# 4
La
hall dell'albergo brulicava di persone
impegnate a fare il check in e il check out.
Era
fondamentale stare molto attenti a non
inciampare nei bagagli altrui vista la quantità di trolleys
che sfrecciavano
davanti a loro.
"Affollato"
mormorò con un
pizzico di irritazione Sandra.
"Fantastico!"
e
"Meraviglioso" furono le risposte dei suoi due accompagnatori.
Si
stavano dirigendo verso la reception
quando un piccolo gruppetto di ragazze urlanti corse verso di loro.
Nate
e Mike si scambiarono un'occhiata
d'intesa.
Capitava
loro di frequente.
Le
ragazze li raggiunsero e si gettarono
tutte addosso a Sandra, abbracciandola.
Mike
scosse la testa e la inclinò verso
Nate "Modelle", gli spiegò.
Nathan
annuì e sorrise.
Capì
che doveva essere da molto che non si
ritrovavano tutte insieme per lo stesso servizio fotografico.
Quando
le urla e i saluti cessarono,
Sandra le presentò.
Le
due bionde erano Kami e Sasha. La mora
si chiamava Esther mentre le due modelle castane erano Maggie e Adriana.
"Vi
ricordate di mio marito
Mike?", domandò infine alle ragazze.
In
risposta le cinque modelle sventolarono
le loro adorabili manine intonando in coro un "Ciao Mike".
"A
cuccia, ragazze", scherzò
Sandra quando vide Mike arrossire.
"E
questo pretty boy?",
domandò con un forte accento spagnolo Adriana.
Mike
si riprese "Lui è il mio amico
Nate. È un attore anche lui", precisò sapendo
bene quanto la parola
'attore' faccia impennare le quotazioni di un uomo agli occhi di una
donna.
Soprattutto
agli occhi di quelle cinque
che immediatamente si allontanarono da Sandra per andare ad avvolgere
Nathan.
"Ciao
ragazze", le salutò con il
suo miglior sorriso.
"Hai
un volto famigliare in effetti,
ma sai, non abbiamo molto tempo per guardare la televisione"
commentò
Sasha stringendosi di più dal suo braccio.
"Ma
puoi sempre raccontarci di tutti
i tuoi ruoli", aggiunse Esther.
Kami
si alzò sulle punte per sussurrargli
"Siamo ottime ascoltatrici".
Lo
sguardo attonito di Nathan fece ridere
le cinque ragazze. E pure Mike.
"Fate
le brave!", le richiamò
Sandra "Ci vediamo tra un'ora sul set".
"Guastafeste",
le sentì
sussurrare mentre le modelle a malincuore si allontanarono.
"Come
riesci a comandare tutti a
bacchetta così!?!", le chiese Mike.
"Talento
naturale",rispose
Sandra, lasciandogli un veloce bacio a fior di labbra, poi si
accostarono al
bancone della reception in attesa di essere serviti.
Un
forte sospiro li costrinse a voltarsi.
Lo
sguardo di Nathan era ancora perso nel
vuoto "Amo Atlantic City".
***
Un’ora
dopo Sandra raggiunse le sue
colleghe modelle lasciando i due uomini in compagnia delle carte gioco.
Il
tavolo verde a cui erano seduti Nate e
Mike ospitava altre tre persone.
Nathan
lanciò al centro del tavolo una
serie di fiches prima di estrarre il telefono dal taschino interiore
della
giacca per poi posarlo accanto al suo bicchiere di Scotch.
Il
gesto non sfuggì a Michael.
Da
quando erano usciti dalle loro stanze
Nate non faceva altro che prendere e riporre il telefono.
“Stai
aspettando una telefonata da
Voldemort?”, Mike gli diede una leggera gomitata per attirare
la sua attenzione
e gli fece l’occhiolino, sorridendo.
Il
nomignolo dato a Stana durante il volo
era utilissimo ora per evitare che orecchie indiscrete come
giornalisti,
paparazzi, o addirittura gente comune pronta a tutto pur di vendere uno
scoop,
si immischiasse nei fatti loro.
Inoltre
Mike temeva che Stana ignorasse il
suo discorsetto e rivelasse all’amico di non essere incinta.
Superficialmente
sembrerebbe una notizia
fantastica ma in realtà servirebbe solo a ritrascinare
entrambi nella assurda
situazione che vivono da anni ormai.
Nate
accennò un sorriso e scosse la testa
“Sono io che sto lottando per non chiamarla”.
Vederlo
rattristarsi gli fece venir voglia
di sputare fuori tutta la verità, ma non poteva.
Nathan
si meritava almeno un paio di
giorni di svago.
Stana
stava lentamente dominando ogni aspetto
della sua vita e questo non andava affatto bene.
Non
se lei non era pronta a ricambiarlo
totalmente.
Gli
posò amichevolmente una mano sulla
spalla e puntò anche lui le sue fiches.
“Cosa
le vorresti dire?”, chiese infine.
Nate
si strinse nelle spalle “Vorrei solo
sapere se sta bene. Quando l’ho riaccompagnata a casa era
così pallida”.
“Sono
sicuro che sta bene”, lo rassicurò
Mike “Tamala o addirittura Andrew ti avrebbero avvisato se ci
fosse qualcosa di
grave”.
Nathan
annuì “Hai ragione. Basta, siamo qui
per divertirci”, rimise il telefono in tasca e per il resto
della serata non lo
guardò più.
Le
puntate non erano altissime. Non erano
giocatori d’azzardo, non si sarebbero mai sognati di
sperperare in quel modo i
loro guadagni.
Ma
la fortuna girò a favore di Nathan che
vinse $ 1000 mentre Mike ne perse $ 700.
Seduti
al bancone del bar sorseggiando i
loro drinks Mike mise una mano sulla spalla dell’amico
“Ti spiacerebbe non
menzionare a Sandra della mia piccola perdita?”.
Nathan
rise “Ti tiene in pugno, eh?
Tranquillo amico, ho le labbra cucite”.
Mike
sorrise ringraziandolo.
Era
possibile provare invidia anche per
questo?
Di
non avere nessuno con cui litigare?
Evidentemente
sì. Perché era quello che
sentiva Nate.
Avrebbe
dato tutti i suoi averi per poter
tornare a casa a litigare con Stana per aver perso a poker.
“Tutto
bene?” domandò Michael vedendolo
pensieroso.
Nate
sorrise benevolo “Si... riflettevo
sul detto ‘Sfortunato al gioco, fortunato in
amore”, poi si fece serio “Avrò
anche vinto io” pronunciò alzandosi dallo sgabello
“Ma è andata meglio a te”.
Si
diresse verso gli ascensori lasciando
Mike da solo al bar.
Non
aveva senso scaricargli addosso di
nuovo il suo malessere.
Qualunque
cosa facesse per distrarsi e
dimenticarla, finiva comunque per pensare a lei.
Colei
che non poteva essere nominata, ma
che comunque risiedeva costantemente nei suoi pensieri.
Anche
se aspettava un figlio da un altro.
Anche
se sicuramente si sarebbero sposati
e creati una famiglia tutta loro.
E
sapeva che sarebbe stato così.
Kris
c’era da molto prima e questo non lo
poteva cambiare.
Ha
le sue stesse radici e valori e per
quanti sforzi facesse, Nate non avrebbe mai potuto competere.
Sapeva
benissimo di dover accettare tutto
questo.
Eppure
ancora gli era impossibile.
Sul
tavolino accanto all’ascensore
troneggiavano alcune riviste.
Nathan
gli diede una rapida occhiata
mentre attendeva che le porte si aprissero.
Quella
più visibile dalla sua angolazione
mostrava in copertina l’attore Matthew McConaghey in tutto il
suo splendore con
accanto la scritta, in caratteri cubitali,
‘America’s Space Cowboy’ in
riferimento al suo ultimo film uscito nelle sale,
‘Interstellar’.
“Questo
è troppo! Me ne vado a dormire!”,
e il ding dell’ascensore
gli spalancò
le porte verso i piani superiori dell’hotel.
Ivi’s
corner:
No,
scusate c’è un solo Space Cowboy a
questo mondo! Tanta roba anche Matt, per carità :)
Ce
l’avete tutte con il povero Mike...
Vuole solo che per tre/quattro giorni il suo
migliore amico si rilassi e stacchi la
spina. Tre miseri giorniniiiii dopo anni di frustration ahahahah
Su,
su, c’è chi mantiene i segreti per
moooolto più tempo!
Abbiate
fiducia, vi divertirete!
Buon
resto della settimana! :-*
Ivi87