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Autore: Il Pianista_Scrittore_01    06/04/2015    1 recensioni
"Usciró da questo momento difficile! Perché la musica é la mia vita!- dice Luca.
Un ragazzo, Luca, si appassionerà a quest'arte, poi al pianoforte...Riuscirirá a diventare un pianista e a risollevare la musica dal periodo nero che sta vivendo?
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: La prima lezione di pianoforte.
Dopo quella giornata fantastica, Luca passó tutta la notte a pensare al pianoforte, alla musica, e al possibile nesso che quest'ultima arte poteva avere con gli uomini che poco fa avevano incontrato i suoi genitori.
Luca,  anche se aveva solo 11 anni, era un ragazzo molto riflessivo e che amava inoltrarsi in pensieri difficili da sostenere per un ragazzo della sua etá.
La musica, poi, aveva arrichito il suo animo ed era diventata per lui quasi come un ossessione.
Adesso peró, era leggermente confuso: voleva suonare il pianoforte, come suo nonno, ma non sapeva come dirlo ai genitori che, almeno secondo Luca, stavano vivendo un momento difficile riguardante proprio la musica.
- Chi erano quegli uomini? Cosa volevano da papá e da mamma?- si chiede Luca- Non riesco a capire perché un'arte cosí bella come la musica sia cosí disprezzata! Comunque, domani chiederó a babbo se potró suonare il pianoforte e prendere di conseguenza lezioni!- conclude il discorso Luca che poco dopo si addormenta.
Il giorno successivo, Luca, nonostante sia domenica, si sveglia presto.
Guarda l'ora dell'orologio appeso al muro: erano ancora le 8:00.
La porta della sua stanza era socchiusa: comprende subito che i suoi genitori stavano discutendo e che quindi non volevano che né lui né Silvio ascoltassero cosa dicevano.
Luca, allora, si mette dietro alla porta, essendo curioso e volendo ascoltare il discorso di Marcello e Rossella; siccome quest'ultimi parlavano proprio dell'accaduto di ieri sera.
- Ci dovremmo trasferire per risolvere il problema...- dice Marcello.
- Ma Marcello, Luca e Silvio frequentano la scuola e si sono abituati a vivere qui e hanno stretto da poco amicizie: troviamo un'altra soluzione!- replica Rossella.
-  Allora sfrutteremo l'idea che ho pensato ieri!- risponde Marcello convinto.
- E quale sarebbe?- chiede Rossella.
Marcello, peró, non riuscii a spiegare la sua idea siccome Luca inciampó spingendo la porta e piombando proprio nel salone.
- Scusate mamma, papá, avevo molto fame!- mente Luca.
- Ahahaha! Dai: ti preparo la colazione allora!- dice Rossella credendo ingenuamente alla bugia del figlio.
Dopo aver mangiato latte e biscotti, Luca si preparó a dare ai genitori la "grande notizia".
- Mamma, papá, devo dirvi una cosa importantissima...- incomincia Luca.
- Cosa figliuolo?- chiede Marcello.
- Voglio suonare il pianoforte anche se vedo che non é possibile...- dice Luca.
- Perché non dovrebbe essere possibile?- chiede Marcello.
- Beh, tu e la mamma avete discusso ieri sera della musica con degli uomini che sembrano decisi ad eliminare quest'arte: perché vogliono fare questo?- chiede Luca con occhi tristi.
- Beh perché...- pensa Marcello titubante ma prima di parlare viene interrotto da Rosella.
- Digli la veritá, Marcello.- interviene Rossella- ormai é un ragazzo grande e puó capire queste cose.
- Allora?- chiede Luca ancora curioso.
- Okay...Ti spiegheró tutto dall'inizio per farti capire: Allora, la nostra nazione é governata da un dittatore, Anthony Nemberg; un uomo che, come tuo nonno, amava e suonava il pianoforte...- spiega Marcello.
- Perché allora lui e i suoi odiano la musica adesso?- chiede Luca sempre piú curioso.
- Ci stavo arrivando. Quarant'anni fa  accadde una guerra civile a Suncity a causa di una rivolta politica i cui motivi te li spiegheró un'altra volta magari.
Comunque, si era formato un clan di briganti che minacciava la cittá.
Tra i difensori della cittá c'era appunto Anthony, che pur non essendo un soldato, era disposto a tutto per proteggere la sua cittá.- spiega Marcello.
- Ma era buono, prima, Anthony Nemberg?- interrompe Luca.
- Si! Mio padre, ovvero nonno Luca, mi raccontava che era una persona buona e gentile....- fa una pausa Marcello che tossisce- Stavo dicendo, durante questa guerra, Anthony fu catturato dai briganti insieme a suo figlio: Mark.- dice Marcello.
- Ma quanti anni ha Anthony ora? E quanti ne aveva durante la guerra?- chiede il figlio.
- Anthony Nemberg ora ha 60 anni mentre durante la guerra ne aveva soltanto 20; ma era giá sposato ed aveva, appunto, anche un figlio.- risponde Marcello.- Comunque, egli divenne il pianista personale del capo dei briganti: un uomo arabo, Mustafa Al-Wasiti. 
Quest'ultimo apprezzava molto la musica di Anthony peró, un giorno, Nemberg si era stancato di quella prigionia e voleva fuggire.
Principalmente peró, voleva salvare suo figlio; che rispetto a suo padre, il quale aveva la fortuna di sapere suonare il pianoforte, egli invece era sottoposto a continui interrogatori dato che i briganti volevano conquistare la citta.
- Quindi, cosa fece Anthony?- chiede Luca sempre piú appassionato al racconto di suo padre.
- Anthony, approfittó di un momento di distrazione dei malviventi per salvare suo figlio e per fuggire insieme a lui dalla "base" dei briganti.
Purtroppo peró, Anthony fu scoperto e fu punito: la punizione fu quella di suonare un brano classico al pianoforte, il Mephisto Valzer n.1 di Frank Liszt, e di non sbagliare una nota di quest'opera; altrimenti suo figlio sarebbe stato fuciliato.- spiega Marcello.
- Ce la fece quindi, Anthony, a suonare il brano perfettamente?- chiede Luca
- Purtroppo, verso la fine del brano, sbaglió una nota; mangiato dal "mostro dell'ansia e della paura". Mark fu ucciso senza pietá allora; mentre Anthony si salvó, poiché fu aiutato dai rinforzi militari provenienti da Snowcity.
Da quel giorno, Anthony accusó la musica e il pianoforte di essere stati per lui fonte di sfortuna e "assassini" di suo figlio.- conclude il padre di Luca.
- Ma scusa papá, perché lui accusa la musica e il pianoforte se é stato lui a sbagliare?- chiede Luca incredulo quasi della storia del padre.
- Vedi figliuolo, quando si perde una cosa importante, si tende ad accusare sempre le circostanze piú vicine. Cosí Anthony accusó la musica e il pianoforte di tutta la sua sfortuna e adesso, essendo diventato politico e presidente del nostro paese, ha deciso di "distruggere" quest'arte cosí: nessuno potrá praticare la musica; altrimenti, sará punito con l'aumento delle tasse da pagare, con la prigione o, addiritura, con la condanna a morte.- conclude Marcello.
- E allora, perché voi suonate e perché la De Zerbi ci insegna musica?- chiede Luca ancora confuso.
- Noi, la De Zerbi, e i genitori dei tuoi compagni di classe amiamo la musica.
Nella tua scuola, c'é una sola classe, ovvero la tua.
In questa classe, con giuste misure di sicurezze, facciamo sí che la De Zerbi insegni a voi la musica, nella speranza che voi possiate rivoluzionare questo mondo, ormai senza emozioni.- conclude Marcello.
- Non é possibile...- balbetta Luca incredulo piú che mai.
- Purtroppo é questa la verità e adesso, questi uomini che ieri sono venuti qui, hanno scoperto che noi suoniamo e vogliono privarci, se non smettiamo, della nostrá liberta tra un mese.- afferma il papá di Luca.
- Quindi...Cosa faremo babbo?- chiede Luca speranzoso di ricevere una risposta.
In quel momento, rivolge la sua attenzione al marito  anche Rossella, la quale era ignara anche lei del piano di Marcello.
- Svolgeremo tutte le nostre attivitá musicali nella soffitta del conservatorio, ove i suoni non riescono ad uscire fuori.
Lí si svolgeranno le lezioni della De Zerbi e lí suonerai il pianoforte.
Non riusciranno a scoprirci, c'é una parte segreta della soffitta dove nasconderemo tutti gli strumenti.- conclude Marcello.
- Ma, tesoro, con chi prenderá lezioni nostro figlio?- chiede Rossella.
- Con Salvatore. Chiederó a lui il piacere.- risponde Marcello.- Che ore sono adesso?- cambia discorso Marcello.
- Sono quasi le 11:00.- risponde Rossella.
- Bene! Salvatore dovrebbe essere ancora al conservatorio...Andró a chiedergli questo favore: vuoi venire con me, Luca?- chiede Marcello.
- Certo!- risponde il figlio.
I due, quindi, si dirigono alla scuola di musica dove, fortunatemente, trovano ancora Salvatore, il quale stava sistemando i suoi libri di studio e si stava preparando per andarsene.
- Giusto in tempo!- pensa Marcello.
- Ciao Salvatore!- saluta Marcello.
- Ciao Marcello! Quale buon vento ti porta qui con Luca?- chiede Salvatore.
- Salvatore, mio figlio si é innamorato del tuo strumento e vuole suonarlo: ti volevo chiedere se poteva con te...- chiede Marcello.
- Certo! Nessun problema!- risponde Salvatore.
- Per quanto riguarda i soldi, ce li abbiamo quindi dobbiamo solo accordarci...- dice Marcello che peró viene interrotto dall'amico.
- Nessun problema amico mio, non mi devi nulla. Conosciamo entrambi la situazione in cui ci troviamo ed, ora, voglio insegnare a tuo figlio il pianoforte.- conclude Salvatore.
- Grazie mille, ti sono infinitamente grato! Quando vuoi che Luca venga?- chiede Marcello.
- Domani, alle 15:00.- risponde Salvatore.
- Evviva!- esulta Luca.
Salvatore sorride ed esce dal conservatorio nel frattempo insieme al amico e al figlio di quest'ultimo.
Dopo essere usciti dalla scuola, le strade si separano ovviamente.
Marcello e Luca quindi, ritornano a casa felici.
Luca spalanca la porta di casa e annuncia la notizia alla madre.
- Mamma! Mamma! Prenderó lezioni con Salvatore! Dovró andare domani alle 15:00!- urla allegramente Luca.
- Che bello figlio mio!- dice Rossella che abbraccia il figlio.
Dopo aver cenato, Luca va a giocare con suo fratello Silvio nella sua stanza, lasciando suo padre a discutere con sua madre.
- Quindi, Marcello, sei convinto di quest'idea?- chiede Rossella.
- Convintissimo: tranquilla, andrá tutto bene.- risponde Marcello che si alza e si reca nella piccola stanza matrimoniale, per andare a dormire insieme alla moglie.
Il giorno successivo, Luca, dopo la scuola, fu accompagnato dal padre alla prima lezione di pianoforte.
Luca era molto emozionato e non vedeva l'ora che la lezione incominciasse.
- Buonpomeriggio Salvatore. Ti lascio mio figlio, a dopo!- risponde Marcello che usciva dal conservatorio, siccome non doveva lavorare oggi, per andare a svolgere dei servizi con la moglie.
- Allora Luca, vieni!- dice Salvatore che conduce il neo-allievo nella sua "stanza".- Siediti ed iniziamo la lezione.- dice Salvatore.
- Si!- risponde Luca ancora emozionato.
- Allora, quando sei seduto difronte ad un pianoforte, devi sapere che la prima nota che hai davanti é il do, il do centrale.- afferma Salvatore- pigialo pure.- acconsente Salvatore.
Luca allora, per la prima volta ha il piacere di suonare la sua prima nota: il do.
- Bene, tu conosci giá le note della chiave di violino?- chiede Salvatore.
- Si, le ho studiate a scuola.- risponde Luca.
- Okay, allora, quindi, adesso studiamo la chiave di basso, ovvero le note, che tipicamente, sono suonate dalla mano sinistra.- dice Salvatore.- per casa quindi, ti studierai la chiave di basso, mentre, adesso, ti insegno le scale, partendo dalle maggiori o, piú precisamente, da quella di do maggiore.
Questa prima lezione, quindi, fu strutturata sulle scale.
Durante quell'ora di pianoforte, Salvatore notó che Luca aveva talento: la posizione che assumevano le sue mani e le sue braccia era giá corretta e, tra l'altro, la fortuna di avere delle mani dalle dimensioni piuttosto grandi, consentiva al ragazzino di muoversi con faciltá sulla tastiera.
La lezione si concluse. Alle 16:00 arrivó Marcello, a cui Salvatore confessó il talento di Luca.
Il padre sempre piú orgoglioso e contento del figlio, accompagnó quest'ultimo a casa, parlando, durante il tragitto di ritorno, della lezione con Salvatore.
- Papá, Salvatore é bravissimo. Mi ha fatto comprendere ancora meglio che io amo il pianoforte: la musica é la mia vita e ti prometto che, con me, quest'arte, riprenderá la sua caratura!- dice Luca.
Marcello rispose a Luca scherzando e giocando peró, infondo, era commosso dalle parole del figlio: Era sempre piú convinto che Luca poteva realizzare il suo sogno di diventare un pianista e che poteva, da adulto, salvare la musica da quel periodo nero che stava vivendo.
Quindi, cari lettori, le tipiche domande di fine capitolo sono le seguenti: Quale sará il percorso di Luca in musica? Potrá salvare quest'arte? L'idea del padre sará efficace?
Lo saprete, naturalmente, nel prossimo capitolo!





L'angolo dello scrittore
Ciao a tutti ragazzi!
Sono sempre io, Il Pianista_Scrittore_01, che vi scrive.
Con questo capitolo, ho fatto chiarezza sulla misteriosa storia che si poteva dedurre nel precedente capitolo.
Spero che continuerete a seguire la storia e che presto recensirete!
Al prossimo capitolo!
Il Pianista_Scrittore_01
   
 
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