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Autore: Undead    13/04/2015    0 recensioni
Una gita, studenti curiosi, una maledizione... Come passare da compagni di classe a custodi di un "segreto" distruttivo.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passa qualche settimana…
Arriva il momento di partire, ognuno prende la propria macchina e dopo esserci incontrati tutti al nostro solito bar ed esserci salutati partiamo,  quando qualcuno arrivava a destinazione lo dice agli altri.
Dopo una decina di ore tutti eravamo giunti a destinazione e siamo andati a sistemarci nella nostra nuova casa, l’indomani saremmo andati nei rispettivi, nuovi, posti di lavoro.
Erika ed io dopo essere andati a lavoro e aver conosciuto i colleghi ecc… abbiamo deciso di andare ad aprire un conto in banca, dove abbiamo depositato la maggior parte dei soldi che ci eravamo portati dietro e dopo aver compilato tutti i relativi fogli usciamo e andiamo a fare un po’ di shopping, dato che dovevamo comprare entrambi roba per il lavoro; io dovevo prendere delle camicie, nere o bianche con dei pantaloni neri, che dovevo utilizzare a lavoro, lavoravo in un negozio sportivo, mentre Erika si doveva trovare il giusto numero di scarpini da calcio e prendere un po’ di cose per gli allenamenti. Dopo aver passato il pomeriggio in giro, torniamo a casa, ci facciamo una doccia e poi arriva il momento delle coccole.
 
Il giorno dopo ci prepariamo e ce ne andiamo a lavoro, mi viene spiegato come devo comportarmi con i clienti, poi mi dicono che a volte mi faranno fare anche i conti, le fatture ecc… in poche parole le cose aziendali, dato che ho frequentato la scuola di ragioneria.
Erika nel frattempo stava facendo il suo primo allenamento.
 
Al pomeriggio siamo a casa e ci stiamo raccontando quello che abbiamo fatto e come ci siamo trovati, ad un tratto squilla il mio cellulare, rispondo, è quello della banca, metto in vivavoce e dice :- Buon giorno, stamattina è venuto un signore con una lunga barba bianca e un cappellino a punta che ha depositato su entrambi i vostri conti 5 miliardi di € mi ha anche pregato di dirvi che essendo passati 7 anni dal vostro primo incontro vi assicura che tutto è finito ed i soldi sul conto sono definitivamente vostri, senza inganno o altri impegni. Io non sapevo cosa dire e così gli ho assicurato che vi avrei riferito tutto appena mi sarebbe stato possibile, cosa dite?_ :-Grazie mille per aver riportato tutto ciò che il signore le ha detto, avevamo fatto una giocata alla lotteria e c’erano stati un po’ di problemi si vede che si è risolto tutto ed il gentile signore che è venuto da lei è stato il 3 vincitore insieme a noi solo che essendo ancora minorenni si è tenuto tutto lui e ci aveva assicurato che una volta finito tutto il trambusto ci avrebbe restituito ciò che ci spettava e dato che ci era sembrato molto affidabile gli abbiamo creduto e dico che abbiamo fatto anche molto bene, dato i risultati. Grazie mille domani verremo a firmare subito tutto ciò che è necessario_ :- Perfetto allora a domani signore_. Così capimmo che avevamo avuto la meglio sulla maledizione e che finalmente eravamo liberi di essere di nuovo dei ragazzi con sogni e desideri e di poter di nuovo voler bene a tutte le persone, il solo dubbio era: tutti sono riusciti a superala o qualcuno ne è ancora in possesso? Solo col tempo potremmo scoprirlo, per adesso andiamo a dormire e domani mattina proveremo a chiamare gli altri.
 
Mi sveglio che mancano 10 minuti alle 7, così inizio a preparare la colazione per me e per Erika, sentendo l’aroma del caffè si sveglia e appena è pronta viene in cucina e mi stampa un bacio, poi si prende il suo caffè e la sua colazione e si siede a tavola. Finita la colazione mi preparo per andare al lavoro, mentre lei si mette a chiamare i nostri amici per avere loro notizie, ma volevamo sapere soprattutto se era finito tutto anche per loro. Visto che molti erano già partiti per andare a lavorare, decidiamo che avremmo riprovato la sera.  
Passa la giornata, una normale giornata di lavoro, mi sto ancora ambientando nel negozio, pian piano imparerò a gestire l’ambiente alla perfezione. Erika, dopo un pomeriggio di allenamento, torna a casa distrutta prepariamo la cena e dopo aver finito ci accoccoliamo sul divano e finiamo il giro di telefonate, scopriamo così che non a tutti è giunta la lieta notizia, ma che comunque non possono lamentarsi perché la vita non va male e sono convinti che con qualche altro sforzo in più riusciranno a controllare la maledizione a tal punto da sconfiggerla, come tutti gli altri e ovviamente noi avevamo piena fiducia in loro per cui gli demmo ragione. 
   
 
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