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Autore: NekoKya    07/04/2015    6 recensioni
[Storia che precede 'Uzumaki Family']
Sakura Haruno è un promettene ninja medico, ora che regna la pace su Konoha ed il nuovo Hokage veglia sulla città, tutto sembra andare per il meglio. Ma per la nostra sfortunata protagonista non è tutto oro ciò che luccica, infatti dovrà superare diversi ostacoli per capire chi dei suoi vecchi e nuovi amici farà breccia nel suo piccolo cuore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Kiba/Hinata, Naruto/Sakura, Sai/Ino
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Sono passati quattro lunghi mesi dalla tua partenza, non saprei dire con esattezza quando ho smesso di contare i giorni ma so solo che l’ansia si fa sempre più pressante rendendo il lavoro l’unico rifugio dai brutti pensieri. Mi lego i lunghi capelli in un’alta coda di cavallo e indosso il camicie bianco sistemandomi la targhetta con il nome sul lato destro, cercando di raddrizzarla.
Chiudo l’armadietto a chiave e me la infilo in una piccola tasca interna prima di avviarmi a passo svelto fuori dagli spogliatoi, dirigendomi subito verso la reception.
Sai è appoggiato al bancone bianco, gli occhi persi in un libro dal titolo ambiguo. È diventata un abitudine ormai vederlo quasi ogni giorno ad aspettarmi al centralino.
-Cerchi qualcuno?- dico ironica affiancandolo e posando le mani sui fianchi.
Chiude il libro di scatto e sorride fissandomi per un attimo con i suoi inquietanti occhi scuri –Una dottoressa dall’aria arrogante- risponde gioviale –Ho letto che la lontananza dal proprio amato può rendere le donne suscettibili e facilmente irritabili- inizia uno dei suoi discorsi da strizzacervelli che mi tocca sorbirmi ogni santa volta che lo incontro –Nel tuo caso direi che è evidente la mancanza di Naruto… sei sempre così fredda con me- commenta senza scomporsi.
Faccio un sorrisetto tirato e scuoto piano la testa mentre chiedo una cartella medica a un’infermiera –No ti sbagli, sono sempre fredda con te- sibilo –Non stai ricevendo nessun trattamento speciale, fidati- prendo una penna e i documenti per poi incamminarmi verso l’ascensore.
-Sakura-san dovresti smetterla di parlarmi così, in questo momento sono l’unico amico che ti sta più vicino- osserva entrando velocemente con me nell’ascensore.
Premo il pulsante del terzo piano con un po’ troppa forza –Dato che quasi tutti sono partiti direi che è ovvio- gli faccio notare.
-Proprio per questo dovresti essere più cordiale, potrei abbandonarti- mi manaccia con il solito sorrisetto beffardo.
Ammetto che è divertente punzecchiarlo e quasi mi scappa una mezza risata –Hai ragione… scusami- sospiro dandogli una pacca sulla spalla –In più non dovresti parlare solo di me, infondo anche Ino è partita… e per quanto siamo preoccupati per tutti direi che tu concentrerai i tuoi pensieri su di lei- cambio argomento uscendo nel corridoio.
-Certamente, ma sono sicuro che se la sta cavando bene… sarebbe inutile stare qui a struggersi per l’ansia- mormora.
Annuisco e porto una ciocca sfuggita dall’elastico dietro l’orecchio –Spero solo che tornino presto… è da un mese che non ricevo più notizie- sospiro fermandomi davanti a una porta.
Sai mi sorpassa e si affaccia ad una finestra poco distante –A dire tutta la verità- si interrompe un attimo, facendo passare pochi secondi i quali mi da le spalle e sembra parecchio pensieroso –Non sono venuto per annoiarti come sempre- precisa voltandosi di poco e guardandomi dritto negli occhi, mettendomi non poca ansia –In realtà delle visite di routine dovresti occupartene in un altro momento- si avvicina prendendomi la cartella dalle mani –Perché loro sono tornati circa mezzora fa- conclude facendomi cenno di seguirlo.
Rimango paralizzata per qualche istante, prendendo coscienza della notizia appena ricevuta, sento una scarica di adrenalina percorrermi il corpo e una voglia pazzesca di urlargli contro per non avermelo detto subito, anzi di rimproverare tutta l’equipe per non aver proferito parola.
-Come mai non sono stata informata subito?!- sbotto prendendolo per il colletto della tuta, mentre il suo sorriso si accentua senza un apparente motivo.
-Mi è stato chiesto di aspettare- risponde tranquillamente –Prima volevano essere sicuri di sistemarsi- lo lascio andare cercando di mantenere la calma.
-D’accordo- faccio un lungo respiro –Fammi strada- sorrido dimenticandomi presto della rabbia e lasciando posto al desiderio irrefrenabile di rivederli tutti sani e salvi.
Mentre saliamo un paio di piani, perché di aspettare l’ascensore non se ne parla, sento il cuore martellarmi in petto come se potesse saltare fuori da un momento all’altro.
-Sono tornati tutti vero?- chiedo ansiosamente giocherellando con il camice.
-Diciamo di sì- mi si gela il sangue -Interi più o meno- mormora facendomi sussultare.
Aumento il passo e lo affianco –Come sarebbe? Cosa intendi dire?- inizio a tempestarlo di domande che non vengono considerate.
-Sai insomma- sbotto finendo per sbattergli contro, non mi ero accorta che si era fermato.
Mi ritraggo velocemente mugugnando qualcosa che dovrebbe significare “scusa”.
-Eccoci qui- prende con decisione la maniglia di una delle stanze più grandi dell’ospedale ed entra subito seguito da me.
Appena entro noto Kakashi e Tsunade parlottare in mezzo alla stanza mentre una fila di letti è occupata da alcuni compagni.
-Ah Sakura- mi saluta l’ex Hokage facendomi segno di avvicinarmi.
Nonostante la voglia di cercarti in mezzo a tutta questa gente sia più importante, vado verso di loro e saluto entrambi.
-Immagino tu voglia subito parlare con i tuoi amici, ma ritengo sia importante discutere prima- precisa posandomi una mano sulla spalla –La missione del nostro coraggioso Naruto ha portato buoni risultati sebbene la questione non sia stata esattamente risolta- spiega tornando seria –Purtroppo alcuni membri della ribellione sono scappati e non si sa tutt’ora dove siano finiti nonostante i ninja della sabbia siano ancora sulle loro tracce- sospira –Credo che il Kazekage debba stare ancora in allerta ma grazie all’aiuto del villaggio della foglia per ora non deve più preoccuparsi- conclude soddisfatta.
-Tuttavia alcuni ragazzi hanno riportato ferite da non sottovalutare- interviene Kakashi spegnendo l’entusiasmo generale –Anche se non mortali… non per tutti- il suo sguardo si fa cupo e sento una stretta al cuore.
-Come sarebbe?- chiedo con voce tremante.
Distoglie lo sguardo –Purtroppo abbiamo subito una perdita- mormora spostandosi di poco e indicando una tenda tirata infondo alla stanza.
Rimango paralizzata, nonostante tutti i letti abbiano le tende tirate sapere che dietro a quella ci sia un cadavere mi fa raggelare il sangue e soprattutto mi fa realizzare che uno dei miei amici non c’è più… ho paura a scoprire chi.
Ci avviciniamo alla postazione dove si inizia a sentire una ragazza che piange copiosamente.
Tsunade scosta di poco il tendaggio rivelando la figura di Hinata inginocchiata davanti al letto con la testa china su di esso, il volto rigato dalle lacrime e gli occhi rossi, le mani tremanti stringono forte il lembo di stoffa nero che copre il cadavere.
-Neji nii-san…- mormora a fatica. Poco distanti da lei ci sono Rock Lee e TenTen, il primo girato di schiena e tremante per i singhiozzi causati dallo stesso dolore, la seconda con il viso coperto dalle mani… nello stesso stato.
Faccio qualche passo indietro e la tenda viene richiusa davanti ai miei occhi.
Non riesco a dire una parola, forse non ho nemmeno il diritto di proferirla, chi sono io per dire “Mi dispiace”? Non ero così vicina al giovane Hyuga… nonostante la brutta situazione è meglio se rimando le condoglianze in un momento più opportuno, non hanno bisogno di altre persone che gli ricordino la perdita del ragazzo… anche se la cosa mi dispiace.
Era un bravo ninja nonché un premuroso cugino.
-È successo per proteggere Hinata che a sua volta voleva proteggere Naruto- mormora Tsunade senza prolungarsi in ulteriori spiegazioni.
-Mi dispiace- sussurro distogliendo lo sguardo, ancora incredula per la brutta notizia.
Il destino ha preso con se un altro compagno… non si ci può mai rilassare.
Restiamo in silenzio per alcuni attimi.
Kakashi mi da una pacca sulla spalla –So che non è opportuno cambiare argomento ma… credo che tu debba andare a far visita al tuo futuro sposo- accenna un sorriso sotto la maschera.
Annuisco e ricambio con decisamente meno brio, per poi allontanarmi e iniziare a girare per la stanza alla ricerca del tuo letto.
Sento una voce squillante e parecchio contrariata provenire dall’altro lato della camera e ci metto poco a riconoscere la chioma rossa di una Karin alquanto rabbiosa che rinfaccia ogni singola mossa sul campo di battaglia a un Suigetsu bendato quasi da capo a piedi che ascolta parecchio annoiato.
Mi sfugge un sorrisino e decido di non disturbarli.
-Sono così felice di rivederti- la voce gioviale di Midori mi fa sussultare e senza pensarci due volte mi accingo a sbirciare, scostando di poco il tessuto verdognolo.
Midori è seduta accanto a un Sasuke dal torace interamente fasciato e la faccia abbastanza concia da farmi preoccupare.
-Non è passato poi molto- mormora facendo il finto duro come suo solito.
Alza gli occhi verdi al cielo e trattiene un sospiro –Andiamo… non sei contento di rivedermi?- chiede dolcemente sorridendo.
-Tsk- arrossisce leggermente e distoglie lo sguardo imbarazzato –Non fare la presuntuosa- sbotta.
Scuote i lunghi capelli scuri, sconsolata –Sei sempre il solito… non posso proprio sperare in qualcosa di più suppongo- ridacchia dandogli un bacio veloce sulla guancia che lo fa decisamente arrossire.
-Non mi pare un luogo adatto per fare certe cose- sibila irritato, o forse è la vergogna a parlare.
-E dove sarebbe adeguato? A casa tua?- lo punzecchia beccandosi un occhiataccia.
-Può darsi- azzarda prendendola alla sprovvista.
Si porta una mano sulla bocca e reprime una risata prima di buttargli le braccia al collo –Smettila di fare l’orgoglioso e lasciati andare- esclama abbracciandolo forte.
Sasuke sorprendentemente sorride posandole un braccio intorno alla vita –D’accordo se questo ti farà calmare- mormora.
Lascio andare la tenda, leggermente rossa in viso, e mi riprometto di perdere il brutto vizio di farmi gli affari altrui.
Marcio a passo spedito fra i compagni di squadra, intravedo Ino seduta sul letto insieme a Sai che spulcia il suo libro, Kiba e Shino con qualche fasciatura parlare tra di loro, Shikamaru e Temari disinfettare una ferita sul faccione di un Choji alquanto agitato e infine la tua testa a porco spino spiccare fra le ombre di una tenda.
Mi infilo nella tua postazione senza tanti complimenti e finisco per trovarti sdraiato sul letto con il torace fasciato e la testa coperta da una benda.
-Sakura-chan!- esclami facendomi un largo sorriso che non ricambio.
Tutta la felicità si tramuta presto in ansia che sovrasta ogni mio pensiero… nonostante questo qualcosa scatta dentro di me e finisco inevitabilmente per scoppiarti a piangere in faccia mentre ti abbraccio senza troppa forza.
-Finalmente sei tornato- sussurro felice.
Non reagisci subito, ma sento il tuo cuore aumentare i battiti e un attimo dopo mi cingi la vita con forza –Sakura-chan… sono contento di rivederti’ttebayo- sussurri posandomi un bacio sulla testa.
-Mi sei mancato tanto- dico alzando lo sguardo verso il tuo.
-Anche tu, ma come promesso sono tornato’ttebayo- replichi dolcemente avvicinando il viso al mio, subito chiudo gli occhi e lascio che le nostre labbra si incontrino.
Mi scosto di poco -Sono contenta che siate tornati… quasi tutti- sospiro sentendo le lacrime scendere senza freni.
-Già… non avrei mai creduto che potesse morire davvero qualcuno… ma infondo siamo ninja, anche questo fa parte dei rischi… forse ero troppo sicuro di me, convinto che sotto la mia guida nessuno sarebbe morto… che stupido sono, davvero un immaturo- sibili cambiando subito umore e distogliendo lo sguardo.
Il rimpianto è palese sul tuo viso, riesco a specchiarmi nei tuoi occhi chiari che non nascondono il dolore che vorresti far uscire… ma che non osi mostrare.
La debolezza non è un lusso che ci si può concedere quando la nostra vita potrebbe essere sempre appesa a un filo, soprattutto se nasci come ninja, eppure siamo esseri umani, le lacrime non possono essere trattenute per sempre.
Forse di quest’ultimo punto ammetto di aver abusato… ma non posso cancellare la mia debolezza e tu non puoi nascondere per sempre la tua.
-Non dire così- ti poso entrambe le mani sulle guance, obbligandoti a guardarmi –Tu sei un ottimo Hokage e la tua maturazione è evidente, ti sei sempre preoccupato per gli altri, hai sempre dato il meglio di te… non è colpa tua se Neji è morto- cerco di rincuorarti, ma in risposta mi afferri un polso bruscamente, allontanandomi.
-Tu non c’eri, non puoi sapere com’è andata… sono stato sciocco e ho lasciato che i miei compagni mi difendessero… - il tuo viso si fa cupo e il tuo corpo trema di rabbia.
-Hai ragione io non c’ero…- mormoro senza aggiungere altro.
Shannaro… sono davvero una stupida.
Ho parlato senza riflettere, non riesco proprio a vederti in questo stato.
-Non voglio litigare Sakura-chan… è solo che la verità la conosce solo chi era presente- cerchi di farmi sentire meno inetta.
-Però io c’ero- la voce bassa di Hinata ci fa sussultare, fa la sua entrata avvicinandosi al letto, non l’abbiamo sentita arrivare.
-Naruto-kun, non è colpa tua se Neji-san è morto- osserva seria mentre ti fissa con determinazione, gli occhi arrossati ma privi di lacrime.
-Ne abbiamo già parlato Hinata- ribatti testardo –Non provare a dire il contrario, anche tu hai rischiato grosso per colpa mia- continui.
-Smettila di darti colpe che non hai!- sbotta corrucciando la fronte -Io ho voluto mettere a rischio la mia vita per proteggere il ragazzo che ho sempre ammirato, che mi ha sempre dato la forza di andare avanti, il ragazzo solo che veniva evitato da tutti ma che donava più di chiunque altro!- esclama –E non lo dico perché ero innamorata di te ma perché chiunque dei tuoi compagni di squadra avrebbe fatto lo stesso, tu hai sempre dato il massimo per aiutare gli altri, per dare sostegno morale quando in realtà eri tu ad averne davvero bisogno! Sei sempre stato la nostra guida, la nostra motivazione e il nostro esempio nonostante non te ne rendessi conto, posso tranquillamente parlare a nome di tutti i presenti, chiunque avrebbe rischiato la vita per te Naruto-kun, perché tu sei l’amico e l’alleato più prezioso al mondo!- conclude senza vergogna, con una determinazione davvero ammirevole e la sincerità che trapela dai suoi occhi viola non può che colpirmi nel profondo.
-Se Neji-san è morto è perché purtroppo non ho pensato che il mio amato cugino avesse il dovere morale e affettivo di proteggermi- i suoi occhi si fanno lucidi –So che non bisogna incolpare nessuno perché di fatto Neji-san ha preso la sua decisione da solo… però… se proprio dobbiamo trovare il suo assassino… allora mi prenderò io tutta la responsabilità perché di fatto sono io il motivo che l’ha spinto a sacrificarsi, non solo tu- scoppia a piangere nuovamente, cercando disperatamente di trattenersi ma senza risultato.
Distogli lo sguardo senza protestare, anche se si vede che vorresti farlo ma per rispetto della piccola Hyuga resti in silenzio.
-Hinata…- allungo una mano verso di lei ma mi respinge gentilmente.
-No… volevo solo che Naruto-kun smettesse di darsi una colpa che non ha… scusatemi- sparisce com’è apparsa, lasciando dietro di se il dolore di una perdita.
Rimaniamo in silenzio, scossi.
-Mi dispiace…- abbassi lo sguardo, sentendoti forse ancora più in colpa dopo averla vista piangere.
Ti accarezzo una guancia –Ora basta, l’hai sentita… per lei è un momento difficile ma nonostante questo è venuta a rincuorarti anche se la prima a dover essere rassicurata è lei stessa- commento –Ha dimostrato di essere diventata la ragazza forte e determinata che il suo amato cugino avrebbe sempre voluto vedere… la futura erede degli Hyuga ha parlato, ora basta piangersi addosso… dobbiamo lasciarle il tempo di sfogare il dolore… e di riprendersi- concludo.
Annuisci piano senza però ribattere.
Non aggiungo altro e mi metto all’opera, aiutando dove è necessario.





Il funerale di Neji Hyuga è decisamente duro da affrontare, ma una degna sepoltura è il minimo.
Il clan Hyuga si è riunito in religioso silenzio e ha pregato la morte di un valido membro ormai perduto.
Hinata non ha proferito parola, è rimasta immobile, rigida e composta, davanti alla tomba del cugino. Il viso pallido e asciutto, gli occhi puntati sul nome inciso nella lapide, lo sguardo triste e malinconico di chi sa che prima o poi deve lasciarsi tutto alle spalle.
Il vestito nero la rende ancora più pallida e minuta, le dona un aria spettrale che accentua il suo stato sofferente.
Kiba le stringe la mano con forza cercando di infonderle coraggio mentre resta in assoluto silenzio.
Anche tu sei vicino a lei, la mano nella sua, stesso gesto d’incoraggiamento, stessa solidarietà.
Io ti sono accanto, silenziosa come tutti. Non ti sfioro, ho paura di intromettermi in un gesto di forza che solo chi ha vissuto il momento può permettersi. Forse sono esagerata ma credo che sia giusto lasciare spazio a chi ha sofferto maggiormente, anche se la sua scomparsa rattrista molto anche me.
Il pomeriggio passa lento, tra pianti e preghiere, per ricordarci del gesto di coraggio e amore che ha dimostrato un ragazzo dal cuore d’oro.





I mesi passano in fretta e siamo arrivati ad Agosto, uno dei periodi più caldi di sempre.
Sto sistemando gli ultimi preparativi per il mio matrimonio che è ormai alle porte, ancora non ci credo che sta accadendo davvero.
Dopo il periodo di lutto è stato difficile tornare alla vita di tutti i giorni, soprattutto per il clan Hyuga, ma alla fine il ricordo di Neji ha preso il suo posto senza più rimpianti.
È da più di una settimana che mia madre fa avanti e indietro da casa mia per intromettersi in ogni singola decisione presa… non voglio una cosa sfarzosa, voglio solo passare una bella serata con i miei parenti e amici fidati.
Mi dirigo a passo svelto verso l’armadio della camera da letto e lo apro con uno scatto secco rivelando il kimono di seta rosso fiammante appeso al centro di esso. Percorro con lo sguardo i fiori rosa ricamati con cura per tutta la lunghezza del tessuto e il pensiero che questo bellissimo vestito mi accompagnerà durante la cerimonia del nostro matrimonio mi fa arrossire. Sta succedendo davvero…
Prendo un lungo respiro e cerco di calmarmi, ho sempre pensato che mi sarei sposata con Sasuke-kun ma sapere che il futuro mi ha riservato altro mi rende stranamente felice, infondo la mia vita non era poi così scontata alla fine.
Sposarmi proprio con te, se potessi tornare indietro nel tempo e raccontarlo alla me stessa di 12 anni penso che mi avrebbe urlato addosso di tutto.
Rido al buffo pensiero e chiudo le ante.
Meglio una vita ricca di sorprese che una pianificata nei minimi dettagli.
Due braccia forti m’imprigionano circondandomi la vita, sussulto leggermente ma mi rilasso subito posando le mani su di esse.
-Proprio non ti piace usare la porta- commento divertita sorridendo.
-Credo che rispondere sia scontato- sussurri al mio orecchio mordicchiandolo.
Mi dimeno un po’ –Mi fai il solletico- ribatto trattenendo una risata.
-Cosa stavi guardando? Il vestito’ttebayo?- chiedi curioso allungando una mano verso l’armadio.
Ti blocco subito rigirandomi fra le tue braccia e afferrandoti il viso fra le mani –Non osare aprirlo… voglio che sia una sorpresa- dico seria mentre sento la mano tornare a cingermi la vita.
-Come vuole la mia futura mogliettina- gongoli nel dirlo e arrossisci vistosamente.
-Bravo- ti do un bacio leggero sul naso.
-Temo che sarò un uomo sottomesso per tutta la vita- fingi di lamentarti.
Inarco un sopracciglio scettica –Non mi pare di essere una dittatrice, al contrario… riesci sempre ad averla vinta- mormoro spostando le mani verso le tue spalle e intrecciandole dietro il tuo collo.
-Perché so come sciogliere la terribile donna di ghiaccio- ridacchi ignorando la mia occhiataccia.
-Non sono mica una donna terribile!- sbotto mettendo il broncio. Scuoti piano la testa –Non ho mai pensato che tu lo fossi… sei semplicemente la ragazza vivace e un po’ manesca di cui mi sono innamorato anni fa… e se ti si conosce bene la tua dolcezza non può di certo sfuggire- sussurri avvicinando le labbra alle mie.
Sorrido sulle tue prima di ricambiare il bacio.
-Beh anche tu non scherzi in quanto a baka- replico facendoti la linguaccia.
-Sakura-chan- ora sei tu a guardarmi male.
-Ma l’apparenza inganna… sei un baka molto coraggioso e altruista, forse un po’ troppo ingenuo ma… ti amo anche per questo- ti attiro nuovamente verso il mio viso senza lasciarti il tempo di replicare.
-Sakura-chan- cerchi di parlare tra un bacio e l’altro –Mi stavo chiedendo- non ti do molta tregua –Sei consapevole del significato della prima notte di nozze… vero?- sento il viso prendere letteralmente fuoco e prima che tu possa riacciuffare le mie labbra ti blocco.
-Certo- rispondo tranquillamente sorridendoti.
-Sai che non ti forzerei mai a fare nulla che tu non voglia- ti poso un dito sulle labbra, zittendoti.
-Ti sto per sposare perché ho capito di amarti, prima ero insicura e spaventata… ma ora che i miei sentimenti sono chiari e soprattutto ora che ho capito quanto sei importante per me non ho intenzione di rovinare tutto, ci tengo davvero a te e voglio che la nostra relazione come marito e moglie sia completa perché solo così posso dimostrarti quanto ti amo- le parole escono da sole sovrastando l’enorme imbarazzo che provo a confessarti questi miei sentimenti impacciati.
Non distolgo lo sguardo dal tuo che si è fatto subito più intenso.
Mi accarezzi una guancia –Sakura-chan… credo che potrei scoppiare dalla felicità- replichi serio –Non avrei mai sperato tanto… ci stiamo per sposare e tu mi stai davvero rendendo l’uomo più felice del mondo’ttebayo!- esulti stringendomi forte a te, prendendomi un po’ alla sprovvista.
-B…baka non dire cose così imbarazzanti- sussurro a fatica ricambiando però l’abbraccio.
-Tu sei stata più imbarazzante di me- replichi sorridendo.
Mi allontano un po’, giusto il poco che basta per guardarti negli occhi –Giusto…- ricambio il sorriso –Sono davvero contenta che sia andata a finire così- commento sincera –Ma non montarti troppo la testa- ti faccio l’occhiolino.
Annuisci –Non preoccuparti, sto cercando di trattenermi dal diventare esagerato- confessi.
I tuoi occhi si spostano dai miei verso la mia fronte spaziosa e ti vedo diventare stranamente pensieroso.
-Qualcosa non va?- chiedo confusa, convinta che avresti ripreso a baciarmi.
-Stavo pensando a un vecchio ricordo di tanti anni fa… a quel tempo ero a tanto così dal baciarti- rifletti ad alta voce.
Cerco di rievocare il ricordo –Non capisco…- sospiro –Quando mai?-
Ti schiarisci la voce e mi guardi dritto negli occhi prima di pronunciare delle parole che non mi sarei mai aspettata di udire da te –Che bella fronte spaziosa che hai, mi viene voglia di baciarla-
Non capisco subito il significato di quella frase che mi ripetevo spesso da piccola sognando di sentirla dire da Sasuke-kun che alla fine mi aveva davvero sorpresa pronunciandola, ma poi pian piano mi accorgo di quanto in effetti fosse stato strano il suo comportamento e del fatto che avesse aggiunto “Almeno questo è quello che direbbe Naruto”.
Spalanco di poco gli occhi e ti fisso incredula sotto il tuo sguardo divertito –Non ci credo…- sussurro –Eri tu-
Annuisci piano –Non era stata una delle mie uscite più brillanti ma… in quel momento ho capito perché tu mi piacessi così tanto’ttebayo- mormori con un po’ d’imbarazzo.
Non riesco a trattenere una risata –Oddio… per tutto questo tempo ho pensato che Sasuke-kun quel giorno volesse realmente baciarmi e invece… invece eri tu! Dannazione avresti dovuto dirmelo subito! La maggior parte delle mie illusioni si erano create a causa di quel malinteso!- osservo dispiaciuta.
Sospiri –Mi avresti ucciso se te l’avessi detto- commenti-
-Anche questo è vero- distolgo per un attimo lo sguardo prima di riportarlo nuovamente su di te –Però sai…- prendo un lungo respiro –Non mi dispiace affatto sapere che fossi tu- sorrido –Anzi… la cosa mi rende estremamente felice- confesso.
Ti vedo un po’ sorpreso dalle mie parole ma torni subito sereno –Che ne dici se ora mi donassi il bacio che ho cercato di rubarti anni fa?- chiedi malizioso.
-Ma mi pare che tu ne abbia già ricevuti molti- osservo divertita.
Fai spallucce –Non ne avrò mai abbastanza- sussurri prima di baciarmi.
Sono contenta che nonostante il mio pessimo carattere tu ti sia innamorato di me sovrastando ogni avversità e riuscendo a farmi scoprire quanto può essere bello stare con qualcuno che ti ama davvero.
Grazie Naruto.





Il grande giorno è finalmente arrivato, sono nervosa e molto ansiosa ma non vedo l’ora di diventare la signora Uzumaki.
Il solo pensiero m’imbarazza.
Sono davanti alla porta d’ingresso, pronta per andare a sposarmi. Ino è da parte a me, vestita a dovere per il grande evento, che mi sistema con cura la crocchia di fiori e pendenti che mi tiene in alto i vaporosi capelli rosati, anche se alcune ciocche mi ricadono inevitabilmente sul viso.
-Sei bellissima fronte spaziosa- commenta quasi commossa guardandomi da cima a fondo.
Arrossisco vistosamente –Grazie Ino-pig, anche tu- sussurro facendo per abbracciarla, ma mi frena subito.
-Ti ho preparata così bene che non posso proprio permetterti di rovinarti il vestito e in più il mio stato intralcerebbe l’impresa- osserva accarezzandosi dolcemente il pancione.
Sorrido comprensiva –Hai ragione- il mio sguardo passa dal suo viso sereno al vistoso fagotto che porta in grembo, sono davvero felice dell’unione tra lei e Sai.
-Sakura-san vieni un attimo qui!- Hinata, vestita di tutto punto e con i capelli raccolti in uno chignon, mi trascina per un braccio verso la specchiera del bagno –Ti stavi dimenticando un ornamento importantissimo- precisa allegramente prendendo la famosa spilla a forma di loto argentata che mi avevi regalato lo scorso natale.
-Giusto!- sospiro –Grazie Hinata- le sorrido nello specchio mentre me la sistema con cura.
-Figurati, non sfugge niente al mio occhio attento- ricambia il sorriso con brio.
Mi fisso ancora un po’ incredula, le mie amiche mi hanno aiutata moltissimo e l’immagine allo specchio è molto più curata dell’originale il che mi strappa una risata.
-Cosa c’è?- chiede Ino sbucando da dietro Hinata.
-Nulla… stavo pensando che sarà probabilmente l’ultima volta che la gente mi vedrà così ben truccata e pettinata- esclamo parecchio divertita.
Hinata fissa stranita Ino che in tutta risposta le fa segno di lasciar perdere –Beh non è il momento di ridere… non osare rovinare il trucco!- mi minaccia stringendomi bene la cintura.
-Allora quanto ci vuole? Sapete che ore sono?!- sbotta TenTen dall’ingresso mentre si sistema la lunga treccia castana su un lato.
-Arriviamo!- urla la piccola Hyuga prendendoci per mano e correndo verso la porta d’entrata.
-Non vi scaldate troppo vorrei che arrivassimo presentabili!- sottolinea per l’ennesima volta la mia migliore amica.
-Ti preoccupi troppo Ino-pig- ridacchio alla sua espressione stizzita.
L’agitazione mi assale nuovamente mentre ci avviamo insieme ai miei genitori al tempio degli Uzumaki.



Arriviamo giusto in tempo per il rito di benedizione, ti vedo davanti all’entrata del tempio, teso come una corda di violino e decisamente… sbagliato!
Noto con una certa confusione che indossi la tua solita tuta, o forse una delle migliori, con la consueta giacca da Hokage. Dove hai lasciato il kimono tradizionale?!
Rilassati Sakura è un dettaglio dannatamente irrilevante…
Ti affianco sotto lo sguardo eccitato dei presenti.
Sento il tuo sguardo posarsi su di me per tutto il rito e la cosa mi mette ancora più in agitazione, finalmente entriamo nel tempio della tua famiglia e per un breve attimo le nostre mani si sfiorano sussulto per la sorpresa mentre sento dei brividi percorrermi tutto il corpo. Devo rilassarmi.
Mentre il sacerdote inizia a dare le consuete benedizioni poso gli occhi sulla tua figura e noto che ricambi lo sguardo con la coda dell’occhio.
-Che succede?- sussurro a voce bassissima sperando ardentemente che la voce dell’uomo sovrasti la mia.
Deglutisci per poi sbiascicare qualcosa che dovrebbe essere un “Sei bellissima”.
Arrossisco vistosamente e torno a fissare il banco davanti a me.
Restiamo in silenzio fino alla fine per poi scambiarci le fedi, con movimenti impacciati ma decisi, per poi suggellare la nostra unione con un bacio che mi fa quasi dimenticare la situazione in cui mi trovo.
Usciamo dal tempio con al seguito i nostri amici e i miei genitori, sono ancora troppo emozionata per rendermi conto di essere diventata tua moglie.
-Congratulazioni ai novelli sposi!- esulta Kakashi sbucando dietro di noi e posandoci le mani sulle spalle facendoci sussultare per la sorpresa.
-Grazie sensei- replichiamo sorridendo.
-Mia figlia non diventerà una zitella- mia madre deve sempre rovinare tutto.
Sospiro e annuisco –Esatto mamma… evviva- sibilo mentre il sorriso si inclina.
-Mebuki per favore, almeno al suo matrimonio- mi viene in aiuto mio padre riprendendola in modo scherzoso.
Annuisce –Giusto… è solo che sono così felice che mia figlia si sia sposata… e di aver acquisito un nuovo membro della famiglia!- replica stringendoci le mani con le sue –Sono davvero felice per voi-
-Grazie signora Haruno- rispondi imbarazzato ma dannatamente felice.
La cosa non può che farmi piacere.
-La cosa vale anche per me- precisa mio padre facendoci l’occhiolino –Beh credo che avremmo tutto il tempo stasera per dirvi quanto siamo felici della vostra unione- osserva spingendo mia madre verso la folla sotto le sue proteste –Non vorrei ritardare la festa-
Respingo una risata –Non si smentiscono nemmeno in un giorno simile-
Approfitto del momento per farti notare il tuo abbigliamento.
Distogli lo sguardo e fai un sorrisino per nulla rassicurante –Beh ecco… diciamo che è successo un certo fatto che ha portato il mio vestito a… ehm... svanire ecco diciamo così’ttebayo- ti gratti la testa e cerchi di riderci sopra.
Una vena inizia a pulsarmi sulla fronte ampia –Ma mi ero assicurata giusto ieri che fosse in ordine- replico.
Ridacchi nervosamente –Già, non so davvero come sia potuto finire in mezzo a un cumulo di scatole di ramen istantaneo e per metà strappato… non l’avevo provato ieri sera davanti ai miei amici- assottiglio gli occhi –Mentre bevevamo del sakè… e Rock Lee fingeva di essere te…- un pugno ti arriva dritto in testa mentre pronuncio il consueto –BAKA!- che non manca mai in queste situazioni.
-Sakura-chan scusami!- piagnucoli prendendoti la testa fra le mani.
Sospiro e scuoto piano la testa –Tranquillo… non m’importa come sei vestito- dico dolcemente prendendoti il braccio e trascinandoti vicino a me –L’importante è che tu sia qui, sano e salvo, e che siamo diventati una famiglia- mormoro sotto il tuo sguardo sorpreso mentre ti do un bacio sulla guancia –Grazie-
Restiamo a fissarci per un paio di secondi prima che Iruka si avvicini titubante e tossicchiando non attiri la nostra attenzione.
-Iruka-sensei!- esulti sorridendo.
-Naruto… Sakura… volevo farvi le mie più sincere congratulazioni- dice sorridendo di rimando –Sono davvero felice della vostra unione…- i suoi occhi sono lucidi e la sua voce non riesce a trattenere l’emozione –Mi ricordo ancora quand’eri piccolo, è passato davvero tanto tempo ma partecipare al tuo matrimonio mi ha fatto ricordare il tuo percorso di crescita… ne combinavi di tutti i colori e ora guardati, sei diventato Hokage e sei riuscito a sposare la ragazza che hai rincorso per anni, sono fiero di te- una lacrima sfugge dai suoi occhi e subito cerca di rimediare strofinando la mano sulla palpebra chiusa –Scusatemi, sono un vecchio sentimentale-
Scuoti la testa –Affatto.. anzi sono stato fortunato a crescere con una guida come lei sensei!- esclami –La ringrazio-
-No, grazie a te- ti stringe la mano trattenendosi dall’abbracciarti, mi sfugge un sorriso.
-iruka! Se continui a piagnucolare finirai per far piangere questa gioventù fresca di matrimonio!- Gai si avvicina alquanto allegro –Lascia che si inebrino dell’amore giovane sotto questo orizzonte pieno di vita!- lo prende per le spalle trascinandolo via sotto il nostro sguardo allibito.
-C’era del sakè dentro e non me ne sono accorta?- chiedo reprimendo l’ennesima risata.
-Quello della cerimonia di sicuro- commenti.
Sasuke ci fa cenno di muoverci, gli ospiti si stanno spostando per continuare la celebrazione.
-Arriviamo Sas’ke! Non preoccuparti che il tuo matrimonio è ormai alle porte’ttebayo!- in tutta risposta alza il dito medio rimediando però uno dei tuoi migliori sorrisi.
Ti prendo sottobraccio –Allora signor Uzumaki vogliamo andare?- chiedo parecchio divertita dal tuo improvviso rossore.
Porti la mano sulla mia –Certo signora Uzumaki, non aspetto altro-
-Mi piace come suona- sussurro mentre ci incamminiamo.
-Anche a me’ttebayo- replichi dandomi un bacio a fior di labbra.
Ti prendo per il colletto della tuta prolungando il bacio.
-Naruto! Avrai tutto il tempo per certe cose, maniaco!- la voce di Kiba ci ridesta e subito gli corriamo incontro.
-Scusa amore non volevo farti ingelosire- dici scherzosamente provocandogli una smorfia.
-Almeno stasera cerca di non fare lo sciocco- sussurra Hinata dandogli un pizzicotto sulla guancia.
-Ha iniziato lui- borbotta senza perdere il sorriso.
Ci scambiamo uno sguardo d’intesa mentre i nostri amici ci riempiono di congratulazioni.
Lo sappiamo entrambi che questo è solo l’inizio, e sinceramente non vedo l’ora di scoprire cosa mi riserverà il futuro.
O meglio, il nostro futuro.





Angolo dell’autrice
Salve!
Oddio non ci credo che ho finito xD … ho davvero finito questa fanfiction e sono tipo “… cosa?”
Ma andiamo con ordine:
Sapete ormai che non sono e mai sarò convinta di questa ff (anche se mi sono divertita molto a scriverla) ma ormai queste paranoie affliggono la maggior parte degli autori.
Voglio ringraziare tutti quelli che l’hanno seguita fino alla fine!
GRAZIE INFINITE per il supporto, l’aiuto e la pazienza che avete avuto con me ^_^
Voglio ringraziare Lega4e e Lady Igraine (di nuovo) per avermi consigliato e seguito negli ultimi capitoli.
In più sono davvero molto commossa perché dovete sapere che Lady Igraine è stata così carina da disegnare delle fan art basate su gli ultimi due capitoli della storia… ed è la prima volta che qualcuno disegna basandosi su una mia storia… sono davvero commossa T_T grazie di cuore per i capolavori che hai creato!




Spero tantissimo che la fine sia stata all’altezza delle vostre aspettative, volevo restare un po’ in tema Kishimoto (Sì lo so che ho fatto morire Neji… perdonatemi >_<).
Questo non è il finale che avrei voluto per il manga ma… per questa storia sì ^^ (ovviamente un finale NaruSaku non mi avrebbe schifato xD intendiamoci ;)).
Vi ringrazio ancora moltissimo per essere rimasti fino alla fine :D essendo la prima ff lunga che concludo sono un po’ esaltata :P
Un bacione e ci sentiamo, spero, in un’altra storia (o magari nelle recensioni di una vostra ;))
NekoKya :3 :*
  
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