Sguardi
celati finzioni forzate e marionette
<< MATSURI >>
La ragazza sobbalzò sul posto.
<<
S... si Temari-san? >>
<<
Cosa stai facendo? >>
La ragazza si inchinò rispettosamente.
<< Sto portando i documenti al Kazekage, Temari-sama >>
La jounin guardò severa la piccola sottoposta.
<<
Vedi di non infastidire mio fratello >>
<<
Si Temari-san >>
Non appena la ragazza coi quattro codini se ne andò, la ragazza bussò alla porta.
Da dentro il suo ufficio il Kazekage sussurrò un debole << Avanti >> seguito da un impercettibile sussulto quando si ritrovò davanti la figura allegra e raggiante della sua -ex- allieva.<< Buon giorno Gara-sama, ho l'ennesimo rapporto di Kankuro. Le serve una mano con i documenti? >>
Lui
si ritrovò ad abbassare lo sguardo e a rileggere la prima riga di
una lettera destinata alla Mizukage.
Non
seppe dare una spiegazione a quel comportamento, era come se la
testa, e soprattutto gli occhi, si fossero mossi da soli.
<< Mi faresti un favore, grazie Matsuri >> Mormorò tenendo lo sguardo puntato sulla carta mentre lei gli si avvicinava a piccoli passi prendendo un plico di fogli.
*
<<
Quella piccola mocciosa mi rende isterica >>
<<
Ancora? A me sembrava che andaste d'accordo >>
<<
Andiamo d'accordo, lei si inchina e annuisce... >>
<<
… e tu le rompi l'anima >>
Shikamaru
si beccò una ventagliata sulla fronte.
<<
Il problema è che ronza troppo vicina a mio fratello... non lo deve
infastidire >>
I
due ragazzi si trovavano in un ufficio dell'accademia, per la
precisione nell'ufficio di Temari.
Shikamaru
era stato incaricato di presiedere agli allenamenti dei genin di Suna
per la selezione dei ninja da presentare ai prossimi esami dei chunin
evento da sempre fondamentale per incrementare l'economia di Konoha e
da alcuni anni anche di Suna.
<<
Ho completato la formazione delle prime sei squadre, dacci
un'occhiata >>
<<
Comunque ti ricordo che se non fosse stato per lei noi due... >>
<<
… noi due staremmo ancora nella pace degli angeli >> sibilò
Temari.
Matsuri,
insieme a Yukata e Sari, avevano favorito quella “fuga di
informazioni” il che aveva obbligato la Sabaku ad ammettere i suoi
sentimenti e reso più facile per loro passare da “flirt
occasionali” a “bislacca relazione”.
Purtroppo
da quando era successo Kankuro e Gaara erano diventati iperprotettivi
ed avevano sviluppato un odio assoluto nei confronti del Nara.
Non
che facessero gesti plateali: si limitavano alle occhiate assassine
però Temari, memore della grande pazienza Sabaku, sapeva che la
situazione poteva degenerare da un momento all'altro.
Per
non farli esplodere quando erano a Suna avevano deciso di mantenere
una certa distanza fingendo di avere un rapporto puramente
professionale.
A
Konoha erano più liberi: potevano passeggiare tranquillamente,
andare a casa Nara -dove Yoshino la trattava con la massima premura
senza essere troppo invadente-, andavano nei giardini a guardare le
nuvole -si alla fine il cervo era riuscita ad ammorbidirla un po'- ma
dovevano cercare comunque di non dar troppo materiale ai ninja più
pettegoli.
Questo
snervava moltissimo la ninja del vento.
All'inizio
tenere una certa segretezza era divertente, eccitante anche, ma
quella finzione “forzata” era come un corpetto troppo stretto,
come una gabbia troppo piccola.
<<
Quella ragazzina ha solo agito per il tuo bene, per qualche assurda
ragione ti è affezionata e tu ti comporti come una faina >>
<<
Quindi quando devi svignartela di nascosto alle tre di notte dalla
mia camera tu sei felice? >>
<<
Sono felice di avere la possibilità di poter stare in camera tua
fino alle tre di notte. Prima era impensabile >>
Temari
fece una smorfia.
<< Che seccatura >>
*
<< Sei tornato >>
Sumire
se la rideva seduta su un tronco d'albero, era riuscita a nascondesi
e appena il ragazzo si era fatto più vicino gli aveva tirato una
pigna in testa.
Adesso
il povero marionettista si massaggiava la parte lesa guardando verso
l'alto. Nonostante tutto il ragazzo sorrideva.
<<
Mi sei mancata >>
<<
Sono passate solo due settimane >>
La
ragazza scese agilmente dall'albero.
<<
Guarda che so fare >>
Kankuro
le aveva regalato una piccola marionetta che usava da bambino, una
specie di brutta copia di un gattino. La ragazza lo stava muovendo in
modo magistrale, e gli aveva addirittura apportato alcune modifiche:
come gli artigli e qualche altra piccola arma nascosta.
<<
Impari in fretta vedo >>
<<
Lo so >> disse lei con tono da saputella.
Il
marionettista fece un mezzo sorriso compiaciuto, quella ragazza era
davvero un bel tipetto.
Sumire
mosse agilmente le dita ed allungò i fili di chakra, così facendo
la marionetta si arrampicò sul tronco di un albero come se fosse un
animale vero.
<<
E adesso facciamo tornare Chibineko dal papà >>
Continuò
a muovere agilmente la marionetta facendola saltare da un ramo
all'altro per poi farlo atterrare sulla testa del ragazzo.
<<
Simpatica >>
Lei
accennò appena un sorriso e si avvicinò a lui.
Fece
cinque o sei passi fino ad arrivare proprio di fronte a lui, il
ragazzo era parecchio più alto di lei tanto che la ragazza dovette
alzare la testa ed alzarsi sulle punte per stare faccia a faccia con
lui.
Kankuro
dal canto suo rimase immobile osservando i suoi occhi color oceano.
Con
un gesto fluido e veloce lei allungò le mani verso il suo viso e poi
proseguì verso la sua testa in modo da prendere la piccola
marionetta.
<<
Ho sempre amato questi animali ma non mi è mai stato permesso
prenderne uno >> disse con una punta di malinconia.
Si
allontanò nuovamente e si sedette su una grossa colonna caduta.
<<
Perchè le marionette? >>
Il
ragazzo si mise le mani in tasca inclinando appena il capo.
<<
Mh? >>
<<
Perchè hai scelto come armi le marionette? Sono scomode, ti rendono
un facile bersaglio, ci vuole tanta pazienza ed un sacco di tempo per
pulirle e curarle... >>
Decisamente
non aveva peli sulla lingua.
Lui
le si sedette accanto, prese quella piccola marionetta rigirandosela
tra le mani.
<<
Adoro le marionette, le ho sempre adorate >>
<<
Che risposta meravigliosa e profonda, davvero significativa >>
Non
poté fare a meno di ridacchiare, adorava quel tipo di sarcasmo.
Si
guardò intorno prendendosi qualche istante prima di rispondere, poi
chinò il capo guardando le sue mani.
<<
Da bambino adoravo guardare
il Bunraku,
era molto divertente e una bella
distrazione... >>
Non precisò il perchè un bambino di cinque anni avesse bisogno di distrazioni, non aveva ancora avuto modo di raccontarle di suo padre o di suo fratello.
<<
... quando scoprii che era possibile utilizzarle come armi decisi che
sarei diventato un marionettista e ne approfondii le tecniche. Nel
mio villaggio c'era un solo clan capace di costruirle e utilizzarle
ma Chiyo-sama, una degli ultimi elementi della sabbia rossa, si è
sempre rifiutata categoricamente di allenarmi >> fece spallucce
<< Tuttavia questo non mi ha impedito di continuare ad
allenarmi >>
La
ragazza gli sorrise e lo guardò con ammirazione.
<<
Questa si che è una bella risposta >>
<<
E tu? Hai qualche tecnica preferita a parte rubare? >>
Per
tutta risposta lei gli fece la linguaccia << Io eccello in
tutte le arti! >> disse con un tono convinto ma ben poco
convincente, tanto che il ninja di Suna si mise a ridere di cuore.
<< Bene “miss eccellenza” fammi vedere... >>
***
Angolo
dell'autrice.
L'autrice vi augura una buona Pasqua. Mangiate tanto cioccolato mi raccomando!
Grazie
a tutti coloro che leggono/seguono/recensiscono.
A presto.
Violetta_