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Autore: lady_baka20    11/04/2015    2 recensioni
avventura, amicizia,amore e litigi, in poche parole: istituto d'arte Fairy tail!
dalla storia:
"Lucy era appena uscita da casa sua. Indossava l’uniforme che le stava a pennello, facendo risaltare i suoi occhi. I suoi lunghi capelli biondi erano sciolti e le arrivavano poco più giù delle spalle, aveva pensato di legarseli ma dopo vari litigi con le mollette aveva deciso di lasciar perdere."
spero di avervi incuriosita :)
è la mia prima fanfiction e spero sia di vostro gradimento
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano appena iniziate le lezioni quando una ragazza dai capelli color del grano varcava di corsa il portone.
“il mio primo giorno e già sono in ritardo!? Mi vergogno di me stessa”
Così si rimproverava Lucy, la nuova studentessa. Era alta ma non troppo, un fisico da paura e degli occhi che farebbero sciogliere persino l’assassino più temuto.
Finalmente era arrivata a scuola. Aveva fatto tardi per colpa di due uomini che cercavano di abbordarla, erano ubriachi e le cose si stavano facendo abbastanza pericolose ma per fortuna un giovane dall’insolita chioma era corso in suo aiuto.
FLASHBACK
Lucy era appena uscita da casa sua. Indossava l’uniforme che le stava a pennello. Era una semplice divisa composta da una camicietta bianca e una gonna nera. Erano rigorosamente obbligatorie le calze ma lasciavano spazio al tuo stile e potevi decidere tu cosa mettere sopra. Lucy aveva optato per un tenero cardigan giallo che risaltava i suoi occhi.I lunghi capelli biondi erano sciolti e le arrivavano poco più giù delle spalle, aveva pensato di legarseli ma dopo vari litigi con le mollette aveva deciso di lasciar perdere.
POV. LUCY
“sono le 7:15, per fortuna ho fatto presto, non sia mai che mi perdo e arrivo in ritardo il primo giorno di scuola!”
Chiudo a chiave il mio appartamento e controllo di avere tutto. Mi incammino verso quella che dovrebbe essere la strada per la mia nuova scuola.
“Sono al settimo cielo, ho un appartamento bellissimo in riva al fiume, una scuola nuova e finalmente non sono più costretta a fare tutto quello che mi dice mio padre!”
Una mano mi tocca la spalla, mi giro, davanti a me trovo due omoni che avranno avuto trent’anni. Uno è alto e magro, ha i capelli biondi sull’arancione raccolti in una coda. Indossa una maglietta viola con dei pantaloni scuri che sono tenuti da due bretelle scure.
L’altro è invece più grasso rispetto al suo amico e ha i capelli neri tenuti all’indietro con del gel, ma hanno una forma strana perché più in dietro salgono come a formare una cresta. Lui al contrario del suo amico veste chiaro, con una camicia bianca decisamente piccola ed un gillet verde.
Sono sicuramente ubriachi, si percepisce dal loro odore e da come barcollano
<< Hei dolcezza che ne dici di fare un giretto con noi?>> dice il più magro
<< ti divertirai sicuramente!>>
<< no, grazie. Devo andare a scuola e sto facendo tardi, arrivederci>> dico mentre tolgo la sua mano dalla mia spalla e girandomi con l’intenzione di andarmene ma una mano mi afferra il polso.
Mi giro.
Ancora loro, ma stavolta è il più grasso a tenermi.
<< Guarda questa sgualdrinella jet, ci divertiremo sul serio con questa>> dice
“Cavolo, adesso sono davvero nei guai, questi hanno brutte intenzioni”
Cerco di liberarmi, ma non ci riesco.
Cerco di usare l’altra mano per liberarmi ma riescono ad intrappolarmi anche questa, allora avvicino la mano del pervertito vicino alla mia bocca e mordo con tutte le mie forze. Lui urla dal dolore, ma il suo compare mi dà uno schiaffo talmente forte da farmi cadere a terra. Sono ancora stordita a terra e loro si avvicinano con fare malizioso.
Ho paura.
Tanta.
Chiudo gli occhi e mi aspetto il peggio, ma quando li riapro vedo un ragazzo che gli è praticamente sopra.
Che gli sia saltato addosso? Probabile.
Si gira verso di me. Mi guarda.
“È davvero bell… Lucy, ma cosa ti metti a pensare ora! Non è proprio il momen…”
I miei pensieri vengono interrotti da lui, si avvicina, mi porge la mano.
Non la prendo subito, dopo quello che mi è appena successo non penso mi debba fidare così facilmente.
Guardo la sua mano.
Il mio sguardo sale al suo viso.
Sorride.
Un sorriso stupendo. Farebbe invidia a chiunque il suo sorriso.
Mi guarda con occhi rassicuranti. Come faccio a non fidarmi di quegl’occhi?
Afferro la sua mano, lui la stringe e mi aiuta ad alzarmi.
<< Come stai? Tutto a posto? Ti sei fatta male?>>
Mentre dice queste parole ha una faccia da cagnolino, è tenero, tenerissimo.
Rido.
Una risata che viene dal cuore.
Lui mi guarda con una faccia interdetta, come a cercare di capire perché sto ridendo.
Mi calmo un po’ e gli rispondo: << Si, tutto a posto. Grazie dell’aiuto>>
<< Oh, quello?>> disse indicando i due pervertiti che ora se la davano a gambe << tranquilla, non ho nemmeno faticato! Ora scusa ma devo andare sennò faccio tardi a scuola e…>>
<>
Incomincio a correre come una matta, ma non smetto finchè non arrivo a scuola, anche se le mie gambe mi implorano di dargli tregua.
 
FINE FLASHBACK
POV. NARRATORE
Lucy si tolse velocemente le scarpe e le mise nel suo armadietto, corse in segreteria e si fece dare il suo orario dalla segretaria che scoprì si chiamasse Mirajane.
Mirajane la accompagnò vicino la sua classe e chiamò il professore.
Dopo un breve saluto la fece entrare e le disse di presentarsi.
<< Buongiorno a tutti, mi chiamo Lucy e da oggi farò parte della vostra classe>> disse chinandosi, ma quando rialzò lo sguardo un aereoplanino di carta si scontrò con la sua fronte.
“iniziamo bene!” pensò
 
   
 
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