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Autore: adventury_in_lovely    12/04/2015    1 recensioni
Riley è una normale ragazzina che vive nel New Jersey, la sua vita però sraa stravolta quando per il suo quattordicesimo compleanno si trasferirà in Lapponia. per una viziata ragazzina, la dura vita nella natura potrà risultare difficile all'inizio, ma ci si abitua... E se poi si incontra Babbo Natale? E se Babbo Natale dovesse avere un imprevisto e non riuscire a consegnare i regali?? Beh, Riley all'opera !
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per la prima volta Riley udì suo padre imprecare. Inginocchiato sul terreno ghiacciato, si teneva le mani tra i capelli, e urlava maledizioni a non finire. Maira era rimasta in macchina con la figlia e tenendole dolcemente la mano la rassicurava:
-Non ti preoccupare Ril, ora papà risolverà tutto, vedrai…-
-No! Papà non risolverà un bel niente! Che fa? Mette le ali alla macchina?- Maira si ritirò stuzzicata dall’aggressività di Riley, e raggiunse il marito sull’orlo del baratro.
-Questa slavina non ci voleva proprio!-
-No tesoro, è una valanga, la “slavina” è un piccolo crollo di una parete nevosa, ma una grande frana di neve si chiama valanga!-
-Ma che pignola che sei Maira! Qui si cerca un modo per superare un disastro e tu ti aggrappi a questi particolari?!-
-Siete tutti scontrosi qui…- mormorò la donna tra i denti e si allontanò dalla famiglia entrando in un sentiero solitario. Il terreno era ghiacciato, e sarebbe scivolata con certezza, tuttavia delle alte canne crescevano dritte permettendo a Maira di aggrapparsi, ma impedendole di vedere la strada. Quando già aveva perso il senso dell’orientamento e si accingeva a gridare aiuto perse l’equilibrio e cadde all’indietro, poté giurare di aver visto una gambina (piccola gamba) rossa farle lo sgambetto…
Si ritrovò a precipitare scivolando su una pista ghiacciata che, come osservò era tanto larga da far passare l’auto. Aspettò di arrivare giù e con stupore notò di essere ai piedi della casa.
Si sbracciò per far cenno alla famiglia:
-ma quella non è mamma?-
-Si… sembra lei! Ma non può essere…-
-No, è lei! Te lo assicuro, infatti non è più qua!- Frank si girò e solo allora notò l’assenza della moglie.
Rivolgendo nuovamente lo sguardo giù, urlò:
-Come hai fatto ad andare lì giù?- Maira urlò qualcosa ma nel rumoroso turbinare di fiocchi di neve da poco iniziato, non si sentiva granché.
-Papà, io ho visto il percorso che ha fatta la mamma, forse posso indicartelo!-
-Che aspettavi a dirmelo mostriciattola?- le disse Frank scompigliandole affettuoso i morbidi capelli. I due salirono sul Fuoristrada di ultima generazione, sul quale subito il padre poté trovare e attivare la modalità ghiaccio. Seguendo il percorso indicatogli dalla figlia, Frank, si avventurò a velocità minima tra le canne, ma a un certo punto perse il controllo dell’auto.
Riley e il padre si ritrovarono in un terrorizzante testacoda continuo, a tutta velocità, lungo una discesa priva di canne. Dal finestrino la ragazzina, urlando, vedeva la realtà vorticare come una trottola:
-Papà! Moriremo tutti!-
-Non dire sciocchezza Ril! Ora penso che raggiungeremo lo chal…- non terminò  la frase perché la macchina con un tonfo sordo si fermò in una dunetta di neve. Con difficoltà, ma aiutati dall’esterno da Maira, sbloccarono gli sportelli e scesero.
-La mia macchina!- gridò Frank appena vide la sua nuova Lamborghini sotto un cumulo di neve.
-La tua macchina sta benone, tesoro, è solo coperta dalla neve, quello che invece si potrebbe dire che non stia benone sei tu… Vieni dentro.- rispose premurosa la moglie notando che l’uomo cominciava a tossire convulsamente.
Con un mazzo di chiavi nuovo di zecca la famiglia entrò nella casa.
-Oddio mio!- esclamò la ragazzina vedendo la bellezza della casa, nonostante fosse ancora spoglia, senza mobili.
Il pavimento era ricoperto da un parquet marroncino molto chiaro, le pareti dell’interno dello chalet, che separavano le stanze, erano o dello stesso legno del parquet, o in vetro.
Le pareti esterne, invece, erano squadrate, ma non tutte sullo stesso piano, conferendo così alla villa una forma irregolare. La particolarità di esse è che erano tutte in vetro! Ovviamente si potevano far scorrere con un telecomandino dei pannelli di legno davanti, ma in quel momento essi non erano attivati.
Districandosi tra le grandi, moderne, e confortevoli stanze, Riley si ritrovò nel cuore del pian terreno, un’enorme stanza che certamente avrebbero adibito al salone. Da essa partivano delle scale, verso il basso, e verso l’alto…
TONF
Un rumore proveniente da fuori scosse il torpore e la gioia che l’esplorazione della casa stava provocando, portando tutti e tre, (o forse quattro considerando la cagnolina Zoe in braccio a Riley) membri della famiglia a guardare fuori dalle pareti in vetro. I genitori non notarono niente e pensando a qualche sventurato animale tornarono a disfare le valigie, invece Riley continuò ad osservare sospetta la distesa di neve.
Quando un po’ più tardi la famiglia si riunì, già Maira, presa dall’emozione, si era dimenticata della gambetta che l’aveva fatta cadere, facendole scoprire la strada, Riley però aveva ancora fresche in testa le piccole impronte di minuscole scarpette che aveva visto sulla neve fuori da casa sua…


Ciao! oggi ho deciso di pubblicare in anticipo il seguito di questa storia per rifarmi dello scorso capitolo... Non pubblicherò su adventure in snow per qualche giorno perchè devo riportare al passo le altre storie. 
Ps: ho anche cambiato il carattere mettendo comic sans! Vi piace?
adventury_in_lovely 
   
 
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