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Autore: NathalieKheel    01/04/2015    0 recensioni
Nico Keehl e William Wagner sono due studenti della Peddingtone College. Sono due ragazzi apparentemente normali, amanti degli scherzi, insomma due combinaguai. Ma nascondono un grande segreto. Un giorno curiosando in un passaggio segreto della loro scuola per soli geni gli viene conferito un grandissimo potere. L'occhio.
Non sempre l'occhio da poteri benevoli, infatti a Nico viene conferito un potere molto misterioso e pericoloso che potrebbe causare molti danni sia a lui che alle persone del mondo. Toccherà a Will, il suo migliore amico e forse qualcosa di più cercare di non farlo impazzire.
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando arrivai al Peddingtone College ero totalmente e incondizionatamente spaesato. Quell’edificio scuro e imponente mi spaventò a morte e iniziai a tremare.
Avevo dodici anni e molta, moltissima paura. Le mani mi tremavano e battevo i denti a più non posso.
Mio padre mi guardava con cipiglio severo, ma sapevo che era davvero fiero di me e così mia madre.
Ero stato l’unico della mia famiglia ad essere stato accettato al Peddingtone, ne Kal , ne Lucy ne Brenda, i miei tre fratelli erano stati presi. Io contrariamente a tutte le aspettative avevo superato tutti gli esami, i test e i colloqui.
La Peddingtone era una scuola per piccoli geni. I futuri scienziati, matematici e chi ne ha più ne metta. Insomma le risorse del futuro. Ci insegnavano i migliori maestri del mondo intero, selezionati da un’equipe di grandissimi scienziati.
Io avevo frequentato le elementari e la prima media nel piccolo paesino in cui vivevo. Un buco nell’immensa Inghilterra, ma un posto allegro e che profumava di casa, di famiglia e di amici.
Invece quando arrivai davanti all’edificio in tutta la sua maestosità non sentivo affatto nessun profumo.
Non avevo nessuna voglia di crescere rinchiuso da quattro mura mentre avrei potuto tranquillamente giocare all’aperto con i miei amici.
-William, ti senti bene?- mi chiese mia mamma guardandomi preoccupata.
-Si, cioè …. No- respirai profondamente –Devo proprio?- dissi accennando verso la mia nuova residenza.
-William Audrian Wagner!- si arrabbiò mio padre – Non sai quale onore sia entrare in questa magnifica scuola, pensa solo che il presidente ha studiato qui, riceverai la migliore istruzione di tutto il paese, ti rendi conto?-
Io annui, ma una piccola lacrima mi scese sulla guancia. Ciao ciao giornate passate a giocare a pallone nei prati verdi vicini a casa.
-Allora noi abbiamo firmato tutto Will, le tue cose sono già nella tua stanza. Dovrebbe essere tutto a posto- sorrise mia mamma abbracciandomi.
- Certo, grazie- risposi ricambiando l’abbraccio.
Mio padre rise – Sono fiero di te William, divertiti-
Mi abbracciarono di nuovo e poi salutandomi con la mano mi lasciarono mentre loro partirono per tornare a SantAnnie, la mia vecchia casa.
Presi il borsone ed entrai. I lunghi corridoi straripavano di nuovi studenti e dei loro genitori. Qualcuno di loro mi sorrise e io ricambiai.
Proseguii in un corridoio finchè non trovai la rampa di scale. Salii fino al secondo piano, e cercai la stanza 142. La porta era aperta e dentro un ragazzino era seduto sul letto e stava fissando il pavimento.
Entrai e dissi – Ehy-
Lui alzò lo sguardo dall’interessantissimo pavimento e disse – Ciao, sei il mio compagno di stanza vero?-
Io posai il mio borsone sul letto e tirai un sospiro di sollievo vedendo che tutti gli scatoloni erano vicini alla mia piccola scrivania.
-Si- risposi – Mi chiamo William Wagner-
Gli porsi la mano e lui la strinse – Io son Nicolas Keehl, ma puoi chiamarmi Nico-
Annui e iniziai a sistemare le mie cose sulle mensole sopra il mio letto, sulla scrivania e nel minuscolo armadio.
-Spero che andremo d’accordo Will, sai faccio fatica a farmi degli amici. Nella città dove vivevo erano tutti degli stronzi-
Gli risposi mentre sistemavo dei libri sulle mensole – Io invece faccio amicizia molto facilmente. Sono convinto che lo diventeremo comunque-
-Lo spero proprio anchio, non ho nessuna voglia di annoiarmi e fare una vita barbosa qui. Mi hanno rinchiuso contro la mia volontà- disse mentre si sistemava il ciuffo nero dagli occhi così incredibilmente azzurri.
-Che coincidenza, anche io sono stato rinchiuso qua per volere dei miei genitori-
-Appena posso voglio scappare…- disse Nico.
Io sogghignai – Io prima voglio divertirmi. Ho in mente di fare parecchi scherzi quest’anno-
Nico si alzò dal letto e si avvicinò al mio – Compare, stai parlando con il re degli scherzi-
Io feci una risatina – Credo che noi due andremo proprio d’accordo Nico, potremmo diventare… complici che ne dici?-
-E fare il miglior scherzo che sia mai stato fatto alla Peddingtone!-
Ci battemmo il pugno.
Mi piaceva proprio quel ragazzino. Lo conoscevo solo da pochi minuti ma già avevamo un obiettivo in comune, fare disperare tutti gli insegnanti della Peddingtone-
  
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