Rating: per tutti
Genere: generale
Personaggi:
Severus Snape, Petunia Dursley, Harry Potter
Pairing: nessuno
Epoca: post 7° anno
Riassunto: Harry vuole andare di
persona a dire ai suoi zii che è tutto finito e chiede a Severus di
accompagnarlo.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me
bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I
personaggi originali, i luoghi non inventati da J.K.
Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il
mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa
storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di
lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto
intesa.
Parole/pagine: 272/1
Nota: Storia scritta per
Specialità: Tennis.
Dursley, Petunia
«Harry,
cosa ci fai qui?»
«Io… volevo solo dirvi che è tutto
finito. Sei da sola?»
«Vernon è al lavoro e Dudley a
scuola. Lui chi diavolo è? Ci conosciamo?»
«No.»
«Eppure
hai un’aria familiare.»
«Mi
dispiace deluderla, ma credo che io e lei non ci siamo mai incontrati.
So soltanto che è una parente del signor Potter.»
«No,
a me sembra proprio di conoscerti.»
«Si
sbaglia.»
«Non dimentico facilmente delle
facce, signor…? Come ha detto di chiamarsi?»
«Non
l’ho detto.»
«Sarebbe
buona educazione presentarsi quando ci si reca alla porta di qualcuno, non
gliel’hanno insegnato?»
«Mm…
avevo rimosso perché mi stava antipatica.»
«Come ha detto, scusi? Se parla
con un tono di voce così basso, non riesco a sentirla.»
«Non
si preoccupi, dicevo al signor Potter che è ora di andare, abbiamo degli
impegni.»
«Impegni? Quali impegni? Non mi
ricordo di nessun impegno, professor Sn… ehi!»
«Stai zitto! Minerva ci aspetta
per aiutarla in quella cosa.»
«Oh… ah… quella cosa… giusto. Ha ragione, zia, dobbiamo proprio andare. Volevo solo dirvi che
non correte più alcun pericolo, Lord Voldemort è morto e può tutto tornare alla
normalità.»
«Noi non l’abbiamo
mai persa la normalità, il fatto di avere un nipote stramboide circondato da pazzi, non ha cambiato nulla.»
«Però
volevi tanto essere stramboide come
tuo nipote ed essere ammessa nel nostro
mondo di pazzi!»
«Snape! Sei quel dannato Severus
Snape!»
«Andiamo,
Harry.»
«Ma…»
«Maledetto
Snape!»
«Ho
detto: andiamo.»
«Come
hai osato?»
«Ok.»
«Perché
hai voluto che ti accompagnassi io?»
«Non
lo so.»
«Risposta
molto esauriente, non c’è che dire.»
«Lo
so.»
«Mm…»
«Non
è stata una buona idea, vero?»
«No. Decisamente
no.»