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Autore: imunfjxable    08/04/2015    4 recensioni
Logophile:(n.) someone who is obsessed with the beauty of the words and them meanings.
Logofilo:(n.) qualcuno che è ossessionato dalla bellezza delle parole e dal loro significato.
Dove Luke si innamora di una piccola logofila, e delle sue parole.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4.Astrophile

 

 

 

 

 

 


Camminavo per i corridoi nella scuola dirigendomi verso il mio armadietto. Lo aprii e posai i libri di matematica: finalmente pranzo.
Chiusi l'armadietto e mi sentii chiamare.
"Hey" mi girai alla mia sinistra e vidi che c'era il cinese dell'altra volta.
"Hey, non avevo mai notato che avessi l'armadietto accanto al mio"
Rise.
"Mi ha detto Luke che sei nella sua classe di lettere. Comunque grazie per quello che hai fatto per lui ieri, sul serio" disse abbracciandomi, lasciandomi sorpresa.
Pochi secondi dopo arrivò Luke che venne verso di noi, accompagnato da un ragazzo con i capelli più belli che avessi mai visto e dal riccio stupendo della volta scorsa.
"Hey Grace. Quando ci siamo conosciuti in biblioteca non ci siamo presentati, lui è Calum" indicò il cinese, poi passò al ragazzo con i capelli blu "Micheal e infine Ashton"
"Ciao" dissi sorridendo "Micheal i tuoi capelli sono la cosa più bella che abbia mai visto" affermai ammirando la sua tinta blu.
"Finalmente qualcuno che mi capisce. Visto?"
Risi.
"Grace stasera c'è una festa" disse Luke portandomi in disparte. "Ti andrebbe di venire?"
"Io? Luke non sono il tipo da festa..."
"Ti prego. È a casa di Ashton, ci sarà solo la squadra di football con le cheerleader e i nostri compagni di classe"
"Solo!? Luke non lo so"
"Va bene, ti vengo a prendere alle 18.00. Tanto verrai" Risi scuotendo il capo.
"Grace ma se io volessi entrare a casa tua potrei venire o...?" continuò.
"Si puoi entrare. E cosa dovrei mettermi?"
"Per questo entro. Così ti vesto io è non ti metti cose troppo scollate o corte o che non mi piacciono. Ma adesso andiamo a mangiare che sto morendo di fame."
Camminai con i ragazzi fino a quando non incontrai Brooklyn e la convinsi a mangiare con noi. Brooklyn era la mia migliore amica dall'inizio del liceo. Era alta, magra, con due tette enormi che cercava di nascondere con i capelli lunghi, lisci e neri, perennemente sciolti.
Calum le disse anche a lei della festa ma rifiutò dicendo che doveva studiare per il compito di storia.

1 nuovo messaggio.
Da:Luke
"Sono giù, te l'avevo detto che sarei venuto. Posso entrare? Aprimi"

Risposi:
Avresti potuto dirmelo prima, sono impresentabile! Non spaventarti ora che vengo ad aprirti.

Indossavo una felpa larga, il pantalone di una tuta e avevo i capelli legati in non so che cosa.
Aprii la porta, dopo aver detto a Jamie, la padrona di casa, che sarebbe venuto un mio amico. Aveva accettato senza problemi, Jamie era sempre buona con tutti, non sapeva dire di no.
Una visione paradisiaca era appoggiata allo stipite della porta.
Mi guardò e si finse spaventato facendomi ridere.
"Molto divertente Luke, sul serio" cercai di dire seriamente.
Entrò e i tre bambini più piccoli, di 4 ai 6 anni vennero verso di noi circondandoci. Quanto cazzo li odio, non voglio essere cattiva, ma non mi sono mai piaciuti i bambini.
"Ciao" disse Luke sorridendo e abbassandosi al loro livello. Rimarremo qui bloccati per ore, ci manca solo che si metta a giocare con loro.
"Ciao" disse il più piccolo, Ian "sei il nuovo fidanzato di Grace?"
Ma che cosa vanno a pensare sti bambini di merda.
Luke rise divertito mentre io ero troppo imbarazzata per rispondere.
"No sono solo un suo amico"
"Vuoi giocare con noi?" Chiese Ian con gli occhi che gli brillavano.
Luke dici di si e ti ammazzo.
"Certo, però devo prima fare una cosa con Grace, scendo da tra 10 minuti"
Salimmo in camera mia e si sedette sul letto. Iniziò a mangiucchiarsi le unghie, mentre io gli facevo vedere cosa avevo intenzione di mettere.
"No, no e no" disse "sono troppo corti"
Alzai gli occhi al cielo, posando i vestiti che avevo preso e gli mostrai un tubino blu scuro, che arrivava poco sopra il ginocchio.
"È corto"
"No mamma lo metto e basta" dissi scherzando.
"Molto simpatica Grace, lo dico per te, non venirmi a chiamare quando ti stupreranno"
"Non lo farò" dissi ridendo "ora va a giocare con quei tre mentre mi vesto, ormai gliel'hai detto che avresti giocato con loro"
"Ovvio che vado, pf"
Uscì dalla mia camera, mentre io iniziai a vestirmi velocemente. Indossai il vestito, e presi delle superga blu basse. Non portavo i tacchi e non avevo certo intenzione di metterteli a questa festa. Legai i capelli a chignon, lisciando il mio ciuffo libero e mi truccai applicando solo un po' di matita blu, che metteva in risalto i miei occhi nocciola e il mascara. Presi il cellulare e scesi, trovandomi davanti una delle scene più dolci del mondo.
Luke stava giocando con Ian, lo stava portando a cavalluccio mentre lui fingeva di sparare a tutti. Risi quando Luke per farlo scendere lo buttò improvvisamente all'indietro e Ian spaventato gridò. Anche Jamie osservava la scena divertita.
Luke mi vide e lasciò Ian, salutandolo con il cinque mentre si avvicinò a me, prendendomi sotto braccio e portandomi fuori.
"Dovrei far venire anche i ragazzi qui ogni tanto, si divertirebbero tantissimo con i bambini"
Ma quanto era dolce? Ora mi sciolgo.
"Comunque stai benissimo" disse guardandomi. Si fermò improvvisamente davanti all'auto e mi fece appoggiare sul cofano, mentre lui mi scostò il ciuffo dal viso.
Mi fece entrare in macchina e accese la radio.
"Hai un sacco di cd Luke, perché non metti questi?"
"Non credo che possano piacerti"
Guardai i cd e risi. Avevamo gli stessi gusti musicali.
Inserii il cd degli Aerosmith mettendo "Rag doll" e cantandola a squarciagola sotto lo sguardo stranito di Luke che pochi secondi dopo iniziò a cantare con me.
Quando la canzone finì io e Luke ci fissammo iniziando a ridere come bambini. Parcheggiò in un vialetto e giungemmo a piedi dinanzi ad una villetta bianca, abbastanza grande. Ci venne ad aprire un Ashton sorridente che indossava una canotta dei Metallica e dei jeans strappati. Salutò Luke, e poi mi fissò sorridendo.
"Sei bellissima Grace" disse dopo avermi stampato un bacio sulla guancia.
Vidi Luke fissare insistentemente un punto ben preciso, ma non riuscivo a capire cosa stesse guardando. Si avvicinò ad Ashton e gli disse:
"Ash stai con Grace, tienila d'occhio, devo fare una cosa. Grace torno subito"
Wow, adesso ho persino bisogno di un babysitter. Ma infondo Ashton non era male come babysitter, anzi.
Ci incamminammo verso Micheal e Calum e ci sedemmo sul divano.
"Io vado a prendere qualcosa da bere, ragazzi il solito? Grace vuoi qualcosa?" chiese Micheal
"Che sarebbe il solito?" Domandai.
"Vodka al melone"
"Uh anche io. È da due settimane che non ne bevo un po'"
Calum mi fissò come per chiedermi se fossi consapevole della mia scelta e io ridacchiai. Appena Micheal tornò con i bicchieri lo ringraziai e annusai la vodka lasciando che il dolce odore di melone penetrasse nelle mie narici.
Bevvi il liquido a cicchetto, dopodiché mi leccai le labbra, compiaciuta. Guardai i ragazzi, che invece bevevano a piccoli sorsi.
In quel momento Luke tornò, e si sedette accanto a me. Osservò i quattro bicchieri vuoti sul tavolo, poi si girò verso Ashton, fulminandolo con lo sguardo.
"Ashton ti avevo chiesto di guardarla,non di farla ubriacare"sbottò.
"Hey Luke calmo. L'ho chiesto io il bicchiere, loro non volevano darmelo. Tranquillo. Reggo l'alcool, e lo reggo sicuramente meglio di quanto possiate fare voi"
"Mi stai sfidando Grace?" ribbattè Luke.
Andò a prendere l'intera bottiglia e versò altri due bicchieri. Li bevemmo contemporaneamente, fissandoci con aria di sfida.

Eravamo ormai al quinto bicchiere, la testa mi picchiava un po' ma nulla di più. Fortunatamente ero abituata a questo genere di cose. Spesso quando andavo alle feste con Brooklyn finivo per ubriacarsi davvero molto assieme a lei, e arrivare al quinto bicchiere per me non era nulla. Vidi Luke che si teneva lo stomaco, e la testa, mentre riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti.
"Luke basta" dissi accarezzandogli la spalla.
"Sono così stanco, Grace sei bella lo sai? Calum ancora non mi spiego come tu non possa essere cinese. E Victoria dove è? Quella bastarda."
Calum si avvicinò preoccupato e chiamò Micheal, così da poter prendere Luke e metterlo in piedi. Ashton venne verso di me.
"Grace tu ci sei?"
"Io si sto benissimo"
"Quanto fa 2+2?"
"Quattro Ashton"
"127-119?"
"8. Te l'ho detto che sto benissimo e che reggo l'acool"
Gli altri invitati si avvicinarono curiosi a Luke, provando a capire l'accaduto. Una ragazza bionda, su tacchi vertiginosi si avvicinò a Luke.
"Capisci perché non possiamo stare assieme Luke? Ti riduci così al quinto bicchierino, sotto sotto sei anche un po' nerd. Tesoro sei una sfigato, inutile che provi a fare il figo"
Disse accarezzandogli il viso.
Luke era distante da me, ma posso giurare di aver visto delle lacrime scendere da suo viso. Doveva essere la Victoria di cui mi parlava; era davvero bella, con quella chioma bionda e quegli occhi verdi, tuttavia era vestita come una troia.
"Tesoro sei una troia, inutile che provi a fare la bambolina." esclamai arrabbiata.
"E tu saresti?"
Mi avvicinai a Luke, che era ancora seduto per terra, ed era così stonato che forse non si rendeva nemmeno conto di quello che stava succedendo. Lo presi sotto spalla e lo feci alzare.
"Sarei una che ha le palle di aiutare un ragazzo, piuttosto che fare affermazioni di merda sul suo conto"
Ashton e i ragazzi corsero subito verso di me per aiutarmi con Luke e pochi minuti dopo annunciarono che la festa era finita.
Mi diressi da Ashton mentre Calum e Micheal portavano Luke sul divano.
"Ashton scusami non volevo far finire la festa prima"
Rise e mi abbracciò.
"Grace hai avuto più palle tu che tutti noi a dire a Victoria quelle cose. La mia stima per te cresce ogni secondo di più"
Strinsi Ashton a me e non poterti fare a meno di annusare il suo profumo. Era stupendo, così delicato e deciso allo stesso tempo.
Mi fissò e mi lasciò un bacio a stampo sulle labbra, ma quando vide che ricambiai mi prese in braccio e mi fece appoggiare sul biliardino, mente stringevo le gambe attorno ai suoi fianchi. Più si avvicinava a me, più sentivo il vestito salire. La sua mano era poggiata sul mio fianco, mentre l'altra sulla mia guancia. La sua lingua si muoveva espertamente assieme alla mia. Sentii la sua mano sfiorarmi l'interno della coscia, quando si staccò bruscamente.
"Ma che cazzo stiamo facendo" disse scuotendo il capo "Grace, noi non abbiamo fatto niente. Se Luke viene a sapere qualcosa eravamo ubriachi" sussurrò. Il suo respiro mi solleticava il collo, sentivo le sue labbra sul mio orecchio e improvvisamente sentii i suoi denti sul mio lobo.
Lo baciai per l'ultima volta, e sorrise. Mi diede il mignolo e ridacchiai, capendo che non dovevo dire niente a nessuno.
"Ora vediamo di portare Hemmings a casa" disse.
Calum e Micheal scesero con Luke, che sembrava essersi ripreso. Camminava ancora un po' a zigzag ma in confronto a prima stava davvero bene. Ci incamminammo a piedi verso casa di Luke, che di stava poco da quella di Ashton come aveva detto Micheal; e infatti giungemmo dopo pochi minuti
"Grace resti? Ti prego, non mi sento ancora tanto bene"
"ma non ci sono i tuoi genitori in casa?" chiesi.
Calum scosse il capo.
"Sono separati, Luke sta con il padre. Fa il medico e ha i turni notturni" spiegò Micheal.
"Va bene Luke"
Prima di entrare mandai un messaggio a Jamie spiegandole la situazione velocemente. Salutai Calum e Micheal e li ringraziai, poi portai Luke sotto spalla davanti alla porta di ingresso.
"Luke le chiavi"
"Sono nella tasca posteriore dei miei jeans" disse buttandosi a terra con la pancia rivolta verso basso. Sta finito per davvero. Mi abbassai e presi le chiavi dalla sua tasca, avendo allo stesso tempo l'occasione di toccare il suo fantastico culo. Aprii la porta e lo rimisi in piedi.
"Camera mia è al piano di sopra. Vieni facciamo una corsa a chi arriva prima" disse. Ma non appena iniziò a correre cadde rovinosamente per terra, di nuovo.
Lo trascinai fino alla sua camera e lo feci stendere sul letto.
"Grace prendi quei panni li sopra"
Afferrai un pantalone della tuta grigio, e una canotta nera semplice. Si sedette e provò a sfilarsi la maglia, restando incastrato.
Risi e mi sedetti accanto a lui. Gliela sfilai e non potetti evitare di restare a fissare il suo torace.
Non che avesse chi sa quale gran fisico, non aveva accenni di tartaruga, ma sinceramente lo preferivo: amavo i ragazzi magri, senza muscoli evidenti.
Presi i pantaloni e gli quelli che già indossava, cercando di non ridere ala vista dei suoi boxer con gli hamburger.
"Grace perché non togli anche i boxer? Così lo facciamo e..."
"Luke calmati, sei ubriaco. Dai alzati"
Si alzò a fatica e si aggrappò a me. L'unica cosa che Luke non aveva pensato era che io ero molto più piccola di lui e così cademmo a terra entrambi.
"Sto per vomitare" disse trascinandosi verso il bagno che aveva in camera. Accesi la luce e lo aiutai ad arrivare al Wc, dove rigettò tutto l'alcool che aveva ingerito. Gli accarezzai la schiena, e poi lo accompagnai a prendere un bicchiere d'acqua.
"Come stai Luke?"
"Un po' meglio. Ma perché cazzo tu stai così bene? Sembri sobria."
"Te l'ho detto che reggevo l'alcool"risposi ridendo.
Rise."Grace vuoi cambiarti? Magari ti do qualche mia maglia, vieni"
Sembrava essere ritornato in se.
Mi prese per mano e mi condusse nuovamente in camera sua, porgendomi una maglia a mezze maniche dei Guns n roses. Entrò in bagno mentre mi sfilai il vestito e infilai velocemente la sua t-shirt che mi arrivava alle ginocchia.
"Luke puoi entrare"
Venne verso di me, e mi abbracciò.
"Non so esattamente cosa tu abbia detto a Victoria ma grazie. E con questa cazzo di maglia sei ancora più bella di quanto fossi con il vestito" disse avvicinandosi al balcone. Voleva abbassare la persiana ma rimase a fissare il cielo notturno.
"Ah Luke la parola sulle stelle l'ho trovata.
Astrophilo:(n.) qualcuno che è affascinato dall'universo ma in particolar modo dalle stelle."
"Wow, è stupenda" chiuse la persiana e si stese sul letto facendomi segno di stendermi con lui. Luke mise la sua mano sul mio fianco e si avvicinò a me, baciandomi la guancia.
"Notte Grace. Grazie."
"Anche a te Luke."

AYEEE.
Lo so lo so, il capitolo è lunghissimo. Non mi andava di dividerlo però :c non vi ammorberò più, continuo ad una recensione ♥ Se vedete il nome 'idontknowwhattonameuse' è il mio nome su wattpad, quindi non vi allarmate:non rubo storie. Io scrivo per me stessa (lo so, sono una scrittrice egoista :p) però mi farebe piacere cosa ne pensate. ♥

 

   
 
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