mia prima pubblicazione e spero la troviate interessante. Si tratta di una crossover tra il mondo di Hunter x Hunter e Percy Jackson, apparentemente non aventi niente in comune. Una mattina un Hunter di nostra conoscenza, Kurapika, si ritrova in un luogo che non sembra esattamente casa sua. Per fortuna non sarà solo e sarà appoggiato da persone molto affidabili nel viaggio per cercare i suoi amici. Tra coloro che lo aiutano c'è anche un'insolita ragazza, apparentemente ingenua, ma che riuscirà a sorprendere il giovane ragazzo.
"Dal testo"
“Cerchi qualcosa?”.
Per poco non gli venne un colpo. Da dietro al pino spuntò una ragazza.
“Sei nuovo di qui vero?” gli sorrise. Kurapika la osservò attentamente. Era alta come lui. I suoi capelli erano ricci e biondi, un po’ spettinati. I suoi occhi erano grigi, proprio come quelli del ragazzo. Portava un paio di orecchini a forma d gufo. Indossava, come tutti gli altri, una maglia arancione. Ora che la vedeva da vicino, sulla magia erano stampate tre lettere in maiuscolo –C, H, B –delle quali lui non conosceva il significato.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kurapika
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Lungo la via per arrivare alle case, Kurapika e Mellie stavano parlando, o meglio, era Mellie che spiegava le regole del campo mentre Kurapika si limitava ad annuire con la testa.
“Allooora… Cos’altro vuoi che ti spieghi?” chiese lei.
“Beh, diciamo…un po’ tutto. Ad esempio a cosa servono quelle case?” e indicò il semicerchio di casette variopinte.
“Oh! Quelle sono le case in cui noi dormiamo. Questa è una specie di campo estivo per semidei, ma ci sono ragazzi che restano qui tutto l’anno. È lì che noi ci fermiamo a dormire. Ogni casa corrisponde a un dio o una dea.”
“Scusa ma continuo a non capire”
“Hm… come te lo posso spiegare…I semidei sono figli di un dio e di un mortale. Ogni dio corrisponde a una casa. Ovviamente qui non sono rappresentati tutti. Qui ci sono solo gli dei dell’Olimpo…principale, per così dire. Sono dodici in tutto. Poi ci sono altre divinità minori, e sono taaante. Impararle tutte non è facile.” si picchiettò leggermente sulla testa. Kurapika pensò al tempo che ci aveva impiegato lei per imparare tutte quelle cose, non sembrava per niente una tipa molto studiosa. Però i suoi pensieri furono interrotti dal resto della spiegazione.
“Poi l’Olimpo è la casa degli dei…possiamo dire così. Un tempo si trovava in Grecia. Lo so che è strano, ma ora l’Olimpo si trova qui in America, al seicentesimo piano dell’Empire State Building! Io lo so perché l’anno scorso ci hanno portato a visitarlo.”
Il ragazzo continuava a fare sì con la testa, anche se non capiva quasi nulla. Non aveva idea di dove si trovasse la Grecia, e in più aveva appena scoperto di trovarsi in America.
“Mellie, grazie per la spiegazione ma… non riesco a ancora a capire, almeno non tutto. E io di chi sarei figlio? Dove dovrei andare a dormire?”
“Hm, ecco… tu per ora dovresti sistemarti lì, nella casa 12.” E la indicò “È la casa di Ermes, il dio dei viandanti e dei ladri. È lì che dormono i semidei che non sono ancora stati riconosciuti. In genere le divinità li riconoscono dopo un paio di giorni, ma può succedere anche subito. Ma io sono sicura che ti riconosceranno presto!”
A Kurapika non dispiaceva l’entusiasmo di Mellie.
“Allora Mellie, come funzionano le cose qui? Ci sono delle regole?”
“Uff! Quelle non mancano mai! Se vuoi te le elenco…almeno la maggior parte.”
“ehm, va bene”
“Regola 1, bisogna rispettare gli orari del coprifuoco, le infrazione vengono punite dalle Arpie di guardia al campo. Regola 2, presentarsi puntuali agli  orari di colazione, pranzo e cena. Regola 3, non sedersi al tavolo di un’altra casa. Regola 4, tenere sempre pulita la propria casa soprattutto per le ispezioni. Regola 5…” poi si bloccò “Uffaaa! Non mi viene in mente qual era la regola 5. Vabbè, quando me la ricorderò te la dirò, promesso!”
Kurapika se lo aspettava da Mellie, dopo due ore passate con lei, ci aveva fatto l’abitudine.
“Ah, e poi Kurapika, un’ultima cosetta…MAI litigare o fare scherzi alla casa di Ares, te ne pentiresti. Sai oggi è il primo di Aprile, quindi alcuni di noi hanno l’usanza di fare stupidi scherzi agli altri, soprattutto ai novellini.”
“Chi sarebbe Ares?”
“Il dio della guerra…E i suoi figli sono anche peggio” anche se non sembrava spaventata parlando di loro. D’un tratto però si bloccò.
“Cosa c’è Mellie?” chiese lui, scrollandole leggermente la spalla. La ragazza però si limitò ad indicare atterrita un ragno grande come una noce che si trovava vicino alle sue gambe. Emise un verso scherno e si tuffò dietro ad un albero per nascondersi “Aiuto! Vi prego, fatelo sparire!”
Kurapika odiava i ragni e la sola vista lo fece rabbrividire. Prese la sua spada e lo tagliò in due. Però poi si rese conto che ne stavano uscendo sempre di più, anche dall’albero che la ragazza usava come nascondiglio. Mentre lui stava affettando uno a uno quelle bestiole, Mellie stava strillando e correndo da tutte le parti. Evidentemente un ragno era rimasto impigliato tra i ricci.
“Aaaah! Aiuto! Toglietemelo di dosso, TOGLETEMELO VI PREGOO!”
Quando la maggior parte degli animaletti venne sterminata, Kurapika si accorse che erano degli automi. Anche Mellie, una volta staccato il ragno meccanico dai capelli e averlo spiaccicato con un bastone trovata lì vicino, si avvicinò per esaminarli meglio.
“Sono degli automi, Mellie”.
Intanto due ragazzi in lontananza stavano sogghignando tra di loro.
“…” Mellie mormorò qualcosa he il ragazzo non capì. Disse in tono molto arrabbiato “Robert, Ector, so che c’è il vostro zampino!” poi si voltò verso i due ragazzi e urlò con tutta la voce che aveva in gola “ROBERT! ECTOR! SE VI PRENDO VI SPEDISCO AL TARTARO!”.
Immediatamente i due se la diedero a gambe. Anche Kurapika era piuttosto spaventato…e anche un po’ sordo da un orecchio. Poi Mellie si voltò verso di lui e fece una smorfia di sorpresa.
“Cosa c’è…?”
“Kurapika… I tuoi occhi sono rossi!”
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*ANGOLO D'AUTORE*
Hey gente. Ecco il mio capitolo, dedicato al 1° Aprile. Spero di non aver deluso nessuno e di aver fatto ridere (specialmente con la parte dello scherzo).
Grazie a tutti quelli he hanno messo tra i preferiti/da ricordare/seguite le mie ff. Mi accontentate anche solo con una recensione o anche per la sola lettura (sapete com'è, per soddisfazione *faccina che ride*). Alla prossima. Sciao a tutti.
_vostra Kate
   
 
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