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Autore: Ram92    11/04/2015    1 recensioni
Sono passati circa dodici anni dall'inizio della Grande Era della Pirateria. Tra pirati e Marina lo scontro è aperto. Nel frattempo, su una remota isola del Mare Occidentale, una bambina dai capelli rossi cresce con un piccolo, grande sogno.
(Storia ideata ai tempi di Punk Hazard)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Benn Beckman, Ciurma di Shanks, Nuovo personaggio, Shanks il rosso, Yasopp
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La leggenda del fantasma rosso'
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Capitolo trentanove.

Come al solito, la cucina rimaneva il posto più rumoroso dell’intera nave.
Benn sorrise vedendo Midori uscire sbattendosi la porta alle spalle.
- Vedo che hai finalmente ritrovato le tue buone maniere.
La donna lo squadrò: fasciatura ancora fresca, sigaretta tra le dita, lungi dall’essere in una posizione di riposo che favorisse il rimarginarsi della ferita. Ebbe la netta sensazione di non poter vincere quella battaglia. Sospirò stancamente.
- I ragazzi ti aspettano. – disse accennando alla porta alle sue spalle. – Mangia qualcosa e sta’ seduto.
Benn sorrise.
- Farò del mio meglio.

- Vi siete ripresi in fretta. – disse una voce.
- Benn! – esclamò il ragazzo accanto a lui.
Benn Beckman. Kanba alzò lo sguardo senza riuscire a non trattenere il respiro. Alla porta della piccola cucina, era appena comparso come dal nulla uno dei pirati più famosi della loro era, praticamente una leggenda vivente.
- L’idiota non è capace nemmeno di morire. – mormorò con un ghigno il ragazzo silenzioso.
- Avrà altre occasioni. – rispose Beckman prendendo posto al piccolo tavolo sotto lo sguardo severo della donna, rimasta appoggiata allo stipite della porta.
Due leggende, di cui una presunta morta da anni. E lui se le trovava letteralmente di fronte.
Si affrettò ad abbassare gli occhi sul piatto, ma avvertì lo sguardo del pirata posarsi su di lui.
- E tu devi essere la guardia che ha aiutato i ragazzi a scappare.
Kanba deglutì rumorosamente. Benché gentili, quelle parole sembravano pesare come macigni. Annuì senza alzare lo sguardo.
- Mi… mi chiamo Kanba. – balbettò.
- E’ solo un Marine che se l’è fatta sotto quando gli hanno sparato. – borbottò con aria di sufficienza il ragazzo saltato in aria.
- Ti ho già detto che io non sono un Marine! Io… – gridò in un accesso di rabbia.
Ma lo sguardo silenzioso e indagatore di Beckman gli fece morire le parole in gola.
Kanba si sedette. Era venuto il momento di mettere le carte in tavola.
- Sono una spia per conto dell’Armata Rivoluzionaria. – disse ignorando lo sguardo di ironica incredulità dei giovani pirati. – La mia missione consisteva nel fare carriera all’interno della Marina allo scopo di fornire informazioni al comando…
- Questo spiega come mai sapevi delle bombe, immagino. – rifletté Beckman ad alta voce. – Nessuno dei Marine al Quartier Generale sembrava esserne informato.
- E’ così. I metodi del generale Onigumo sono famosi per essere piuttosto…
- …disumani, direi. – concluse il ragazzo silenzioso.
Kanba annuì.
- Dicendovi delle bombe e coprendo la vostra fuga la mia copertura sarà saltata, oppure mi crederanno un traditore, ma speravo che facendovi allontanare da Logue Town si sarebbe potuta evitare una strage…
Dicendo questo, cercò lo sguardo di Beckman. Il pirata taceva. I suoi occhi sembravano scrutarlo con sospetto.
- Sai dove ti trovi, adesso? – chiese questi alla fine.
Kanba deglutì di nuovo e strinse i pugni sulle ginocchia per darsi coraggio.
- Voi siete i pirati di Shanks il Rosso, l’Imperatore. – cominciò con voce flebile. – Tuttavia…
Aveva scelto di essere sincero. Se voleva guadagnarsi la loro fiducia doveva andare avanti. La sua vita poteva dipendere da questo.
- Tuttavia siete su una rotta insolita considerando i trascorsi del vostro capitano. Pur avendo molti contatti nel Mare Orientale, la vostra ciurma non ferma mai sull’isola Polestar. – disse tutto d’un fiato. – Non ho ancora visto alcuni membri dell’equipaggio, in primo luogo Shanks… né Akuma. Considerando le voci di un vostro recente scontro con Kaido, nel Nuovo Mondo, la vostra visita nelle farmacie della città può solo significare che siete alla ricerca di una cura per i vostri feriti. Inoltre… - aggiunse alzando lo sguardo sulla ciurma che lo fissava sbalordita.
- Inoltre? – domandò Beckman, mantenendo il suo sangue freddo.
Kanba si alzò guardando negli occhi la donna che lo fissava attonita dalla parte opposta della stanza.
- Inoltre penso che quella donna sia Midori, moglie dell’Imperatore e medico di bordo, creduta morta da almeno quattro anni.
Attorno a lui il silenzio si fece pesante. I pirati lo osservavano con rabbia e diffidenza. Forse la strategia della sincerità non era stata una buona idea, dopo tutto. Non sapendo che fare, tra lo spaventato e l’imbarazzato, Kanba decise di rimettersi a sedere.
Fu di nuovo Beckman a parlare per primo.
- I rivoluzionari sono piuttosto ben informati sul nostro conto. – osservò impassibile. – Ma tu sei giovane, cosa sai riguardo a Midori? Il fatto che ci sia una donna a bordo della nostra nave pirata non basta per supporre il ritorno di una donna morta.
Kanba si rabbuiò.
- Entrai nell’Armata Rivoluzionaria circa cinque anni fa. – mormorò cupamente. – Allora il comando cercava di radunare i migliori medici che non avessero contatti con il Governo Mondiale per una spedizione urgente nel Mare Settentrionale.
- Nel Mare Settentrionale? – mormorò Midori incredula.
- Quello di Midori era uno dei pochi nomi sulla lista. – continuò Kanba, ignorandola. - I più erano pirati e non sarebbe stato facile rintracciarli in tempo. Anche gli ultimi arrivati come me furono coinvolti nelle operazioni. Ero appena rientrato da una spedizione su una piccola isola invernale sulla Rotta Maggiore, quando arrivò la notizia della morte di Midori in uno scontro con Barbabianca.
La donna continuava a fissarlo duramente.
- Si parlò molto di questa vicenda e venni a sapere delle sue abilità mediche e in combattimento. – aggiunse Kanba rivolgendosi direttamente a lei. – In molti dicevano che con l’aiuto di un medico tanto dotato e dell’intera ciurma di Shanks la missione avrebbe avuto un esito migliore e forse…
- Non sarebbe cambiato nulla. – lo interruppe lei, gelida. – C’erano molti medici capaci a Flevance e non sono stati in grado di trovare una cura.
- Si sbagliavano! – protestò il ragazzo vivacemente. – Con il nostro aiuto, qualcuno è riuscito a…
- Non importa.
La voce tranquilla ma sicura di Beckman interruppe la discussione senza lasciare possibilità di replica.
- Non ha alcuna importanza, ormai. – ribadì. – Il fatto che Midori sia ancora viva non cambia nulla di quanto è successo allora. Ciò che conta adesso è fare in modo che questa informazione non raggiunga orecchie indiscrete.
Kanba avvertì chiaramente la precarietà della propria situazione.
- Io… - si affrettò a balbettare. – Io non credo che al comando importi più, ormai…
- Vedremo. – rispose Beckman spegnendo la vecchia sigaretta nel piatto vuoto. – Siamo in debito con te per il tuo aiuto a Logue Town e sarai trattato come meriti. Tuttavia… - aggiunse accendendosene un’altra.
- Tuttavia? – chiese il ragazzo, teso.
- Tuttavia per il momento non ti sarà possibile scendere dalla nave. – rispose il pirata con cordiale semplicità. – E i ragazzi, qui, si accerteranno che tu rispetti questa regola.- aggiunse accennando ai giovani compagni che lo squadravano con sguardo ostile.
- Tutto chiaro?
Kanba annuì senza troppa convinzione.


Ram's corner

Sono rimasta molto sul vago per non cadere nello spoiler. Se non si capisce un'acca di quello che sta succedendo o se pensate che dovrei mettere l'allerta spoiler fatemelo sapere, per favore. Chiaramente ci sono aggiunte mie rispetto ai fatti canonici.
Insisto nel puntualizzare che la dicitura "cinque anni" si rifà a eventi un po' precedenti ai fatti stessi: Aki ha quattro anni ma Midori è rimasta incinta nove mesi prima. Allo stesso modo, i preparativi dell'Armata Rivoluzionaria vengono messi in atto mesi prima rispetto ai fatti del Mare Settentrionale. Diciamo che la nascita di Aki avviene più o meno nello stesso periodo in cui avvengono i fatti recentemente narrati da Mr Oda (la prima parte). Per capirsi, quando è nata Aki, Rufy doveva avere sui 3 anni circa.
Ok, perdonate la vaghezza e chiedete pure. Fatemi anche sapere nel caso non tornasse qualcosa, il che è possibilissimo.

Alla prossima,
Ram.
  
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