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Autore: Arya_95    12/04/2015    1 recensioni
Ted è da sempre il migliore amico di Victoire e Victoire è da sempre la migliore amica di Ted ma i due ragazzi stanno crescendo e, si sa, l'adolescenza mette in discussione tutte le sicurezze.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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-Ehi Victoire, come stai?- le domandò Simon raggiungendola nella Sala d'Ingresso.
-Tutto bene, tu?-
-Benissimo, sto uscendo con la ragazza più bella della scuola!- rispose lui ridendo. -Andiamo?-
-Certo!- rispose lei con un sorriso entusiasta.
Chiacchierando del più e del meno arrivarono al piccolo villaggio in poco tempo.
-Ti va di bere qualcosa o preferisci fare altro?- chiese lui una volta in paese.
-Va bene andare a bere qualcosa-
Lui le fece strada fino alla Sala da tè di Madama Piediburro e, con un lieve imbarazzo, lei lo seguì all’interno del locale.
Si sedettero ad un tavolino e subito la proprietaria li raggiunse.
-Benvenuti ragazzi! Cosa vi porto?- chiese la donna sorridendo dolcemente.
-Io prendo una burrobirra, tu Victoire?-
-Un tè caldo, grazie-
-Arrivano subito!-
La donna se ne tornò nel retro e ricomparve poco dopo con un boccale, una tazza, una teiera piena d’acqua calda, un contenitore con diverse bustine di tè e un piattino con dei piccoli dolcetti.
Victoire prese una bustina di tè alle rose canine e, dopo averla messa nella tazza, ci versò sopra l’acqua bollente e dolcificò con due cucchiaini di zucchero.
-Allora Victoire, cosa mi racconti di bello?- chiese lui guardandola negli occhi dopo aver bevuto un sorso di burrobirra.
-Beh non ho molto da raccontare, non sono così interessante. Tu invece? Il portiere della squadra di Quidditch di Corvonero avrà sicuramente qualcosa da dire, no?- rispose lei prendendo un mini cupcake pieno di cioccolato.
-Non ci credo che Victoire Weasley non abbia nulla da raccontare! Comunque, probabilmente, l’anno prossimo sarò il capitano, Samuel finirà la scuola e come membro più anziano e giocatore da più tempo è probabile che Vitious scelga me-
-Wow quindi sto uscendo con il futuro capitano?- chiese lei bevendo il suo tè.
-Non è sicuro, ovviamente, ma è probabile- rispose lui, orgoglioso.
Continuarono a chiacchierare, seduti al tavolino, ancora per una mezzora e, dopo aver pagato, uscirono dal locale.
-Dove vuoi andare adesso?- domandò lui.
-Facciamo un salto da Mielandia?- chiese lei esaltata come una bambina.
-Non ti sono bastati tutti quei dolcetti? Te ne sarai mangiati una decina!- rispose lui ridendo e ferendola un po’. Non è mai carino far notare ad una ragazza che sta mangiando troppo, specialmente al primo appuntamento.
-Non sono mai troppi i dolci- rispose lei risoluta avviandosi verso il negozio di dolciumi.
Ne uscirono poco dopo con un sacchettino pieno di dolci che Victoire cominciò subito a sgranocchiare, contenta.
-Facciamo una passeggiata? È una così bella giornata- propose lui cominciando a camminare.
Lei, continuando a mangiucchiare, lo seguì e quando il sacchetto fu terminato e buttato via, si sedettero su una panchina, non lontana dalla stazione.
-Ho tutte le mani appiccicose- si lamentò lei ridacchiando e cercando di pulirsi alla bell’e meglio.
-Hai un po’ di zucchero qui- disse lui avvicinandosi a lei e pulendole il lato della bocca con il pollice.
Lei, spaventata e allo stesso tempo entusiasta dell’improvvisa vicinanza, lo guardò negli occhi per un momento, prima di fissargli le labbra, desiderosa di sapere se queste fossero effettivamente morbide come sembravano.
-Sei bellissima- sussurrò lui prima di avvicinarsi ancora fino a far congiungere le loro labbra.
Le labbra di Simon erano realmente morbide e il contatto era piacevole.
Mettendole una mano dietro la nuca, Simon sfiorò le labbra di lei con la punta della lingua invitandole ad aprirsi. Senza farsi pregare più di tanto Victoire dischiuse la bocca, concedendogli l’accesso ed andando subito ad abbracciare la lingua di lui con la sua.
-Sai di zucchero- disse lui allontanandosi e guardandola negli occhi così intensamente da farla arrossire.
-Sono i dolci che ho mangiato- spiegò lei ma, evidentemente, non era necessario.
-Lo so- rispose lui tornando a baciarla.
 
La riunione li aveva tenuti impegnati tutto il pomeriggio e Ted non era stanco, di più.
Di li a un mese ci sarebbe stata da organizzare la festa di Halloween e, come ogni anno, erano i Capiscuola a doversene occupare. Il problema nasceva dal fatto che era impossibile mettere d’accordo i Capiscuola, la preside e trovare un tema che andasse bene a tutti.
-Mi sta scoppiando la testa- si lamentò Sarah massaggiandosi le tempie mentre, insieme, si avviavano verso la Sala Grande per la cena.
-La McMiller non la smetteva di gridare. ‘facciamo la grotta fatata! Facciamo la grotta fatata!’ con quella sua vocina irritante! Dovrebbe essere una festa di Halloween, non un compleanno per una bambina di cinque anni- ridacchiò lui.
-Sempre meglio della proposta di Sean, ‘arancione e nero’. Si può essere più squallidi?-
-Ci sono altre belle proposte! La casa stregata non è male, il cimitero neanche!-
-Infatti, speriamo di riuscire a raggiungere un accordo settimana prossima altrimenti non riusciremo ad organizzare tutto in tempo!-
Intanto erano arrivati all’ingresso della Sala Grande per cui si salutarono e ognuno andò al proprio tavolo.
Ted scrutò velocemente i suoi compagni alla ricerca della chioma dorata di Victoire ma, non vedendola, si andò a sedere a fianco di Alex.
-Ehi Ted, avete deciso qualcosa?- gli chiese l’amico.
-No, è impossibile mettere tutti d’accordo! E nessuno è disposto a cedere, sarà un inferno. Tu invece hai mica visto Vic?- chiese Ted preoccupato.
-L’ultima volta che l’ho vista era da Madama Piediburro con un Corvonero, però poi sono tornato al castell...è la che arriva- disse Alex indicando la porta dalla quale stava arrivando Victoire.
-Ciao Teddy, ehi Alex- li salutò lei con un sorriso a trentadue denti.
-Ciao Vic, divertita oggi?- chiese Ted cercando di mantenere i capelli azzurri.
-Un sacco! Poi ti racconto tutto- disse lei entusiasta servendosi una generosa porzione di patate arrosto.
Ted non rispose, preferendo il silenzio all’ammissione di non volerne sapere nulla.
Alla fine della cena si rifugiarono in camera di lei, Alice era ancora con Ian, per poter parlare del pomeriggio di Victoire.
-Teddy, è stato un pomeriggio fantastico!- esclamò lei esaltata lanciandosi sul letto.
-Quindi si è dimostrato meno idiota del solito?- chiese Ted sedendosi su un bordo del letto.
-È simpatico, divertente, bello e ha delle labbra morbidissime…- disse lei trasognata.
-C…cosa? Ti ha baciata?!- esclamò lui sforzandosi di non far cambiare il colore ai capelli.
-Si, tanto…tutto il pomeriggio! E Shannon aveva ragione, bacia benissimo!-
-Non sono dettagli che mi interessa sapere, Vic- disse Ted cercando in tutti i modi di non visualizzare la scena.
-Ma se non li racconto a te, che sei il mio migliore amico, a chi li racconto scusa?!-
-Vic non mi aiutano per la faccenda gelosia, però sono felice per te-
Dopo che lei lo ebbe guardato scettica lui riprese –No, davvero Vic. Si vede che sei felice e io sono felice che tu lo sia- rispose lui sinceramente.
-Credo mi piaccia di nuovo, veramente sta volta! Oggi mi ci sono trovata davvero bene, abbiamo chiacchierato parecchio e poi tutti quei baci…- raccontò Victoire stesa sul letto guardando il soffitto e ripensando al pomeriggio.
-Disturbo? Ne avete ancora per molto? Perché sono un po’ stanca- chiese Alice entrando.
-No Alice, tranquilla, vieni. Anch’io sono stanco. Buonanotte tesoro- disse Ted dando un bacio all’amica, e salutando Alice, uscì dalla stanza diretto al suo dormitorio.
Era sicuro che Alice, anche se stanca, non sarebbe riuscita ad andare a dormire tanto presto, costretta a sentire quei dettagli che lui non aveva voluto ascoltare.
-Ehi amico, che hai?- gli chiese Alex mentre Ted si levava le scarpe e le lanciava in fondo al letto come se gli avessero fatto un torto.
-Nulla-
-È per Victoire vero? Non ti va giù che oggi lei sia uscita con un ragazzo-
-E anche se fosse? Io tanto non posso farci nulla- rispose lui irritato.
-Certo che puoi, dichiarati. Vedrai che, potendo stare con te, non ci penserà nemmeno a Donnel! Ma finché tu continui a farle da amico gay ovviamente cercherà qualcun altro con cui sfogarsi- disse Alex sedendosi sul suo letto e guardando l’amico che continuava a dargli le spalle.
-Io non sono gay e…un attimo. Cosa intendi con sfogarsi?! Non penserai che loro…- chiese Ted shockato girandosi a guardare in faccia l’amico.
-Magari non adesso, ma tra un mese o due…-  
-Ma Vic è piccola! Insomma non…non può! Merlino, non…lo ammazzo. Se solo prova a toccarla lo ammazzo- dichiarò Ted prendendo a camminare a lunghe falcate nella stanza.
-Lo vedi quanto sei ridicolo? Dici che non ti piace ma appena ha un ragazzo intorno dai di matto, vuoi che sia felice ma solo con te. è ovvio che ti piace Ted, è inutile che lo neghi- disse Alex soddisfatto della sua arringa inoppugnabile.
-Non posso permettermi di farmela piacere, ok?- rispose Ted sconsolato ripetendo quello che da mesi diceva a se stesso.
-E perché mai? È già come se foste fidanzati praticamente-
-I motivi sono tantissimi. Non voglio rovinare la nostra amicizia ammettendo a me stesso e a lei di essermene innamorato e ricevendo un sicuro rifiuto. Lei non mi vede come la vedo io, quando qualcuno ci crede fidanzati lei è sempre la prima a smentire tutto ‘Per Godric no! Siamo solo amici, è come se fosse mio fratello!’- spiegò Ted ripetendo le parole di Victoire che, ogni volta, gli facevano sempre un po’ più male.
-Sei sicuro che lei non voglia qualcosa di più?- chiese Alex dispiaciuto per l’amico.
-Sicurissimo Alex, lei da me vuole solo un’amicizia-
-Posso farti una domanda, visto che siamo in argomento?-
-Ovvio- rispose Ted mettendosi sotto le coperte.
-Avete dormito insieme un’infinità di volte, almeno qui al castello, non è mai successo nulla?-
-In tutta la mia vita l’ho baciata solo una volta, a 13 anni, per uno stupido gioco ma non me n’era fregato nulla, era solo una mia amica-
-Quindi passate semplicemente la notte insieme per dormire? Che spreco-
-è bello sentirla tra le braccia tutta la notte- rispose Ted ripensando alla notte prima e al suo calore che, inutile dirlo, adesso gli mancava.
-Ma se state abbracciati non è imbarazzante? Soprattutto la mattina- chiese Alex eloquentemente.
-Cerco sempre di starle lontano la mattina e di svegliarmi prima di lei-
-Vuoi un consiglio? Cerca di non essere più così geloso, magari esci con qualcuna. In un modo o nell’altro la cosa si sistema-
-Cosa si sistema?- chiese Corner entrando insieme a Robbins, l’altro compagno.
-La festa di Halloween, non siamo ancora giunti ad una decisione- rispose prontamente Ted con una rapida occhiata ad Alex.
Corner e Robbins si misero il pigiama e poi entrarono nei loro letti per riposare.
Ted sapeva che non sarebbe riuscito a dormire, era la prima volta che ammetteva ad alta voce di provare qualcosa per Victoire e ora tutti i pensieri, rinchiusi negli ultimi mesi, uscivano fuori. Alex aveva ragione, lui voleva che Vicky fosse felice ma non con chiunque. Voleva essere lui a renderla felice, voleva essere la causa del suo sorriso.
Gli sarebbe piaciuto poterla tenere per mano e baciarla, baciarla tanto.
Assaggiare quelle labbra che dovevano essere morbide, dolci e calde.
Ma Alex aveva ragione anche su un’altra cosa: doveva controllare la sua gelosia. Essere così geloso l’avrebbe allontanata ed era esattamente l’ultima cosa che voleva.
  
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