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Autore: Thebooksfeeling    07/04/2015    1 recensioni
I figli del sole nascono dall'Unione fra gli dei del sole con gli umani. I figli della luna nascono dall'unione tra gli dei della Luna e gli umani e sono entrambi purosangue che possiedono dei poteri simili a quelli degli Dei. Quelli che nascono dall'unione dei puri con gli umani,beh loro hanno solo una forza fuori dal normale. I mezzosangue hanno due scelte: cacciare le Ombre o diventare servi dei puri.
La diciassettenne Alexandra preferirebbe di gran lunga rischiare la propria vita cacciando le Ombre piuttosto che servire i puri.
Ci sono diverse regole che devono essere rispettate all'interno delle Accademie,Alex ha problemi con la maggior parte di esse,ma sopratutto con la prima: le relazioni fra puri e mezzosangue sono proibite.
Sfortunatamente Alex si sta innamorando del super sexy Vincent Collins. Ma innamorarsi di Vincent non é il suo unico problema, restare in vita abbastanza a lungo per diventare una cacciatrice lo è. Se viene trasformata in un'Ombra potrebbe finire per essere cacciata da Vincent,e questo farebbe piuttosto schifo.
Genere: Guerra, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È il tramonto e il funerale per coloro che sono morti a Jupiter è appena iniziato.
Fa schifo, proprio come ogni funerale. 
Seguiamo le antiche tradizioni. I corpi della famiglia Ferguson, il padre di Brittany e la sua matrigna e tutte le guardie e i cacciatori, sono stati avvolti in drappeggi di seta dorati e argentati. Sono stati posti in cima a dei grandi falò composti di legna e rami di cannella.
La famiglia Parson viene circondata da pietre di Eliolite, poiché figli del sole. La famiglia Ferguson viene invece circondata dalle pietre di Luna, poiché figli dell'omonimo satellite.
Io mi riservo un posto lontano dalla folla, che si trova vicino alle rive del mare. 
I corpi vengono dati in pasto alle fiamme da Brittany che ha il viso rigato dalle lacrime e contorto dal dolore. Il profumo della cannella inizia a permeare l'aria, mischiandosi con quello della salsedine che proviene dalle onde dell'oceano. 
Dalle fiamme che consumano i cadaveri dei genitori della ragazza, prende forma una fenice che si innalza nel cielo e si dirige verso il sole bruciante che ha ormai dato al mare il colore del sangue. La coda dell'uccello è composta da due lunghe lingue di fuoco che rappresentano l'anima del padre e della matrigna di Brittany.
Si dice che le fenici si occupino di portare le anime dei figli del sole nell'aldilà. 
Dalla foresta, poco distante da me, sbuca un lupo fatto di tenebre. I lupi trasportano le ombre dei figli della Luna nell'oltretomba.
I contorni dell'animale sono sfumati, il suo pelo composto di ombre e di fumo nero, i suoi occhi sono color ghiaccio. Non ho mai visto niente di più bello, mi sembra così assurdo che degli animali così belli si mostrino in circostanze così macabre e tristi. 
Il lupo si dirige lentamente verso il falò e una volta arrivatoci accanto, ci salta dentro per poi riemergerne seguito da tre ombre, esse rappresentano il fratello e i genitori di Roger. 
Gli studenti dell'Accademia compongono una grande folla attorno al falò, indossano tutti abiti da festa neri. Nessuno di noi ha dei vestiti adatti ad una situazione del genere.
Io indosso un tubino nero e delle infradito dello stesso colore.
Resto vicina a Scott e Lori, mentre la sorella di Brittany sfrutta il suo controllo dell'aria per dirigere le ceneri verso l'oceano e darle in pasto alle onde del mare e ai pesci.
Le due sorelle hanno gli stessi capelli biondi e persino con gli occhi gonfiati dalle lacrime sono da togliere il fiato.
I figli degli Dei non seppelliscono i morti. Dopo aver bruciato i cadaveri vengono costruite delle statue che vengono erette nei cimiteri in modo che le famiglie abbiano un posto in cui andare per ricordare coloro che hanno perso.
Lentamente tutti si allontanano, alcuni tornano a casa, altri all'Accademia.
Poco lontano da Brittany e Stacy ci sono Ryan e Vincent, quest'ultimo alza lo sguardo mentre lo osservo porgere le sue condoglianze alle due ragazze.
I nostri occhi si incontrano e poco dopo lui si avvicina a me e ai miei amici.
<< Sono felice che tu sia venuta. Ti saresti sentita in colpa in caso contrario >>.
Ieri abbiamo discusso della fatto che io non volessi presentarmi al funerale, Vincent ha fatto di tutto per convincermi a venire e alla fine ci è riuscito.
<< Si, avevi ragione >>.
Certo che aveva ragione, per quanto io odi i funerali, mi sarei certamente sentita in colpa se non fossi venuta.
Dopo questa breve conversazione io, Scott e Lori ci dirigiamo verso l'Accademia e una volta rientrata in camera mia, passo il resto della giornata a cercare di dimenticare quante persone innocenti sono morte a Jupiter. 
E che mia madre ne è stata responsabile.
 
È passato un giorno dai funerali, sono quasi le dieci di sera e Scott ha deciso che abbiamo bisogno di divertirci e il divertimento ci aspetta a casa di Max per la sua festa.
Appena arriviamo vicino all'abitazione sentiamo le note di  Heroes di Alesso e quando arriviamo abbastanza vicini perché i presenti possano vederci, la tensione appesta l'aria.
Tutti smettono di parlare quando entriamo in casa, puri e mezzosangue mi fissano e non appena Scott segue Lori in cucina per prendere da bere, la gente inizia a bisbigliare.
Faccio finta di non sentirli e mi siedo su un puff bianco, fissando un punto della parete che ho di fronte. L'orgoglio mi impedisce di lasciare la stanza.
Dopo poco Cody si avvicina a me.
<< Come stai? >>.
<< Benissimo, non si vede? >>.
Lui sorride e mi offre il bicchiere che tiene in mano, lo afferro ed inizio a buttare giù il liquido all'interno << vacci piano >>, dice strappandomi il bicchiere rosso dalle mani.
Sento la gola bruciare a causa dell'alcol << che cavolo è quella roba? È fortissimo >>.
<< È una miscela che ho inventato io >>.
<< Beh, fa abbastanza schifo >>.
Sento qualcuno bisbigliare qualcosa che non riesco a sentire, subito dopo Tyler scoppia a ridere. 
<< Stanno parlando di te >>.
Alzo la testa e guardo Cody << grazie, amico >>.
<< A me non interessa cosa pensa la gente. Tua mamma è un'Ombra. E allora? Non ci puoi fare niente, prendersela con te è stupido e inutile >>.
<< Davvero non ti da fastidio? >>.
<< No. Non puoi essere ritenuta responsabile per quello che ha fatto tua mamma >>.
<< Penso di odiarli >> dico indicando il gruppo di Tyler e Brighton.
<< Hanno solo paura. Nessun' Ombra si è mai avvicinata così tanto all'Accademia >>.
<< Perché tu non hai paura? >>.
<< Beh, dobbiamo tutti morire prima o poi, no? >>.
<< Wow, cinico come pensiero >>.
<< Mio fratello non permetterebbe mai che qualcosa di brutto mi accadesse. Si sacrificherebbe per me. A proposito di mio fratello, come sta trattando la mia mezzosangue preferita? >>.
<< Bene >> rispondo sorridendo.
La voce di Tyler sovrasta quella degli altri per farsi sentire << l'unico motivo per cui è ancora qui è perché il suo patrigno è un ministro e suo zio è il preside >>.
Questo va decisamente oltre il mio limite di sopportazione, scatto in piedi << cosa vorresti insinuare? >>.
<< Sei qui solo grazie ai tuoi legami di parentela. Ogni altro mezzosangue sarebbe stato costretto a servire i puri >>.
<< Perché la pensi così, Tyler ? >>.
<< Perché hai portato qui tua madre, ecco perché. Quei puri sono morti perché tua madre ti cercava! Se tu non fossi stata qui, loro sarebbero ancora vivi! >>.
<< Cazzo >> dice Serena spostando una sedia dal mio cammino, mentre io mi dirigo verso Tyler.
<< Ti pentirai di averlo detto >>.
Lui fa un piccolo sorriso << minacciare un puro potrebbe farti sbattere fuori dall'Accademia. Forse è questo che vuoi, così finalmente potrai essere riunita a tua madre >>.
Sto per tirargli un pugno ma Cody mi prende per il bacino e mi trascina nella direzione opposta.
<< Esci >> dice indicando la porta.
Uscire all'aria aperta non mi calma per niente << lo ammazzo! >>.
<< No, non lo farai. Bevi ti farà bene >> dice Cody porgendomi il suo drink.
Mi scolo in contenuto del bicchiere e sento il liquido bruciarmi la gola.
<< Non ti permetterò di fare una cosa così stupida. Il tuo patrigno potrà anche essere il ministro, ma se picchi Tyler sarai costretta a lasciare l'Accademia >>.
<< Ne varrà la pena >> dico dirigendomi verso l'entrata dell'abitazione.
Cody mi si para davanti, bloccandomi il passaggio << come pensi che si sentirà Vincent? >>.
<< Cosa? >>.
<< Se ti fai sbattere fuori, cosa credi che penserà mio fratello? >>.
Deglutisco rumorosamente << non lo so >>.
<< Beh te lo dico io. Penserà che sia stata colpa sua, che non ti abbia allenata e avvertita abbastanza bene. Vuoi che succeda questo? >> dice un attimo prima di bere il contenuto del suo bicchiere.
Sostengo il suo sguardo, nonostante io senta una morsa allo stomaco << proprio come lui ti consiglia sempre di non bere e tu lo fai comunque?  Come pensi che questo lo faccia sentire? >>.
<< Touchè >>.
<< Cosa diavolo è successo ? >> chiede Scott che si posiziona accanto a Cody.
<< Alcuni dei tuoi amici si compartano di merda >> risponde Cody indicando la porta.
Scott inizia a fissarmi intensamente << ti hanno fatto qualcosa? >>.
Dopo che gli racconto cosa cosa ha detto Tyler, Scott si acciglia << Mi stai prendo in giro? >>.
Incrocio le braccia sul petto << ti sembra che stia scherzando? >>.
<< No. Torniamocene dentro ed ignoriamoli, quei cretini non capiscono un cazzo >>.
<< Nessuno capisce >>, rispondo mentre la rabbia si fa strada dentro di me.
<< Tu puoi restare qui con i tuoi amici ma io me ne torno all'Accademia. Questa è stata una pessima idea >>.
<< Hey! >> esclama Scott << quelli non sono miei amici. Tu lo sei! E io capisco cosa stai passando >>.
<< Tu capisci ?! Come puoi capire? Tua madre non ti vuole nemmeno parlare e tuo padre è ancora vivo! Come cavolo puoi pretendere di capire? >>.
Vedo il dolore che le mie parole gli provocano riflesso nei suoi occhi.
<< Alex, cerca di calmati. Hai un pubblico >> interviene Cody.
Ha ragione. Senza che io me ne sia resa conto le persone hanno iniziato ad uscire dalla casa di Max per osservarci.
Cerco di prendere un bel respiro per calmarmi, ma non funziona. 
<< Ogni dannata persona che si trova qui pensa che io sia la ragione per la quale quelle persone sono morte! >>.
<< Questo non è vero. Sei solo stressata, vieni andiamo dentro >> mi risponde Scott.
Non riesco più a trattenere la rabbia, chiudo la distanza che ci separa.
Mi chiedo se sarei capace di colpire il mio migliore amico. Non lo scopro, perché in quell'esatto momento arriva Zack.
Ci fissiamo per qualche secondo in cagnesco << adesso basta >>.
Zack mi fa cenno di seguirlo, lontano dalla casa di Max e lentamente mi allontano da Scott.
<< Hai lasciato che un gruppo di puri ti facesse incazzare? >>.
<< Zack da quanto tempo eri li ? >>.
<< Abbastanza perché io mi rendessi conto che non hai nessun autocontrollo. Il che mi piace, principalmente perché è interessante ma devi metterti in testa che tu non centri niente con quello che ha fatto tua madre. Cosa te ne frega di cosa pensa un gruppo di puri idioti? >>.
<< Non lo sai se mia mamma ha ucciso qualcuno! >>.
<< Sei seria? >> chiede fissandomi per un po'. << La sei! Incredibile, ora devo aggiungere stupida agli aggettivi con cui descriverti >>.
<< Come vuoi, lasciami sola >>.
<< Lei è un'Ombra, Alex. Lei uccide persone innocenti, questo è ciò che fa. Ma non è colpa tua >>.
Allungò un braccio per tirargli un pugno, ma Zack è molto più veloce di me e la sua mano avvolge il mio braccio per fermarmi.
La sua pelle tocca la mia.
Il mondo si ferma.
Una scarica elettrica mi attraversa il corpo. È come la sensazione che ho sempre quando sono vicino a lui, solo che questa è cento volte più forte.
Non riesco a parlare e più Zack stringe la presa più la sensazione si intensifica.
Quello che sto sentendo è assurdo. Quello sto vedendo è assurdo. Un'intensa luce blu si attorciglia attorno alla sua mano. Sembra una corda che si estende e si avvolge attorno al mio braccio, alla sua mano.
Istintivamente, so già che questa specie di corda luminosa ci sta connettendo, legandoci insieme.
Per sempre.
<< No. No, tutto questo non è possibile! >> Zack ha il viso pallido e per la prima volta da quando lo conosco mi sembra nervoso.
Spero davvero con tutta me stessa che mi lasci andare, perché le sue dita stanno affondando nel mio braccio e qualcos'altro inizia a succedere.
Sento qualcosa muoversi dentro di me che si avvolge alla mia anima e con l'avanzare dei secondi mi rendo conto sempre di più che ci sta legando.
Pensieri ed emozioni che non sono mie iniziano a farsi strada dentro di me. 
Tutto questo non è possibile.
Questa cosa finirà per ucciderci entrambi.
Cerco di far entrare l'aria nei miei polmoni. I pensieri di Zack si uniscono ai miei e le emozioni che prova investono entrambi.
Tutto si ferma nell'esatto momento in cui una porta si chiude nella mia mente.
I suoi pensieri svaniscono così come le sue emozioni. La corda blu inizia a retrocedere per poi scomparire definitivamente.
<< I tuoi tatuaggi sono tornati >>.
Zack sbatte gli occhi ripetitivamente mentre osserva intensamente la sua mano, che è ancora avvolta attorno al mio braccio.
<< Tutto questo non può succedere >>.
<< Cosa è successo esattamente? Perché se lo sai mi piacerebbe davvero molto capirlo >>.
Il suo sguardo scioccato viene rimpiazzato da uno colmo di rabbia.
<< Moriremo >>.
Okay, questo non è ciò che volevo sentirmi dire.
<< Io...cosa? >>.
Qualsiasi cosa stia pensando, non ha intenzione di condividerla con me. Il suo sguardo si fa duro ed inizia a camminare trascinandomi con lui.
<< Aspetta! Dove stiamo andando? >>.
<< Loro lo sapevano! Ora capisco perché Simon voleva che venissi qui dopo che ti hanno trovata >>.
Inciampo diverse volte. Riesco a malapena a stare al suo stesso passo. 
<< Zack! Dannazione rallenta e dimmi cosa sta succedendo >>.
<< Il tuo pretenzioso patrigno ci dirà cosa sta succedendo >>.
Non mi piace ammetterlo, ma sono spaventata, dannatamente spaventata.
Gli Angeli Erranti possono essere pericolosi. 
Zack continua a trascinarmi con lui. Un lampo attraversa il cielo mentre continuano a camminare. Il lampo colpisce una barca che, in pochi secondi, prende fuoco.
Pianto i miei piedi nella sabbia.
<< Fermati! La barca sta andando a fuoco >>.
Zack si volta e con gli occhi colmi di rabbia mi osserva << al momento è l'ultima cosa di cui dobbiamo preoccuparci >>.
Ho il fiatone << Zack, mi stai facendo paura >>.
La sua espressione rimane invariata ma la sua presa attorno al mio braccio si ammorbidisce un po' << non è di me che devi avere paura. Andiamo >>.
Zack riprende a camminare e si ferma soltanto quando arrivano davanti alla casa di Simon.
Sale i gradini del portico due alla volta e io cerco di fare lo stesso senza inciampare.
Lascia andare il mio braccio e si mettere a battere i pugni sulla porta di legno come fanno i poliziotti nei film.
Due guardie aprono la porta, una delle due mi lancia un'occhiata veloce prima di fissare lo sguardo su Zack.
<< Dobbiamo vedere Simon >>.
Una delle due guardie alza il mento << il Ministro si è ritirato per la notte. Dovete- >>.
Una raffica di vento si fa strada da dietro di noi. Per un momento non riesco a vedere niente oltre i capelli che mi sbattono in faccia, ma quando ci riesco il mio cuore si stoppa. La raffica di vento sbatte la guardia contro il muro che si trova dalla parte opposta della stanza.
La guardia cerca di dimenarsi ma rimane attaccata al muro, schiacciata dalla forza del vento.
Zack entra nell'abitazione e fissa la guardia << vai a prendere Simon. Ora >>.
<< Zack? Zack che diamine sta succedendo ? Devi smetterla subito >>.
<< Stai zitta >>.
Un rumore in cima alle scale distoglie la mia attenzione. 
Simon inizia a scendere con indosso i pantaloni del pigiama e una maglietta a maniche corte. 
Il mio patrigno lancia un'occhiata a me, poi alla guardia sospesa contro il muro ed infine fissa il suo sguardo su Zack << qual è il problema? >>.
<< Voglio sapere per quanto avevi intenzione di continuare questa pazzia prima che tutti e due venissimo uccisi nel sonno! >>.
La voce di Simon rimane calma e pacata. << Lascia stare la guardia e ti dirò tutto >>.
Zack con riluttanza fa ciò che gli viene richiesto e la guardia cade sul pavimento come un enorme sacco di patate. << Voglio sapere la verità >>.
Simon annuisce. << Perché non ci spostiamo in soggiorno? Sembra che Alexandra abbia bisogno di sedersi >>.
Zack guarda oltre la sua spalla e devo sembrargli davvero patetica perché annuisce senza controbattere.
Ci dirigiamo verso la stanza e io mi accascio sulla poltrona di pelle bianca. Le guardie ci seguono ma Simon le manda via con un gesto della mano. << Informate Robert Cross che Zack ed Alexandra sono qui. Capirà >>.
Quando escono dalla stanza, Simon si rivolge a Zack << vuoi sederti? >>.
<< Preferisco restare in piedi >>.
<< Ehm...c'è una barca che sta andando a fuoco fuori >> la mia voce è decisamente troppo alta << magari qualcuno dovrebbe occuparsene >>.
<< Me ne occuperò io >> Simon prende posto nella poltrona accanto alla mia.
<< Alexandra, non sono stato del tutto sincero con te >>.
Una piccola risata esce dalle mie labbra. << Ma davvero? >>.
Lui appoggia i gomiti sulle sue gambe e poggia la testa sulle mani. << The anni fa, l'oracolo disse a tua madre che tu saresti diventata l'Angelo Errante >>.
Scoppio a ridere. << Questo è ridicolo >>.
<< Lo è ? >> Zack mi guarda come se volesse scuotermi per farmi capire che il mio patrigno sta dicendo la verità.
<< Cavolo si! C'è solo uno di voi...>>. La mia voce si affievolisce nello stesso istante in cui mi ritorna alla mente la storia scritta nel libro che mi ha dato Vincent.
Inizio a sudare freddo.
<< Prima che Joelle se ne andasse, si è confidata con Robert. Lui non era d'accordo con la sua decisione ma lei voleva proteggerti a tutti i costi >>.
<< Proteggermi da cosa? >>. Appena le parole escono dalla mia bocca, conosco già la risposta alla mia domanda. Proteggermi da ciò che è successo a Cornelia. 
<< No, è assurdo. L'oracolo non può aver detto questo alla mamma! >>.
<< È la verità, Alexandra. Avere qui Zack era il modo migliore per scoprire se fosse vero >>.
Zack si avvicina alla mia poltrona << ha perfettamente senso. Spiegherebbe il motivo per cui io ti riuscivo a sentire il giorno in cui sono arrivato. Tua madre è scappata perché pensava di poterti nascondere in mezzo ai mortali >>.
Poi si volta verso Simon << perché hai voluto riunirci? Sai cosa potrebbe succedere? >>.
<< Non sappiamo con certezza cosa può succedere. Non ci sono stati due di voi in oltre cento anni. Le cose sono cambiate da allora. Così come gli Dei >>.
Continuo a passare lo sguardo da uno all'altro << ragazzi, non è possibile che tutto questo sia vero >>.
<< Allora come ti spieghi ciò che è successo fuori? >> chiede Zack.
Decido di ignorarlo << non è possibile >>.
<< Cosa è successo? >> il mio patrigno sembra fin troppo curioso.
Gli occhi di Simon iniziano a brillare quando Zack gli spiega della corda blu e di come, per qualche secondo, siamo riusciti a sentire l'uno i pensieri dell'altra.
<< Questo è fantastico. Significa che vi stavate riconoscendo. 
Questo è il motivo per cui ti ho voluto qui, Zack. Dovevamo scoprire se i nostri sospetti erano fondati >>.
<< Il gioco vale la candela? >> chiede Zack. << Se gli Dei non hanno saputo tutto questo fino ad adesso, lo scopriranno presto. Potevi lasciar perdere. La sua vita non vale niente per te? >>.
Simon lancia un'occhiata verso di me per poi tornare a guardare Zack. << hai idea di cosa questo significhi? Non solo per te ma per tutti noi? Due di voi cambiano tutto, Zack. Ora sei forte, ma quando lei compirà diciotto anni il tuo potere sarà senza limiti >>.
L'interesse si fa strada in Zack, lo capisco dal suo sguardo. << Gli Dei non ci parlano da anni ormai >>.
<< Cosa? >> chiediamo all'unisono io e Zack.
<< È così. Il Consiglio è convinto che loro non interverranno. E poi, gli Dei sanno sicuramente cos'è Alexandra, se lo sa l'oracolo loro devono esserne per forza a conoscenza >>.
Non mi fido per niente di Simon. << Loro non erano a conoscenza di Cornelia! >>.
Tutti e due si voltano verso di me, lo sguardo del mio patrigno si fa accigliato. << Tu come sai di Cornelia? >>.
<< Ho letto di lei in un libro. Gli Dei hanno ucciso entrambi gli Angeli >>.
<< Non conosci tutta la storia. L'altro Angelo ha attaccato il Consiglio e Cornelia era costretta ad intervenire per fermarlo. Ma non l'ha fatto. Questo è il motivo per cui sono stati uccisi >>.
Il libro non diceva questo. 
Zack, finalmente, si decide a sedersi. << Tu che cosa ci guadagni? >>.
<< Grazie a voi due possiamo uccidere tutte le Ombre senza mettere a rischio la vita di nessuno. Possiamo cambiare le regole - le leggi che limitano i mezzosangue, i matrimoni, il Consiglio >>.
Vorrei prenderlo a pugni. A Simon non è mai fregato niente dei mezzosangue.
<< Quali leggi del Consiglio vorresti cambiare? >> Zack non distoglie lo sguardo da Simon nemmeno per un secondo. 
<< Di queste cose è meglio discuterne dopo, Zack >> mi guarda e sul viso gli compare un sorriso a dir poco inquietante. << Lei è destinata ad essere l'altro Angelo Errante >>.
Zack mi rivolge una lunga occhiata << potrebbe andare peggio >>.
<< Alexandra questo è fantastico. Sei la sua metà. Sei destinata a stare con lui. Tu gli appartieni >>.
Mi sento come se qualcosa di pensante mi schiacciasse il petto. << Oh, no. No >>.
Zack alza un sopracciglio << non devi essere così disgustata >>.
L'altro giorno volevo toccarlo. Pensavo fosse dovuto solo a ciò che era lui, ma era dovuto a ciò che noi siamo? Sento un brivido percorrermi la schiena. << Disgustata? È rivoltante! Ma vi sentite? >>.
Il volto di Zack si fa serio << ora ti stai comportando da maleducata >>.
Lo ignoro. << Io non appartengo a nessuno >>.
Simon mi osserva << invece è così >>.
<< Tutto questo è assurdo! >>.
<< Quando compirai diciotto anni il tuo potere defluirà in me >>.
Simon annuisce << si. Quando i suoi poteri si risveglieranno, tutto ciò che dovrai fare sarà toccarla >>.
<< Poi... >> non ha bisogno di completare la frase. Sappiamo tutti cosa vuole dire.
Zack diventerà l'Uccisore degli Dei.
Lui si rivolge a Simon << chi sa di tutto questo? >>.
<< Robert e la madre di Alexandra >>.
Il mio cuore perde un battito.
Zack mi osserva. << Questo spiega perché ti sta cercando. Ma perché? I mezzosangue non possono essere trasformati >>.
<< Anche adesso l'etere contenuto in Alexandra potrebbe nutrire le Ombre per mesi >> dice Simon.
<< Cosa pensi che succederà  se sua mamma la trova dopo che il suo potere si è risvegliato? >>.
<< Pensate che lei mi stia cercando perché io possa essere come il tacchino del ringraziamento? >>.
Zack si volta verso di me << per quale altro motivo dovrebbe cercarti, altrimenti? >>.
<< Era il motivo per cui io e Robert ti volevamo fuori dall'Accademia. Volevamo farla fuori prima che tu ti diplomassi in modo che tu non dovessi mai incontrarla. Non posso permettere che un'Ombra metta le mani sull'Angelo Errante >> interviene Simon.
<< Ma ora le cose sono cambiate >> dico.
<< Si, ma non tutto è perduto. Con lei così vicino all'Accademia prossimo ucciderla. Non dovrai mai affrontarla, questa è una buona cosa >>.
<< Una buona cosa? >> dalle mie labbra esce una risata isterica << tutto questo è malato >>.
Zack cerca di prendermi la mano ma io mi scanso << Alex non puoi ignorare tutto questo. Ignorare quello che sei. Quello che siamo >>.
<< Non provarci nemmeno, amico. Noi non siamo niente! Non saremo mai niente! >> lui rotea gli occhi. 
<< Non voglio più sentirne parlare. Farò finta che questa conversazione non sia mai avvenuta >>.
Mi alzo ed inizio ad allontanarmi dalla stanza. << Alex, fermati >> dice Zack alzandosi a sua volta dalla poltrona.
<< Non seguirmi, Zack! Dico sul serio. Non mi interessa se puoi farmi sbattere contro ai muri con i tuoi poteri, se mi segui mi butto giù dal ponte e ti porterò con me! >>.
<< Lasciala andare >> interviene Simon.
Esco dalla stanza e dalla casa sbattendomi la porta alle spalle. 
I miei pensieri si rincorrono e si ingarbugliano creando un enorme casino nella mia testa, mentre mi dirigo verso l'isola dell'Accademia.
Attraverso il ponte e il cortile della scuola. Solitamente agli studenti non è permesso gironzolare a quest'ora ma in questo momento non mi interessa. Ho bisogno di parlare con qualcuno. Ho bisogno di Vincent.
Lui può aiutarmi. Lui saprà sicuramente cosa fare. 
Mi fermo davanti a casa sua e allungo la mano per bussare, esitante. 
Essere qui non mette nei guai solo me, ma anche Vincent. Non voglio nemmeno pensare cosa succederebbe se mi scoprissero a casa di un puro a quest'ora della notte. Ma ho bisogno di lui e questo è più importante del resto.
Busso e Vincent mi viene ad aprire dopo pochi secondi.
<< Cosa è successo? >>.
Non è molto tardi però è vestito come qualcuno che fino ad un attimo prima si trovava nel letto. I pantaloni grigi del pigiama stanno molto meglio a lui che a Simon. Così come la maglietta bianca.
<< Devo parlarti >>.
<< Dove sono le tua scarpe? Perché sei coperta di sabbia? Alex, parlami. Cosa ti è successo? >>.
Guardo in basso e vedo i miei piedi smaltati di nero ma non vedo le mie infradito. Devo averle perse mentre Zack mi trascinava verso casa di Simon, non ci avevo fatto caso.
Le infradito saranno da qualche parte sulla sabbia e probabilmente non le vedrò mai più. 
Mi passò una mano fra i capelli << non dovrei essere qui ma non sapevo dove altro andare. Non sapevo con chi parlare >>.
Vincent mi prende gentilmente un braccio e con la stessa gentilezza mi fa entrare in casa sua.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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