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Autore: Gaaralover    21/12/2008    3 recensioni
"Sasuke e Naruto. Due parole per dire la stessa cosa..." Naruto decide di partire alla ricerca di sasuke ed infine lo trova...una serie di strani eventi piena di colpi di scena unita solo dal loro amore.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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*Passato*

Maledizione!

Perché le cose dovevano sempre finire così?

Sasuke esce velocemente dall’ufficio dell’Hokage cercando di capire come le cose siano potute degenerare in quel modo.

Quella stessa mattina era stata bellissima e l’inferno che gli si presentava ora non poteva essere presente nella stessa giornata. Poche ore prima si era svegliato e aveva trovato quello che aveva sempre desiderato al suo fianco, come in uno dei suoi numerosi sogni, ma vederlo lì e sapere che i suoi sentimenti erano ricambiati era stato molto meglio di qualsiasi illusione data dal sonno.

Naruto; lo aveva ritrovato alla sua destra, la pelle ancora segnata dai segni che lui stesso aveva lasciato con dolcezza e il suo odore forte che si confondeva con quello del moro. Lo aveva visto aprire i suoi occhi azzurri e aveva sentito dentro di sé un crescente terrore al pensiero dei possibili ripensamenti riguardo quella notte. In mezzo secondo aveva elaborato mille strategie per non farlo fuggire lontano, ma tenerlo vicino anche solo come amico. Prima tra tutte negare i suoi sentimenti, nonostante fossero così forti e prepotenti. Per fortuna quegli stupidi progetti non erano serviti, perché il suo sorriso aveva spazzato via le paure come solo quel piccolo uragano riusciva a fare.

Era riuscito ad andarsene per lo meno sereno se non tranquillo. La missione quel giorno era essenziale per le sorti del villaggio e per la sua sicurezza, quindi non poteva abbandonare i suoi doveri per una stupida ed irrazionale paura che gli entrava nel cuore ogni volta che partiva, ma era certo che la morte non lo avrebbe raggiunto tanto presto.

In fondo le sue capacità belliche erano perfette e unite alla particolare attenzione che negli ultimi tempi aveva in battaglia lo rassicuravano sulle sorti dei suoi duelli. Sarebbe uscito vincitore in ogni situazione e non sarebbe morto, perché non voleva perderlo, ma soprattutto perché non poteva abbandonarlo; come sarebbe riuscito il suo angelo a vivere di nuovo da solo?

Nonostante tutte quelle sicurezze sulla sua sorte quando aveva chiuso qualche ora prima la porta alle sua spalle si era immaginato un possibile evento tragico. Era una possibilità, del resto e da bravo ninja doveva tenerla in considerazione.

Certo, che gli era davvero difficile realizzare che quest’ipotetica fatalità non avesse coinvolto lui ma il suo biondino.

Tsunade lo aveva richiamato al villaggio in tutta fretta e quando se l’era ritrovata davanti, quella donna gli aveva detto che il Jinchuuriki aveva scoperto qualcosa nell’archivio della città ed era fuggito via probabilmente arricchito da nuovi ricordi.

Quali?

Cosa poteva aver scoperto? I segreti nella sua vita erano tanti. La sua natura di contenitore della volpe, il tradimento ricevuto dal suo migliore amico, la sofferenza dell’emarginazione e infine la sua morte. La cosa strana era che tutte quelle faccende dolorose o la maggior parte di esse lo coinvolgevano.

L’Uchiha corre per ore accelerando il passo a seconda della sua stanchezza che aumentava e si acqueta  e mentre corre decide che non gli importa sapere se ha riacquistato la sua vita precedente all’incidente, la cosa importante era trovarlo. Voleva Naruto con o senza il suo passato, desiderava solo il suo sorriso.

L’accademia, l’altalena su cui lo vedeva sempre, il campo d’allenamento, le vie principali del villaggio, la loro casa. Cerca in  ogni angolo della città e per un momento pensa di andare addirittura alla valle della fine per vedere se quel pazzo avesse deciso di rivivere direttamente la sua storia.

Appena quell’idea gli passa per la mente capisce il suo errore; sapeva bene dove le sue ricerche si stavano concentrando, semplicemente sui posti dove il “vecchio” Naruto sarebbe andato a passare le sue giornate, ma quello che doveva chiedersi era dove sarebbe andato il “nuovo” Naruto. Anche se quel biondino aveva riacquistato qualcosa quella parte pura ed innocente che aveva amato la sera prima, non poteva essersi dissolta nel nulla.

I suoi piedi si muovono da soli e la sua mente gli suggerisce solo un posto, la passerella sul lago.

Un luogo che poco tempo prima gli aveva dato una grande speranza all’idea che potesse riavere il passato della persona che amava, che anni addietro gli aveva dato un sorriso grazie a quel piccolo monello e che adesso gli riservava un futuro incerto.

Per la prima volta realizza quanto quel posto sia loro più di molti altri. Lì avevano dato il meglio di loro stessi senza neanche saperlo e forse il miracolo si sarebbe ripetuto quello stesso giorno.

Finalmente arriva e lo vede nello stesso modo in cui Naruto lo aveva osservato anni addietro, sguardo basso, spalle curve e un aurea di tristezza attorno a se. Scende piano la collina e arriva quasi alla fine del pontile, ma poi si ferma chiedendosi come si sarebbe dovuto comportare in un caso simile.

Se aveva ricordato tutto adesso doveva essere confuso dalle nuove consapevolezze e per questo Sasuke non desidera alterare ulteriormente la sua mente troppo fragile. Tsunade glielo aveva detto di stare attento e questa volta non avrebbe commesso errori.

-Naruto…

Il ragazzo biondo non dice niente, semplicemente fissa la superficie licente del lago che ha appena iniziato ad assumere le gradazioni del tramonto ormai prossimo. Il moro non riesce a vedere il suo viso e da un lato ne è felice. Come potrebbe guardarlo adesso? Il senso di colpa per le sue vecchie colpe torna a farsi sentire come una ferita di guerra, ma ignorandolo invoca nuovamente quel nome.

-Naruto…

-Perché volevi che ricordassi tutto?

Sasuke non capisce il motivo di quella domanda e per un attimo rimane interdetto, confuso, poi ci pensa seriamente quasi sentendosi in obbligo verso quel tono serio che il Jinchuuriki aveva usato.

 Perché lo voleva? Semplicemente desiderava avere Naruto in tutti i suoi aspetti, ricco di quelle espressioni che lo caratterizzavano; voleva che conoscesse quei momenti che li avevano uniti, per quanto dolorosi fossero e che continuasse ad amarlo nonostante i suoi errori.

Naruto era riuscito a perdonargli tutto e questo era importante nella sua vita perché nessuno lo aveva mai accettato per il suo modo d’essere e le sue decisioni piene di colpe ed errori.

Il biondo lo aveva abbracciato teneramente in quel giorno in cui aveva perso ciò che rimaneva della sua famiglia e non gli aveva chiesto nulla se non un bacio. Perché questo momento così essenziale nella loro vita doveva appartenere solo a uno dei due? Naruto doveva ricordare una cosa così importante, ci credeva, ma sapeva anche grazie ai mesi addietro che il passato in relazione col futuro perde importanza.

-Se sapevi che ricordando avresti dovuto farti carico delle tue colpe, non era più facile fingere e cercare di tenermi all’oscuro tutto?

Naruto comincia a tremare e sente delle nuove lacrime spuntare sui suoi occhi al pensiero che i freddi occhi di quel ragazzo siano posati sulla sua schiena. La rabbia cresce a quel silenzio ostentato e lui sente di nuovo la paura che lo ha posseduto per tutto il pomeriggio, il terrore che quel sogno che aveva vissuto fosse solo una presa in giro, il timore che il suo Sasuke potesse fargli sentire quel tradimento che ormai gli apparteneva, un'altra volta.

-Volevi continuare a prendermi in giro? Facevi il carino quando invece speravi solo che non mi tornasse alla mente niente? Così mi potevi…usare?

Un improvviso mutismo colpisce Sasuke, per quanto voglia parlare non riesce a rispondere alle domande di un confuso Naruto che non riesce a reggere a tutto quello che gli hanno buttato addosso, che non vuole quella vita tormentata.

 Il biondo non sa più cosa pensare, sa che il suo Sasuke lo ha tradito tempo fa e quella dolcezza che tanto adorava può essere solo un inganno. Le loro risate, i modo in cui dormivano abbracciati, i momenti passati in un perfetto silenzio, perfino i loro baci erano solo un altro modo per prendere in giro lui, il mostro di Konoha.

I ricordi ricominciano a vorticare nella sua mente stordendola e confondendola di nuovo; un momento piangeva in un angolo dopo essere stato picchiato, l’altro scaraventava un kunai contro un foglio attaccato alla parete rappresentante uno scarabocchio dell’Uchiha, l’altro ancora corre seguito da Shikamaru e incontra una ragazza con un flauto che li ostacola.

Il suo cervello sembra essere intrappolato in quegli infiniti scenari e il dolore al cuore è fortissimo. Vorrebbe piangere e scappare lontano, ritornare in quel confortevole oblio che lo aveva avvolto fino ad ora, recarsi in quella casa dal suo Sasuke.

L’Uchiha lo guarda, ma non capisce quello che il biondo sta passando interiormente, sa solo che quelle cose che ha detto non sono vere. Lui non faceva il gentile per ottenere qualcosa in cambio, ma solo per lui, solo per Naruto, per quello che gli doveva e per quello che sentiva nel suo cuore. Non voleva ingannarlo, non avrebbe mai potuto, desiderava solo proteggerlo e tenerlo vicino a sé.

 Replica leggermente ferito da quelle parole, non comprendendo il motivo per cui Naruto non abbia compreso i suoi sentimenti.

-No, Naruto ti sbagli! Io…

-ZITTO!!

Il biondo si tappa con violenza le orecchie, quella voce suadente e dolcissima che adorava lo rendeva pazzo, gli ricordava quelle parole di quel giorno, di quell’abbandono e non poteva sopportarlo. Il caos nella sua mente si accentua e il biondo sente quel troppo famigliare calore che dal ventre scorre velocemente in tutto il corpo.

Sasuke lo vede alzarsi e girarsi verso di lui. Nota subito un incredibile aura che si scatenava attorno al suo corpo e i suoi occhi rossi da cui scendono lacrime. Gocce di tristezza che non riesce a vedere senza soffrire.

Perché le cose tra di loro dovevano sempre finire così? Perché dovevano perdersi sempre?

Questa volta non lo avrebbe lasciato andare di nuovo, lo avrebbe protetto e avrebbe impedito a quelle lacrima di ripresentarsi ancora una volta. Lo avrebbe convinto e riportato indietro.

-Naru…

-TU NON HAI IL DIRITTO DI DIRE NIENTE! MI HAI SOLO…

In un secondo tutto cambia. La visuale del biondo diventa sfocata. Un attimo prima c’è Sasuke che lo guarda confuso per via di quella discussione e quello dopo il buio, nel quale rimane per un attimo la figura dell’Uchiha che gli corre incontro nel tentativo di afferrarlo.

Naruto lo vede con le lacrime agli occhi mentre lo afferra prima che la sua testa picchi contro il pavimento in legno, lo vede urlare il suo nome e poi tutto diventa nero e la sua coscienza scompare.

***

Una figura si risveglia lentamente in un posto scuro, intorno a sé solo l’oscurità più profonda che lo induce a domandarsi se il suo corpo esista ancora e se la sua vita non sia terminata. Era la morte, quella?

 Apre gli occhi ma non vede nulla, l’unica luce che si dirama per pochi centimetri esce dal suo corpo e gli permette di vedere sé stesso. Fissa per un secondo la maglia a maniche lunghe arancione e i pantaloni dello stesso colore, si chiede il perché di quel vestiario monocolore, ma poi concentra la sua attenzione sul nero che lo circonda. Cerca di vedere qualche cosa in quell’oscurità, ma è tutto inutile, quel buio è troppo profondo tanto da poter far pensare di essere immersi in un mare di inchiostro.

Dopo qualche passo si accorge che in un certo senso quel posto gli è famigliare, ricorda di aver passato moltissimo tempo in quella specie di nulla, solo che nella sua precedente permanenza non era cosciente.

Quella volta sapeva di essere in un luogo simile, ma non poteva fare nulla e doveva restare incatenato a dei legami invisibili che lo immobilizzavano, aveva pianto così tanto, preoccupato per le lacrime di qualcuno a cui aveva detto “addio”. Si era disperato per tutto quel lungo periodo all’idea che quella persona potesse soffrire.

Quando era successo tutto questo? In quel passato che non ricordava?

Una luce attraversa la sua mente e si ricorda il suo nome, che con la sua stranezza e dolcezza lo fa sorridere.

 “Naruto.”

Un suono così famigliare che le persone nel corso del tempo avevano pronunciato innumerevoli volte in toni diversissimi uno dall’altro. Scherzando, urlando, sfidandolo, amandolo, abbandonandolo, disprezzandolo.

Quel nome che derivava da chissà dove, ma a cui voleva un immenso bene, anche perché era collegato con il suo adorato ramen. Il ramen! Che bello poterlo mangiare di nuovo! Appena uscito di lì sarebbe andato da Ichiraku per gustarsene una bella tazza insieme a Sakura-chan, Shikamaru, Sai, Kiba e tutti gli altri. Sarebbe stato bellissimo fare una rimpatriata godendosi una serata in compagnia, forse per una volta Sakura e Ino non avrebbero litigato; Sai non avrebbe fatto commenti indecenti sul suo pene e Neji non si sarebbe opposto all’idea di versare del sake nel brodo del sopraciglione.

“Peccato che lui non ci sarà.”

Lui chi? Chi sarebbe mancato a quella riunione? Chi era quella persona così impostante?

Sente un peso allo stomaco al pensiero di quel nome che non riesce a pronunciare e al ricordo di quel viso che non sa figurarsi. Sa che quella è una cosa fondamentale da ricordare, sa che senza di lui, non solo quella serata che voleva organizzare, ma tutta la sua vita sarebbe stata vuota.

 Lui era una persona importante, il suo amico, il suo rivale…

“…il mio amore, Sasuke.”

Sasuke Uchiha. Quel moccioso arrogante, quel rivale imbattibile, quel amico prezioso, quella persona che gli faceva sempre battere il cuore in qualsiasi ruolo stesse interpretando, qualsiasi azione compiesse.

  Aveva cercato così a lungo nella sua mente la funzione che il moro aveva nella sua vita e adesso lo sapeva , lui era tutto. Aveva aspettato tanto per una cosa così semplice; quand’era successo?

“Ricorda.”

Ricordare per una volta è facile. Riportare alla mente i momenti più essenziali della sua esistenza non gli fa male; quella voce interiore lo aiuta e lo giuda in quel labirinto.

Vede quel bimbo biondo di cinque anni che corre deluso dagli insulti subiti e che scappa via, lontano, verso qualcosa che spera possa farlo sorridere. La sua infanzia passa in un secondo, carica di dolore, di rimpianti e di odio verso tutti.

Il biondo si porta una mano sugli occhi per sentire quella lacrime scivolare via. Quanto dolore lo ha scosso in quegli anni, quante lacrime ha versato nel suo letto e quanta solitudine che nessuno sapeva placare. Nemmeno quando all’accademia aveva incontrato qualche persona simpatica, le cose erano migliorate; quel sentirsi bersagliato da tutti non aveva cessato di tormentarlo.

“È tutto passato alla fine, grazie a lui. Anche se è stato lui a farmi piangere di più.”

Sasuke era entrato nella sua esistenza con calma e dolcezza, tanto che non si era nemmeno accorto di quel angelo nero all’inizio, poi però si era guardato attorno e lo aveva visto. La sua aura fiera e impenetrabile, la gentilezza silenziosa e il dolore nascosto sotto strati di superficialità, il suo stesso dolore che li aveva accomunati e unito le loro esistenze.

Non era più uscito dal suo cuore e la sua presenza giorno per giorno, con le loro litigate e lo loro risate, si era preso una parte troppo fondamentale nella sua vita. Non era riuscito più ad estirpare i loro ricordi insieme e lo avevano caratterizzato per sempre.

“Sasuke fa parte di me.”

Per quello alla fine lasciarlo era stato così doloroso, per quello quell’addio lo aveva lacerato a tal punto; certamente strapparsi un arto, un occhio o il cuore avrebbe fatto meno male, sarebbe stato meno doloroso rispetto alla perdita di quella persona.

Gli anni successivi alla valle della fine… che era successo?

“Ha davvero importanza?”

No, non l’aveva.  Ricorda d’improvviso anche la sua convivenza con il moro e la mancanza di quel passato che aveva cercato disperatamente e che lo aveva fatto stare così male. Alla fine voleva essere perfetto per l’unica persona che amava, ma era inutile perché Sasuke sapeva già da tempo la direzione dei suoi sentimenti.

Naruto sorride al paradosso della loro storia e si sente rincuorato nel capire che lui lo amava da sempre e che niente poteva togliergli quella spinta che lo dirigeva solo verso lui. Per sempre avrebbe voluto bene solo ad una persona e sapeva che per sempre solo una persona avrebbe potuto amarlo.

Tutto quello che avevano passato era importante perché li aveva portati a quel punto, ma la cosa che contava veramente erano le loro anime complicate che si attiravano.

“Devo chiedergli scusa.”

Improvvisamente arricchito da quella consapevolezza viene piombato nel presente e al suo ultimo ricordo. Il volto di Sasuke così addolorato dalle sue parole d’accusa. Gli aveva detto che lo stava usando e che si sentiva tradito, che idiota! Sasuke non aveva fatto altro che aiutarlo e proteggerlo!

Per tutti quei mesi era stato dolce a tal punto che era difficile relazionare quel bambino che lo picchiava con quel l’uomo che lo coccolava.

Doveva andare da lui! Doveva rivedere di nuovo il suo volto!

Corre nel bel mezzo di quel nero; vuole scappare da quell’oscurità per ritrovarne un'altra diversa e più intensa, più importante da cui non voleva più separarsi

“I tuoi occhi.”

Finalmente il penultimo capitolo! nel prossimo scopriremo la verità! Naruto si riprenderà? Oppure è morto davvero? Cercherò di metterlo il prima possibile mettendolo anche in priorità alle altre fic^^ Scusate se sono un pò indietro ma nn ho tempo di scriver ultimamente spero mi capiate...

ryanforever: adoro vederti arrossire XD Sasuke è tornato e ha fatto danni..no dai povero non è colpa suaXD Lui soffre

shinku666: Wow addirittura una die più belli...be in confronto ai primi che erano orridi ci credoXD Sasuke non ha vuotato il sacco non ha potuto vediamo se ne avrà la possibilità oppure se non ci sarà niente da fareXD La lemon non penso di farla del resto questo capitolo è nato per non contenerne...potrei forse inserire una cosina spinta veloce però sempre che la storia prenda la direzione giusta^^ spero nn ti offenda

itachina:Danna-sama! Brutte pettogole bruciamoleU__U puttanelle donatrici di patata! Sasuke tanto non le vuole le vostre desidera solo la bananina del nostro Nacchi(ma che dico?°__°)Ecco cosa succede anche se mi aspetto mi ritempesti di domande sulla fine...ma te l'aveva raccontata? bo...tanto sono indecisa sulla fineXD Come vedi Naru è caduto nell'oblio...la scena me l'hia ispirata tu con quella fraseXD ci credi? Domani nn ti vedoç_ç vabbe presto amoreggeremo! Ho visto le prime due di FMP XD che ridere amo Sagara toppo tanto tantoXD Tu sei troppo Mao! Io secondo te? Ti prego nn dire cose strane=_=(finirò per essere la puttanella di turno) a proposito oggi mi sn trovata a difendere Orihime°_° ma ci credi? che mi hai fatto il lavaggio del cervello?Sai che pensavo che sarebbe bello fare il suo cosplay? anche se nn sono così faiga come lei...vabbe proteggi tu dalle criticheXD

  
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