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Autore: Emma Hannover    12/04/2015    5 recensioni
1977, Marauders Era.
Poche elette avevano avuto l'onore di essere definite "la ragazza di Sirius Black".
Non era raro udire tra le mura della Torre di Grifondoro o una qualsiasi ala di Hogwarts l'ironica frase: "Ma certo, e lei sarà la ragazza di Sirius Black!".
Tanto improbabile che pizzicasse le corde vocali di una qualunque ragazza, per far uscire dalle sue labbra quelle sette parole con voce stridula, – "Sono diventata la ragazza di Sirius Black!" – che, oramai, nella scuola di Stregoneria, erano diventate un modo carino e delicato per dire a una ragazza che nessuno, nessuno se la sarebbe mai filata.
Oh, non che Sirius Black non ne fosse felice. Preferiva mettere i fatti in chiaro da subito, tutta la popolazione femminile hogwartsiana ne era a conoscenza.
Ma quella, quella non era una delle tante altre volte.
Erano condannati.
Sirius Orion Black e Dorcas Helena Meadowes erano – costretti e – destinati a convolare a nozze, tranne che per un piccolo, insignificante dettaglio: nessuno dei due voleva il nome dell'altro sul proprio campanello.
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, I Malandrini, Lily Evans, Sirius Black, Un po' tutti | Coppie: Dorcas/Sirius, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo III
Tentati omicidi da parte di diverse creature con le foglie.
 
 
 
I just wanna live!
Don't really care about the things that they say,
don't really care about what happens to me:
I just wanna live!
– Good Charlotte, I Just Wanna Live.
 

Di Sirius Black si poteva affermare che era sempre stato un cavaliere, un gentiluomo. Non si poteva dire il contrario, nessuno osava contraddire questa sorta di religiosa legge fisica che alleggiava sul soggetto in questione.

Con la cavalleria ci si nasce, non puoi acquisirla.” adorava ripetere, in una buffa imitazione dei precettori che aveva dovuto soffrire per tutta la durata della sua infanzia (tutti, in un folle atto di ragione e codardia, fuggiti dopo qualche settimana). E la sua innata eleganza – che si manifestava più che altro con creature viventi di sesso femminile – che aveva ereditato dai tanto detestati antenati Black, di certo, non rovinava l’effetto. Remus si limitava a sprofondare in uno dei suoi tomi esageratamente grandi con un’espressione esageratamente contrariata, alla vista dell’amico avvolto in un enorme stendardo rosso e oro della loro Casata alla ricerca di ragazze da conquistare; Peter scoppiava spesso in un tremulo e febbrile applauso di ammirazione, Frank si tratteneva dall’unirsi, pensando all’espressione terribilmente simile a quella di Remus che Alice avrebbe potuto rifilargli e James passava due dita di vernice rossa e oro sulle guance, coordinandosi al suo migliore amico.

Peccato per il suo davvero misero tempismo (probabilmente acquisito dopo tutte le ore passate con il sopracitato James Potter, per altre informazioni, vedere i suoi miseri tentativi di un misero approccio a Lily Evans) nel mostrare la sua cavalleria Grifondoresca.

« Ti fidi di me? » stava infatti urlando Sirius, ore dopo, un vaso a mo’ di scudo sul braccio e la bacchetta sfoderata contro un già enorme tentacolo rosso di arbusto di Tentacula Velenosa, ripercorrendo la sua giornata e soprattutto l’ultima mezz’ora per capire come diavolo si fosse cacciato in quel casino.
 

Quel mattino, si era infilato i calzini perché aveva freddo e, incazzato nero (a detta di James, ridendo per l’ennesima battutina squallida sul cognome del suo migliore amico) a causa dell’anticipo della punizione con “quella”, era sceso in Sala Grande. Era così fuori di sé, che, successivamente, a colazione il suo ottimismo gli aveva procurato sopra il capo un’enorme nuvolone grigio e carico di pioggia – a differenza dei compagni, che avevano un delizioso cielo di un azzurro delicato sopra le loro magiche testoline.

In fondo, non dovevano soltanto occuparsi di alcune delle piante più pericolose nella serra della professoressa Sprout?

Come se non fosse abbastanza per i suscettibili e nobili nervi di Sirius Black, ci si aggiungevano anche quei due maledetti Corvonero aspiranti giornalisti della Gazzetta del Profeta e le loro stupide reporter.
Così, Sirius, nella sua immensa pazienza, non poté fare a meno di versare la ciotola di pudding più vicina alla sua mano in testa a Rita Skeeter, alla di lei domanda: « Allora, Sir-Sir – lei ti chiama così, giusto?  – , ho sentito mormorare tra le nostre adorate mura di Hogwarts che la storia con la tua amata e promessa sposa non sta andando poi così bene … è vero? ».

« Ma no, è assolutamente falso, sta andando tutto alla grande. » rispose tranquillamente Sirius, gustandosi attentamente l’espressione disgustata e allo stesso tempo furente della ragazza davanti a lei. « Spero che L’urlo della Mandragora faccia tesoro di questa piccola intervista » continuò, sorridendo amabilmente, « spero inseriscano delle foto. »

Il tutto si concluse con una sonora risata da parte di più di metà dei tavoli di ogni Casata, una sguaiata da parte di James, la caduta dalla propria sedia di Peter e il solito, amabile, sorriso per metà ironico di Silente. Benedetto lui, pensò Sirius, lanciando un’occhiata alla tavolata dei professori, alcuni dei quali non sapevano se essere esterrefatti o arrendersi e ridacchiare ai soliti trambusti combinati dalla solita combriccola.

« Sai, vorrei proprio sapere com’è vivere una vita … NORMALE! ».

 
*
 
Di Dorcas Meadowes si poteva affermare che pensava troppo, rimuginava in ogni momento. Pochi riuscivano ad affermare il contrario, pochi avevano visto la vera Dorcas rivelare il proprio fegato e la propria impulsività, della quale Casa di appartenenza vantava i primati.

« Qualcuno mi dica, con sincerità, cosa-abbia-fatto-di-male-nella-mia-vita. » mormorò, inviperita, come ogni mattina dal famoso discorsetto della McGonagall. Rimuginò, per l’ennesima volta, si arrovellò come immaginava facesse il professor Silente sulla rivista mensile Trasfigurazione Oggi, su ogni singola scappatoia da quell’enorme disastro che si trovava a fronteggiare quel pomeriggio. Che era costretta ad affrontare. Aveva chiesto un disperato aiuto a tutte le sue amiche, che, con un’espressione desolata in volto, le avevano annunciato che questa volta non c’era via di scampo: Alice l’aveva stretta in un soffocante abbraccio consolatorio poco prima degli allenamenti di Quidditch della loro Casa, promettendole di far finire accidentalmente una Pluffa sul naso di Black (compito che aveva accolto con grande entusiasmo e aveva compiuto decisamente facilmente, con il suo talento come Portiere); Marlene le aveva sorriso, con il suo solito tocco inquietantemente Malandrino, assicurandole che l’avrebbero fatta scappare prima della celebrazione del matrimonio; Mary le aveva rivelato che forse doveva ritenersi fortunata a non sposare un Malfoy, anche se subito dopo, alla vista dell’occhiataccia di Dorcas, l’aveva stretta anche lei in un abbraccio e Lily non si era ancora arresa e le aveva assicurato che avrebbe lottato con lei fino alla fine.

Nulla, non avrebbe mai trovato una scappatoia, una scusa, uno stupido contrattempo inventato (in quei giorni, rimpianse amaramente di non essersi iscritta al Club di Incantesimi). Così, rassegnata, si disse che era ora di spalancare finalmente le porte al suo carattere Grifondoresco.

« No, no che non mi fido di te, per Merlino! » stava infatti urlando in risposta Dorcas, lanciando coraggiosamente uno Schiantesimo contro uno dei tentacoli simili a sinuosi serpenti rossi di quella dannata Tentacula, pensando furiosamente a come diavolo potesse cacciarsi via da quel disastro, i suoi pensieri vagarono sulla giornata appena passata, cercando un qualunque suggerimento.
 

Presa in considerazione e scartata quasi subito l’idea di corrompere la neo-professoressa Sprout1 con un qualsiasi libro raro sulle sue adorate piante dalle caratteristiche magiche, quella mattina, si avviò sconsolata verso l’abbondante colazione che la attendeva in Sala Grande. Ignorando bellamente i riferimenti civettuoli alla pesante nube grigiastra sulla testa di Sirius Black, che, secondo molte ragazzine intorno, era causata da lei, e gli ormai soliti sguardi che la perseguitavano per tutta la scuola, si dedico al proprio toast e alla discussione quotidiana tra James Potter e Lily Evans, cercando di togliersi dalla mente il pomeriggio infernale che la aspettava.

Che fossero dannati, quei Dugbog2 che avevano dilaniato la riserva di Mandragore della professoressa Sprout, banchettando anche, a quanto pare, con il suo buonumore, ergo ogni prospettiva di saltare la punizione.

Oh, no: non loro. Tre ragazzine, ad occhio e croce, del sesto e quinto anno, si stavano avvicinando sgambettando nelle loro gonne della divisa scolastica, accuratamente accorciate. Le sventolarono il quotidiano di Hogwarts di fronte al naso, che, ad una più attenta occhiata, si rivelò solo la pagina della classifica stilata dalla rivista, la preferita dalla popolazione femminile della scuola.
« Non sei un po’ preoccupata, Meadowes, per il tuo matrimonio? » disse una delle tre, osservando avidamente il primo posto della classifica, che recitava in grassetto che il più desiderato della scuola era Sirius Black. « Tu non sei poi così … » cominciò un’altra, squadrandola con disgusto, « … quotata, qui. » finì l’ultima, con un’adorabilmente sgradevole sorriso zuccheroso.

Imitando quest’ultima, Dorcas, non poté fare a meno di prendere in considerazione di prendere in prestito il gentile gesto appena messo in atto da Black.

L’ancora perfetta imitazione del sorriso zuccheroso della ragazza stampato in volto, annunciò: « Io mi preoccuperei di più di una Meadowes non quotata, con un’amica Prefetto e che sa del vostro sgamo alla regola della scuola … ovvero il fumare quelle sigarette babbane nei bagni. »

E, tornando al suo normale sorriso, augurò loro una buona giornata, godendosi le loro espressioni sgomentate appena dipintesi sul volto di ognuna. Forse, davvero, quegli ultimi anni passati a progettare scherzi come i Malandrini non le avevano fatto poi così male.

« Sai, ho ripetuto questa frase troppe volte, per non dirti che sono ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO! ».
 
 


neo-professoressa Sprout1: leggendo degli articoli su Pottermore sulla professoressa McGonagall, si lascia intendere che le due hanno alcuni di anni di differenza, quindi ho immaginato che questo fosse il suo primo anno da insegnante.
Dugbog2: il cibo preferito dei Dugbog è la Mandragora, che dilaniano durante la notte, rendendola un impasto sanguinolento. Per altre informazioni, vedere alla voce di Dugbog su Gli Animali Fantastici: dove trovarli, di Newt Scamander, della casa editrice Obscurus Books.

 

» the Hannover's understairs cupboard

... oddei, ho paura di aver dato il mio peggio, in questo capitolo. >.<
*prega in Bulgaro che piaccia a qualcuno, che la sua fanfiction non faccia poi così schifo*
Che dire? Ho provato a fare qualcosa di nuovo, in fondo il mio stile di scrittura è uno che si dilunga molto ... e che fa piuttosto ribbrezzo ... volevo provare qualcosa con delle scene alternate! Spero che il risultato non faccia molta pena. Ohw, inoltre, credo che pubblichero di Giovedì o Domenica, sìssì. Spero. Credo.
Spero ancora ci sia qualcuno che legga ciò. Io ci spero ancora, sì, non-mi-arrendo! :3
In fondo, avevo detto che avrei proceduto con lentezza ... ohw, sono così preoccupata! Qui si vede il nascere delle voci, i rumors che crescono ad Hogwarts, una giovane e agli esordi Rita Skeeter, il vero Sirius - poichè l'abbiamo visto molto sotto lo sguardo di Dorcas -, due paragrafi completamente dedicati ai due, simili si può dire ... ed orribili! AIUTO.
... come sempre, però, ringrazio le mie adotate recensitrici, e le saluto! Grazie mille a: 
unicornaMalandrina24Fel e love! E a quelle anime pie che seguono e preferiscono (?) la mia piccola, brutta fanfic. Davvero, davvero, grashie. Ed anche un grashie di cuore a risa lilian badwolf, che con mia grande sorpresa e fangirlamenti vari, ha inserito la storia tra le seguite! LEI. TRA. LE. SEGUITE.

... davvero, grashie mille a tutti quanti. :3
con affetto (e pazzia) incondizionati,

- Emma, Lia, Leanne, Emy, e-nomignoli-vari :3
  
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