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Autore: ninety nine    04/04/2015    6 recensioni
Dodici storie, una per ogni mese dell'anno. Dodici (o forse più) personaggi, per ognuno un momento da descrivere. Una sola ambientazione, il distretto di Katniss, di Gale, di Peeta e di tanti altri, ma in ogni sua stagione.
In questa storia darò vita a dodici momenti, belli o brutti, di vita quotidiana, in cui proverò ad approfondire la vita nel distretto, lasciando che siano i protagonisti a parlare. Personaggi principali o secondari, amati o odiati. Tramite le loro vite, le loro storie, conoscerete un po' meglio il distretto più remoto di Panem!
#Gennaio - Romulus Thread
#Febbraio - Hazelle e Posy Hawthorne
#Marzo- Rory Hawthorne
#Aprile- Primrose Everdeen
#Maggio- Madge Undersee
#Giugno- Il violinista
#Luglio- Katniss Everdeen
#Agosto- Gale Hawthorne
#Settembre- Delly Cartwright
#Ottobre- Peeta Mellark
#Novembre- Sae la Zozza
#Dicembre- Haymitch
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Agosto.
Gale aveva sempre avuto una speciale empatia con questo mese.
Probabilmente il motivo era che l'ottavo mese dell'anno sembrava essere lo specchio del suo carattere e del suo nome.
Era un nome che aveva scelto suo padre, un nome particolare per il Distretto Dodici, in cui si cercava di chiamare i figli nel modo più neutro possibile.
Il suo invece prevedeva nubi all'orizzonte, come ad Agosto quando sta per scoppiare un temporale estivo, e si era rivelato profetico.
Infatti, Gale significava burrasca.
Il giovane sentiva la burrasca dentro di lui ogni volta che vedeva compiersi un'ingiustizia o che vedeva la fame sui volti dei suoi famigliari.
Ricordava la prima volta che aveva sentito una sensazione simile: era ancora un bambino, avrà avuto sette anni, ed era seduto sul davanzale della finestra di casa sua in una notte di Agosto.
Era appena scoppiato un violento temporale,cosa piuttosto frequente in quel mese, ma lui non era rimasto sveglio per questo.
Aveva già capito che c'erano cose ben peggiori di pioggia e lampi.
Non riusciva a dormire perché c'erano stati problemi con suo padre, che non era ancora rientrato. Non sapeva che genere di problemi, nessuno glielo aveva spiegato, ma dentro di sé il bambino sentiva odore di guai.
Infatti, un pacificatore era arrivato a chiamare Hazelle e l'aveva scortata fino alla miniera, lasciandolo solo con un Rory ancora neonato che piangeva spaventato dal tempo atmosferico.
Il maggiore aveva provato a calmarlo, ma dopo l'ennesimo tuono e l'ennesimo scoppio di pianto ci aveva rinunciato e si era posizionato su quel davanzale, scrutando attraverso la cortina di pioggia alla ricerca di un'ombra che lo avvertisse del ritorno a casa dei suoi genitori.
Piano piano, i suoi occhi avevano iniziato a perdersi nella pioggia battente e aveva sentito come se questa formasse intorno al suo cuore uno strato che andava stringendosi sempre più, arrivando a bloccare il respiro al bambino. Sentiva l'angoscia che si faceva strada in lui, insieme alla rabbia.
Percepiva i tuoni in lontananza e sentiva i piccoli pugni contrarsi insieme ad essi.
Il suo cuore diveniva pian piano burrasca e  il suo corpo avrebbe voluto diventare tutt'uno con essa.
Gale era spaventato da quella trasformazione, ma allo stesso si sentiva bene. Si sentiva invincibile, sentiva che avrebbe potuto far qualcosa, così. Sarebbe potuto uscire e correre alla miniera per vedere quello che stava succedendo, avrebbe potuto aiutare suo papà e sua mamma, avrebbe potuto toglierli dalle mani dei pacificatori che potevano stargli facendo qualunque cosa.
Stava veramente per alzarsi, un ragazzino gracile con gli occhi accesi di tempesta, ma poi aveva visto Rory che lo guardava senza capire, aveva visto la sua paura di essere lasciato solo in balia del temporale, aveva visto riflesse in lui quelle paure infantili che aveva soffocato, ma forse non del tutto.
Allora si era seduto a terra e aveva picchiato il palmo sul pavimento freddo della loro casupola ed era rimasto ad aspettare fino a che il temporale, dentro e fuori di sé, era andato calmandosi, ma aveva giurato a sé stesso che un giorno avrebbe risentito quella sensazioni e le avrebbe utilizzate per fare qualcosa di buono.
Quante volte, da allora, gli era successo, di accendersi in quel modo, di diventare burrasca come il suo nome suggeriva?
Tante, davvero tante. Spesso era stato sul punto di cedere, di afferrare una pietra e di correre in piazza a fare qualche sciocchezza.
Era soltanto la vista degli occhi ammonitori di sua madre, di quelli speranzosi dei suoi fratelli e di quelli impenetrabili di Katniss che lo trattenevano dal farlo e riportavano in lui un po' di sereno, come il sole che ad Agosto mette fine al temporale.
Non aveva dimenticato il suo giuramento, ma certe cose vanno fatte nel modo giusto, al momento giusto*.
Un giorno, il temporale che era dentro di lui sarebbe scoppiato in tutta la sua potenza, liberando il vento del cambiamento.
Gale aveva anche questo significato: vento impetuoso, quel vento che il giovane avrebbe voluto far soffiare sul distretto per cambiare le cose.
Ad agosto, dopo ogni temporale arrivava questo vento, forte, che spazzava via le nuvole con tanta potenza da far sì che anche i Pacificatori rimanessero chiusi nelle loro case.
Ogni singola volta il ragazzo sperava che qualcosa cambiasse per davvero e non solo nella sua testa, ma rimaneva sempre tutto uguale, all'apparenza calmo. Ma quella calma, che odorava di carbone e di fame, in realtà preparava il Distretto allo scoppio di un nuovo temporale.
Il suo nome significava anche scoppio.
Scoppio di risa che provocava in Katniss nei pomeriggi estivi nei boschi, scoppio d'ira che gli veniva dopo aver fatto un affare con qualcuno di ricco o dopo aver visto un Pacificatore che commetteva qualche ingiustizia in mezzo a tutta questa calma apparente, sotto il sole di Agosto, scoppio di una bomba che uccideva delle persone nemiche, o a volte anche amiche e innocenti, come Prim, scoppio di un'esplosione in miniera come quella che gli aveva portato via il padre e che aveva fatto sì che quel lato temporalesco del suo carattere rimanesse sempre in fondo al suo cuore.
Sapeva che non avrebbe dovuto lasciarla uscire, che era pericolo, che avrebbe dovuto nascondersi dietro a una corazza d'indifferenza. Ma era difficile, incredibilmente difficile per lui.
Lui era tempesta, era burrasca. Lui era Gale.

 

 

 

Buongiorno gente!

Ve l'avevo promesso che sarei arrivata per Pasqua e infatti eccomi qui!

Capisco che questo capitolo non sia esattamente coniglietti pasquali e uova di cioccolato, ma dovevo dedicare questo mese al mio Gale, perché ci stava assolutamente TROPPO bene.

La smetterò di dirvi che il capitolo non mi convince fino in fondo, anche se è così ogni volta...mi sento ripetitiva come un cammello con due gobbe (non ha senso, lo so).

Prima di iniziare voglio fare un appunto: il significato del nome di Gale come ''forte vento'' l'ho trovato nella FF di Kary91 Four children. Four names. Four letters e da lì mi è venuta voglia (già tempo fa) di approfondirne i vari significati.

Alcuni, quelli che più si riflettevano nel mese di Agosto, li ho ripresi qui, altri riposano nella mia mente in attesa di essere sviluppati!

Preferisco segnalarlo, anche se effettivamente il significato che più ha importanza nella storia è quello di burrasca/temporale.

Oh, sappiate che il flashback non era voluto, ma si è voluto a tutti costi infilare lì e non ho avuto il coraggio di toglierlo!

L' * vuole indicare una citazione di Plutarch, che fa nel film di CF.

Come ogni volta, spero che questo capitolo sia di vostro gradimento...

BUONA PASQUA!

Fate felice una povera scrittrice, invece di inviarle un uovo di cioccolato inviatele una bella recensione!

A presto k_j

 

Oh, a proposito, una delle due foto di Gale che ho usato nel banner è stata definita da una mia amica (che troverete su EFP come ombra_di_cenere), foto con sguardo assassino.

Sappiate che lei odia Gale, ma per me non è da assassino.

E' da ragazzo che ha dovuto vivere in determinate situazioni e che ha sviluppato un certo carattere. Fatto sta che ci stava benissimo nel banner, almeno per me!

Cara la mia Vale...io spero sempre di poter farti cambiare idea! <3

L'altra invece ha sullo sfondo un temporale, quindi come non sceglierla?

 

  
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