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Autore: _Kurama_    05/04/2015    0 recensioni
"La mia vita fa schifo!"
Le urló in faccia tutto il suo dolore, mentre la ragazza non riusciva più a trattenere le lacrime.
Era stata stupida, non avrebbe dovuto fare ciò che aveva fatto, lo aveva ferito nel profondo, ne era cosciente, ma non aveva potuto farne a meno.Ma, quella sua mancanza, le sarebbe costata, molto cara....
*******
Ehilà salve gente!
Questa volta ho deciso di cimentarmi nell'angst, anche se non ho la minima idea di cosa accadrà.
Questa sarà una fanfiction un po'...... diversa,probabilmete diversa anche dalle altre AU
Bene, con questo vi lascio alla lettura.
Genere: Angst, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fuu, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Hinata, Minato/Kushina, Naruto/Sakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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~~Naruto rientrò in casa dopo cinque minuti, ma il giovane non era più solo, infatti con se aveva un’animale che aveva tutta
l’aria di essere una volpe.

“Ehi Sakura! Vieni qui, voglio farti vedere qualcuno!” disse il biondo entusiasmato, egli infatti guardava l’animale con gli occhi
luccicanti, come se non esistesse nulla di più bello. Non appena la ragazza entrò nel salone un’incredibile aurea omicida la
pervase, come si permetteva quel lurido essere di portare quell’animale altrettanto puzzolente in quella che ormai per lei
era la SUA casa!?
Eh no, questa non gliela avrebbe fatta passare liscia!

“Tu! Che diavolo ti è saltato in mente?! Come diavolo hai potuto portare quell’essere in casa! Portalo fuori immediatamente!
E poi puzza anche!” disse la ragazza disgustata.

“Ehi, tanto per cominciare “quell’essere” ha un nome si chiama Kurama! E poi per quel che riguarda la puzza non preoccuparti
Gli farò un bagno!” disse Naruto visibilmente infervorato per le parole appena pronunciate dalla ragazza. La volpe li osservava discutere come se fosse annoiata e lanciava brutti sguardi a Sakura, di sicuro quella ragazza non gli piaceva. Nel contempo i
due continuavano a discutere e Kurama visibilmente stanco e sporco si incamminò tranquillamente verso il divano color vaniglia
e ci saltò sopra incrociando le zampe anteriori e poggiandovi sopra la testa per poi chiudere gli occhi, che erano di un colore quasi rosso come del resto lo era tutto il pelo, tranne che per delle sfumature nere che partivano dalle orecchie per poi arrivare agli occhi.

“…porta subito quell’animale fuori di qui!” disse Sakura incazzata nera con quello che ormai era il suo coinquilino “te lo scordi! Piuttosto vattene tu!”
Sakura che si era girata per poco non svenne! Quell’orribile volpaccia era saltata sul divano lasciando delle terribili impronte sel pavimento chiaro, e ora se ne stava comodamente sdraiata a pancia in su. La ragazza a quella visione divenne improvvisamente rossa, mentre del fumo aveva iniziato a uscirle dalle orecchie e una vena aveva cominciato a pulsarle pericolosamente sulla tempia. Si avvicinò a grandi falcate verso il divano prendendo con poca delicatezza Kurama per la coda e trascinandolo giù, questo per tutta risposta guardò la ragazza con aria di sfida, per poi prendere la ricorsa verso di lei, saltandole addosso e graffiandole e sporcandole tutti i vestiti. Dopo essersi ritenuto soddisfatto si alzò dal corpo della giovane, che per tutto il tempo non aveva fatto altro se non urlare come una forsennata, leccandosi i baffi e sedendosi vicino a Naruto che aveva guardato la scena con le lacrime agli occhi a causa delle risate.Sakura si alzò in piedi con un’espressione che avrebbe terrorizzato chiunque ,dirigendosi nuovamente verso Naruto e iniziando a sbraitare. “Ora basta! Questo è davvero troppo! Porta subito quella bestia fuori da casa mia!”

Dopo aver sentito tali parole lo sguardo di Naruto si ombrò e questi con una voce tremendamente minacciosa le si avvicinò arrivandole a un palmo dal viso dicendole

“Non provare a dirmi quello che devo fare! E non ti azzardare mai più ad etichettare questa casa come tua! Questo posto è MIO e nessuna scartoffia, contratto o chi che sia potrà mai dire il contrario chiaro!?”
Sakura per un attimo si spaventò, Naruto aveva una voce tremendamente minacciosa e questo la inquietò non poco e per un istante credette che potesse farle del male, ma non volle comunque dargliela vinta.

“Eh no mio caro! Che la cosa ti piaccia o no questa casa ora è mia!”
“Non è un pagamento quello che rende una casa propria, ma sono i ricordi che vi sono dentro…” disse Naruto con un tono più calmo, quasi rattristato.
“Vado di sopra. Non ho più fame.” Decretò in fine, allontanandosi e venendo poi seguito dalla volpe. Lasciando Sakura con l’amaro in bocca.

 


Il giorno seguente, Sakura si svegliò di buon’ora e si preparò per andare all’università. Ella frequentava l’Università Imperiale di Tokyo* che era tra le più prestigiose del Giappone. Verso l’ora di pranzo si avviò verso la caffetteria dove si era data appuntamento con le sue amiche, Ino, TenTen e Matsuri. Le ragazze erano amiche fin dalle scuole medie e nonostante frequentassero corsi differenti la loro amicizia era sempre rimasta ben salda.
Ino Yamanaka era la migliore amica di Sakura, era una bellissima ragazza, dalle belle forme anche se aveva un carattere piuttosto difficile, studiava la biologia e l’ecologia, dato che fin da bambina aveva sempre amato la natura.
TenTen invece frequentava l’università di Scienze e Motorie Sportive e per il momento lavorava come insegnante di judo. Nonostante questo suo carattere piuttosto mascolino ella era davvero una bella ragazza, aveva i capelli castani che aveva sempre legato in due trecce, gli occhi marroni e profondi la rendevano molto affascinante, e aveva anche delle belle curve che richiamavano spesso gli sguardi dei ragazzi.
Matsuri invece studiava psicologia e al momento faceva tirocinio in uno studio della città. Aveva i capelli castani, corti e lisci.
Due profondi occhi neri, e anche lei un fisico niente male anche se non prosperoso come quello delle altre due.
E poi c’era lei, Sakura.
Ella frequentava l’università e studiava chirurgia sotto la guida e la supervisione della sua insegnante Tsunade Senju, che oltre tutto era il medico primario dell’ospedale più importante della città.
Sakura, al momento, lavorava nell’ospedale di Tsunade, lavorava soprattutto in sala operatoria, per prendere familiarità con quello che, dopo la laurea, sarebbe stato il suo lavoro.
Sakura aveva lunghi capelli color caramella, probabilmente tinti, occhi verde smeraldo, la fronte spaziosa e la pelle bianca come la neve.
Le curve non erano troppo pronunciate, il seno piccolo e acerbo. Ma nonostante le apparenze la ragazza aveva un carattere molto mascolino e manesco, anche da bambina non esitava ad attaccar briga con chiunque criticasse la sua fronte, e molto spesso Ino era costretta a curarle le ferite che si procurava durante le litigate, facendole così evitare le punizioni della signora Haruno.

 


Non appena la giovane scorse il tavolo a cui erano sedute le sue amiche si avvicinò a loro, quasi lanciandosi sulla sedia.

“Ehi, Sakura! Ti vedo parecchio stanca è successo qualcosa?” domandò subito Ino.
“Oh ragazze non potete neanche immaginare…”
E così la rosa raccontò loro tutto ciò che era successo la mattinata prima, incluso anche Kurama e la litigata che aveva avuto con Naruto.

“Oh e così hai un coinquilino eh…” disse Ino maliziosa.
“E da come ce lo hai descritto non è niente male.” Disse TenTen associandosi immediatamente all’amica.
“Ragazza ma mi ascoltate o no?! Vi ho appena detto che è un rozzo, un maleducato e che si porta dietro una volpe! Io non ce la faccio, giuro che lo butto fuori casa! E’ un essere insopportabile, e poi va in giro come uno straccione!” disse Sakura sull’orlo di una crisi di nervi.

“Ma hai provato a dialogarci con tranquillità, scoprire qualche lato della sua personalità, magari ha subito qualche trau….”
“Ti prego Matsuri non cominciare con i tuoi discorsi psicologici, ho già un forte mal di testa, non serve che tu aggiunga altra confusione! E comunque non c’è niente da scoprire, è solo un maledetto pigrone, testardo, impulsivo e maleducato!”

“Avrei proprio voglia di conoscerlo! Da come lo hai descritto fisicamente non dev’essere poi tanto male!” parlò subito Ino.
“Oh sì anch’io, chissà magari potrebbe rivelarsi un ragazzo interessante!” si aggregò immediatamente TenTen.
“Bhè anch’io direi che sarebbe interessante conoscerlo, chissà magari potrei aiutarti a capire qualcosa in più sulla sua personalità!” questa volta a parlare fu Matsuri.

“State scherzando vero?” rispose immediatamente Sakura.
“Certo che no! E poi scusa, come puoi pensare di conoscerlo e giudicarlo dopo solo una giorno che lo conosci?” le fece osservare Ino. “Allora facciamo così, voi per il momento conoscetevi meglio, parlate un po’. Facciamo passare un mesetto e poi parleremo nuovamente e ce lo farai conoscere d’accordo?” propose la Yamanaka.
“Direi……… che ci posso provare, d’accordo.” “Perfetto allora! Adesso scusate ma devo proprio scappare ho lezione tra meno di dieci minuti.”
“Non preoccuparti, tanto anche noi dovevamo andare.” Disse TenTen facendo cenno anche a Matsuri.
“Ciao ragazze ci vediamo.” Disse Sakura alzandosi anch’ella.
“Ciao Saku facci sapere!” dice Ino maliziosa.
“Non dire idiozie Ino-pig!” le urlò dietro Sakura, ormai era troppo lontana. Così con un sospiro raccolse la sua tracolla e si avviò verso casa.
Quando entrò notò che il salone era vuoto, probabilmente quel pelandrone e la sua bestiaccia stavano ancora dormendo. Posò la sua borsa sul divano e si diresse verso il piccolo ripostiglio che c’era in cucina prendendo i vari detersivi per iniziare a pulire.
Una mezz’oretta dopo mentre stava pulendo i vetri della porta finestra, il suo sguardo cadde sulla scala che portava in quello che doveva essere un sottoscala? Non lo sapeva, Naruto le aveva proibito di andarci e anche se di malavoglia, lei aveva accettato, qualcosa dentro di sé le diceva che era meglio così.
Ma la curiosità era tanta e una volta attraversata la porta si diresse vicino alle scale e si sporse leggermente, come per voler intravedere qualcosa, ma una voce profonda la distolse dalla sua missione.

“Che stai facendo?” a parlare era stato Naruto che era sceso di sotto, accompagnato dalla sua fidata volpe.
“N-Niente, stavo solo osservando i fiori!”provò a difendersi la ragazza
“Non provare a mentirmi, so che volevi scendere di sotto e te lo ripeto, non puoi andarci.”le disse Naruto senza però usare il suo tono ostile, ma parlando con calma.
“Posso sapere almeno il motivo?”chiese Sakura curiosa.
“Mi dispiace, ma è una cosa di cui non mi piace parlare.” Disse Naruto con voce profonda. “Adesso se vuoi scusarmi dovrei uscire un attimo, torno subito.”
Sakura lo osservò, indossava una tuta arancione tutta sgualcita, con delle scarpe nere ormai consumate e rovinate.
“Non potresti vestirti un po’ più decentemente?” chiese la ragazza leggermente disgustata.
“A te che importa?” chiese lui con il tono nuovamente freddo.
La giovane scosse la testa e se ne andò, mentre lui se ne andava.
Dopo una mezz’oretta Sakura terminò di pulire quasi tutto il piano superiore della casa. Le mancava solo una stanza, per la precisione quella di Naruto, così vedendo che egli non era ancora tornato, entrò nella stanza,  giusto per vedere in che condizioni era.
Quando aprì la porta non poteva credere ai suoi occhi, tutto era in perfetto ordine, pulito e ordinato. Il letto era stato fatto e c’era un forte profumo di vaniglia, mista all’odore di alcuni girasoli che erano riposti con ordine in un vaso situato su di uno scaffale della libreria. Ma la cosa che attirò maggiormente la sua attenzione fu la fotografia adagiata sul letto, perfettamente rifatto. Essa ritraeva una giovane donna dalla pelle abbronzata, due grandi occhi color ambra e dai lunghi capelli color acquamarina, in quella foto ella indossava un pantalone aderente, bianco, una camicia dello stesso colore che metteva in evidenza il suo seno prosperoso, ed un paio di sandali alti, color azzurro. La donna era in piedi su di una vecchia altalena e sorrideva felice, come a voler trasmettere la propria allegria a tutto il mondo, in effetti il suo sorriso emanava pace e serenità. Accanto a lei c’erano altre due donne, una era alla sua sinistra e reggeva una corda dell’altalena con la mano destra, aveva il viso bianco come la neve, lunghi capelli corvini che avevano varie sfumature di blu e due occhi perlacei, anche lei mostrava un sorriso felice, mentre con la mano destra reggeva una delle due corde dell’altalena con l’altra salutava l’obbiettivo della macchina fotografica. L’altra donna invece si trovava a destra e reggeva una delle corde dell’altalena con la mano sinistra, aveva lunghi capelli rossi, un po’ più mossi da un lato, mentre gli occhi dello stesso colore sorridevano felici, anche lei mostrava un sorriso colmo di dolcezza e serenità e la sua testa era leggermente girata verso la donna sull’altalena, in effetti era come se le due ragazze ai lati dondolassero la donna dagli occhi ambrati come fosse una bambina. Guardando quella foto, Sakura iniziò a provare un forte senso di calore all’altezza del petto, e una serenità mai provata prima cominciò ad avvolgerla, queste sensazioni di pace furono però interrotte dall’aprirsi della porta. Naruto era tornato. Si affrettò a posare di nuovo la foto sul letto ed uscì silenziosamente dalla stanza del ragazzo affrettandosi a raggiungere il pian terreno.

“Sei tornato.” Disse Sakura trattenendo leggermente il fiato.
“Non si vede?” fece il biondo sarcastico, aveva un tono leggermente irritato, forse era successo qualcosa.
“Sto per preparare la cena, hai fame?” dice lei provando a iniziare una conversazione, forse Ino aveva ragione, non poteva dire di conoscerlo dopo solo un giorno.
“Cosa cucini?” chiese il biondo.
“Veramente non ho ancora deciso, pensavo a degli onigiri.”
“Potresti fare del ramen?” chiede a voce bassissima, molto probabilmente è imbarazzato nel chiederle qualcosa.
“Scusa? Puoi ripetere? Non ho sentito.” Gli chiede Sakura
“Ti ho chiesto se puoi fare del ramen” le dice nuovamente Naruto mentre il suo viso assume una colorazione più accesa.
“Ma sì! Non preoccuparti, scusa ma perché sei arrossito per una cosa da così poco?” chiede Sakura leggermente incuriosita.
“N-Niente è solo che non sono abituato a chiedere qualcosa a una ragazza.” Disse ancora leggermente imbarazzato. Kurama intanto guardava il suo compagno in un misto tra l’esasperato e l’annoiato, della ragazza non gli interessava poi molto, il vero guaio era se il suo amico si fosse innamorato di lei. Non c’era scelta. Doveva provare a stroncare quel sentimento ancor prima che nascesse. Così iniziò a ringhiare leggermente per poi saltare addosso alla ragazza sporcandole tutti vestiti e iniziando a leccarle la faccia.

“A-Aiuto Naruto ti prego! Toglimelo di dosso! Ti prego aiutami!” Sakura stava urlando come una forsennata, e nel contempo Naruto tentava di staccare il suo fidato compagno dal corpo della ragazza, quando finalmente riuscì a separare i due Sakura era tutta scompigliata, i capelli solitamente puliti e ordinati ora erano tutti sparati in aria, e la giovane sembrava aver inziato ad avere un tic all’occhio destro, subito dopo il ragazzo vide Sakura mentre correva in camera sua per controllare quando si fosse fatta l’ultimo vaccino anti rabbia. Rivolse uno sguardo di rimprovero a Kurama che nel frattempo, soddisfatto del suo operato, si era accucciolato vicino ai suoi piedi. Naruto sospirò passandosi una mano sulla faccia, no, quella non sarebbe stata affatto una convivenza facile.

*L'Università Imperiale di Tokyo esiste davvero, ed è tra le più prestigiose università giapponesi.

Noticine:
Salve gente,
eccomi qui con il secondo capitolo di questa fanfiction, ed ecco qui, anche il mio piccolo Kurama tra i personaggi  ^_^
Ho cercato di inserire la giusta dose di comicità, un po' di mistero ma anche un pizzico di fluff, anche se non so se ci sono riuscita bene.
Invito nuovamente i lettori a recensire,i vostri, consigli, le vostre critiche, accetto di tutto, dopotutto sono sempre modi per migliorare :)
Ringrazio chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
ringrazio anche tutti quelli che recensiranno, se recensiranno.
Ma mando un forte abbraccio anche a tutti i lettori silenziosi,e li invito, ancora a darmi il loro parere.
Un saluto a tutti voi.
_Kurama_

  
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