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Autore: fedefede1995    07/04/2015    0 recensioni
Prima che inizi il quinto anno alla scuola di Hogwart, Harry è confinato nella sua casa di Privet Drive, ma la prigionia non durerà ancora molto.. non nelle stesse condizioni almeno: Sirius sta per arrivare!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Dursley, Harry Potter, I Malandrini
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Giuro che mi farò perdonare per questo lungo periodo di assenza. Purtroppo la vita porta con se anche tanti imprevisti. Spero in futuro di riuscire ad essere un po' più puntuale con gli aggirnamenti, magari ogni due settimane :) Buona lettura ragazzi/e! Baci baci :*




Il viaggio fu il momento della giornata in cui sentì tutto il peso di ciò che gli era successo addosso. Il signor Weasley sembrava molto divertito e entusiasta di tutto quel modo di spostarsi da un luogo all’altro dei babbani e non faceva altro che disturbare il conducente facendo domande sul funzionamento di quello stano veicolo chiamato autobus. Arrivarono in un vicolo sperduto appena fuori il centro di Londra e si fermarono davanti all’unica cabina telefonica. Di certo non era il momento di sperimentare anche il modo di comunicare dei comuni mortali, ma erano in anticipo di ben tre ore, quindi non fece notare la cosa al papà di Ron. Harry i guardò un po’ attorno. Erano da soli, ma come al solito il suo sesto senso gli diceva esattamente l’opposto. Sentiva un paio di occhi bucargli la schiena e, nonostante il suo occhi non percepisse nulla, sapeva con certezza che qualcuno li stava seguendo.. e da parecchio tempo.

 
 
SIRIUS

Harry continuava a guardarsi alle spalle. Di certo si era accorto della presenza, cosa che invece non sembrava turbare minimamente Arthur. Si era trasformato in animagus per riuscire a mimetizzarsi meglio in quella giungla urbana. Era sfuggito al cappio dell’accalappiacani: sarebbe stato davvero divertente vedere la faccia di quel babbano quando si fosse ritrovato un uomo completamente nudo in una gabbia.

La cosa importante era tenere d’occhio i suo figlioccio fino al ministero della magia. Se fosse stato per lui lo avrebbe seguito fino all’aula dell’udienza, ma Silente lo aveva scoperto prima e gli aveva concesso giusto questa piccola scappata all’esterno.

Quando aveva chiesto ad Albus cosa prevedeva per Harry, non aveva ricevuto una risposta sicura, cosa molto strana per quel vecchio saggio.

Da li in poi, avrebbe dovuto lasciarlo al suo destino, non poteva fare altro per lui. Lo vedeva sprofondare nel terreno insieme a Arthur e non poteva fare a meno di immaginare i possibili scenari che avrebbero accolto Harry. Lo avrebbero assolto? Certamente! Silente non avrebbe permesso una condanna da parte del Wizengamot, dopotutto ne aveva fatto parte fino a qualche mese fa.

Ma di quei tempi nulla era certo.

Lo avrebbe aspettato a casa.


 
SILENTE

Ovviamente il ministro ci aveva provato. Anticipare di tre ore l’udienza, come se questo gli avrebbe impedito di andare a difendere il ragazzo. Avrebbe fatto di tutto pur di essere accanto a lui durante quel processo montato a regola d’arte.

Aveva dei forti sospetti su chi potesse aver mandato dei dissennatori a casa di Harry. Naturalmente Voldemort era tornato e non avrebbe perso l’occasione di uccidere il suo più grande nemico, ma mai avrebbe permesso ad altri di compiere quel gesto. Avrebbe voluto affrontarlo in prima persona.

Di certo poi non avrebbe corso il rischio di venire allo scoperto quando il Ministero della Magia negava il suo ritorno e non gli sguinzagliava auror addosso come avrebbe dovuto fare. Tutta quella situazione era a suo favore e non avrebbe permesso alla sua voglia di vendetta per l’umiliazione subita di rovinargli la copertura.

Come si aspettava i soliti sguardi sorpresi lo accolsero nell’atrio del Ministero. La guerra che ormai si era catenata tra lui e Cornelius era sulle bocche di tutti e soprattutto nelle menti. Le sue doti di occlumante potevano benissimo confermare queste sue teorie. Ogni singola persona che posasse gli occhi su di lui, non poteva fare a meno di rimuginare in positivo o in negativo sulla quella questione.

Chi diceva la verità? Chi dei due era il bugiardo?

La cosa interessante era stata scoprire quanti li dentro fossero suoi sostenitori. I segni del ritorno dell’Oscuro signore non erano così evidenti come in passato, ma chi come lui aveva già vissuto quella situazione poteva benissimo percepire che qualcosa era cambiato e che le forze oscure erano in febbricitante attesa di agire.
Harry. Doveva sbrigarsi, nulla era meritevole di attenzione più dell’udienza in quel momento, che purtroppo era già iniziata.. avrebbe dovuto usare qualche trucchetto per arrivare più in fretta, qualcosa che nessun altro avrebbe potuto fare.

Un sorriso gli si dipinse in volto. Per fortuna che aveva lei.. e con un colpo di polso si ritrovò fuori dalla porta del processo. Spinse la porta davanti a se e nonostante il fiatone provocato dalla velocità dello spostamento rapido si annunciò

“Testimone per la difesa. Albus Percival Wolfric Brian Silente.”

Si, quei volti sorpresi era proprio quello che si aspettava di vedere.

“Cornelius non ce l’hai fatta nemmeno questa volta!” pensò soddisfatto.

“Le accuse?”

Che discorsi ridicoli, poteva chiaramente percepire la tensione di alcuni membri alla sua vista. Il traditore e complottista si trovava certamente li.
 


 
HARRY

Non poteva essere vero. Era li. Dopo tutta l’estate passata a pensare alle cose che avrebbe voluto dirgli, l’unica cosa che riusciva a pensare in quel momento era a come gli fosse grato di non averlo abbondonato in quella situazione.

Nonostante tutto teneva ancora lui per esporsi in quel modo davanti a tutta la giuria. Ormai mezzo mondo magico lo credeva pazzo e lui, il preside della scuola di magia più rispettata dell’Inghilterra era li per difenderlo a spada tratta.

Il processo passò più veloce che mai. Una volta finito lo avrebbe fermato per dirgli tutto quello che si era tenuto dentro per tanto tempo. Doveva sapere!


.... 


“Assolto da tutte le accuse!”

Non fece in tempo a sentire queste parole che Silente se n’era già andato senza nemmeno guardarlo in faccia. Lo sapeva, c’era qualcosa di sospetto in tutto quello. Il preside non lo aveva mai trattato in quel modo, nemmeno nelle situazioni più sconvenienti, ma ora sembrava aver paura ad avvicinarsi troppo a lui.

Forse anche lui si era stufato di tutto quello che circondava Harry Potter, lo sfregiato? 
   
 
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