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Autore: Akemichan    12/04/2015    7 recensioni
{Rufy & Nami}{Raccolta}{Fluff - Introspettiva}
Sei piccoli episodi tra Rufy e Nami che magari avete dimenticato, o a cui non avete prestato sufficientemente attenzione. Sei attimi che rendono onore alla loro relazione, fatta anche di piccoli gesti, di comprensione reciproca e di dolcezza.
#01: "Sei stato bravissimo"
#02: "Rufy... aiutami"
#03: "Grazie."
#04: "Hai sentito, Nami? Un'isola! Finalmente troveremo in dottore e potrai guarire"
#05: "Se le parlassimo, la metteremo dei guai"
#06: "Perché non dedichi una canzone a Nami?"
[Partecipante alla Challenge "OTP Challenge" indetta sul forum di EFP]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sei'
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Capitolo 94

 

Era tutto finito. Tutti i suoi sforzi svaniti nel nulla. Otto lunghi anni a inseguire un'illusione. E ora avrebbe dovuto assistere, impotente, alla morte di tutte le persone che amava, l'intero villaggio che aveva cercato di proteggere sarebbe stato spazzato via, lasciandola completamente da sola.
Il dolore per la spalla che si era pugnalata per cancellare il tatuaggio non era nulla rispetto a ciò che stava provando. Il sangue le colava per il braccio, così come le lacrime lungo le guance, ma lei non faceva alcun cenno per tentare di fermare l'emorragia, si limitava a digrignare i denti e ad affondare le unghie nella terra.
Non era fisicamente sola, però. Rufy, che le aveva fermato la mano prima che si ferisse ancora, era in piedi dietro di lei. Non faceva una mossa, né parlava. Semplicemente, aspettava.
Nami sentì la rabbia montarle. Era tutta colpa sua. Perché non se n'era andato quando lei gliel'aveva chiesto? Perché doveva essere sempre così testardo? Perché aveva sempre la capacità di sovvertire il suo mondo? Premette maggiormente le mani nella terra, per prenderla nel palmi, e poi la gettò all'indietro, contro di lui.
«Vattene via! Non sai niente di me, non sai niente...»
«È vero, non so niente.»
Il fatto che Rufy non avesse reagito in alcun modo alle sue grida e al suo atteggiamento le tolse le energie per continuare. Emise un singhiozzo più profondo e si portò la mano ancora sporca alla bocca, per cercare di trattenersi e di calmarsi.
C'era stato un momento della sua vita, tanto lontano da sembrare non avvenuto realmente, in cui aveva coltivato il sogno di disegnare la cartina del mondo. Si era impegnata per riuscirci, ma l'arrivo di Arlong le aveva tolto ogni possibilità. Aveva altro a cui pensare, cose più importanti di cui preoccuparsi. Il suo sogno era diventato meno importante, meno necessario. Ci sarebbe stato tempo più avanti per tornare a preoccuparsene.
Adesso si rendeva conto che, forse, non avrebbe mai più avuto la possibilità di realizzarlo.
Eppure, dietro di lei c'era Rufy. L'uomo che credeva in un sogno impossibile, l'uomo che era convinto di diventare davvero il Re dei Pirati nonostante non avesse nemmeno le più elementari nozioni di navigazioni e che probabilmente sarebbe morto in due giorni nella Rotta Maggiore senza di lei a guidarlo. Eppure la sua fede non vacillava mai, né aveva paura di fronte alla morte. Era disposto, sempre, a morire mentre tentava di realizzare il suo sogno.
Non le aveva detto nulla, nemmeno una parola per consolarla o convincerla. Semplicemente, stava aspettando. Aspettando che lei decidesse che cosa fare. E Nami capì esattamente quello che voleva da lei. Voleva sapere che cosa sarebbe stata disposta a fare per realizzare il suo sogno. Qualcosa di cui lei stessa non aveva consapevolezza, prima di quel momento.
«Rufy... aiutami.»

 
***
 
Akemichan parla senza coerenza:
Innanzitutto, volevo ringraziare tutte le persone che mi hanno lasciato un commento allo scorso capitolo. Non mi aspettavo un successo simile per questa mia piccola raccolta, per cui davvero grazie mille! Sono stata molto contenta dei vostri commenti e di vedere tutti l'amore per questa coppia. Ovviamente ringrazio anche chi l'abbia letta e apprezzata senza dirlo.
Venendo a questa seconda flash, scommetto che state pensando tutti "ma come, Akemi, non ci avevi detto che avresti parlato di piccoli momenti? E invece ci schiaffi lì Arlong Park come se nulla fosse!" Verissimo. Il fatto che Arlong Park è veramente pieno di scene meravigliose fra Rufy e Nami, per cui ho deciso di inserirne un paio in questa raccolta, scegliendo comunque quelle più piccole, quelle che magari passano più in sordina.
In questo capitolo è facilissimo ricordarsi di Nami che chiede aiuto a Rufy, di lui che le dà il cappello e di lei che si commuove, un po' meno di questo particolare atteggiamento di Rufy, che io personalmente ho sempre adorato. Rufy non fa assolutamente nulla per convincere Nami, nonostante sia voluto venire a prenderla contro la sua volontà. Aspetta che sia lei a decidere. La conosce e la capisce così bene che semplicemente sa che lei, prima o poi, lo farà. Aspetta che sia pronta, senza insistere, ma allo stesso tempo rimanendo accanto a lei, pronto per quel momento. L'ho sempre trovato un momento bellissimo per indicare quando Rufy capisca Nami e allo stesso tempo la rispetti, per cui non potevo non inserirlo qui.
Che dire, spero che vi piaccia questa piccola flash e questa riflessione sul loro rapporto :)
   
 
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