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Autore: rupertinasora    24/12/2008    1 recensioni
Ginny Weasley è alle prese con un segreto che ebbe inizio in un fatidico giorno preciso.
"Lui mi ha chiamato dal momento in cui quel giorno incrociai lo sguardo di Draco Malfoy."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra vita mi ha chiamata

Sto tornando a casa.

E’ passato abbastanza tempo e la mia pancia non si può più camuffare. Inizia ad arrotondarsi e appuntirsi. Ergo, il mio bambino cresce, ed io ho sempre più fame.

Il treno si sballottola a destra e a sinistra. Guardo il paesaggio diventare sempre meno selvatico. Gli alti alberi lasciano il posto a delle piccole coltivazione e a pascoli.

Ignari che per di là sta passando un treno magico, i babbani continuano la loro vita come se nulla fosse.

Vorrei essere come loro. Una volta io ero come loro, ma adesso non più.

Il mio bambino sta acquisendo una coscienza, e ancora di più ora non posso ucciderlo. Mi sono documentata: potrei morire anche io se lo uccidessi in questo momento.

Non posso far altro che farlo crescere, dargli da mangiare, e accettarlo come figlio.

Mia madre sarà per la prima volta nonna. Lei sperava di diventare nonna dei figli prima di Charlie e Bill, poi di Percy e dei gemelli, di Ron, ed infine dei miei figli.

Contro tutte le regole, sono io a dare alla luce il primo marmocchio firmato, per di più, Malfoy.

Sicuramente la mamma aveva pensato che mi sarei sposata tra qualche anno, e sperava, come facevo e faccio ancora io, con Harry. Eppure la vita è stata crudele. No, forse sono stata solo io un’idiota. Cosa credevo di fare, andando a letto con Draco Malfoy? Certo, volendo, potevo fargli mettere il preservativo. Lui era tanto sicuro di sé che ho ceduto. Male.

Un sorriso quasi soddisfatto e compiaciuto si fa largo sul mio volto.

Per essere uscita incinta, l’avrei dovuto far venire dentro di me. Ed effettivamente ci sono riuscita. A letto non sono stata quella pallida ombra delle super donne che si porta spesso a letto, ma sono stata persino la migliore. La migliore e al tempo stesso la peggiore. Potevo farlo fermare, ma la mia scarsa esperienza stavolta mi ha preceduto e ho bramato tanto quel momento.

Il sorriso si smorza.

Sto tornando a casa, non per affrontare mia madre e mio padre (quello sarà una passeggiata in confronto a quello che dovrò fare dopo). So bene che facendo così, avrò gli occhi di tutto il Mondo Magico addosso, Harry non mi parlerà più (con tutta la speranza che voglia sempre saperne di me), e i miei fratelli mi rimprovereranno sempre. Anche questo non è niente.

Ho intenzione di andare a casa di Malfoy e dire ai suoi genitori la verità, volente o nolente lui.

La colpa non è solo mia, anche sua. Soprattutto sua.

Mi vendicherò sporcandoti la fedina sessuale, mio caro il mio playboy.

E poi lo guarderò in faccia, e gli farò vedere il frutto di quella notte. E sicuramente sarò soddisfatta nel vederlo scandalizzato, infuriato o chissà cos’altro.

Perché, chissà perché, quando ci troviamo faccia a faccia, si impossessa di me e non riesce a nascondere le sue emozioni. Non l’ha fatto quella volta.

Una speranza mi riscalda il cuore.

Con tutta probabilità, questo bambino conoscerà entrambi i genitori.

Sorrido, e inconsciamente porto la mano sul grembo, accarezzandolo dolcemente.

“Sono curiosa di conoscere il tuo sesso, per darti un nome appropriato, bimbo mio”, gli sussurro mentre il treno frena con un rumore assordante.

Non mi ero mai accorta di quanto rumore facesse, forse perché è sempre strapieno di ragazzini urlanti.

Mi alzo, portando una mano dietro la schiena, inizia a dare fastidio. Con la bacchetta faccio levitare il mio baule, troppo pesante per essere trasportato da una quindicenne incinta, ed esco dal treno.

Mi serve un’occhiata, per individuare i miei genitori.

Mi serve un’occhiata, per capire la loro preoccupazione.

Mi serve un’occhiata, e un sorriso, quando capisco che stanno venendo verso di me.

In un attimo mi ritrovo nel loro abbraccio. So che ora sono davvero a casa.

Le braccia di Malfoy non mi hanno trasmesso questa sicurezza, ma loro sì. Ora so che posso smontare e trasportare sulle spalle anche una montagna, se necessario.

 

 

Beh, ragazzi, che dire. Sono stati giorni molto movimentati. Stasera è anche la vigilia, e come regalo vi ho aggiornato questa ff. Vi avviso che sta per finire...sigh sigh...mi sto appassionando anche io! xD Insieme a questa fan fic, sto scrivendo una Draco-Hermione, e spero che qualcuno di voi la stia leggendo o la vada a leggere (Tainted Love, si chiama). Ringrazio, infine ma non per ultimi nel mio cuore, quelli che mi hanno commentato finora. Un bacione a tutti e un gran "BUON NATALEEEEEEE!!"

   
 
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